Prima guerra punica e Sinfonia n. 9 (Beethoven): differenze tra le pagine

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{{Composizione musicale
{{NN|Antica Roma|dicembre 2013}}
|titolo = Sinfonia n. 9
{{Infobox conflitto
|immagine = Ninth Symphony original.png
|Tipo = Guerra
|didascalia = Pagina del manoscritto originale della sinfonia di Beethoven
|Parte_di = delle [[guerre romano-puniche]]
|compositore = [[Ludwig van Beethoven]]
|Immagine = First Punic War 264 BC_it.jpg
|tonalità = [[Re minore]]
|Didascalia = Aree di influenza nel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] occidentale nel [[264 a.C.]] Roma è mostrata in rosso, Cartagine in viola e Siracusa in verde.
|forma = [[Sinfonia]]
|Larghezzaimmagine=300px
|opus = Op. 125
|Data = [[264 a.C.|264]] - [[241 a.C.]]
|epocacomposizione = [[1822]]-[[1824]]
|Luogo = [[Italia]], [[Sicilia]], [[Africa (provincia)|Africa]]
|primaesecuzione = [[Theater am Kärntnertor|Teatro di Porta Carinzia]], [[Vienna]], 7 maggio [[1824]].
|Casus = Richiesta di intervento dei [[Mamertini]]
|autografo = conservato alla [[Staatsbibliothek Unter den Linden|Biblioteca di Stato di Berlino]]
|Mutamenti_territoriali =
|dedica = [[Federico Guglielmo III di Prussia|Federico Guglielmo III]], re di [[Prussia]]
|Esito = Vittoria della [[Repubblica romana]] con conquista della Sicilia
|duratamedia = 70 minuti
|Schieramento1 = [[Repubblica romana]]
|organico = * [[orchestra]] (1 [[ottavino]], 2 [[Flauto traverso|flauti]], 2 [[Oboe|oboi]], 2 [[clarinetto|clarinetti]], 2 [[Fagotto|fagotti]], 1 [[controfagotto]], 4 [[Corno (strumento musicale)|corni]], 2 [[Tromba|trombe]], 3 [[Trombone|tromboni]], [[Timpano (strumento musicale)|timpani]], [[Piatti orchestrali|piatti]], [[Triangolo (strumento musicale)|triangolo]], [[grancassa]] e [[Strumenti ad arco|archi]])
|Schieramento2 = [[Cartagine]]
* [[Coro (musica)|coro]] ([[soprano|soprani]], [[contralto|contralti]], [[tenore|tenori]], [[Basso (voce)|bassi]])
|Comandante1 = [[Marco Atilio Regolo]]†, <br /> [[Gaio Lutazio Catulo]], <br /> [[Caio Duilio]]
* [[Cantante|solisti]] (soprano, [[mezzosoprano]], tenore, baritono)
|Comandante2 = [[Amilcare Barca]], <br /> [[Annone II il Grande|Annone il Grande]], <br /> [[Asdrubale Maior]]†, <br /> [[Santippo]]
|movimenti = # Allegro ma non troppo, un poco maestoso
|Effettivi1 =
# Molto vivace - Presto - Scherzo
|Effettivi2 =
# Adagio molto e cantabile - Andante moderato - Adagio
|Perdite1 =
# Presto - Allegro molto - Andante maestoso - Allegro energico
|Perdite2 =
}}
|Note =
La '''Sinfonia n. 9 in re minore''' per soli, coro e orchestra Op. 125, universalmente nota come la '''''Nona sinfonia''''' o '''''Sinfonia corale''''', è l'ultima [[sinfonia]] di [[Ludwig van Beethoven]], eseguita per la prima volta venerdì 7 maggio 1824 al [[Theater am Kärntnertor]] di Vienna, con il contralto [[Caroline Unger]] e il tenore [[Anton Haizinger]].<ref>Esistono abbozzi per una [[Sinfonia n. 10 (Beethoven)|Decima]] mai ultimata.</ref><ref name="Amadeus">[http://www.amadeusonline.net/almanacco/pag-2?r=&alm_sett=&alm_giorno=&alm_mese=&alm_anno=&alm_testo=missa+solemnis Amadeusonline.net] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150101161431/http://www.amadeusonline.net/almanacco/pag-2?r=&alm_sett=&alm_giorno=&alm_mese=&alm_anno=&alm_testo=missa+solemnis |date=1 gennaio 2015 }} Almanacco, 7 maggio 1824, Venerdì.</ref>
}}{{Campagnabox Prima guerra romano-punica}}{{Campagnabox Guerre romano-puniche}}
La '''prima guerra romano-punica''' ([[264 a.C.|264]] - [[241 a.C.]]) fu la prima di [[guerre romano-puniche|tre guerre]] combattute tra l'[[Cartagine|Antica Cartagine]] e la [[Repubblica romana]]. Per 20 anni, le due potenze si scontrarono per acquisire la supremazia nel [[Mar Mediterraneo]] occidentale, principalmente combattendo in [[Sicilia]] e nelle acque circostanti, ma anche in maniera minore nella [[penisola italiana]] e in [[Nordafrica]]. Cartagine era situata in quella che è l'odierna [[Tunisia]] ed era la potenza dominante del Mediterraneo occidentale all'inizio del conflitto. La Repubblica romana risultò vincitrice al termine della guerra e impose a Cartagine pesanti sanzioni economiche.<ref>{{Cita|Fields2007||Fields 2007|harv=s}}.</ref>
 
Il quarto tempo contiene una versione musicata dell'[[ode]] ''[[Inno alla gioia (Friedrich Schiller)|Alla gioia]]'' (''An die Freude'') di [[Friedrich Schiller]], mentre i primi tre movimenti sono esclusivamente sinfonici.
La serie di guerre tra Roma e Cartagine furono chiamate dai romani "guerre romano-puniche", dal nome in [[lingua latina|latino]] con il quale venivano chiamati i cartaginesi: ''Punici'', derivato da ''Phoenici'', in riferimento alle origini [[fenici]]e del popolo.<ref name=Sidewellp16>{{Cita|Sidwell1997|p. 16|Sidwell 1997|harv=s}}.</ref>
 
È una delle opere più note ed eseguite di tutto il repertorio classico, ed è considerata uno dei massimi capolavori di Beethoven, se non la più grandiosa composizione musicale mai scritta.<ref name="NCookblurb">{{Cita libro |titolo = Beethoven: Symphony No. 9 |autore = Nicholas Cook |editore = [[Cambridge University Press|Cambridge Music Handbooks]] |città = |giorno = 24 |mese=giugno|anno = 1993 |lingua = en |ISBN = 978-0-521-39924-1 |citazione = Beethoven's Ninth Symphony is acknowledged as one of the supreme masterpieces of the Western tradition. More than any other musical work it has become an international symbol of unity and affirmation.}}</ref> È stata inoltre per lungo tempo la maggiore composizione sinfonica con voci.<ref>{{cita libro |titolo = Symphony: II. The 19th century |autore = Mark Evan |serie= The New [[Grove Dictionary of Music and Musicians]] |editore = [[Macmillan Publishers]] |città = Londra |lingua = en |annooriginale = 2001 |volume = 29 |edizione = 2 |ISBN = 0-333-60800-3 }} 24:837.</ref> Beethoven conferì alla sua opera un carattere patriottistico con l'esaltazione dei sentimenti tipica del Romanticismo.
== Contesto storico ==
=== La situazione precedente al conflitto ===
==== Roma ====
Nel [[280 a.C.]] Roma era in una condizione di vittoriosa espansione. Dopo secoli di conflitti e ribellioni l'intera penisola italiana a sud dell'[[Appennino]] Tosco-emiliano era strettamente controllata dalle forze romane; tutti i nemici prossimi come gli [[Etruschi]], i [[Sabini]], i [[Volsci]] erano stati sconfitti. I [[Marsi]], gli [[Apuli]], i [[Vestini]] erano federati o alleati. I [[Galli]] [[Senoni]] erano stati fermati al Piceno (attuali [[Marche]]). Roma aveva stretto accordi di alleanza o di non-interferenza con varie popolazioni italiche e colonie greche dell'[[Adriatico]] come Ancona (aiutata contro i Galli). Operazioni di consolidamento si stavano effettuando soprattutto nei territori del sud appena entrati nell'orbita della Repubblica. Roma era abituata al successo e riponeva un'enorme fiducia nel suo sistema politico e nel suo esercito.
 
Il tema del finale, riadattato da [[Herbert von Karajan]], è stato adottato nel [[1972]] come ''[[Inno europeo]]''.
Per contro non possedeva, in pratica, una vera Marina e per i commerci si affidava soprattutto agli Etruschi e ai [[Greci]]. Le guerre sannitiche avevano portato Roma a cercare di accerchiare il Sannio con l'alleanza degli Apuli (in Puglia) e una politica di controllo dei territori a stretto contatto con le colonie greche del [[Mar Ionio]] fra cui [[Taranto|Tarentum]]. I tarantini, in lotta con Thurii che aveva chiesto aiuto a Roma, dal momento che la loro fragile coalizione con [[Sanniti]], [[Bruzi]] e [[Lucani]] non riusciva ad aver ragione delle forze romane, si risolsero a chiedere aiuto a [[Pirro]], re dell'[[Epiro]].
 
Nel [[2001]] spartito e testo sono stati dichiarati dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura|UNESCO]] [[Memoria del mondo]], attribuendoli alla [[Germania]].
==== Pirro ====
[[Pirro]] aveva perso il trono nel [[302 a.C.]] ed era stato mandato quale ostaggio alla corte egiziana di [[Tolomeo I|Tolomeo I Sotere]]. Questi nel [[297 a.C.]] lo aiutò a rientrare nel suo regno. Nel [[295 a.C.]] sposò la figlia di Agatocle di Siracusa. Chiamato dalla città greca di Taranto contro Roma che aveva rotto un trattato, giunse in Italia nel [[280 a.C.]] con un esercito di 25.000 uomini e 20 [[Elefante da guerra|elefanti da guerra]]. Dopo aver vinto la [[battaglia di Heraclea]] e quella di [[Battaglia di Ascoli Satriano|Ascoli Satriano]], giunse in [[Sicilia]] per aiutare le colonie greche a combattere contro i cartaginesi, ma i suoi stessi alleati lo tradirono, poiché vedevano in lui un futuro dominatore. Tornato in [[Italia]], nel [[275 a.C.]] venne sconfitto dai [[Storia romana|Romani]] a Malevento [[Maleventum]], chiamato in seguito [[Benevento|Beneventum]], grazie al buon esito della guerra, e si ritirò in [[Grecia]] dove morì. Nel [[272 a.C.]] [[Roma]] ottenne [[Taranto]], quindi completò l'occupazione della [[Calabria]], ed in seguito anche della [[Puglia]].
 
==== SiracusaStoria ====
=== Composizione ===
Questa città era all'epoca governata da Gerone II che, eletto stratega nel [[275 a.C.]] per i suoi successi contro i cartaginesi, nel [[265 a.C.]] venne proclamato re dopo vittoriose azioni contro i Mamertini di Messina. La guerra contro questi mercenari, alleati di Roma, lo spinse a un'innaturale e temporanea alleanza con Cartagine.
La Società Filarmonica di Londra inizialmente commissionò la sinfonia nel 1817.<ref>Solomon, Maynard. ''Beethoven''. New York: Schirmer Books, 1997, p. 251.</ref> La principale opera di composizione fu compiuta tra l'autunno del 1822 e il febbraio 1824, data di completamento dell'autografo.<ref>[[Breitkopf & Härtel|Breitkopf]] [[Urtext edition|Urtext]], Beethoven: [http://www.breitkopf.com/feature/download/3738/3667 Symphonie Nr. 9 d-moll] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120401012840/http://www.breitkopf.com/feature/download/3738/3667 |data=1º aprile 2012 }}, op. 125, pbl.: Hauschild, Peter, p. VIII</ref>
 
Denominata nel suo primo abbozzo ''Allemande'' ("Tedesca"),<ref>[[Luigi Magnani]], ''Beethoven nei suoi quaderni di conversazione'', Laterza, 1970, p. 48.</ref> la sinfonia nacque in parte da altri brani di Beethoven che, sebbene confluiti in opere a sé stanti, sono anche contenuti in alcuni schizzi della futura Nona sinfonia. Quanto alla struttura, già la [[Fantasia Corale]], Op. 80 (1808), in pratica un movimento di un concerto per pianoforte, introduce un coro e dei solisti verso la fine, per creare il culmine. Così nella Nona Sinfonia le voci cantano un tema prima suonato strumentalmente: peraltro il tema, per lo meno nella struttura, ricorda piuttosto da vicino il tema corrispondente nella Fantasia Corale. Andando ancora più indietro, una versione precedente del tema della Fantasia Corale si trova nella canzone ''Gegenliebe'', per pianoforte e voce alta, risalente a prima del 1795.<ref>Hopkins (1981, 249)</ref> L'[[offertorio]] ''Misericordias Domini'' K 222 di [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]] (1775) contiene un tema affidato ai violini che corrisponde esattamente, a parte una minima variazione, alla [[Frase (musica)|frase]] iniziale dell'''Inno alla gioia'', e lo richiama pertanto all'orecchio dell'ascoltatore moderno<ref>{{cita libro|autore=Robert W. Gutman|titolo=Mozart: A Cultural Biography|url=https://books.google.it/books?id=gu-kvXUiVd0C|anno=1999|p=344|accesso=7 agosto 2019}}</ref> (il fatto non è però straordinario, dal momento che entrambe le melodie procedono per [[Scala (musica)|grado congiunto]]).
=== L'accordo del 279 a.C. ===
[[File:Karthago.JPG|upright=1.6|thumb|Cartagine, resti]]
La potenza navale di Cartagine si vide nel [[279 a.C.]] Attenta a non far dimenticare i suoi interessi sulle coste italiche e preoccupata di un possibile allargamento del regno di Pirro, greco e "imparentato" con Siracusa, Cartagine inviò una flotta di 120 navi, comandata da [[Magone Barca]] che si ancorò nel porto di [[Ostia (città antica)|Ostia]] per forzare i romani, impegnati nella guerra con Pirro e che pensavano alla pace, a continuare le ostilità. Cartagine così ottenne di avere mani più libere contro Siracusa e la stipulazione di un trattato (il quarto con Roma) nel quale le due potenze implicitamente spartivano le zone di influenza.
 
=== La prima ===
Il patto, oltre a promesse di aiuto economico e militare di Cartagine contro i greci, garantiva a Roma che i punici non si accordassero con Pirro (c'erano voci di accordi in proposito) mentre Roma era impegnata in combattimenti con Sanniti, Lucani e Bruzi. La zona di influenza di Roma veniva fissata nell'Italia peninsulare e proibiva ai romani di sbarcare in Sicilia se non per necessità di rifornimento o riparazioni navali. L'anno successivo, Pirro sbarcò con 8.000 uomini a Catania e Taormina, allontanò i cartaginesi da Siracusa e conquistò praticamente tutta la Sicilia riducendo i punici al possesso del solo Capo Lilibeo. Due anni dopo dovette però rientrare in Italia e Cartagine ritornò sulle posizioni precedenti.
Anche se le sue opere più importanti avevano quasi sempre esordito a [[Vienna]], Beethoven voleva che, una volta terminata, la sua ultima composizione fosse eseguita il più presto possibile a [[Berlino]], poiché pensava che il gusto musicale viennese fosse ormai dominato dai compositori italiani, come [[Gioachino Rossini|Rossini]].<ref name="The Ninth">[[Harvey Sachs|Sachs, Harvey]] (2010), ''The Ninth: Beethoven and the World in 1824'', [[Faber and Faber|Faber]]</ref> Ma i suoi amici e finanziatori insistettero affinché la première della sinfonia si tenesse a Vienna, tanto che fecero partire una petizione, firmata da molti importanti mecenati e interpreti della musica viennese, suoi ammiratori.<ref name="The Ninth" />
 
Beethoven fu lusingato dall'adorazione di Vienna, e così acconsentì. Discusse però a lungo sulla scelta del luogo dove tenere il concerto.<ref>[[Luigi Magnani]], ''Beethoven nei suoi quaderni di conversazione'', Laterza, 1970, p. 177.</ref> Egli propendeva infatti per la sala del ''Ridotto'', un circolo privato, e già si diceva a Vienna che egli avrebbe dato il concerto «in un guscio di noce». Le ragioni di questa scelta sono dovute probabilmente al fatto che un teatro gli potesse apparire una sede troppo profana per un'opera di alta ispirazione religiosa come la ''[[Missa Solemnis (Beethoven)|Missa Solemnis]]'', che avrebbe esordito nella sua quasi interezza insieme con la Nona sinfonia.<ref>''Ibidem''</ref> Saranno infine i suoi stessi amici e confidenti a dissuaderlo dalla scelta di dare un concerto in una sala (''Verein''), e propendere invece per un teatro, nel quale non solo sarebbe convenuta volentieri gran parte della nobiltà e della corte, ma soprattutto l'effetto e la forza dei suoi due nuovi lavori avrebbero trovato uno spazio dove poter essere espresse compiutamente.
=== Casus belli ===
Nel [[288 a.C.]] i [[mamertini]], un gruppo di mercenari italici della Campania originariamente al servizio di [[Agatocle di Siracusa|Agatocle]], tiranno di Siracusa, rimasti senza un signore alla morte di quest'ultimo avvenuta l'anno prima, occuparono la città di ''Messana'' (la moderna [[Messina]]) uccidendo tutti gli uomini e prendendone le donne.<ref>{{Cita|Warmington1993|p. 165|Warmington 1993|harv=s}}.</ref> Nel [[280 a.C.]], la vittoria di Pirro sui romani nella [[battaglia di Eraclea]] portò le popolazioni italiche a ritenere possibile la sconfitta di Roma e in alcuni casi a ribellarsi. La guarnigione romana di ''Rhegium'' (la attuale [[Reggio Calabria]]) costituita da soldati campani, pensò di prevenire una sollevazione della popolazione e fece strage degli uomini, impossessandosi anche in questo caso dei beni e delle donne. Sconfitto Pirro nella [[Battaglia di Benevento (275 a.C.)|battaglia di Maleventum]] del [[275 a.C.]], i romani nel [[270 a.C.]] decisero di riprendere Rhegium. Il [[Console (storia romana)|console]] [[Gneo Cornelio Blasione]] pose l'assedio alla città, aiutato dalla flotta siracusana, e quando la guarnigione si arrese dopo una strenua difesa, deportò a Roma i sopravvissuti tra i 4000 che avevano dieci anni prima preso la città. Il senato chiese una punizione esemplare per quei soldati che si erano macchiati di crimini contro la popolazione e i superstiti furono condannati come scellerati. Vennero perciò tutti fustigati e decapitati.<ref>{{cita web |url= http://www.circoloculturalelagora.it/reggioromana.htm |titolo=RCromana |sito=circoloculturalelagora.it |accesso=14 marzo 2012}}</ref>
 
La prima della Nona sinfonia si tenne il 7 maggio [[1824]] a Vienna, al [[Theater am Kärntnertor]], seguita da tre parti della ''[[Missa Solemnis (Beethoven)|Missa Solemnis]]'' (il ''Kyrie'', il ''Credo'', e l'''Agnus Dei'') e dall'[[ouverture]] ''La consacrazione della casa''.<ref name="Amadeus" />
In Sicilia invece i mamertini saccheggiavano il territorio circostante Messana e si scontrarono con la città indipendente di [[Siracusa]]. [[Gerone II|Gerone II di Siracusa]] divenuto tiranno di Siracusa dal 270 a.C. e lo stesso anno si scontrò con i mamertini vicino ''Mylae'', l'odierna [[Milazzo]], sconfiggendoli nella battaglia presso il fiume che lo storico [[Polibio]] nelle sue ''[[Storie (Polibio)|Storie]]'' chiama ''Longanus''<ref>{{cita web |url= http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus:text:1999.04.0064:entry=longanus-geo |titolo=Dictionary of Greek and Roman Geography (1854), LONGANUS |sito=perseus.tufts.edu |accesso=14 marzo 2012}}</ref><ref>[[Polibio]]. ''[[Storie (Polibio)|Storie]]'', 1:9.7-9.8.</ref> nei "Campi Milesi". Alla sconfitta seguì la presa di Milazzo. I mamertini dopo il rovescio subito si rivolsero a Roma e Cartagine per ottenere assistenza militare. La prima a rispondere alla richiesta fu Cartagine che contattò il rivale Gerone per ottenere la cessazione di ulteriori azioni e nello stesso convinse i mamertini ad accettare una guarnigione cartaginese a Messana. Forse perché non contenti della prospettiva di dover accogliere truppe cartaginesi in città, o forse convinti che la recente alleanza tra Roma e Cartagine contro Pirro confermava l'esistenza di relazioni cordiali tra le due potenze, i mamertini chiesero di allearsi anche con Roma, sperando di avere una protezione più affidabile. Ma la rivalità tra Roma e Cartagine era aumentata rispetto ai tempi della guerra con Pirro e, secondo lo storico Warmington, un'alleanza con entrambe le potenze in contemporanea non era possibile.<ref>{{Cita|Warmington1993|p. 167|Warmington 1993|harv=s}}.</ref>
[[File:CarolineUngher.jpg|thumb|upright|[[Caroline Unger]] cantò come contralto durante la prima esecuzione della sinfonia, e si dice che nel finale abbia fatto voltare Beethoven per guardare la folla plaudente.]]
Fu la prima apparizione sul palco del compositore in 12 anni; la sala era gremita di un pubblico entusiasta e di un gran numero di musicisti.<ref name="Levy David">Levy, David Benjamin. ''Beethoven: The Ninth Symphony''. Yale University Press 2003.</ref>
 
La première della sinfonia coinvolse la più grande orchestra mai riunita da Beethoven<ref name="Levy David" /> e richiese gli sforzi combinati della ''Kärntnertor house orchestra'' e della ''Società musicale di Vienna'' (''Gesellschaft der Musikfreunde''), insieme con un gruppo selezionato di dilettanti preparati. Sebbene non esista una lista completa degli artisti che vi presero parte, molti degli artisti più noti di Vienna sono noti per aver partecipato.<ref name="First Nights">Kelly, Thomas Forrest (2000). ''First Nights: Five Musical Premiers'' (Chapter 3). Yale University Press, 2001.</ref>
Secondo lo storico Polibio, vi fu un vasto dibattito a Roma per decidere se accettare la richiesta dei mamertini e entrare in questo modo probabilmente in guerra con Cartagine. Se da un lato alcuni non ritenevano si dovesse andare in aiuto di soldati che ingiustamente avevano rubato una città ai legittimi proprietari, cosa recentemente punita nel caso di Rhegium, né fosse saggio violare il trattato precedente che imponeva ai romani di non mettere piede in Sicilia; d'altra parte molti non erano disposti a vedere espandersi ulteriormente il potere cartaginese in Sicilia, poiché lasciando i cartaginesi indisturbati a Messana, essi avrebbero dato a questi la possibilità di un successivo confronto con Siracusa, sconfitta la quale la conquista della Sicilia sarebbe stata completa.<ref>[[Polibio]]. ''[[Storie (Polibio)|Storie]]'', 1:10.7-10.9.</ref>
 
Le parti per [[soprano]] e per [[contralto]] furono interpretate dalle famose cantanti [[Henriette Sontag]] e [[Caroline Unger]]. Il soprano tedesco Henriette Sontag (1806–1854) aveva diciott'anni quando lo stesso Beethoven la ingaggiò per eseguire la sinfonia al suo esordio.<ref>Elson, Louis, Chief Editor. ''University Musical Encyclopedia of Vocal Music''. University Society, New York, 1912</ref><ref>Life of Henriette Sontag, Countess de Rossi. (Various Authors) Stringer & Townsend, publishers. New York, 1852.</ref>
Ciò avrebbe reso strategicamente meno sicuri gli interessi romani nel sud della penisola, con il dominio cartaginese tanto vicino ad essa. Il senato, riluttante a imbarcarsi in un'impresa tanto rischiosa, arrivò ad uno stallo e la questione venne rimessa alla assemblea popolare: qui maggiore voce in capitolo l'aveva la parte mercantile e popolare di Roma, che era anche interessata al possibile controllo delle ricchezze e delle scorte di grano in Sicilia (isola già nota per le risorse soprattutto nelle città greche), nonché alla possibilità di fondare colonie per aprire nuovi mercati e allentare la pressione sociale e demografica nella capitale. Così in assemblea fu deciso di accettare la richiesta dei mamertini. Venne posto il console [[Appio Claudio Caudice]] a capo di una spedizione militare con l'ordine di attraversare lo [[stretto di Messina]].<ref>{{Cita|Starr 1965|p. 479|Starr1965}}</ref><ref>{{Cita|Warmington 1993|pp 168–169|Warmington1993}}.</ref><ref>[[Polibio]]. ''[[Storie (Polibio)|Storie]]'', 1:11.3.</ref>
 
Anche il contralto ventunenne viennese Caroline Unger (1803–1877) fu ingaggiato personalmente da Beethoven, ma già nel 1821 si era guadagnata ottime critiche in seguito all'apparizione nel ''[[Tancredi (opera)|Tancredi]]'' di Rossini. Dopo essersi esibita alla première del 1824, la Unger divenne famosa in [[Italia]] e a [[Parigi]]. Compositori come [[Gaetano Donizetti|Donizetti]] e [[Vincenzo Bellini|Bellini]] sono famosi per aver scritto ruoli specificatamente per la sua voce.<ref>Kennedy, Michael & Bourne, Joyce (1996). ''The Concise Oxford Dictionary of Music''. Oxford University Press, 2007.</ref>
== Guerra ==
=== Prima fase: guerra sulla terra ===
[[File:First Punic War Sicily 1 264-262BC.svg|thumb|La prima fase della prima guerra romano-punica<br />
1. Arrivo dei romani e avanzata contro i siracusani a Messana (264 a.C.)<br />
2. I romani [[Battaglia di Messina|sconfiggono l'esercito congiunto siracusane e cartaginese]] e avanzano verso Siracusa<br />
3. I romani proteggono il fianco dell'avanzata conquistando [[Adrano]]n e assediando [[Centuripe|Centuripae]] che si arrende<br />
4. Catania si arrende<br />
5. I romani mettono sotto assedio Siracusa. Gerone II chiede la pace e diventa alleato di Roma<br />
6. I romani [[Battaglia di Agrigento|conquistano Agrigento]] (262 a.C.)<br />
7. [[Enna]] e [[Alesa Arconidea|Halaesa]] si arrendono a Roma
]]
La guerra terrestre, un tipo di guerra che Roma conosceva bene, giocò un ruolo secondario nella prima guerra romano-punica. Le operazioni rimasero confinate ad alcune scaramucce fra le forze in campo, con solo qualche vera battaglia. In genere si assistette ad assedi e blocchi di comunicazioni che furono le sole operazioni degli eserciti. Lo sforzo maggiore fu posto nei tentativi di chiudere i porti principali in quanto i due contendenti erano entrambi nella condizione di dover rifornire le truppe di viveri, materiali ed effettivi, non avendo nessuna delle due città vere e proprie basi militari in Sicilia.
Ciononostante almeno due battaglie di larga scala furono combattute durante questa guerra. Nel [[262 a.C.]] Roma assediò [[Agrigento]] in un'operazione che coinvolse entrambi gli eserciti consolari per un totale di quattro legioni (circa 20.000 legionari e 2.000 cavalieri) e che tenne campo per molti mesi.
 
La performance ufficialmente fu diretta dal [[Kapellmeister|maestro di cappella]] del teatro, [[Michael Umlauf]], anche se lo stesso Beethoven condivise il palco con lui, cosicché se non altro poté percepire, tattilmente attraverso il plancito, le vibrazioni di risonanza dei registri bassi e del ritmo generale. Due anni prima proprio Umlauf aveva assistito al tentativo di Beethoven, già all'epoca sordo, di dirigere la [[prova generale]] della sua opera ''[[Fidelio]]'', che finì in un disastro. Così questa volta istruì i cantanti e i musicisti affinché ignorassero il maestro Beethoven. All'inizio di ciascuna parte il compositore, che sedeva al lato del palco, dava i diversi [[tempo (musica)|tempi]]: voltava le pagine della [[partitura]] scritta da lui e batteva il tempo per una orchestra che non poteva udire. Così riporta, invece, il violinista [[Joseph Böhm]]:<blockquote>{{Citazione|Beethoven diresse il pezzo lui stesso; cioè, si trovava davanti al leggio e gesticolava furiosamente. A volte si alzava, altre si stringeva fino al suolo, si muoveva come se volesse suonare tutti gli strumenti da sé e cantare per conto dell'intero coro. Tutti i musicisti prestavano attenzione soltanto al suo ritmo mentre suonavano».<ref>«Beethoven directed the piece himself; that is, he stood before the lectern and gesticulated furiously. At times he rose, at other times he shrank to the ground, he moved as if he wanted to play all the instruments himself and sing for the whole chorus. All the musicians minded his rhythm alone while playing».</ref>}}</blockquote>
La guarnigione cartaginese di Agrigento riuscì a chiedere rinforzi che giunsero, guidati da [[Annone (generale)|Annone]]. I romani passarono quindi da assedianti ad assediati e, perso il supporto di Siracusa, dovettero costruire un vallo per propria difesa dalle sopraggiungenti forze cartaginesi. Dopo alcune schermaglie si venne a una vera battaglia, la [[battaglia di Agrigento]], che fu vinta dai romani, le cui legioni erano più disciplinate ed efficienti delle armate cartaginesi, composte invece da mercenari. Immenso fu il bottino e il saccheggio del campo che durò buona parte della notte. Se [[Annibale Giscone]], comandante delle truppe ad Agrigento, avesse disposto di forze sufficienti forse avrebbe potuto infliggere gravi perdite ai romani intenti al bottino ma i superstiti dopo sette mesi di assedio erano così sfiniti e sfiduciati che preferirono la fuga. Durante la notte, senza esser visti dai romani, uscirono dalla città e raggiunsero la flotta.
 
Ci sono diversi aneddoti riguardo alla prima della Nona. In base alle testimonianze dei partecipanti, molti indizi suggeriscono che l'esecuzione era stata piuttosto mal preparata (c'erano state solo due prove complete) e alquanto sconnessa. Le diverse fonti però concordano sul fatto che fu un grande successo.
La seconda operazione terrestre su grande scala fu quella di [[Marco Attilio Regolo]]. Fra il [[256 a.C.]] e il [[255 a.C.]] Roma tentò di portare la guerra in Africa invadendo le colonie cartaginesi. Fu costruita una grande flotta sia per il trasporto delle truppe e dei rifornimenti sia per la protezione dei convogli. Cartagine cercò di fermare questa operazione ma venne sconfitta nella [[Battaglia di Capo Ecnomo]] sita in Licata. Le legioni di Atilio Regolo sbarcarono in Africa senza grosse difficoltà e iniziarono a saccheggiare il territorio per costringere l'esercito cartaginese ad entrare in azione. Questa campagna ebbe risultati contrastanti. All'inizio Regolo vinse l'esercito cartaginese nella [[battaglia di Adys]] forzando Cartagine a chiedere la pace. Furono però presentate condizioni tanto pesanti che i negoziati fallirono e Cartagine, assunto il mercenario spartano [[Santippo]] per riorganizzare le proprie forze, riuscì a fermare l'avanzata romana.
 
Quando capitava che il pubblico applaudisse, alla fine dello [[Scherzo]] o alla conclusione dell'intera sinfonia, facendo così dilatare i tempi di esecuzione, Beethoven era fuori tempo per diverse misure e tuttavia continuava a condurre.<ref>«"Quando nella seconda parte dello ''Scherzo'' i timpani eseguirono da soli il motivo, il pubblico scoppiò in tali applausi da coprire l'orchestra. Gli occhi degli esecutori erano pieni di lacrime. Il maestro continuava a battere il tempo sino a che Umlauf, con un gesto della mano, ebbe a mostrargli l'emozione del pubblico. Egli si guardò attorno e s'inchinò, calmissimo". Così ebbe a riferire Karl Holz.» [[Luigi Magnani]], ''Beethoven nei suoi quaderni di conversazione'', Laterza, 1970, p. 182.</ref> Per questa ragione secondo alcuni il contralto Caroline Unger si sarebbe avvicinata a Beethoven nel finale dell'esecuzione e lo avrebbe fatto voltare per ricevere gli applausi e gli evviva del pubblico. Secondo un testimone, «il pubblico ricevette l'eroe musicale con il massimo rispetto e simpatia, ascoltò le sue meravigliose, gigantesche creazioni con l'attenzione più assorbita e scoppiò in un applauso di giubilo, spesso durante le sezioni, e ripetutamente alla loro fine».<ref>«The public received the musical hero with the utmost respect and sympathy, listened to his wonderful, gigantic creations with the most absorbed attention and broke out in jubilant applause, often during sections, and repeatedly at the end of them».</ref> L'intero pubblico per cinque volte acclamò l'autore con una [[standing ovation]]; c'erano fazzoletti in aria, cappelli, mani alzate, in modo che Beethoven, che non riusciva a sentire gli applausi, potesse almeno vedere i gesti di ovazione.
Santippo sconfisse Regolo nella [[battaglia di Tunisi]] e lo catturò. L'invasione romana dell'Africa ebbe fine con la vittoria cartaginese. Verso la fine della guerra, nel [[249 a.C.]] Cartagine inviò in Sicilia il generale [[Amilcare Barca|Amilcare]] (il padre di [[Annibale]]). Amilcare riuscì a porre sotto il suo controllo la maggior parte dell'interno dell'isola e Roma dovette risolversi ad affidarsi a un [[dittatore romano|dittatore]] per risolvere il problema. Le forze terrestri di Amilcare non furono mai sconfitte. D'altra parte la guerra doveva chiaramente essere decisa sul mare. E sul mare avvenne lo scontro decisivo. La [[battaglia delle Isole Egadi]] del [[241 a.C.]] vinta dalla flotta romana, segnò la fine della prima guerra romano-punica, dimostrando, per questo caso, la scarsa importanza delle battaglie terrestri.
 
=== Seconda fase: guerra per mareEdizioni ===
La prima edizione tedesca è stata stampata da [[Schott Music|B. Schott's Söhne]] (Mainz) nel 1826. L'edizione [[Breitkopf & Härtel]] risalente al 1864 è stata usata ampiamente dalle orchestre.<ref>{{Cita web|url=http://www.britac.ac.uk/pubs/review/02-99b/24-delmar.html|editore=British Academy Review|autore=Del Mar, Jonathan|wkautore=Jonathan Del Mar|data=luglio–dicembre 1999|titolo=Jonathan Del Mar, New Urtext Edition: Beethoven Symphonies 1–9|accesso=13 novembre 2007|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071023113830/http://www.britac.ac.uk/pubs/review/02-99b/24-delmar.html|dataarchivio=23 ottobre 2007}}</ref> Nel 1997 [[Bärenreiter]] pubblicò un'edizione di [[Jonathan Del Mar]].<ref>{{Cita web|url=https://www.baerenreiter.com/html/lvb/index.html|titolo=Ludwig van Beethoven The Nine Symphonies The New Bärenreiter Urtext Edition|accesso=13 novembre 2007|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071017101624/http://baerenreiter.com/html/lvb/index.html|dataarchivio=17 ottobre 2007}}</ref> Secondo Del Mar, questa edizione corregge quasi 3.000 errori contenuti nell'edizione Breitkopf, alcuni dei quali erano "notevoli".<ref name="Zander">{{Cita web|url=http://www.benjaminzander.com/recordings/boston-philharmonic/beet9/review/130|titolo=Beethoven 9 The fundamental reappraisal of a classic|autore=Zander, Benjamin|wkautore=Benjamin Zander|accesso=13 novembre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120419181733/http://www.benjaminzander.com/recordings/boston-philharmonic/beet9/review/130#|dataarchivio=19 aprile 2012|urlmorto=sì}}</ref> David Levy tuttavia ha criticato questa edizione, dicendo che potrebbe creare tradizioni "molto probabilmente false".<ref>{{Cita web|url=http://bf.press.uiuc.edu/10.1/delmar.html|titolo=Concerning the Review of the Urtext Edition of Beethoven's Ninth Symphony|accesso=13 novembre 2007|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070628061833/http://bf.press.uiuc.edu/10.1/delmar.html|dataarchivio=28 giugno 2007}}</ref> Breitkopf ha anche pubblicato una nuova edizione di Peter Hauschild nel 2005.<ref>{{Cita web|url=https://books.google.it/books?id=8JkyP5AHK5cC&pg=PA378&lpg=PA378&dq=B%C3%A4renreiter+david+levy&source=bl&ots=eeODlKwtdN&sig=nsPxhPnLdZr02LUk95QOblRsCbI&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiM1rWVstLJAhXKXhoKHUjxB-IQ6AEIJTAA#v=onepage&q=B%C3%A4renreiter%20david%20levy&f=false|titolo=Ludwig van Beethoven - The complete guide by wikipedians}}</ref>
{{Vedi anche|Naufragi della prima guerra romano-punica}}
A causa delle difficoltà di operare in Sicilia, la maggior parte della prima guerra romano-punica, comprese le battaglie più decisive, fu combattuta in mare, uno spazio ben noto alle flotte cartaginesi che da secoli lo percorrevano vincenti. In più, la guerra navale permetteva il blocco dei porti nemici con il conseguente possibile o mancato rinforzo per le truppe a terra. Entrambi i contendenti dovettero investire pesantemente nell'allestimento delle flotte e questo diede fondo alle finanze pubbliche sia di Roma che di Cartagine. Probabilmente segnò il corso della guerra.
 
== Struttura ==
All'inizio della prima guerra romano-punica, Roma non aveva nessuna esperienza di guerra navale. Le sue [[Legione romana|legioni]] erano vittoriose da secoli nelle terre italiche ma non esisteva una Marina, tanto meno una Marina militare. Nondimeno il [[Senato romano|Senato]] comprese immediatamente l'importanza del controllo del Mediterraneo centrale nel prosieguo del conflitto. La prima grande flotta fu costruita dopo la battaglia di Agrigentum del 261 a.C. che fu vinta
{{F|composizioni musicali|dicembre 2014|Mancano citazioni puntuali di fonte sia nei commenti tecnici (musicali) che in quelli storici. Sono inoltre presenti inesattezze che necessiterebbero di essere emendate.}}
ma che mise in evidenza l'importanza del controllo delle linee di comunicazione nemiche.
La sinfonia è divisa in quattro movimenti. Beethoven modifica la tipica struttura della sinfonia [[musica classica|classica]] inserendo per la prima volta uno [[scherzo (musica)|scherzo]] prima del movimento lento (infatti lo scherzo solitamente segue il movimento più lento). Eccezionalmente infatti, se il primo movimento di una sinfonia o di una sonata e il successivo tempo lento acquistano proporzioni e impegno eccessivi, lo scherzo può diventare il secondo movimento, dando così maggior equilibrio all'opera. Egli aveva comunque già fatto lo stesso in lavori precedenti (inclusi i [[Composizioni di Ludwig van Beethoven#Quartetti|quartetti di archi]]) Op. 18 n. 5, ''the Archduke'' [[Composizioni di Ludwig van Beethoven#Trii|piano trio]] Op. 97, la sonata per piano ''[[Hammerklavier]]'' Op. 106). Anche [[Haydn]] fece lo stesso in altri lavori.<ref>''Le nove sinfonie di Beethoven'', ''cit.'', p. 126.</ref>
 
{| class="wikitable" style="text-align:center; background-color: white ! important" summary="movimento (col. 1), indicazioni del movimento (col. 2), misura (col. 3), tempo (col. 4), tonalità (col. 5)"
Roma mancava della tecnologia navale e quindi dovette costruire una flotta basandosi sulle [[trireme|triremi]] e [[quinqueremi]] cartaginesi catturate. Per compensare la mancanza di esperienza in battaglie fra navi, Roma sviluppò una tecnica di combattimento che permetteva di sfruttare la conoscenza delle tattiche di combattimento terrestri in cui era maestra. Le navi romane furono equipaggiate con uno speciale congegno d'abbordaggio: il [[corvo (arma)|corvo]]. Questo congegno agganciava le navi nemiche e permetteva alla fanteria di combattere quasi come sulla terraferma. L'efficienza di quest'arma fu provata per la prima volta nella [[battaglia di Milazzo (260 a.C.)|battaglia di Milazzo]], la prima vittoria navale romana; e continuò ad essere provata negli anni successivi, specialmente nella dura [[Battaglia di Capo Ecnomo]].
|-
! id="mouv_no" | Movimento
! id="mouv_ind" | Indicazioni del movimento
! id="mouv_mes" | Misura
! id="mouv_tem" | Tempo
! id="mouv_ton" | Tonalità
|-
! id="mouv_1" bgcolor="#d9ffb2" rowspan="1" | I
| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_ind mouv_1" | ''{{lang|it|Allegro ma non troppo, un poco maestoso}}''
| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_mes mouv_1" |<div align="center"> 2/4</div>
| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_tem mouv_1" | {{simbolo|Quarter note with upwards stem.svg|12}} = 88
| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_ind mouv_1" |<div align="center"> [[Re minore|re m]]</div>
|-
! id="mouv_2" bgcolor="#d9ffb2" rowspan="4" | II
| bgcolor="#ffffff" headers="mouv_ind mouv_2" | ''{{lang|it|Molto vivace}}''
| bgcolor="#ffffff" headers="mouv_mes mouv_2" |<div align="center"> 3/4</div>
| bgcolor="#ffffff" headers="mouv_tem mouv_2" | {{simbolo|Dotted half note with upwards stem.svg|12}} = 116
| bgcolor="#ffffff" headers="mouv_ind mouv_2" |<div align="center"> re m</div>
|-
| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_ind mouv_2" | ''Presto''
| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_mes mouv_2" |<div align="center"> 2/2</div>
| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_tem mouv_2" | {{simbolo|Figure rythmique ronde.svg|10}} = 116
| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_ind mouv_2" |<div align="center"> [[Re maggiore|re M]]</div>
|-
| bgcolor="#ffffff" headers="mouv_ind mouv_2" | ''{{lang|it|[[Scherzo (musica)|Scherzo]] [[Da capo|da Capo]] al [[Coda (musica)|Coda]]}}''
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| bgcolor="#ffffff" headers="mouv_tem mouv_2" | {{simbolo|Dotted half note with upwards stem.svg|12}} = 116
| bgcolor="#ffffff" headers="mouv_ind mouv_2" |<div align="center"> re m</div>
|-
| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_ind mouv_2" | ''[[Coda (musica)|Coda]]'' <small>(le 13 misure finali)</small>
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|-
! id="mouv_3" bgcolor="#d9ffb2" rowspan="6" | III
| bgcolor="#ffffff" headers="mouv_ind mouv_3" | ''{{lang|it|Adagio molto e cantabile}}''
| bgcolor="#ffffff" headers="mouv_mes mouv_3" |<div align="center"> 4/4</div>
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| bgcolor="#ffffff" headers="mouv_ind mouv_3" |<div align="center"> [[Si bemolle maggiore|si♭ M]]</div>
|-
| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_ind mouv_3" | ''{{lang|it|Andante moderato}}''
| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_mes mouv_3" |<div align="center"> 3/4 </div>
| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_tem mouv_3" | {{simbolo|Quarter note with upwards stem.svg|12}} = 63
| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_ind mouv_3" |<div align="center"> re M</div>
|-
| bgcolor="#ffffff" headers="mouv_ind mouv_3" | ''{{lang|it|Tempo I}}''
| bgcolor="#ffffff" headers="mouv_mes mouv_3" |<div align="center"> 4/4</div>
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| bgcolor="#ffffff" headers="mouv_ind mouv_3" |<div align="center"> si♭ M</div>
|-
| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_ind mouv_3" | ''{{lang|it|Andante moderato}}''
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| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_ind mouv_3" |<div align="center"> [[Sol maggiore|sol M]]</div>
|-
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| bgcolor="#ffffff" headers="mouv_ind mouv_3" |<div align="center"> [[Mi bemolle maggiore|mi♭ M]]</div>
|-
| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_ind mouv_3" | ''{{lang|it|Lo stesso tempo}}''
| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_mes mouv_3" |<div align="center"> 12/8</div>
| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_tem mouv_3" | {{simbolo|Dotted quarter note with upwards stem.svg|12}} = 60
| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_ind mouv_3" |<div align="center"> si♭ M</div>
|-
! id="mouv_4" bgcolor="#d9ffb2" rowspan="9" | IV
| bgcolor="#ffffff" headers="mouv_ind mouv_4" | ''{{lang|it|Presto}}''
| bgcolor="#ffffff" headers="mouv_mes mouv_4" |<div align="center"> 3/4</div>
| bgcolor="#ffffff" headers="mouv_tem mouv_4" | {{simbolo|Dotted half note with upwards stem.svg|12}} = 96
| bgcolor="#ffffff" headers="mouv_ind mouv_4" |<div align="center"> re m</div>
|-
| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_ind mouv_4" | ''{{lang|it|Allegro assai}}''
| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_mes mouv_4" |<div align="center"> 4/4</div>
| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_tem mouv_4" | {{simbolo|Half note with upwards stem.svg|12}} = 80
| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_ind mouv_4" |<div align="center"> re M</div>
|-
| bgcolor="#ffffff" headers="mouv_ind mouv_4" | ''{{lang|it|Presto}}''
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|-
| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_ind mouv_4" | ''{{lang|it|Allegro assai}}''
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| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_ind mouv_4" |<div align="center"> re M</div>
|-
| bgcolor="#ffffff" headers="mouv_ind mouv_4" | ''{{lang|it|Allegro assai vivace - Alla Marcia}}''
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|-
| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_ind mouv_4" | ''{{lang|it|Andante maestoso}}''
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| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_ind mouv_4" |<div align="center"> sol M</div>
|-
| bgcolor="#ffffff" headers="mouv_ind mouv_4" | ''{{lang|it|Allegro energico, sempre ben marcato}}''
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| bgcolor="#ffffff" headers="mouv_tem mouv_4" | {{simbolo|Dotted half note with upwards stem.svg|12}} = 84
| bgcolor="#ffffff" headers="mouv_ind mouv_4" |<div align="center"> re M</div>
|-
| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_ind mouv_4" | ''{{lang|it|Allegro ma non tanto}}''
| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_mes mouv_4" |<div align="center"> 2/2</div>
| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_tem mouv_4" | {{simbolo|Half note with upwards stem.svg|12}} = 120
| bgcolor="#f2ffe5" headers="mouv_ind mouv_4" |<div align="center"> re M</div>
|-
| bgcolor="#ffffff" headers="mouv_ind mouv_4" | ''{{lang|it|Prestissimo}}''
| bgcolor="#ffffff" headers="mouv_mes mouv_4" |<div align="center"> 2/2</div>
| bgcolor="#ffffff" headers="mouv_tem mouv_4" | {{simbolo|Half note with upwards stem.svg|12}} = 132
| bgcolor="#ffffff" headers="mouv_ind mouv_4" |<div align="center"> re M</div>
|}
 
=== Primo movimento ===
L'aggiunta del corvo forzò Cartagine a rivedere le sue tattiche militari e, poiché ebbe serie difficoltà in questo senso, Roma pervenne ad un vantaggio anche in campo navale. In seguito, con la crescita dell'esperienza romana nella guerra navale, il corvo fu abbandonato a causa del suo impatto sulla navigabilità dei vascelli da guerra. Nonostante le vittorie romane sul mare, la Repubblica fu il belligerante che ebbe maggiori perdite, sia in vascelli che in equipaggi, in larga parte a causa di tempeste. In almeno tre occasioni ([[255 a.C.]], [[253 a.C.]] e [[249 a.C.]]) [[Naufragi della prima guerra romano-punica|intere flotte furono distrutte]] dal maltempo. Il peso dei corvi sulle prue delle navi fu il maggior responsabile dei disastri.
[[File:Beethoven Ninth Symphony.gif|thumb|Spartito autografo del quarto movimento della sinfonia.]]
Allegro ma non troppo, un poco [[maestoso]]. Durata approssimativa 16 min.
 
Il primo movimento è una [[sonata]] dall'atmosfera tempestosa. L'''incipit'' della sinfonia è celebre per la [[intervallo (musica)|quinta]] vuota la-mi priva della [[Caratteristica (musica)|modale]], che dà un senso di vuoto e di indefinito. Tale tecnica venne usata anche da sinfonisti posteriori ([[Anton Bruckner]], [[Gustav Mahler]]) per rendere l'idea dell'ordine che nasce dal caos indistinto e indeterminato. Il tema di apertura, suonato "pianissimo" su [[Abbellimento#Tremolo|tremolo]] di archi sembra a tal punto un'orchestra che si accorda da suggerire che fosse un'ispirazione di Beethoven. Ma da questo limbo musicale emerge un tema potente e chiaro che dominerà l'intero movimento. In seguito, alla fine della parte di ricapitolazione, torna a un "fortissimo" in Si bemolle maggiore, invece che al Re minore di apertura, la tonalità del movimento. L'introduzione impiega anche la relazione tra modale e tonica che distorce ulteriormente la chiave tonica fino a che essa non viene suonata dal fagotto nel più basso registro possibile. La coda utilizza un ''[[Retorica musicale#Augenmusik|passus duriusculus]]''.
Verso la fine della guerra Cartagine comandava sul mare in quanto Roma non pensava di poter finanziare la costruzione di un'altra costosissima flotta. Ma un'altra flotta fu varata, attingendo a donazioni di cittadini facoltosi. La prima guerra romano-punica fu decisa nella [[battaglia delle Isole Egadi]] (10 marzo 241 a.C.) vinta dalla flotta romana sotto la guida del console [[Gaio Lutazio Catulo]]. Cartagine, persa la maggior parte delle navi, fu economicamente incapace di varare un'altra flotta o di trovare nuovi equipaggi. Senza navi che gli consentisse i collegamenti con la madrepatria, [[Amilcare Barca|Amilcare]], in Sicilia, fu costretto ad arrendersi.
 
=== ConseguenzeSecondo movimento ===
Scherzo: Molto vivace /Presto. Durata approssimativa 10 min.
=== Le reazioni immediate ===
Roma vinse la prima guerra romano-punica dopo 23 anni di combattimenti e alla fine sostituì Cartagine come maggiore potenza del Mediterraneo. Nel dopoguerra entrambi i contendenti erano finanziariamente e demograficamente esausti. La vittoria di Roma fu per lo più dovuta alla sua persistenza nel non ammettere la sconfitta e nel non accontentarsi di nulla di meno di una vittoria totale. Inoltre, la capacità della Repubblica di attrarre investimenti privati nello sforzo bellico, incanalando il patriottismo dei cittadini per trovare navi e uomini, fu uno dei fattori decisivi, specialmente se a paragone con l'apparente mancanza di volontà della nobiltà cartaginese di rischiare le proprie fortune per il bene comune.
 
Il secondo movimento, uno [[scherzo (musica)|scherzo]], è anch'esso in Re minore, con il tema di apertura somigliante a quello del primo movimento, una costruzione che si trova anche nella [[Sonata per pianoforte n. 29 (Beethoven)|Sonata per pianoforte n. 29]], scritta pochi anni prima. Essa usa ritmi propulsivi e un assolo di [[timpano (strumento musicale)|timpani]]. A tratti, durante il movimento Beethoven sottolinea che il battito dovrebbe essere ogni tre battute, forse a causa del passo molto veloce della gran parte del movimento, scritto in tempo triplo con l'indicazione "ritmo di tre battute", e un battito ogni quattro battute "ritmo di quattro battute".
==== Perdite ====
È quasi impossibile determinare le perdite per i due contendenti. Le fonti storiche normalmente tendono ad aumentare il valore di Roma. Comunque, (escludendo la guerra terrestre), si consideri che:
* Roma perse 700 navi (massimamente per cattive condizioni atmosferiche) e almeno una parte degli equipaggi,
* Cartagine perse 500 navi e almeno parte degli equipaggi
* Ogni equipaggio era composto mediamente da 100 uomini.
 
Beethoven era già stato criticato in precedenza perché non aderiva alle regole riguardanti le composizioni. Utilizzò questo movimento come risposta ai suoi critici. Solitamente gli scherzi sono scritti in tempo triplo. Beethoven fece altrettanto ma esso ha un contrappunto tale che quando accoppiato con la velocità, rende il suono in tempo quarto<ref name="antoniodelisa">{{Cita web|url =http://storiografia.me/2013/01/24/antonio-de-lisa-il-sinfonismo-di-beethoven-guida-allascolto/ |titolo = Il sinfonismo di Beethoven – Guida all'ascolto|autore = Antonio De Lisa|wkautore = |sito = |editore = Blog su WordPress.com|data = }}</ref>.
Se ne trae la conclusione che le perdite di uomini furono pesanti per entrambe le parti. Lo storico [[Polibio]] commenta che la prima guerra romano-punica fu per l'epoca la più distruttiva in termini di vite umane nella storia bellica, comprese le campagne di [[Alessandro Magno]], e questo può dare un'idea delle dimensioni. Guardando ai dati del censimento romano del III secolo, A. Galsworthy notava come durante il conflitto Roma avesse perso circa 50.000 cittadini. E questo escludendo le truppe ausiliarie e ogni altro partecipante al conflitto che non avesse avuto il rango di [[civis romanus]]; queste perdite non erano determinabili.
 
Seppur aderente alla forma ternaria di un movimento di danza (scherzo-trio-scherzo, o minuetto-trio-minuetto), il movimento ha al suo interno una sonata completa. All'interno di essa, la prima parte dell'esposizione comincia con una [[fuga (musica)|fuga]].
==== Condizioni di pace ====
Le condizioni poste da Roma furono particolarmente pesanti per Cartagine che dovette accettarle, non essendo in posizione da poter trattare.
Queste imponevano che Cartagine dovesse:
* evacuare la Sicilia,
* restituire i prigionieri di guerra senza ottenere riscatto mentre doveva riscattare i propri prigionieri,
* impegnarsi a non attaccare Siracusa e i suoi alleati,
* perdere il controllo del mar Mediterraneo,
* consegnare a Roma il possesso di un gruppo di piccole isole a nord della Sicilia,
* pagare un'indennità di guerra di 1.000 [[Talento (peso)|talenti]] immediatamente e 2.200 talenti in 10 rate annuali.
 
La sezione di trio contrastante è in Re maggiore e in tempo doppio. È nel trio che suona il [[trombone]].
Altre clausole determinavano che gli alleati di entrambe le parti non sarebbero stati attaccati dagli altri, nessun attacco poteva essere effettuato dalle due parti verso gli alleati degli altri e fu proibito a entrambi di raccogliere truppe nel territorio della parte avversa. Questo impediva ai cartaginesi, che facevano largo uso di mercenari, soprattutto libici, di accedere alle forze mercenarie inquadrate fra le legioni e quindi alla tecnologia e alla superiore tecnica militare romana.
 
=== L'impattoTerzo sulla storiamovimento ===
Adagio-molto e cantabile – Tempo Primo – Andante Moderato – Adagio – Lo Stesso Tempo. Durata approssimativa 16 min.
Nel dopoguerra Cartagine non aveva virtualmente fondi e non fu in grado nemmeno di pagare le truppe mercenarie smobilitate. Questo portò ad un conflitto interno, la [[rivolta dei mercenari]], vinta dopo durissimi combattimenti da Amilcare Barca. Forse il risultato politico più immediato della prima guerra romano-punica fu la caduta di Cartagine come principale forza navale. Le condizioni poste a Cartagine ne compromisero la situazione economica e impedirono la rinascita della città. Le indennità richieste da Roma causarono un aggravio ulteriore per le finanze dello Stato e forzarono i cartaginesi verso la ricerca di altre aree economiche per trovare i fondi da versare a Roma.
 
Il tempo lento al terzo movimento smorza i toni dopo i suoni impetuosi precedenti, preparando quindi per lo slancio del finale. Il movimento lento e lirico, in [[Si bemolle maggiore]], è in una forma [[Variazione (musica)|variata]] sciolta, dove ogni coppia di variazioni elabora progressivamente il ritmo e la melodia. La prima variazione, come il tema, è in 4/4, la seconda in 12/8. Le variazioni sono separate da passaggi in 3/4, il primo in [[re maggiore]], il secondo in [[sol maggiore]]. La variazione finale è interrotta due volte da episodi in cui forti fanfare eseguite da tutta l'orchestra sono corrisposte da ottave suonate dai soli primi violini. Un importante corno solista è assegnato al quarto suonatore. I tromboni sono in ''[[tacet]]'' durante tutto il movimento.
Tutto ciò causò l'aggressione dell'interno dell'[[Penisola iberica|Iberia]] e lo sfruttamento intensivo delle sue miniere d'argento. E alla fine portò alla [[seconda guerra romano-punica]]. Per Roma, la fine della prima guerra romano-punica segnò l'inizio dell'espansione fuori della penisola italiana. La [[Sicilia]], tranne [[Siracusa]], anziché un alleato, divenne la prima [[Sicilia (provincia romana)|provincia romana]] governata da un [[Pretore (storia romana)|pretore]]. Qualche anno dopo nel [[238 a.C.]] vennero aggiunte [[Sardegna e Corsica]] (sempre tolte agli ormai inermi cartaginesi approfittando della [[rivolta dei mercenari]]).
 
=== CronologiaQuarto movimento ===
Presto; Allegro assai (Alla marcia); Andante maestoso; Allegro energico, sempre ben marcato. Durata approssimativa 24 min.
[[File:Sicilia - prima guerra punica.svg|thumb|upright=1.4|Principali battaglie e assedi della prima guerra romano-punica]]
* [[265 a.C.]] - I [[Mamertini]], sotto l'attacco di [[Gerone II|Gerone II di Siracusa]] che voleva assediarli a Messana ([[Messina]]), chiedono assistenza a Cartagine. Ottenutala e ritiratisi i siracusani, i Mamertini chiedono aiuto a Roma per affrancarsi dai cartaginesi.
* [[264 a.C.]] - Sbarco in Sicilia di forze romane comandate dal console [[Appio Claudio Caudice]]. I romani sconfiggono nella [[battaglia di Messina]] dapprima i siracusani e poi i cartaginesi.
* [[263 a.C.]] - Truppe romane passano lo stretto su navi fornite da [[Taranto]], [[Locri]] e altre città greche. I cartaginesi si ritirano ad [[Agrigento]]. Il console [[Manio Valerio Massimo Messalla]] sopraggiunto da Roma con altri soldati, pone l'assedio a Siracusa e costringe Gerone II ad un'alleanza con Roma.
* [[262 a.C.]] - Le forze cartaginesi si rinchiudono ad [[Agrigento]], la città viene assediata dai romani che la [[Battaglia di Agrigento|espugnano dopo sette mesi]]. [[Segesta]] si allea con Roma.
* [[261 a.C.]] - Vittoria romana e saccheggio di Agrigento. I cartaginesi riescono a evacuare la guarnigione. Roma decide di costruire una flotta per contrastare il dominio cartaginese dei mari. Si apprestano 100 quinquiremi e 20 triremi nei cantieri delle città greche. 30.000 rematori, in gran parte contadini italici, vengono addestrati a remare su "navi virtuali" nello stesso ordine in cui, dopo, avrebbero dovuto remare.
* [[260 a.C.]] - Prima battaglia navale ([[battaglia delle Isole Lipari]]) e disastro per Roma per l'imperizia del console Gneo Cornelio Scipione (detto poi Asina). Subito dopo, però, l'altro console, Gaio Duilio, vince la battaglia di Milazzo con l'aiuto dei "corvi".
* [[259 a.C.]] - Il conflitto terrestre si estende alla Sardegna e alla Corsica dove viene conquistata [[Aleria|Alalia]].
* [[258 a.C.]] - Battaglia navale di Sulci Tirrenica, vittoria romana. L'Ammiraglio cartaginese Annibale Giscone sconfitto è crocifisso dai suoi soldati
* [[257 a.C.]] - Battaglia navale di Tindaride, vittoria romana. Roma decide di riprendere la politica aggressiva di Agatocle. Viene apprestata una flotta di 230 navi quinquiremi.
* [[256 a.C.]] - Con la nuova flotta, sulla quale sono imbarcati 97.000 uomini, i romani tentano di invadere l'Africa e Cartagine cerca di intercettare la flotta d'invasione opponendo una flotta di 250 navi con 150.000 uomini. La risultante [[battaglia di Capo Ecnomo]] è la più grande battaglia navale dell'antichità e la maggiore vittoria di Roma. La flotta romana, guidata dai consoli Lucio Manlio Vulsone e Marco Atilio Regolo in formazione a [[cuneo (strategia)|cuneo]] si inserisce nella formazione cartaginese, rischia di essere circondata ma riesce a prevalere per l'uso dei "corvi". Roma, raggiunta la superiorità navale oltre che terrestre, sbarca le truppe in Africa, a Clupea, e avanza verso Cartagine. La battaglia di Adys e l'espugnazione di Tunisi da parte dei 15.000 uomini di Atilio Regolo segna il primo successo romano in Africa e Cartagine chiede la pace. I negoziati non portano ad un accordo e la guerra continua.
* [[255 a.C.]] - I cartaginesi impiegano il generale spartano Santippo per organizzare la difesa. Regolo cerca la pace ma, per errore di valutazione delle forze, viene sconfitto nella battaglia di Tunisi. Il comandante Atilio Regolo viene catturato, le truppe romane sopravvissute (solo 2.000 uomini) raggiungono Clupea e vengono evacuate dalla flotta di 350 navi che però viene distrutta durante il viaggio di ritorno verso la Sicilia.
* [[254 a.C.]] - Viene costruita una nuova flotta di 220 navi per sostituire quella distrutta dalla tempesta e si apre una leva per un nuovo esercito. I romani vincono a [[Palermo]] dove fanno 27.000 prigionieri di cui 13.000 vennero venduti come schiavi, ma non riescono a compiere passi significativi nella guerra. Contrattacco cartaginese respinto dalle forze di Cecilio Metello che nel suo trionfo, porta a Roma per la prima volta degli elefanti. Cinque città greche in Sicilia passano da Cartagine a Roma.
* [[253 a.C.]] - Roma continua nella politica di portare la guerra in Africa, nella costa della Sirte, a est di Cartagine. Dopo un anno senza significativi successi la flotta ritorna in patria. Durante il ritorno i romani sono nuovamente presi dalla tempesta e perdono 150 navi.
* [[251 a.C.]] - Nuova vittoria romana a Palermo contro i cartaginesi condotti da Asdrubale. Come risultato delle ultime sconfitte Cartagine rinforza la guarnigione in Sicilia e riconquista Agrigento.
* [[250 a.C.]] - I romani, dopo aver rinforzato le guarnigioni e costruita una strada fra Agrigento e Palermo iniziano l'assedio di Lilibeo con forze di terra e 200 navi. Insuccesso.
* [[249 a.C.]] - Roma, nel tentativo di forzare il porto perde quasi tutta la flotta nella battaglia di Trapani. Si dà la colpa al deprimente effetto ottenuto dal console Claudio Pulcro che fece gettare in mare i polli augurali che non beccavano il mangime (cosa ritenuta di cattivo augurio). La frase del console: "se non vogliono mangiare, che bevano" è diventata famosa. Il console Giunio Pullo perde, ancora una volta per la tempesta, la sua flotta ma riesce a conquistare Erice. Aulo Atilio Calatino viene nominato dittatore e inviato in Sicilia.
* [[248 a.C.]] - [[243 a.C.]] - Battaglie di bassa intensità in Sicilia. Scorrerie di entrambi i contendenti in territorio nemico. A causa delle condizioni economiche disastrose, Cartagine non riesce ad ottenere da Tolomeo Filadelfo, re dell'Egitto, un prestito di 2.000 talenti. Ma anche Roma non naviga nell'oro e per contenere le spese limita le unità necessarie a 60 navi. Amilcare Barca compie vittoriose incursioni in Sicilia e prende prigioniero Giunio Pullo. Nessuna battaglia navale importante. Vengono intavolate trattative per la pace ma Atilio Regolo, che qualche anno prima cercava la pace e quindi inviato a Roma per patrocinarla, intuendo che Cartagine era quasi esausta si oppone.
* [[242 a.C.]] - Con un estremo sforzo Roma riesce a costruire una nuova flotta ricorrendo anche a finanziamenti privati. Vengono allestite 219 navi. Cartagine viene colta di sorpresa da questo riacutizzarsi di una guerra che si stava trascinando senza grandi novità. I romani riescono a occupare Draepanum (l'odierna Trapani) e il porto di Lilybaeum (l'odierna Marsala) viene bloccato.
* [[241 a.C.]] - Il 10 marzo avviene la battaglia delle Egadi con la decisiva vittoria di Roma. Le navi cartaginesi, cariche di rifornimenti per la Sicilia non riescono a manovrare e fuggono. Cartagine perde 120 navi e 10.000 uomini vengono catturati. Il comandante [[Annone (generale)|Annone]] finisce sotto processo per la sconfitta e viene condannato a morte. Cartagine viene forzata ad accettare le condizioni di pace. Termine della prima guerra romano-punica.
 
Il quarto movimento si caratterizza per contenere il [[recitativo]], così suddiviso:
==Note==
* Presto – Allegro ma non troppo – Vivace – Adagio cantabile – Allegro assai – Presto: ''O Freunde'' – Allegro assai: ''Freude, schöner Götterfunken'' – Alla marcia – Allegro assai vivace: ''Froh, wie seine Sonnen'' – Andante maestoso: ''Seid umschlungen, Millionen!'' – Adagio ma non troppo, ma divoto: ''Ihr, stürzt nieder'' – Allegro energico, sempre ben marcato: (''Freude, schöner Götterfunken'' – ''Seid umschlungen, Millionen!'') – Allegro ma non tanto: ''Freude, Tochter aus Elysium!'' – Prestissimo, Maestoso, Molto Prestissimo: ''Seid umschlungen, Millionen!''
 
<score>
\new Score {
\new Staff {
\relative c {
\time 4/4
\key d \major
\clef bass
 
fis2\p( g4 a) | a4( g fis e) | d2( e4 fis) | fis4.( e8) e2 |
fis2( g4 a) | a4( g fis e) | d2( e4 fis) | e4.( d8) d2 |
}
}
}
</score>
[[File:Ode to Joy.ogg|right]]
Il famoso finale corale è la rappresentazione musicale beethoveniana della fratellanza universale. Il pianista e autore musicale americano [[Charles Rosen]] lo ha definito come una "sinfonia all'interno della sinfonia", suonata senza interruzione.<ref>Rosen, Charles. "The Classical Style: Haydn, Mozart, Beethoven", p. 440. New York, Norton, 1997.</ref> Questa "sinfonia interna" segue infatti lo stesso schema generale della Nona Sinfonia nel suo complesso. Lo schema è il seguente:
 
* Primo "movimento": tema e variazioni con lenta introduzione. Il tema principale che appare prima coi violoncelli e i contrabbassi viene poi "ricapitolato" dalle voci, presenti in tutti gli altri "pseudo-movimenti".
* Secondo "movimento": scherzo in 6/8 in stile militare (inizia "[[Alla marcia (agogica)|Alla marcia]]", parole "Froh, wie seine Sonnen fliegen"), nello stile "[[alla turca]]".<ref>Lo stile ''[[alla turca]]'' era molto di moda soprattutto al tempo di [[Mozart]], e piaceva in special modo al pubblico viennese, da quello più aristocratico al meno erudito: lo stile univa infatti un clima tipicamente esotico a uno più festoso e ridicolo (esplicitato dall'uso dei piatti, del triangolo e della grancassa)</ref> Conclude con una variazione in 6/8 del tema principale con il coro.
* Terzo "movimento": lenta meditazione con un nuovo tema sul testo "Seid umschlungen, Millionen!" (inizia con un "[[Andante]] maestoso").
* Quarto "movimento": [[fugato]] finale sui temi del primo e del terzo "movimento" (inizia con un "[[Allegro]] energico").
 
Il movimento ha un'unità tematica, in cui ogni parte può dimostrarsi basata sul tema principale, il tema "Seid umschlungen", o su una combinazione dei due.
 
Il primo "movimento all'interno di un movimento" è a sua volta organizzato in sezioni:
 
* Una introduzione, che inizia con un ''Presto'' che è quasi una tempesta di passaggio. Quindi si evocano brevemente tutti e tre i precedenti movimenti in ordine, ciascuno commentato e "respinto" dai violoncelli e i contrabbassi, che giocano in una prefigurazione strumentale della voce umana (''[[recitativo]]''). Alla presentazione del tema principale, anche i violoncelli e i contrabbassi prendono quindi parte alla sinfonia.
* Il tema principale costituisce la base di una serie di [[variazione (musica)|variazioni]] per l'orchestra sola.
* L'introduzione viene quindi ripetuta dal passaggio ''Presto'', questa volta con il solista [[baritono]] che canta i recitativi precedentemente suggeriti dai violoncelli e i contrabbassi.
* Il tema principale subisce ancora variazioni, questa volta per i cantanti solisti e il coro.<ref>È importante notare che molti altri scrittori hanno interpretato la forma dell'ultimo movimento in termini diversi, tra cui due dei più grandi analisti del ventesimo secolo, [[Heinrich Schenker]] e [[Donald Tovey]].</ref>
 
==== Testo ====
Aggiungere un finale con tanto di coro alla sinfonia rappresentava, per Beethoven, un'idea a cui pensava già dal 1807, e che in parte realizzò nel 1808 nel finale della [[Fantasia corale]], portata però a totale compimento solo con la Nona sinfonia, musicando nel quarto movimento l<nowiki>'</nowiki>''Ode'' o ''[[Inno alla gioia (Friedrich Schiller)|Inno alla gioia]]'' di [[Friedrich Schiller]].
 
{{Citazione|Amici, non questi suoni!<br />Piuttosto, altri intoniamone,<br />più piacevoli e gioiosi.|[[Ludwig Van Beethoven]], Introduzione del compositore ad ''[[Inno alla gioia (Friedrich Schiller)|An die Freude]]''|O Freunde, nicht diese Töne!<br />Sondern laßt uns angenehmere<br />anstimmen und freudenvollere.|lingua=de}}
 
Già dal [[1793]] Beethoven manifestò la volontà di mettere in musica l'[[Inno alla gioia (Friedrich Schiller)|Inno alla gioia]] di [[Friedrich Schiller]].<ref>''Le nove sinfonie di Beethoven'', ''cit.'', p. 125.</ref> Al 1799 risale il primo abbozzo, sotto forma di Lied, mentre altri schizzi si trovano attualmente in raccolte risalenti al 1814 e 1815. Ma fu solo con la Nona Sinfonia che Beethoven adattò tale testo alla musica, la sua più grande sinfonia. E per far ciò, prese ispirazione da una stesura dell'Ode vista dall'autore stesso nel 1803. L<nowiki>'</nowiki>''Inno alla gioia'' è una lirica nella quale la gioia è intesa non certo come semplice spensieratezza e allegria, ma come risultato a cui l'uomo giunge seguendo un percorso graduale, liberandosi dal male, dall'odio e dalla cattiveria.[https://web.archive.org/web/20130908164332/http://www.oradimusica.it/sitopub/terza/nona/nona.pdf] Peculiarità di quest'ultimo movimento è il perfetto uso (ante litteram) del ''[[Leitmotiv]]'', che sarà caratteristico della produzione [[Richard Wagner|wagneriana]]. Infatti Beethoven, all'inizio del 4º movimento, riprende in ordine tutti e tre i temi dei precedenti.
 
{{citazione|Quella idea profetica della fondazione del [[regno di Dio]] sulla terra tra gli uomini di buona volontà, già auspicata da [[Kant]], Beethoven l'aveva solennemente celebrata nel ''Finale'' della ''Nona Sinfonia'', ove si esalta il regno della fraternità umana, la vittoria dell'uomo su ciò che fisicamente e moralmente l'opprime, la sua vittoria sulla tirannide politica e su quella delle passioni, la sua libertà. Con la ''Nona Sinfonia'' è come se egli, anzi la musica, uscisse appunto dall'ambito della esperienza personale dei sentimenti privati per abbracciare una visione più ampia in cui gli ideali non siano vane ombre, soggettivo riflesso dei desideri, ma vengano affermati e riconosciuti come oggettivamente validi. [...] S'imponeva pertanto di uscire dal chiuso mondo individuale per entrare in uno più vasto, di ritrovare il mondo comune di chi veglia. Mentre vengono ripudiate le vane immaginazioni metafisiche e i sogni individuali, sorge imperioso il bisogno di reintegrare praticamente quei valori di cui ci viene negato il pieno e convincente possesso ideale. Sarà ora il cuore a dare norma alla ragione, a guidare l'uomo senza incertezza, mediante le leggi morali insite in lui, verso i suoi veri fini. La legge dell'amore stringerà tra loro gli uomini come la legge della gravitazione stringe insieme gli esseri nell'universo fisico, ma secondo un ordine anche più alto e mirabile perché non determinato da cieca necessità bensì da libera elezione.|[[Luigi Magnani]], ''Beethoven nei suoi quaderni di conversazione'', Laterza, 1970, pp. 137-8.}}
 
{{Multimedia
|allineamento = destra
|file = Sinfonia n. 9 Quarto Movimento.ogg
|titolo = Quarto movimento della nona sinfonia
|descrizione = Durata: 23:05 minuti
}}
 
Le parole scritte dallo stesso Beethoven (e non contenute nella poesia di [[Friedrich Schiller|Schiller]]) sono riportate in corsivo:
 
{{Citazione|''O amici, non questi suoni!<br />ma intoniamone altri<br />più piacevoli, e più gioiosi.''
 
Gioia, bella scintilla divina,<br />figlia dell'Elisio,<br />noi entriamo ebbri e frementi,<br />celeste, nel tuo tempio.<br />Il tuo fascino riunisce<br />ciò che la moda separò,<br />ogni uomo s'affratella<br />dove la tua ala soave freme.
 
L'uomo a cui la sorte benevola,<br />concesse il dono di un amico,<br />chi ha ottenuto una donna devota,<br />unisca il suo giubilo al nostro!<br />Sì, chi anche una sola anima<br />possa dir sua nel mondo!<br />Chi invece non c'è riuscito,<br />lasci piangente e furtivo questa compagnia!
 
Gioia bevono tutti i viventi<br />dai seni della natura;<br />vanno i buoni e i malvagi<br />sul sentiero suo di rose!<br />Baci ci ha dato e uva,<br />un amico, provato fino alla morte!<br />La voluttà fu concessa al verme,<br />e il cherubino sta davanti a Dio!
 
Lieti, come i suoi astri volano<br />attraverso la volta splendida del cielo,<br />percorrete, fratelli, la vostra strada,<br />gioiosi, come un eroe verso la vittoria.
 
Abbracciatevi, moltitudini!<br />Questo bacio vada al mondo intero!<br />Fratelli, sopra il cielo stellato<br />deve abitare un padre affettuoso.<br />Vi inginocchiate, moltitudini?<br />Intuisci il tuo creatore, mondo?<br />Cercalo sopra il cielo stellato!<br />Sopra le stelle deve abitare!
 
Gioia si chiama la forte molla<br />che sta nella natura eterna.<br />Gioia, gioia aziona le ruote<br />nel grande meccanismo del mondo.<br />Essa attrae fuori i fiori dalle gemme,<br />gli astri dal firmamento,<br />conduce le stelle nello spazio,<br />che il canocchiale dell'osservatore non vede.|Nona sinfonia in Re minore, Op. 125 di [[Ludwig van Beethoven]] - IV movimento|''O Freunde, nicht diese Töne!''<br />''Sondern laßt uns angenehmere''<br />''anstimmen und freudenvollere.''
 
Freude, schöner Götterfunken<br />Tochter aus Elysium,<br />Wir betreten feuertrunken,<br />Himmlische, dein Heiligtum!
<br />Deine Zauber binden wieder<br />Was die Mode streng geteilt;<br />Alle Menschen werden Brüder,<ref>La primissima versione, poi corretta dallo stesso [[Friedrich Schiller|Schiller]], recitava:<br />
:''Was der Mode Schwert geteilt;''
:''Bettler werden Fürstenbrüder''
:''(«ciò che la moda feroce separò;''
:''i mendichi diventano fratelli dei principi»)''</ref><br />Wo dein sanfter Flügel weilt.
 
Wem der große Wurf gelungen,<br />Eines Freundes Freund zu sein;<br />Wer ein holdes Weib errungen,<br />Mische seinen Jubel ein!<br />Ja, wer auch nur eine Seele<br />Sein nennt auf dem Erdenrund!<br />Und wer's nie gekonnt, der stehle<br />Weinend sich aus diesem Bund!
 
Freude trinken alle Wesen<br />An den Brüsten der Natur;<br />Alle Guten, alle Bösen<br />Folgen ihrer Rosenspur.<br />Küsse gab sie uns und Reben,<br />Einen Freund, geprüft im Tod;<br />Wollust ward dem Wurm gegeben,<br />Und der [[Cherubino|Cherub]] steht vor Gott.
 
Froh, wie seine Sonnen fliegen<br />Durch des Himmels prächt'gen Plan,<br />Laufet, Brüder, eure Bahn,<br />Freudig, wie ein Held zum Siegen.
 
Seid umschlungen, Millionen!<br />Diesen Kuß der ganzen Welt!<br />Brüder, über'm Sternenzelt<br />Muß ein lieber Vater wohnen.<br />Ihr stürzt nieder, Millionen?<br />Ahnest du den Schöpfer, Welt?<br />Such' ihn über'm Sternenzelt!<br />Über Sternen muß er wohnen.
 
Freude heißt die starke Feder<br />In der ewigen Natur.<br />Freude, Freude treibt die Räder<br />In der großen Weltenuhr.<br />Blumen lockt sie aus den Keimen,<br />Sonnen aus dem Firmament,<br />Sphären rollt sie in den Räumen,<br />Die des Sehers Rohr nicht kennt.|lingua=de}}
 
== Organico ==
La sinfonia è composta per la seguente orchestra. Gli strumenti e le persone impiegate sono di gran lunga i più numerosi per l'esecuzione di qualsiasi altra sinfonia di Beethoven; tuttavia alla [[Prima (teatro)|première]] lo stesso Beethoven li aumentò ulteriormente assegnando due suonatori in più a ciascuna parte dei legni.<ref>[[Alexander Wheelock Thayer]]. ''Thayer's Life of Beethoven. Revised and edited by Elliott Forbes''. Princeton, NJ: Princeton University Press, 1973, p. 905.</ref>
 
{{Colonne}}
'''[[Legni]]'''
:[[ottavino]] (solo quarto movimento)
:2 [[Flauto traverso|flauti]]
:2 [[Oboe|oboi]]
:2 [[Clarinetto|clarinetti]] in ''La'', ''Si bemolle'' e ''Do''
:2 [[Fagotto|fagotti]]
:[[controfagotto]] (solo quarto movimento)
{{Colonne spezza}}
'''[[Ottoni (musica)|Ottoni]]'''
:2 [[Corno (strumento musicale)|corni]] (primo e secondo) in ''Re'' e ''Si bemolle''
:2 [[Corno (strumento musicale)|corni]] (terzo e quarto) in ''Si bemolle'' basso e ''Mi bemolle''
:2 [[Tromba|trombe]] in ''Re'' e ''Si bemolle''
:3 [[Trombone|tromboni]] contralto, tenore e basso (solo secondo e quarto movimento)
 
'''[[Percussioni]]'''
:[[timpano (strumento musicale)|timpani]]
:[[grancassa]], [[Triangolo (strumento musicale)|triangolo]] e [[Piatto (strumento musicale)|piatti]] (solo quarto movimento)
{{Colonne spezza}}
'''[[Voce|Voci]]''' (solo quarto movimento)
:4 solisti
:[[soprano]]
:[[contralto]]
:[[tenore]]
:[[baritono]]
:[[coro (musica)|Coro]] [[SATB]]
 
'''[[Archi (musica)|Archi]]'''
:[[Violino|violini]] I, II
:[[Viola (strumento musicale)|viole]]
:[[Violoncello|violoncelli]]
:[[Contrabbasso|contrabbassi]]
{{Colonne fine}}
 
== Esecuzioni celebri ==
* Al [[Metropolitan Opera House]] di New York viene eseguita nel [[1913]] diretta da [[Arturo Toscanini]] con [[Louise Homer]].
* Al [[Teatro La Fenice]] viene eseguita nel [[1944]] con [[Cloe Elmo]].
* Al [[Wiener Staatsoper]] viene eseguita nel [[1965]] diretta da [[Karl Böhm]] con i [[Wiener Philharmoniker]], [[Wilma Lipp]], [[Christa Ludwig]] e [[James King (tenore)]].
*Per la caduta del Muro di Berlino nel 1989 Leonard Bernstein la eseguì alla testa di membri di diverse orchestre europee nella capitale tedesca. Per quell'occasione fece sostituire alla parola "Freude" (Gioia) che ricorre nel corso del IV movimento la parola "Freiheit" (Libertà).
 
== La sinfonia negli Inni ==
Durante il periodo della divisione della Germania, l<nowiki>'</nowiki>''Inno alla gioia'' è stato l'inno per la [[Squadra Unificata Tedesca ai Giochi olimpici|Squadra Unificata Tedesca]] durante i [[Giochi olimpici]] svoltisi tra il 1956 e il 1968.<br />
Nel 1972, la versione strumentale (senza coro), è stata adottata come inno europeo dal [[Consiglio d'Europa]] e, successivamente, dalle [[Comunità europee]] (ora [[Unione europea]]) nel 1985.<ref>{{Cita web|url=http://europa.eu/abc/symbols/anthem/index_en.htm|titolo=The European Anthem|editore=Europa}}</ref><ref>[http://europa.eu/abc/symbols/anthem/index_en.htm Europa – The EU at a glance – The European Anthem]</ref><br />
Dal 1974 al 1979 fu inno anche per la [[Repubblica di Rhodesia]] del governo segregazionista di [[Ian Douglas Smith]] con il testo "[[Rise O Voices of Rhodesia|Rise, O Voice of Rhodesia]]".<ref>{{en}} [https://news.google.com/newspapers?id=cHBmAAAAIBAJ&sjid=XosNAAAAIBAJ&pg=6475,5011881&dq "Rhodesia picks Ode to Joy"], ''The Vancouver Sun'', 30 agosto 1974.</ref><br />
Il coro del quarto movimento viene inoltre utilizzato anche nelle manifestazioni calcistiche: dal 2005 al 2015 è stato l'inno ufficiale della [[Coppa Libertadores|Copa Libertadores]]<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=2nU6LTfej3w Copa Bridgestone Libertadores - TV Intro]</ref> mentre dal settembre 2014, una versione strumentale riarrangiata di un frammento del quarto movimento viene utilizzata come sigla di apertura e di chiusura delle partite di qualificazione ai [[Campionati europei di calcio]] e ai match della zona europea di qualificazione ai [[Campionati mondiali di calcio]], oltre che delle trasmissioni ad esse correlate<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=_fgdXBEhNNc UEFA EUROPEAN QUALIFIERS - TV Intro]</ref>.
 
== La sinfonia n. 9 nel cinema ==
* Alcuni movimenti della nona sinfonia eseguiti su [[sintetizzatore]] [[Moog]] da [[Walter Carlos]] fanno parte della colonna sonora del film ''[[Arancia meccanica (film)|Arancia meccanica]]''.
* L'inno alla gioia è nella colonna sonora del film ''[[L'attimo fuggente]]'' del 1989, suonato dalla Chicago Symphony Orchestra.
* L'esecuzione di parte del 4º movimento è contenuta nel film ''[[Departures]]'' di [[Yōjirō Takita|Yojiro Takita]] del 2008.
* L'esecuzione di parte del 2º movimento è contenuta nel film ''[[Whatever Works]]'' di [[Woody Allen]] del 2009.
* Parti della nona sinfonia sono contenute nel film ''[[Warrior (film 2011)|Warrior]]'' di [[Gavin O'Connor (regista)|Gavin O'Connor]] del 2011.
* Una citazione dalla nona sinfonia si trova anche nel film ''[[L'era glaciale 4]]''.
* Parte della Sinfonia si trova nel film ''[[The End of Evangelion]]'' della saga ''[[Neon Genesis Evangelion]]'' del 1997.
* Il film ''[[Lezione ventuno]]'' di Alessandro Baricco parla dei motivi della creazione della nona sinfonia (secondo l'autore).
* Il film ''[[Amata immortale]]'' di Bernard Rose, del 1994, che narra la vita romanzata di Beethoven, dà una interpretazione di questo brano nell'infanzia del piccolo Ludwig.
* L'esecuzione di parte del primo movimento (''Allegro ma non troppo, un poco maestoso'') è contenuta nel film ''[[Equilibrium (film)|Equilibrium]]'' del [[2002]].
* ''[[Io e Beethoven]]'' di [[Agnieszka Holland]] del [[2006]].
* Il 4° movimento della sinfonia viene più volte citato nel film ''[[Trappola di cristallo]]'' di [[John McTiernan]] del 1988, venendo anche eseguito nei titoli di coda.
 
== Registrazioni ==
Discografia selettiva
* [[Wilhelm Furtwängler]], Orchestra del [[Festival di Bayreuth]] & Coro, [[Elisabeth Schwarzkopf]] ([[soprano]]), Elisabeth Hongen ([[contralto]]), Hans Hopf ([[tenore]]), [[Otto Edelmann]] ([[baritono]]), [[EMI|EMI Classics]]; [[Naxos Records|Naxos]]
* Wilhelm Furtwängler, [[Philharmonia Orchestra]] & [[Philharmonia Chorus|Chorus]], Elisabeth Schwarzkopf, [[Elsa Cavelti]], [[Ernst Haefliger]], [[Otto Edelmann]], [[Tahra]]; [[Music & Arts]]
* [[Otto Klemperer]], Philharmonia Orchestra & Chorus, [[Aase Nordmo Løvberg]], [[Christa Ludwig]], [[Waldemar Kmentt]], [[Hans Hotter]], Testament
* [[Herbert von Karajan]], [[Berliner Philharmoniker]], [[Wiener Singverein]], [[Gundula Janowitz]], [[Hilde Rössel-Majdan]], Waldeman Kmentt, [[Walter Berry]], [[Deutsche Grammophon|DG]]
* Herbert von Karajan, Berliner Philharmoniker, Wiener Singverein, [[Anna Tomowa-Sintow]], [[Agnes Baltsa]], [[Peter Schreier]], [[José van Dam]], DG
* [[Leonard Bernstein]], Orchestra e Coro, [[June Anderson]], Sarah Walker, [[Klaus König]], Jan-Hendrick Rootering, DG
* [[Klaus Tennstedt]], [[London Philharmonic Orchestra]] & [[London Philharmonic Choir|Chorus]], [[Lucia Popp]], [[Ann Murray]], [[Anthony Rolfe Johnson]], [[René Pape]], LPO Live
* [[Günter Wand]], Orchestra Sinfonica della [[Norddeutscher Rundfunk]] & Cori, [[Edith Wiens]], Hildegard Hartwig, Keith Lewis, [[Roland Hermann]], [[RCA Records|RCA]]
* [[Nikolaus Harnoncourt]], [[Chamber Orchestra of Europe]], [[Arnold Schönberg Choir]], [[Charlotte Margiono]], [[Birgit Remmert]], [[Rudolf Schasching]], [[Robert Holl]], [[Teldec]]; [[Warner Classics|Warner]]
* [[John Eliot Gardiner]], [[Orchestre Revolutionnaire et Romantique]], [[Monteverdi Choir]], [[Anne Sofie von Otter]], [[Ľuba Orgonášová]], [[Anthony Rolfe Johnson]], [[Gilles Cachemaille]], [[Archiv Produktion|Archiv]]
* [[Osmo Vänskä]], [[Orchestra sinfonica di Minneapolis|Minnesota Orchestra]] & Coro, [[Helena Juntunen]], [[Katarina Karnéus]], Daniel Norman, Neal Davies, [[BIS Records|BIS]]
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* [[Luigi Magnani]], ''Beethoven nei suoi quaderni di conversazione'', Laterza, 1970.
;Fonti moderne:
* Massimo Mila, ''Lettura della Nona Sinfonia,'' Einaudi, 1977 ISBN 8806470191
* {{cita libro|nome=Nic|cognome=Fields|titolo=The Roman Army of the Punic Wars 264-146 BC|editore=Osprey Publishing|anno=2007|isbn=1-84603-145-1|url=http://books.google.com.au/books?id=yKxKBPFIXLMC|cid=Fields2007}}
* Antony Hopkins, ''The Nine Symphonies of Beethoven'', Heinemann, London, 1981 ISBN 1-85928-246-6
* {{cita libro|nome=John Francis|cognome=Lazenby|titolo=The First Punic War|anno=1996|editore=UCL Press|cid=Lazenby}}
* Nicholas Cook, ''Beethoven: Symphony No. 9'', [[Cambridge University Press|Cambridge Music Handbooks]], 1993 ISBN 978-0-521-39924-1
* {{cita libro|nome=Adrian Keith|cognome=Goldsworthy|titolo=The Punic Wars|anno=2000|editore=Cassell Military|cid=Goldsworthy}}
* Mark Evan, ''Symphony: II. The 19th century'', Vol. 29, The New [[Grove Dictionary of Music and Musicians]], [[Macmillan Publishers]], Londra, 2001 ISBN 0-333-60800-3
* {{cita libro|autore=Sidwell, Keith C.; Jones, Peter V.|titolo=The World of Rome: An Introduction to Roman Culture|editore=Cambridge University Press|anno=1997|isbn=0-521-38600-4|url=http://books.google.com/books?id=YkgTbON-GGUC|cid=Sidwell1997}}
* {{cita libro|cognome=Levy|nome=David Benjamin |titolo=Beethoven: The Ninth Symphony|anno=2003|editore=Yale University Press|città=|isbn= 978-0-300-09964-5}}
* {{cita libro|autore=Warmington, Brian Herbert|titolo=Carthage|editore=Barnes & Noble, Inc|città=New York |anno=1993|annooriginale =1960 |isbn=978-1-56619-210-1|url=http://books.google.com/books?id=G0kgaFEBb4EC|cid=Warmington1993}}
* Esteban Buch, [http://www.press.uchicago.edu/cgi-bin/hfs.cgi/00/15634.ctl ''Beethoven's Ninth: A Political History''], University Of Chicago Press, 2004, tradotto in inglese da Richard Miller ISBN 0-226-07824-8
* Corrado Setti, Gabriella Goglio, ''Le nove sinfonie di Beethoven'', Lampi di stampa, 2012 ISBN 88-488-1385-2
* Giovanni Bietti, ''Ascoltare Beethoven'', Edizioni Laterza, 2013 ISBN 88-581-0913-9
* Ludwig Van Beethoven
 
== Voci correlate ==
* [[Composizioni di Ludwig van Beethoven]]
* [[Guerre romano-puniche]]
* [[Inno alla gioia (Friedrich Schiller)]]
* [[Repubblica Romana]]
* [[RivoltaFantasia dei mercenaricorale]]
 
;Condottieri
* [[Amilcare Barca]], generale cartaginese.
* [[Annibale Giscone]], generale cartaginese.
* "Annone", nome di molti contemporanei generali cartaginesi (ad esempio [[Annone (generale)|Annone]]).
* [[Appio Claudio Caudice]], console romano.
* [[Asdrubale]], generale cartaginese.
* [[Aulo Atilio Calatino]], dittatore romano.
* [[Gaio Duilio]], console romano.
* [[Gaio Lutazio Catulo]], console romano.
* [[Gerone II]], tiranno di Siracusa.
* [[Gneo Cornelio Scipione Calvo|Gneo Cornelio Scipione Asina]], console romano.
* [[Lucio Cecilio Metello]], console romano.
* [[Marco Atilio Regolo]], console romano.
* [[Publio Claudio Pulcro (console 249 a.C.)]], console romano.
* [[Santippo]], mercenario spartano al servizio di Cartagine.
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commonscommons_preposizione=Category:Firstsulla|commons_etichetta=Sinfonia No. 9 Punicdi WarBeethoven}}
 
==Collegamenti esterni==
*[http://www.instoria.it/home/cartagine_e_roma.htm Le guerre romano-puniche]
 
== Collegamenti esterni ==
{{Guerre antica Roma}}
* {{Collegamenti esterni}}
{{portale|Antica Roma|Cartagine}}
* {{cita web|http://www.comune.torino.it/dentrolamusica/|Audio e video guida all'ascolto della Sinfonia N.9 in Re minore (op. 125) realizzata per MITO Settembremusica nel 2009, a cura del Prof. Giangiorgio Satragni}}
* [http://www.classicistranieri.com/ludwig-van-beethoven-sinfonia-n%c2%b0-9-in-re-minore-op-125-corale-1942.html Ascolto in MP3 Creative Commons] Adina Spire - Bezdin Ensemble
 
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