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Modifiche alla pagina [[bersaglieri]]
== L'uniforme ==
[[File:Uff-Bersaglieri-GU-1863.jpg|miniatura|150px|Ufficiale (1863)]]
 
==== Il fregio ====
I bersaglieri hanno le stesse dotazioni e indossano la medesima uniforme della [[fanteria]] dell'[[Esercito Italiano]], fatta eccezione per alcune tradizionali e distintive caratteristiche proprie della specialità.
[[File:INFOGRAFICA-FREGI.png|thumb|]]
 
=== Il cappello ===
[[File:Copricapo9.GIF|200px|border|sinistra]]
 
Anche detto ''cappello piumato'', ''moretto'' da bersagliere o ''vaira'' in onore di [[Giuseppe Vayra]] che per primo vestì la divisa del corpo.
 
Si utilizza in occasione di servizi armati d'onore e di parata, quando di ronda o di picchetto e con la grande uniforme.<ref name="piumato">{{Cita web|url=http://ostia.unuci.org/Circolare_6566-Regolamento_sulle_uniformi_dell'Esercito.pdf|titolo=REGOLAMENTO SULLE UNIFORMI DELL'ESERCITO - pub.SME 6566|sito=Issuu|editore=Ed. SME|data=2009|p=|accesso=}}</ref> e si indossa inclinato verso destra fino a coprire il lobo dell'orecchio coprendo così metà del sopracciglio. La fibbia del sottogola tenuta sulla tempia sinistra e l'estremità del cinturino rivolta verso l'alto.
 
E' il più riconoscibile emblema del Corpo, il simbolo più sentito delle sue tradizioni, secondo in questo solo al tricolore. {{Cn|A riprova di tale affermazione si ricorda l'episodio che vide protagonista il tenente colonnello Negrotto, Comandante del 23º Battaglione bersaglieri, che colpito a morte sul Mrzli (campo trincerato di Gorizia) nel 1915, durante la prima guerra mondiale, pose il suo cappello sulla punta della sciabola lanciandolo poi al di là del reticolato nemico gridando: «''Bersaglieri, quella è la vostra Bandiera! Andate a prenderla!''».}}
 
===Il piumetto===
[[File:INFOGRAFICA-ELMETTI.png|thumb|]]
[[Alessandro_La_Marmora|La Marmora]], che nel corso dei suoi viaggi in Francia, Austria, Prussia e altrove aveva avuto modo di studiare minutamente le [[Fanteria leggera|fanterie leggere]] dei diversi eserciti d'Europa <ref>{{Cita web|url=https://archive.org/details/storiadeibersag00feagoog/page/n8|titolo=STORIA DEI BERSAGLIERI|autore=Pietro Fea|sito=archive.org|editore=Ed. Tipografia della Gazzetta d'Italia|data=1879|pp=7|accesso=15 luglio 2019}}</ref>, nel concepire la divisa dei bersaglieri lo volle così, affinché rappresentasse plasticamente ardore ed impeto, prontezza nello slancio e resistenza nella corsa.<ref name="bersaglieri">{{Cita web|url=https://issuu.com/rivista.militare1/docs/1986_-_i_bersaglieri-testo|titolo=I BERSAGLIERI|autore=Aut. vari|sito=Issuu|editore=Ed. Rivista Militare|data=1986|pp=127 e succ.|accesso=15 luglio 2019}}</ref>
 
Gli [[Ufficiale_(forze_armate)|ufficiali]] che in origine per distinguersi impiegavano penne di colore verde chiaro e subivano per questo una specifica attenzione da parte dei tiratori nemici uniformarono nel 1871 il colore delle loro penne con quelle nere della truppa.<ref name="panzera">Nota su tavola uniformologica - Collezione fregi d'uniformi militari "Col. Dino Panzera" Genova</ref><ref>{{Cita web|url=https://issuu.com/rivista.militare1/docs/totale-risorgimento-low|titolo=IL SOLDATO ITALIANO DEL RISORGIMENTO|cognome=Luciano Lollio, Alberto Rovighi, Calo Jean|sito=Issuu|editore=Ed. Rivista Militare|data=1986|accesso=16 luglio 2019}}</ref>
[[File:Porta_piumetto_bersaglieri.png|miniatura|110px|sinistra|Porta piumetto]]
 
Il piumetto è formato da centotrentadue penne nere naturali di [[cappone]] di varia lunghezza (trenta lunghe 10-15 cm., cinquanta lunghe 15-18 cm., trentadue lunghe 20-25 cm., venti lunghe 27-29 cm.) che assumono colore verde bronzeo, iridescente; fissate ad un gambo metallico del diametro di 2 mm. e lungo 100 mm. fasciato da un rivestimento in pelle di montone di colore nero dotato tramite una cucitura di una linguetta con [[Occhiello_(sartoria)|occhiello]] grazie al quale può essere inserito e bloccato nell'apposita sede presente sul copricapo. Nella parte superiore del supporto un bottone nero telato.<ref name="piumetto2">{{Cita web|url=https://issuu.com/rivista.militare1/docs/le-uniformi-metropolitane-del-regio|titolo=LE UNIFORMI METROPOLITANE DEL REGIO ESERCITO DALLA RIFORMA BAISTROCCHI ALL'INIZIO DELLA II G.M.|cognome=Sergio Coccia, Nicola Pignato|sito=Issuu|editore=Ed. Ufficio Storico dello SME|data=2005|pp=149 e 157|accesso=}}</ref><ref name="struttura">{{Cita web|url=https://issuu.com/rivista.militare1/docs/struttura_e_uniformi_1946-1970_tomo_39a15a3475c36d|titolo=STRUTTURA, UNIFORMI E DISTINTIVI DELL'ESERCITO ITALIANO DAL 1946 AL 1970 tomo I - parte 2|autore=Stefano Ales, Andrea Viotti|sito=Issuu|editore=Ed. Ufficio Storico dello SME|data=2007|pp=361-362|accesso=16 luglio 2019}}</ref>
 
; Sugli elmetti:
I bersaglieri montano le caratteristiche ''piume'' sui loro [[elmetto|elmetti]] grazie ad un apposito accessorio ''porta piumetto'' <ref name="piumetto2" /> introdotto a partire dal [[Elmetto M33|Mod.31/33]] agganciato al bordo inferiore destro della calotta. Ovvero adattandolo quando possibile ai gusci dei più recenti elmetti in materiale composito anche realizzando se necessario le modifiche utili al fissaggio del piumetto sul telino mimetico vegetato.
 
Cappello, [[casco coloniale]] o elmetto che fosse, il piumetto non ha mai abbandonato i bersaglieri se non durante la [[prima guerra mondiale]] quando tra il settembre 1915 e gli ultimi mesi del 1917 per occultare i movimenti dei reparti e offrire al nemico bersagli meno individuabili il generale [[Luigi_Cadorna|Cadorna]] ordinò <ref>Circolare del Comando Supremo 10 settembre 1915 n.3338</ref> che venissero temporaneamente dismessi piumetti e penne alpine dalla zona del fronte.<ref>{{Cita web|url=https://issuu.com/rivista.militare1/docs/l-uniforme_gigio_verde-1909-1918|titolo=L'UNIFORME GRIGIO-VERDE 1909-1918|autore=Andrea Viotti|sito=Issuu|editore=Ed. Ufficio Storico dello SME|data=1994|pp=65|accesso=16 luglio 2019}}</ref>
 
Perduta la sua storica valenza mimetica il piumetto ''tattico'' montato oggi sugli elmetti ha dimensioni ridotte (50 piume).
 
=== Il fregio ===
Il fregio della specialità rappresenta ''un [[Corno (strumento musicale)|corno]] con [[nappa_(ornamento)|nappe]] poggiato su due [[Moschetto|moschetti]] incrociati; al centro del corno una [[granata_(araldica)|granata con collo]]; sormontata da una fiamma a sette lingue ripiegate a sinistra'' <ref name="struttura" /> (a destra per chi guarda) inclinata e fuggente, come mossa dal vento della corsa dei bersaglieri, sinonimo di impeto e velocità.<ref name="bersaglieri" />
 
Al centro della granata trova posto il numero del Reggimento in cui si presta servizio.<ref name="rgtbtg2">CosìAd èeccezione statodi nelalcuni Regiobrevi Esercitoperiodi (1861-1945)in e nell'Esercito Italiano fino alla riforma del 1975 che ha visto l'eliminazione dei reggimenti e la nascita dei battaglioni autonomi. Dal 1975 quindicui il numero sul fregio era riferito aldel Battaglione finoha a quando, sul finire degli anni 90, si è gradualmente tornati verso una organizzazione di livello reggimentale epreso il fregio è tornato ad ospitare il numero delsuo Reggimentoposto.</ref> Il bersagliere che opera ''fuori corpo'', cioè non è assegnato organicamente ad alcun reparto della specialità,<ref name="rgtbtg" /> conserva il fregio ma non vi appone alcun numero .<ref name="piumato" /> (In passato il personale destinato alle ''scuole'' o ''fuori corpo'' apponeva sul fregio una croce scorciata). Per tradizione antica ufficiali e sottufficiali dei bersaglieri mantengono nel fregio il numero del primo reparto di assegnazione,<ref name="rgtbtg">Reggimento o Battaglione a seconda del tipo di organizzazione adottata in quel periodo dalla Forza Armata</ref> i comandanti assumono e mantengono quello del reparto comandato.<ref name="rgtbtg" />
 
[[File:Fregio-bers-1975.png|thumb|alt=|200px|sinistra|fregio per cappello]]
; sul cappello
[[File:FregioPulce-bers3-1975rgt-bers.png|200pxthumb|alt=|border100x100px|sinistrala ''pulce'' del 3°]]
[[File:Pulce-3-rgt-bers.png|thumb|alt=|90x90px|''pulce'' del 3°]]
 
;Sul cappello
Questo fregio viene applicato sul cappello nella parte anteriore della ''calotta'', subito sopra la ''tesa''. Si compone di una ''coccarda'' tricolore in raion del diametro di circa 8 cm. su cui viene posto il trofeo in metallo dorato alto circa 6,8 cm. e largo 6,2 cm. fissato tramite linguette di metallo ripiegate all'interno del cappello. Completa il fregio l'applicazione di un dischetto bombato anch'esso di metallo dorato sul quale trova, inciso o punzonato e smaltato di nero il numero del Reggimento;<ref name="rgtbtg2" /> dischetto comunemente definito ''pulce'' per via della sua caratteristica forma.
Sul cappello il fregio viene applicato nella parte anteriore della ''calotta'', subito sopra la ''tesa''. Si compone di una [[Coccarda_italiana_tricolore|coccarda tricolore]] in [[rayon]] di circa 8 cm. su cui viene posto il trofeo in metallo dorato alto circa 6,8 cm. e largo 6,2 cm. fissato tramite linguette di metallo ripiegate all'interno del cappello. Completa il fregio l'applicazione di un dischetto bombato anch'esso di metallo dorato sul quale si trova, inciso e smaltato di nero, il numero del Reggimento;<ref name="rgtbtg2" /> dischetto comunemente definito ''pulce'' per via della sua caratteristica forma.
 
In origine e certamente fino al termine della [[Prima_guerra_d%27indipendenza_italiana|prima guerra d'indipendenza]] si impiegò, montato su una coccarda di lana [[Blu_Savoia|azzurra]] un trofeo di grossolana fattura sul modello di quello in uso tra i cacciatori e la fanteria leggera dell'[[Regia_Armata_Sarda|Esercito Piemontese]], coi moschetti incrociati sulla cornetta ma privo della granata.<ref name="bersaglieri" />
{{Immagine multipla
|titolo = evoluzione del fregio
|allinea = right
|larghezza totale = 420
|per riga = 4
|immagine1 = Fregio-bers-1836.png
|didascalia1 = (1836-49)
|immagine2 = Fregio-bers-1861.png
|didascalia2 = (1861)
|immagine3 = Cocca-trico-1889.png
|didascalia3 = (1889)<br>da ufficiale
|immagine4 = Fregio-bers-1885-coloniale.png
|didascalia4 = (1885)<br>casco coloniale
}}
 
Negli anni successivi l'aumento del numero degli effettivi e la formazione dei primi battaglioni rese necessario distinguere le truppe sul campo, esigenza risolta da La Marmora con l'inserimento all'interno del trofeo della ''granata'' su cui avrebbe trovato posto il numero del battaglione.<ref name="rgtbtg3">I Reggimenti saranno costituiti solo dopo il dicembre 1861, e il loro numero sostituirà sul fregio quello dei Battaglioni originali.</ref>
 
Perché la coccarda trovi gli attuali colori occorrerà attendere almeno fino al 1848 quando anche il Regno di Sardegna adotta il tricolore come sua [[Bandiere_dello_Stato_italiano#Il_Regno_d'Italia|bandiera]] e gradualmente ne inserisce i colori sulle varie [[Divisa|uniformi]]. La coccarda tricolore dei bersaglieri sarà composta inizialmente e per un breve periodo con [[Colore_(araldica)|colori araldici]] (il bianco rappresentato dall'argento) quindi con i colori propri della bandiera, ultimo grande cambiamento del fregio piemontese. Nel 1861 i 36 battaglioni di bersaglieri del neo costituito Regno d'Italia già indossano sul cappello un fregio del tutto simile a quello odierno.[[File:Berretto-uff-sup-bersaglieri.png|thumb|alt=|200px|sinistra|fregio per berretto rigido]]
In realtà nel 1836 alla fondazione del Corpo un fregio molto diverso compariva sui cappelli dei bersaglieri; su una coccarda di lana di colore azzurro savoia un fregio in ottone di grossolana fattura in cui apparivano due fucili poggiati su una tromba, il tipico fregio della fanteria leggera (sarà impiegato per tutta la prima guerra di indipendenza). (I BERSAGLIERI - pag.129) La prima evoluzione si ha nel 1848. Il Regno di Sardegna adotta la bandiera tricolore, nuove coccarde e la granata con le sue sette fiamme inizia lentamente e gradualmente ad apparire sui copricapi dei bersaglieri. Nel 1861 la transizione è completata.
 
;Sugli altri copricapi
Quando con le nuove uniformi mod.1885 un contingente di 800 bersaglieri occupa il porto eritreo di Massaua dando il via alla prima guerra coloniale italiana, l'impiego del fregio si estese dal cappello piumato ai caschi coloniali. Unica differenza la forma della coccarda, non più circolare ma ovale.
 
montato però su una coccarda di forma ovale vennero equipaggiati anche i '''caschi coloniali dei bersaglieri''', dal 1885 al 1944.
 
==== su altri copricapi ====
[[File:Berretto-uff-sup-bersaglieri.png|thumb|alt=|200px|sinistra|fregio per berretto rigido]]
 
Il fregio per berretto rigido è in canutiglia, sborda dal cappello. Oltre questo c'è il fregio per il basco da bersagliere (anche quello del basco 1975) e per completezza riportiamo i fregi utilizzati nel periodo 1915-1969 sull'elmetto.
 
;Sul basco:
=== da inserire ===
;Sull'elmetto:
* numero btg sost. nel 1870 da rgt, poi nel 1886 si reintroduce btg.
:
 
===== da inserire =====
* fiamma come i carabinieri
* coccarda seta o lana
 
===== uniforme (integrare) =====
* fiamme
*sciabola
 
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sulla sciabola il leone compare nel 1850
 
===== simboli =====
* fanfara
** drappelle
Riga 85 ⟶ 48:
** (info su comandi propri del corpo e altre usanze ((baionetta?))
 
===== tradizioni e simboli =====
* insegne
** labaro
Riga 96 ⟶ 59:
* al museo
 
===== menzioni =====
* -Benito Mussolini, politico (11°Rgt.)
* -Eduardo De Filippo, artista (2°Rgt.)
Riga 103 ⟶ 66:
* -Mario Riva, attore e conduttore radiofonico e televisivo (9°Rgt.)
 
===== argomenti =====
* rivolta dei bersaglieri
* insurrezione di genova
Riga 112 ⟶ 75:
* gruppo sportivo
 
===== curiosità =====
* i bersaglieri del mare
*i bersaglieri americani
Riga 119 ⟶ 82:
* i bersaglieri nelle canzoni
 
===== citazioni =====
*“IMITATI FORSE… EGUAGLIATI MAI”!*
*"il soldato tedesco..."
* manco la fortuna....
 
=== torneremoipotesi alberatura sandbox ===
* Preambolo wikipediano
(piumetto) Perduta la sua storica valenza mimetica il piumetto tattico montato oggi sugli elmetti ha dimensioni ridotte. (50 piume) mentre per il cappello piumato è possibile reperire in commercio un'ampia gamma di piumetti fuori ordinanza, che differiscono oltre che per i materiali (naturali e sintetici) soprattutto per il numero delle penne utilizzate ovvero per volume e lunghezza (fino ai 60 cm. del modello '1000 piume') che il bersagliere può indossare, indipendentemente dal grado.
 
* Excursus sulla specialità e l'evoluzione del suo impiego operativo)
** fanteria leggera (corsa)
** reparti celeri (cavallo e bici)
** meccanizzata e (moto, camion, blindati)
 
* Storia
** (vedi dettaglio proposta Arturolorioli)
 
* I Reparti
** Operativi
** Disciolti
 
* Compiti istituzionali
** Missioni all'estero
** Ordine pubblico
** Protezione Civile
 
* Uniforme
 
* Dotazioni
** Armamento
** Mezzi
 
* Simboli
** Araldica
** Motti reggimentali
** Grido di guerra
** Bandiere e vessilli
** Decorazioni
** Marcia d'ordinanza
** Patrona
** Museo Storico ===
** Festa annuale della specialità
 
* Tradizioni
** Decalogo La Marmora
** La fanfara
** Il passo di corsa
 
* Onorificenze
** Ai reparti
** Individuali
 
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* I bersaglieri nella cultura di massa ==
** Cinema e Televisione
** Musica
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== Note ==