Brigate nere e Convergenza (partito politico): differenze tra le pagine

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{{Partito politico
{{Infobox unità militare
|nome = Convergenza
|Nome= Brigate Nere
|nome2 = Convergencia
|Immagine=Coat of Arms of the Italian Social Republic (alternate).svg
|logo = Convergencia GT Logo.jpg
|Didascalia= Emblema della Repubblica Sociale Italiana e delle Brigate nere
|leader = Pablo Monsanto
|Attiva= [[1944]] – [[1945]]
|stato = Guatemala
|Nazione= {{RSI}}
|fondazione = [[2003]]
|Servizio= [[Partito Fascista Repubblicano]]
|dissoluzione =
|Tipo= Organizzazione [[paramilitare]] <br>
|seggi1 = {{Seggi|0|160|#003896|[[Elezioni generali in Guatemala del 2019|2019]]}}
|Ruolo=Polizia ausiliaria, antiguerriglia <br> gendarmeria
|ideologia = [[Socialismo]]
|Descrizione_ruolo=
}}
|Dimensione= 110.000 uomini
'''Convergenza''' (in [[lingua spagnola|spagnolo]]: ''Convergencia'') è un [[partito politico]] [[Guatemala|guatemalteco]] di orientamento [[socialismo|socialista]].
|Struttura_di_comando= [[Partito Fascista Repubblicano]]
|Reparti_dipendenti=
|Descrizione_reparti_dipendenti=
|Guarnigione=[[Cesano Maderno]], poi [[Milano]]
|Descrizione_guarnigione= Stato Maggiore
|Equipaggiamento=
|Descrizione_equipaggiamento=
|Soprannome=
|Patrono=
|Motto= ''Belli come la vita, neri come la morte''
|Colori=Nero
|Descrizione_colori=
|Marcia="Stornelli delle Brigate Nere"
|Mascotte=
|Battaglie= [[Seconda guerra mondiale]]
|Anniversari=
|Decorazioni=
|Onori_di_battaglia=
<!-- Comandanti -->
|Comandante_corrente=
|Descrizione_comandante_corrente=
|Capo_cerimoniale=
|Descrizione_capo_cerimoniale=
|Colonel_in_Chief=
|Descrizione_Colonel_in_Chief=
|Comandanti_degni_di_nota= [[Alessandro Pavolini]]
[[Vincenzo Costa]]
<!-- Simboli -->
|Simbolo=Fascio repubblicano, teschio con pugnale
|Descrizione_simbolo=
|Simbolo2=
|Descrizione_simbolo2=
<!-- Varie ed eventuali -->
|Titolo_vario=
|Descrizione_vario=
|Testo_vario1=
|Categoria=gendarmeria}}
{{citazione|Dopo l'8 settembre abbiamo imparato a conoscerci meglio.<br />Questa non è più la stagione in cui basta il distintivo all'occhiello:<br />occorre la nostra vecchia camicia nera, uniforme di milizia.|[[Alessandro Pavolini]]}}
 
==Storia==
Le '''Brigate nere''' furono un corpo [[paramilitare]] [[fascismo|fascista]] della [[Repubblica Sociale Italiana]], operativo in [[Italia settentrionale]] dagli inizi di luglio del [[1944]] fino al termine della [[seconda guerra mondiale]].
In occasione delle [[elezioni generali in Guatemala del 1999|elezioni generali del 1999]] alcune formazioni di sinistra, nella specie [[Unità Rivoluzionaria Nazionale Guatemalteca]] (URNG-MAIZ), Sviluppo Integrale Autentico (DÍA) e Fronte Democratico Nuova Guatemala (FDNG), costituirono la coalizione '''Alleanza Nuova Nazione''' (''Alianza Nueva Nación'' - '''ANN''') a sostegno di [[Álvaro Colom Caballeros]] alla carica di [[Presidenti del Guatemala|Presidente della Repubblica]]; questi si posizionò al terzo posto col 12,36% dei voti (sarebbe stato eletto alle successive [[elezioni generali in Guatemala del 2007|elezioni del 2007]] col sostegno dell'[[Unità Nazionale della Speranza]]).
 
Nel [[2003]] [[Pablo Monsanto]] (all'anagrafe Jorge Ismael Soto), già comandante delle ''[[Fuerzas Armadas Rebeldes]]'', promosse la trasformazione dell'alleanza in partito; ad esso, tuttavia, aderirono solo alcuni esponenti dei soggetti politici che avevano preso parte alla coalizione e varie formazioni minori. Fu così che alle [[elezioni generali in Guatemala del 2003|elezioni generali del 2003]] e a quelle del [[elezioni generali in Guatemala del 2007|2007]], URNG-MAIZ, DÍA e ANN si presentarono con candidati autonomi (nel 2003, peraltro, l'ANN si presentò solo alle parlamentari).
La formazione militare fu istituita il 30 giugno [[1944]] col [[decreto legislativo]] 446-XXII con il nome di '''Corpo Ausiliario delle Squadre d'Azione delle Camicie Nere''' ed era costituita da iscritti al [[Partito Fascista Repubblicano]] arruolatisi su base volontaria. Furono costituite 41 Brigate, una per [[provincia]], intitolate ciascuna a un caduto del fascismo. A esse si affiancavano sette Brigate autonome e otto Brigate mobili, di cui una alpina. Le federazioni provinciali del partito furono convertite in comandi di brigata, diretti dai rispettivi segretari federali, mentre la segreteria nazionale del PFR assumeva le funzioni di Ufficio di Stato Maggiore del Corpo. Comandante generale del Corpo fu, sin dall'inizio, il segretario del partito [[Alessandro Pavolini]].
[[File:Brigata nera alpina leonessa visita mussolini 1944.jpeg|thumb|[[Benito Mussolini|Mussolini]] in visita alla V Brigata Nera Mobile Alpina "''Enrico Quagliata''" in [[Val Camonica]], 1945. Notare l'uniforme da montagna in dotazione agli Squadristi, e le fiamme verdi, caratteristiche delle truppe alpine, sulle mostrine pentagonali nere del Corpo.]]
 
Nel [[2010]] il partito mutò denominazione in '''Alternativa Nuova Nazione''' (''Alternativa Nueva Nación'').
== Origini ==
{{Vedi anche|Guardia Nazionale Repubblicana#La riorganizzazione del 1944}}
[[File:Alessandro Pavolini e Vincenzo Costa passano in rassegna gli squadristi delle Brigate bere della Resega estate 1944.jpg|thumb|Alessandro Pavolini e [[Vincenzo Costa]] passano in rassegna gli squadristi della VIII Brigata Nera "[[Aldo Resega]]" (Milano), estate 1944]]
Dopo l'[[Armistizio di Cassibile|armistizio dell'8 settembre 1943]] e la costituzione della [[Repubblica Sociale Italiana]], furono ricostituiti nel nord Italia i corpi delle Forze Armate Repubblicane, sotto la guida del Generale [[Rodolfo Graziani]], comprendenti l'Esercito Nazionale Repubblicano, la Guardia Nazionale Repubblicana e altre formazioni. Nella prima metà del 1944, a seguito dell'offensiva alleata e dello sfondamento della [[Linea Gustav]], si ebbe un incremento dell'attività della [[Resistenza italiana|Resistenza partigiana]] nei territori della RSI e un drastico ridimensionamento della [[Guardia Nazionale Repubblicana]] (GNR) da parte dei vertici tedeschi. Sin dal settembre 1943, anche all'interno del Partito Fascista esistevano già delle formazioni armate organizzatesi spontaneamente, su iniziativa di squadristi desiderosi di partecipare alla lotta armata che si accendeva in molte zone del Nord Italia: ad esempio, la "Squadra d'azione Garibaldi" e il Reggimento Federale "''Carroccio''" di Milano, la "Xª Legio" di Bologna, e così via. Squadre e reparti armati di militanti fascisti, non rispondenti alla [[Guardia Nazionale Repubblicana|GNR]] né alle Questure Repubblicane, ma solo alle Federazioni del Fascio Repubblicano, si stavano formando un po' dovunque. Pertanto venne deciso di riunirle tutte in un'unica organizzazione.
 
Alle [[elezioni generali in Guatemala del 2011|elezioni generali del 2011]] il partito costituì con [[Winaq]] e URNG-MAIZ la coalizione ''Frente Amplio'', sostenendo alla presidenza [[Rigoberta Menchú]], che ottenne il 3,22%; non ottenne alcuna rappresentanza parlamentare poiché, dei 3 seggi ottenuti dalla coalizione, 2 andarono a URNG-MAIZ (Carlos Enrique Mejía Paz e Walter Rolando Félix López) e e uno a Winaq (Amílcar de Jesús Pop Ac).
Nell'estate del 1944 la consistenza totale della GNR si era ridotta da oltre {{formatnum:130000}} uomini a poco più di {{formatnum:50000}} unità, a causa delle operazioni di disarmo e cattura da parte tedesca degli ex-appartenenti all'[[Arma dei Carabinieri]] perché ritenuti inaffidabili dal regime fascista. L'operazione di cattura tedesca non ebbe grande successo perché molti ex-carabinieri riuscirono a darsi alla macchia o unirsi alle [[Comitato di Liberazione Nazionale|formazioni partigiane]] prima dell'arresto, ma comportò lo scioglimento di numerosi presidi territoriali e gravi problemi di controllo del territorio da parte della RSI.
 
Alle successive [[elezioni generali in Guatemala del 2015|elezioni generali del 2015]] si presentò con liste autonome e ottenne 3 seggi (Erwin Enrique Álvarez Domínguez, Leocadio Juracán Salomé e Sandra Nineth Morán Reyes).
La stessa situazione bellica aveva chiarito che la GNR (nei centri urbani minori) e la Polizia repubblicana (nelle città) non bastavano più a contenere le azioni dei [[Gruppi di Azione Patriottica|GAP]] e del CLN, sempre più audaci e numerose; ciò aveva spinto il segretario del Partito Fascista Repubblicano (PFR), [[Alessandro Pavolini]], a istituire una sorta di "milizia politica" all'interno dello stesso partito fascista che rispondesse alle esigenze di protezione dei membri del partito e da affiancare alla [[Guardia Nazionale Repubblicana]] nei suoi compiti d'istituto, limitatamente ai servizi di ordine pubblico e di sorveglianza del territorio (il decreto istitutivo del Corpo non comprendeva i poteri investigativi).
 
Nel [[2014]] mutò denominazione in '''Convergenza'''.
Con l'assenso di [[Benito Mussolini]], il 9 maggio [[1944]] venne quindi creata la Segreteria Militare del PFR, alla guida del generale della GNR e già Console della [[Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale]] (MSVN) [[Giovanni Riggio]]<ref>Pier Paolo Battistelli, Andrea Molinari, ''Le Forze Armate della RSI'', p. 123.</ref>. Dapprima egli attese al compito di sovrintendere all'istituzione dei nuclei volontari di fascisti all'interno delle forze armate ([[Esercito Nazionale Repubblicano]], [[Marina Nazionale Repubblicana]], [[Aviazione Nazionale Repubblicana]]) e di polizia ([[Guardia Nazionale Repubblicana della Montagna e delle Foreste|Guardia Nazionale Repubblicana]] e [[Corpo di Polizia Repubblicana]]), ma già dalla fine di giugno del 1944 si decise per la trasformazione definitiva del [[Partito Fascista Repubblicano]] in un organismo militare.
 
Perse la propria rappresentanza parlamentare a seguito delle [[elezioni generali in Guatemala del 2019|elezioni generali del 2019]].
Il '''Corpo ausiliario delle squadre d'azione di Camicie Nere''' nacque così per raggruppare le formazioni armate paramilitari fasciste, organizzate e reclutate direttamente dal PFR, che presero il nome ufficiale di "'''Brigate Nere'''". Queste dovevano raccogliere le reclute su base volontaria tra gli iscritti al Partito Fascista Repubblicano. Ciascuna Federazione del Fascio Repubblicano (cioè ogni Provincia) doveva così organizzare la propria Brigata Nera attingendo ai ranghi dei propri iscritti. Tuttavia né il numero dei volontari né soprattutto la limitatissima disponibilità di armi ed equipaggiamenti permisero di avvicinarsi agli organici previsti. Per fare un esempio, la 22ª Brigata Nera "''Antonio Faggion''" di [[Vicenza]] non superò mai i 400 uomini, meno di un terzo di quanto previsto dagli ordinamenti ({{formatnum:1400}} uomini, strutturati su una compagnia comando e tre battaglioni operativi di quattro compagnie ciascuno<ref>R.Lazzero "Le Brigate Nere", Rizzoli, Milano 1983.</ref>).
[[File:Brigata nera squadristi .jpg|thumb|Squadristi di una Brigata Nera non identificata, 1944. Si notano bene i caratteristici teschi portati sul basco nero, scelto da questo reparto come copricapo al posto del tradizionale berretto alla sciatora]]
 
=== Istituzione =Loghi==
<gallery>
Secondo il decreto istitutivo delle Brigate Nere, l'arruolamento era riservato ai soli iscritti al Partito e del tutto volontario. Successive circolari applicative specificarono tuttavia che l'iscrizione al Partito Fascista Repubblicano per gli uomini tra i 18 e i 60 anni di età non già soggetti ad altri obblighi militari era subordinata alla contestuale domanda di arruolamento nelle Brigate Nere, in quanto "non merita l'onore di militare nel partito chi non si senta di servirlo in armi". Allo stesso modo, veniva con forza sottolineato "l'obbligo morale" da parte dei fascisti già iscritti al PFR ad arruolarsi<ref>Dianella Gagliani, ''Brigate Nere'', Bollati Boringhieri.</ref>. Per questi motivi le Brigate Nere divennero un corpo paramilitare formalmente a carattere volontario ma che di fatto comprendeva anche elementi forzati dalle circostanze a entrarvi<ref name = ":0">Giampaolo Pansa, 1991. Il Gladio e l'Alloro. L'esercito di Salò. Mondadori Ed.</ref>.
ANN Logo (antiguo).svg|2007
[[File:Brigata nera torino 1945.jpg|thumb|La 1ª Brigata Nera "''Ather Capelli''" di Torino sfila nel 1945]]
ANN Logo.svg|2011
La decisione di mobilitare il PFR in una forza combattente era stata presa nell'ottica di riportarlo alle sue origini, quando il fascismo era soprattutto un movimento di reduci ed ex-combattenti. Pavolini e i vertici fascisti erano convinti che solo così il PFR potesse riprendere l'originale tradizione di milizia spontanea e di azione militare, e il suo ruolo di élite militare della società, secondo la dottrina più radicale del fascismo. Per queste ragioni, il fascista doveva essere anzitutto un combattente.<ref name = ":1">{{Cita libro|autore = Giorgio Pisanò|titolo = gli ultimi in grigioverde|anno = 1967|editore = FPE|città = Milano}}</ref>
Convergencia GT Logo.jpg|2014
</gallery>
 
== Risultati elettorali ==
A queste motivazioni ideologiche si aggiungevano le necessità imposte dalle circostanze in cui versava la [[Repubblica Sociale Italiana]]: occorreva un serbatoio di risorse umane cui attingere per sostenere le autorità militari e di polizia, costantemente in difficoltà nel controllare il territorio e fronteggiare la sempre più attiva [[Resistenza italiana|Resistenza]], e per difendere gli iscritti e le sedi del PFR dagli attacchi costanti dei GAP partigiani.<ref>{{Cita libro|autore = G. Pisanò|titolo = Op. Cit.|anno = |editore = |città = }}</ref>
{| class="wikitable" style="width:40%;text-align:center"
[[File:BrigateNere manifesto propaganda 1944.jpg|thumb|Manifesto di propaganda del 1944 per l'arruolamento nelle Brigate Nere]]
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! [[Elezioni generali in Guatemala del 2003|Parlamentari 2003]]
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| {{Seggi|6|158|#3580B9}}
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! [[Elezioni generali in Guatemala del 2007|Parlamentari 2007]]
| 43.148
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! [[Elezioni generali in Guatemala del 2011|Parlamentari 2011]]<br/><small><small>(con [[Winaq]] e [[Unità Rivoluzionaria Nazionale Guatemalteca|URNG-MAIZ]])</small>
| 140.775
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| {{Seggi|3|158|#3580B9}}
|-
! [[Elezioni generali in Guatemala del 2015|Parlamentari 2015]]
| 175.515
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! [[Elezioni generali in Guatemala del 2019|Parlamentari 2019]]
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| {{Seggi|0|160|#3580B9}}
|}
 
{{Partiti politici in Guatemala}}
=== Decreto istitutivo ===
{{Portale|Guatemala}}
{{Citazione | D.Lgs. 446/44-XXII:<br />
Art. 1 La struttura politico militare del Partito si trasforma in organismo di tipo militare e costituisce il Corpo Ausiliario delle Squadre d'Azione delle Camicie Nere.
 
Art. 2 Il Comando del Corpo è costituito dalla trasformazione dell'attuale Direzione del Partito in Ufficio di Stato Maggiore del Corpo Ausiliario delle Squadre d'Azione delle Camicie Nere. Il Ministro Segretario del Partito assume la carica di Comandante del Corpo.
 
Art. 3 Le Federazioni assumono il nome di "Brigate Nere" del Corpo Ausiliario ed i Commissari Federali la carica di Comandante di Brigata.
 
Art. 4 Il Corpo sarà sottoposto alla Disciplina Militare e al Codice Penale Militare del tempo di guerra.
 
Art. 5 Gli iscritti al PFR, di età compresa fra i 18 e i 60 anni e non appartenenti alle altre Forze Armate della Repubblica, entreranno in seguito a domanda volontaria a far parte del Corpo Ausiliario delle Squadre d'Azione delle Camicie Nere che a seconda della loro idoneità fisica provvederà al loro impiego.
 
Art. 6 Gli appartenenti alle formazioni ausiliarie provenienti dalle Squadre d'Azione e passati alle FF.AA.RR., alla GNR e alla Polizia Repubblicana, iscritti regolarmente al PFR, possono a domanda essere trasferiti nel Corpo Ausiliario delle Squadre d'Azione delle Camicie Nere.
 
Art. 7 Compito del Corpo è quello del combattimento per la difesa dell'ordine della Repubblica Sociale Italiana, per la lotta contro i banditi e i fuori legge e per la liquidazione di eventuali nuclei di paracadutisti nemici. Il corpo non sarà impiegato per compiti di requisizione, arresti od altri compiti di Polizia. L'impiego delle Brigate Nere nell'ambito provinciale viene ordinato dai Capi delle province. Iniziative ed atti arbitrari compiuti da parte dei singoli e che comunque possano screditare il Partito saranno puniti secondo il Codice Militare del tempo di Guerra.
 
Art. 8 Ciascuna Brigata Nera porterà il nome di un Caduto per la Causa del Fascismo Repubblicano.
 
Art. 9 Il servizio prestato nel Corpo è considerato a tutti gli effetti come servizio militare. Al personale del Corpo Ausiliario saranno estesi in diritto tutti i benefici in vigore per il trattamento di quiescenza e le provvidenze per i feriti, i mutilati e i deceduti in combattimento o comunque in servizio.
 
Art. 10 Il Ministro delle Finanze è autorizzato ad apportare le variazioni di Bilancio necessarie per l'attuazione del presente Decreto.
 
Art. 11 Il Comandante del Corpo d'intesa con il Ministro delle Finanze e con gli altri Ministri interessati, con successivi decreti emanerà le norme di attuazione del presente decreto fissando gli organici, i trattamenti e le disposizioni regolamentari ed esecutive per il funzionamento del Corpo.
 
Art. 12 Il Corpo Ausiliario delle Squadre d'Azione delle Camicie Nere si avvarrà per i servizi sussidiari del [[Servizio Ausiliario Femminile]] secondo le norme del Decreto 18 aprile 1944 XXII e del Regolamento esecutivo.
 
Art. 13 Il presente Decreto che entrerà in vigore dal 1º luglio 1944 XXII sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale d'Italia e, munito del sigillo dello Stato inserito nella raccolta ufficiale delle leggi e dei Decreti.}}
 
==== Organizzazione ====
Gli appartenenti alle Brigate Nere ebbero la denominazione ufficiale di "Squadristi", esattamente come i componenti delle "squadre d'azione" del primo fascismo degli anni '20, per evidenziare ancora di più il richiamo alla tradizione originaria. Ogni Segretario Federale del PFR (le Federazioni erano su base provinciale) diveniva automaticamente il comandante della Brigata Nera formata nella propria Federazione. Ogni Brigata Nera era suddivisa teoricamente in 2 o 3 battaglioni, suddivisi a loro volta in Compagnie.
Sin dalla sua istituzione, il ''Corpo Ausiliario delle Squadre d'Azione di Camicie Nere'' suddivise il personale delle Brigate Nere in tre categorie:<ref>{{Cita libro|autore = G. Pansa|titolo = Il Gladio e l'alloro|anno = 1991|editore = Mondadori|città = Milano}}</ref>
* Volontari Permanenti (questi effettivamente composti da membri delle BB.NN. su base volontaria);
* Ausiliari di pronto impiego;
* Ausiliari di 2ª categoria.
Solamente il personale permanente aveva l'obbligo di risiedere nelle caserme (cioè le sedi del PFR e le Case del Fascio) e di portare l'uniforme. Le altre due categorie erano da mobilitare solo in caso di emergenza, sempre per la cronica mancanza di armi. I membri delle Brigate Nere disponevano di apposite tessere di riconoscimento ed erano autorizzati a portare armi e a circolare liberamente anche durante il [[coprifuoco]]. I Volontari Permanenti ricevevano un sussidio mensile di 200 Lire.<ref name=":0" />
 
== Equipaggiamento e uniformi ==
[[File:Brigata nera varese milite sten.jpg|thumb|Un milite della XVI Brigata Nera "''D. Gervasini''" di [[Varese]], fotografato nel 1945. Indossa un'uniforme molto tipica, con berretto "alla sciatora" ornato dal classico teschio, e maglione nero a cerniera su cui spicca il distintivo a placca rosso/nero. È armato di un mitra [[Sten]], arma comune tra gli Squadristi che spesso intercettavano gli aviolanci degli Alleati]]
Sebbene il comandante generale Alessandro Pavolini avesse istruito i Federali del Partito affinché recuperassero ogni arma disponibile dai reparti (soprattutto di ex-Carabinieri Reali) che davano indicazioni di scarsa affidabilità, non fu possibile raggiungere un armamento adeguato alla forza costituenda. La cronica mancanza di armi fu dovuta soprattutto alla mancanza di fiducia da parte tedesca, manifestatasi con il netto rifiuto alla cessione delle armi da parte di [[Albert Kesselring]] (comandante delle forze tedesche in Italia) e dal limitato appoggio del generale [[Karl Wolff]] (comandante delle [[SS]] e della polizia tedesca nell'Italia settentrionale), che solo all'inizio di luglio '44 autorizzò una cessione di {{formatnum:3000}} fucili italiani [[Carcano Mod. 91]], ai quali in teoria avrebbero dovuto far seguito altre 7&nbsp;000 armi da fuoco. A queste limitazioni si aggiungevano quelle sui tessuti per confezionare uniformi, generi alimentari, strutture adatte ad alloggiare un numero consistente di uomini nonché carburante per i mezzi.<br />Per quanto riguarda l'armamento individuale, le fonti fotografiche mostrano una grande varietà di modelli tra pistole, fucili e pistole mitragliatrici. Scarsissima o più spesso inesistente la presenza di armi di squadra o reparto (mortai, mitragliatrici e così via). In effetti, per tutta la loro esistenza le Brigate Nere dovettero sempre arrangiarsi con quel che trovavano, considerato anche che le poche armi lasciate alla RSI dalle autorità tedesche erano assegnate in priorità alle forze armate e alla GNR.<br />Per quanto riguarda l'uniforme i regolamenti si limitavano a prescrivere la camicia nera, spesso sostituita sul campo da maglioni, giacche o giubbotti dello stesso colore, e integrate a seconda della reperibilità da elementi di uniforme e buffetterie del Regio Esercito, dell'Esercito Repubblicano o della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale.<br />Nella fase iniziale non esistevano gradi in senso stretto, ma delle semplici cordelline indossate attorno alla spalla destra come indicatori temporanei di funzione di comando, legati al ruolo rivestito nell'operazione in corso, secondo il seguente schema<ref>P. Marzetti, ''Uniformi e Distintivi dell'Esercito Italiano 1943-1945'', Ermanno Albertelli Editore, Parma 1981.</ref>
: [[File:Brigate Nere - Brigata.svg|200px]] Comandante di Brigata
: [[File:Brigate Nere - Battaglione.svg|200px]] Comandante di Battaglione o Vice-Comandante di Brigata
: [[File:Brigate Nere - Compagnia.svg|200px]] Comandante di Compagnia
: [[File:Brigate Nere - Plotone.svg|200px]] Comandante di Plotone
: [[File:Brigate Nere - Squadra.svg|200px]] Comandante di Squadra
A partire dal gennaio 1945, il sistema venne abbandonato e vennero istituiti gradi permanenti, analoghi a quelli della [[Guardia Nazionale Repubblicana]].<br />
[[File:RESEGA.GIF|thumb|Distintivo da petto della VIII Brigata Nera "Aldo Resega" di Milano]]
Non erano previste mostrine o specifiche insegne da berretto di uso generale, ma i Comandi delle Brigate adottarono sistematicamente di propria iniziativa simboli basati principalmente su teschi e fasci repubblicani, in numerosissime varianti spesso di produzione semiartigianale. L'unica insegna semi-ufficiale utilizzata da tutte le Brigate Nere era una coppia di fasci repubblicani di colore rosso, da appuntare sul bavero, in modo simile ai gradi delle Forze Armate repubblicane.<ref name = ":2">{{Cita libro|autore = G. Rosignoli|titolo = RSI - Uniformi, Equipaggiamento e armi|anno = 1985|editore = Albertelli|città = Parma}}</ref><br />Unico distintivo ufficiale (realizzato in metallo o in stoffa ricamata) era una targhetta rettangolare, nei colori rosso e nero tagliati in diagonale, riportante il nome della Brigata, da indossare sul lato sinistro del petto al di sopra delle medaglie, anche se sono conosciuti numerosi modelli di distintivi di Brigate Nere, da braccio e da petto, non regolamentari di foggia o colori totalmente differenti<ref>F. Sparacino, ''Distintivi e Medaglie della R.S.I.'', vol. I, Editrice Militare Italiana, Milano 1988.</ref>.
 
== Consistenza numerica ==
A causa delle limitazioni in armi ed equipaggiamento, le Brigate Nere, che pure avevano avuto un consistente numero di iscritti sin dall'inizio della loro istituzione, dovettero per forza di cose fortemente limitarsi negli arruolamenti e di conseguenza non poterono raggiungere velocemente la forza teorica prevista, nonostante il progetto prevedesse tre battaglioni per brigata, per una forza totale teorica di {{formatnum:1400}} uomini. La forza variava notevolmente: in media una Brigata Nera contava 2-300 uomini effettivamente impiegabili, e Brigate particolarmente consistenti come la "''Ather Capelli''" di Torino o la "''Aldo Resega''" di Milano, che disponevano di oltre 2&nbsp;000 uomini ciascuna<ref name=":0" />, erano eccezioni. L'incalzare degli eventi e il precipitare della situazione della RSI causò anche una notevole diserzione nei ranghi degli Squadristi.
[[File:Brigata Nera Breda safat 12,7 campale.jpg|thumb|Squadristi della VI. Brigata Nera "''A. Cristina''" di [[Novara]], una delle meglio organizzate del Piemonte, tanto che disponeva di armi pesanti come questa mitragliatrice antiaerea Breda SAFAT da 12,7mm, impiegata durante un'azione contro le "bande" in Val Grande, nell'autunno 1944]]
Alla fine del luglio 1944 vi erano 34 Brigate in via di formazione, che schieravano 17&nbsp;000 militi.<ref>Pier Paolo Battistelli, Andrea Molinari, ''Le Forze Armate della RSI'', p. 125.</ref> Due mesi dopo le Brigate Nere erano 36 (due in più di quelle previste) e contavano su 30&nbsp;000 volontari, ma solo 12&nbsp;000 di questi erano effettivamente mobilitabili a causa della scarsità di armamenti. I restanti 18&nbsp;000 erano considerati riservisti. In occasione della mobilitazione generale, il 2 aprile [[1945]], il Capo di Stato Maggiore generale [[Edoardo Serafino Piero Facdouelle]]<ref>http://fondazionersi.org/mediawiki/index.php?title=Edoardo_Serafino_Piero_Facdouelle.</ref> comunicava la mobilitazione complessiva di 29&nbsp;000 uomini sia in armi sia in servizio<ref name = "cita|Giorgio Pisanò|p. 2302">{{Cita|Giorgio Pisanò|p. 2302}}.</ref>. A quella data i caduti delle Brigate Nere ammontavano a 11 comandanti di brigata, 47 ufficiali, 1 641 squadristi e 9 ausiliarie<ref name="cita|Giorgio Pisanò|p. 2302"/>.
 
==== L'impiego operativo ====
L'efficacia in servizio delle Brigate Nere fu, nella migliore delle analisi, mediamente molto scarsa. La penuria di armamenti, l'assenza di formazione militare, la disciplina piuttosto scadente e la cronica disorganizzazione e mancanza di tutto, fecero sì che queste unità fossero a malapena in grado di difendersi dagli attacchi delle forze del CLN, per non parlare di contribuire alle operazioni militari o di polizia.
[[File:Brigata nera mantova.jpg|thumb|La Brigata Nera "''M. Turchetti''" di [[Mantova]], in una delle sue ultime azioni, aprile 1945]]
Le Brigate Nere furono senz'altro le formazioni paramilitari più ideologizzate della RSI. Il loro personale era formato in larga parte da elementi respinti dalle Forze Armate repubblicane o dalla GNR, oppure da fascisti radicalizzati e animati da forte rancore e risentimento verso tutti coloro che avevano, nella loro ottica, "tradito" il fascismo; o ancora, da vecchi ex-squadristi degli anni '20 desiderosi di vendetta e di riprendere un ruolo di spicco nella lotta in difesa degli ideali fascisti; in generale, elementi spesso difficili da controllare, scarsamente disciplinati e facili all'abuso.<ref name=":0" /> Perciò, le Brigate Nere trovavano mediamente poche simpatie tra la popolazione e avevano scarso credito perfino presso le stesse autorità della RSI: le fonti dell'epoca citano numerosi episodi di squadristi condannati dalle Commissioni Disciplinari fasciste per abusi e violenze.
 
Vi furono Brigate Nere giudicate abbastanza affidabili da essere utilizzate in operazioni militari contro gli Alleati (laddove non c'era disponibile di meglio), ma in generale l'apporto degli Squadristi allo sforzo bellico della RSI fu limitato nell'appoggio alla GNR alle operazioni antiguerriglia, nelle zone dove era attiva la Resistenza, particolarmente in Toscana, Piemonte e alta Lombardia. In tali attività le Brigate Nere furono intensamente impegnate e si rivelarono spesso efficaci, comportandosi con indubbio coraggio ma anche con brutalità e ferocia, nei confronti dei combattenti della Resistenza e di chiunque fornisse loro sostegno. In questo senso, furono certamente uno strumento importante a disposizione delle autorità della Repubblica Sociale nella spietata guerriglia che insanguinò il nord Italia nel 1944-45.<ref name=":2" />
 
Dopo la Liberazione e il crollo della RSI, moltissimi squadristi furono oggetto di un'implacabile vendetta da parte delle formazioni partigiane: a tutt'oggi non è noto il numero degli appartenenti delle Brigate Nere rimasti vittime della resa dei conti successiva al 25 aprile 1945.<ref name=":1" />
 
==Elenco delle Brigate Nere==
Di seguito l'elenco delle Brigate Nere suddivise per regione.<ref>[http://www.brianzapopolare.it/sezioni/storia/brigate_nere_ss_italiane_2002ott13.htm Le SS italiane<!-- Titolo generato automaticamente -->].</ref> Fra parentesi, la relativa provincia di reclutamento.
 
===Piemonte===
Ispettorato Regionale del Piemonte (successivamente Ispettorato Brigate Nere del Piemonte) da cui dipendevano:
 
* I Brigata Nera "[[Ather Capelli]]" ([[Torino]])
* II Brigata Nera "Attilio Prato" ([[Alessandria]])
* III Brigata Nera "Emilio Picot" ([[Aosta]])
* IV Brigata Nera "Luigi Viale" ([[Asti]])
* V Brigata Nera "Carlo Lidonnici" ([[Cuneo]])
* VI Brigata Nera "Augusto Cristina" ([[Novara]])
* VII Brigata Nera "Bruno Ponzecchi" ([[Vercelli]])
 
===Lombardia===
Ispettorato Regionale della Lombardia (successivamente Ispettorato Brigate Nere della Lombardia) da cui dipendevano:
 
* VIII Brigata Nera "[[Aldo Resega]]" ([[Milano]])
* IX Brigata Nera "[[Giuseppe Cortesi]]" ([[Bergamo]])
* X Brigata Nera "Enrico Tognù" ([[Brescia]])
* XI Brigata Nera "Cesare Rodini" ([[Como]])
* XII Brigata Nera "Augusto Felisari" ([[Cremona]])
* XIII Brigata Nera "Marcello Turchetti" ([[Mantova]])
* XIV Brigata Nera "[[Guido Alberto Alfieri|Alberto Alfieri]]" ([[Pavia]])
* XV Brigata Nera "Sergio Gatti" ([[Sondrio]])
* XVI Brigata Nera "Dante Gervasini" ([[Varese]])
 
===Veneto===
Ispettorato Regionale del Veneto (successivamente Ispettorato Brigate Nere del Veneto) da cui dipendevano:
 
* XVII Brigata Nera "Bartolomeo Asara" ([[Venezia]])
* XVIII Brigata Nera "Luigi Begon" ([[Padova]])
* XIX Brigata Nera "Romolo Gori" ([[Rovigo]])
* XX Brigata Nera "Amerino Cavallin" ([[Treviso]])
* XXI Brigata Nera "[[Stefano Rizzardi]]" ([[Verona]])
* XXII Brigata Nera "Antonio Faggion" ([[Vicenza]])
 
===Emilia-Romagna===
Ispettorato Regionale dell'Emilia (successivamente Ispettorato Brigate Nere dell'Emilia) da cui dipendevano:
 
* XXIII Brigata Nera "[[Eugenio Facchini]]" ([[Bologna]])
* XXIV Brigata Nera "[[Igino Ghisellini]]" ([[Ferrara]])
* [[XXV Brigata Nera "Arturo Capanni"]] ([[Forlì]])
* XXVI Brigata Nera "Mirko Pistoni" ([[Modena]])
* [[XXVII Brigata Nera "Virginio Gavazzoli"]] ([[Parma]])
* XXVIII Brigata Nera "Pippo Astorri" ([[Piacenza]])
* XXIX Brigata Nera "[[Ettore Muti]]" ([[Ravenna]])
* XXX Brigata Nera "Umberto Rosi" ([[Reggio Emilia]])
 
===Liguria===
Ispettorato Regionale della Liguria (successivamente Ispettorato Brigate Nere della Liguria) da cui dipendevano:
 
* XXXI Brigata Nera "Generale [[Silvio Parodi]]" ([[Genova]])
* XXXII Brigata Nera "Antonio Padoan" ([[Imperia]])
* XXXIII Brigata Nera "Tullio Bertoni" ([[La Spezia]])
* XXXIV Brigata Nera "Francesco Briatore" ([[Savona]])
 
===Toscana===
* XXXV Brigata Nera "Don Emilio Spinelli" ([[Arezzo]])
* XXXVI Brigata Nera "Mussolini", poi "Piagentini" ([[Lucca]])<ref>{{Cita web
|autore = Mario Pellegrinetti
|url = http://pellegrinetti1.interfree.it/cap4.htm
|titolo = Giugno 1944 - I sabotaggi
|editore = La guerra civile in Garfagnana
|data =
|accesso = 9 gennaio 2008
|urlmorto = sì
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20071228144904/http://pellegrinetti1.interfree.it/cap4.htm
|dataarchivio = 28 dicembre 2007
}}</ref>
* XXXVII Brigata Nera "Emilio Tacchi" ([[Pisa]])
* XXXVIII Brigata Nera "[[Ruy Blas Biagi]]" ([[Pistoia]])
* XXXIX Brigata Nera ([[Siena]])
* XL Brigata Nera "Vittorio Ricciarelli" ([[Apuania]])
* XLI Brigata Nera "[[Raffaele Manganiello]]" ([[Firenze]])
 
===Altri comandi===
Raggruppamento Brigate Nere Mobili:
 
* I Brigata Nera Mobile "Vittorio Ricciarelli" ([[Milano]])
* II Brigata Nera Mobile "Attilio Pappalardo" ([[Bologna]])
* III Brigata Nera Mobile "Danilo Mercuri" ([[Padova]])
* IV Brigata Nera Mobile "Achille Corrao"
* V Brigata Nera Mobile "[[Aldo Resega]]" ([[Dronero]]-[[Cuneo]])
* VI Brigata Nera Mobile "Enrico Quagliata" ([[Val Camonica]])
* VII Brigata Nera Mobile "Dalmazia" (Milano)
* VIII Brigata Nera Mobile "Tevere" (Milano)
* IX Brigata Nera Mobile [[Arditi]] (Milano)
 
Brigate Nere Autonome:
 
*[[Brigata Nera Autonoma "Giovanni Gentile"]] (a [[Cremona]], poi XI Brigata Nera Mobile "Giovanni Gentile" (Tirano in Valtellina)
*Brigata Nera Autonoma Operativa "[[Giuseppe Garibaldi]] ([[Morbegno]])
*Brigata Nera Autonoma Ministeriale "Meatini" ([[Brescia]]) (poi Brigata Nera Mobile "Achille Corao")
*Brigata Nera Autonoma ([[Marche]])
*Brigata Nera Autonoma Venezia Giulia ([[Gorizia]])
*Brigata Nera Autonoma ([[Udine]])
*Brigata Nera Autonoma "Tullio Cividino" ([[Trieste]])
*Brigata nera femminile "[[Norma Cossetto]]" (Trieste)
 
Inquadrati nelle Brigate Nere e dipendenti direttamente dal comando generale erano anche i seguenti reparti:
*Gruppi di azione giovanile ([[Milano]])
*Compagnia Giovani Fascisti ("''Bir el Gobi''") ([[Maderno (Toscolano Maderno)|Maderno]])
 
Brigate Nere Autonome d'Oltremare:
*Compagnia Complementare Fascisti ([[Rodi]])
 
== Azioni ==
Nei giorni 24-27 agosto 1944, uomini delle Brigate Nere di Apuania, comandato dall'avv. Lodovici, di supporto al 16º battaglione esploratori SS ([[16. SS-Panzergrenadier-Division "Reichsführer-SS"|16ª Divisione Granatieri SS]]) comandato dal maggiore [[Walter Reder]], si resero protagonisti dell'[[Eccidio di Vinca|eccidio diVinca]] in Comune di Fivizzano (Massa-Carrara).
 
In quei giorni a Vinca furono uccisi in modo brutale, 144 civili, per la maggior parte donne, anziani e bambini; il paese fu saccheggiato e incendiato. Altri 30 civili furono trucidati nei limitrofi paesi di [[Gragnola (Fivizzano)|Gragnola]] e [[Tenerano]].
 
I responsabili delle uccisioni furono processati e condannati dal Tribunale di Perugia nel 1949.
 
==C.R.O.W.C.A.S.S.==
I nomi di 18 appartenenti alle Brigate Nere figurano nell'elenco [[CROWCASS]] (Central Registry of War Criminals and Security Suspects) (1947), compilato dagli Alleati anglo-americani, delle persone ricercate dalla [[Regno Unito|Gran Bretagna]] per crimini di guerra:<ref> ''The Central Registry of War Criminals and Security Suspects, Consolidated Wanted Lists (1947) '', Naval & University Press, Uckfield 2005 (Facsimile del documento originale conservato presso l'Archivio Nazionale Britannico a Kew/Londra)</ref>
 
* (Name) ''BELLINI Giovanni'' (1912) - (C.R. File Number) ''300616'' - (Rank, Occupation, Unit, Place and Date of Crime) '' Lt., commander, Mayor and Secretary, commander of the Guardia Nazionale Repubblicana and of the Black Brigade at Mesola. Fascist Republican Party, Mesola, Ferrara, Adria, Rovigo (It.) 12.44'' - (Reason wanted) ''Murder'' - (Wanted by) ''U.K.''<ref>The Central Registry of War Criminals and Security Suspects, Consolidated Wanted Lists, Part 2 - Non-Germans only (March 1947), Naval & University Press, Uckfield 2005, p. 57</ref>
 
* ''BELLINI Luigi - 307272 - Member of the Italian Fascist Black Bde., near Caselle Pressana Prov. Verona (It.) 6.1.45 - Murder - U.K. ''<ref>Ibid., p. 58</ref>
 
* ''BORDON Luigi - 300618 - Milite, Black Bde., Mesola, Ferrara, Adria, Rovigo (It.) 12.44 - Murder - U.K. '' - <ref>Ibid., p. 58</ref>
 
* ''CHRISTIANINI Nello - 300211 - Black Bde., Frasinelle, Rovigo, (It.) on or about 2.8.44 - Misc. Crimes - U.K. ''<ref>Ibid., p. 60</ref>
 
* ''COSCI Furio - 300210 - Black Bde., Frasinelle, Rovigo Province (It.), on or about 2.8.44 - Misc. Crimes - U.K. ''<ref>Ibid., p. 61</ref>
 
* ''FABERIES Ottorino - 300628 - Sgt., Black Bde., Villanova Marchesana on detachment at Ariano, Mesola, Ferrara, Adria, Rovigo (It.) 12.44 - Murder - U.K. ''<ref>Ibid., p. 62</ref>
 
* ''FAGGIANI Rino - 307277 - Member of the Italian Fascist Black Bde., near Caselle, Pressana, Prov. Verona (It.) 6.1.45 - Murder - U.K. ''<ref>Ibid., p. 62</ref>
 
* ''GHELLERO Giovanni - 300634 - Capo Gruppo of Black Bde., Conche di Codevigo, Piove di Sacco, province of Padua (It.) 20.2.45 - Murder - U.K. ''<ref>Ibid., p. 64</ref>
 
* ''GHELLERO Renato - 300635 - Member of Black Bde., Conche di Codevigo, piove di Sacco, prov. of Padoa (It.) 20.2.45 - Murder - U.K. ''<ref>Ibid., p. 64</ref>
 
* ''IANUZZI - 300638 - Lt., Commander, Black Bde., Codigaro, Mesola, Ferrara, Adria, Rovigo (It.) 12.42 - Misc. Crimes - U.K. ''<ref>Ibid., p. 65</ref>
 
* ''LA SPINA Salvatore (1921) - 300652 - Member, Black Bde., Mesola, Ferrara, Adria, Rovigo, 12.44 - Murder - U.K. ''<ref>Ibid., p. 65</ref>
 
* ''MARSILI Dino - 300642 - Sgt., Black Bde., Villanova Marchesana, on detachment at Ariano, Mesola, Ferrara, Adria Rovigo (It.) 12.44 - Misc. Crimes - U.K. ''<ref>Ibid., p. 66</ref>
 
* ''MARSILI Giorgio - 300643 - Member, Black Bde., Villanova Marchesana on detachment at Ariano, Mesola Ferrara Adria Rovigo (It.) 12.44 - Misc. Crimes - U.K. ''<ref>Ibid., p. 66</ref>
 
* ''MAZZOCCHI Mario - 300644 - Maresciallo, Black Bde., Villanova Marchesana on detachment at Ariano, Mesola, Ferrara, Adria, Rovigo (It.) 12.44 - Misc. Crimes - U.K. ''<ref>Ibid., p. 67</ref>
 
* ''PATTRACHINI Vittorio - 254150 - Formerly Member of Black Bde., Ariano Polesine (It.) 12.44 - Interr. - U.K. ''<ref>Ibid., p. 69</ref>
 
* ''PAVANINI - 300647 - Member, Black Bde., Mesola, Ferrara, Adria, Rovigo (It.) 12.44 - Misc. Crimes - U.K. ''<ref>Ibid., p. 69</ref>
 
* ''PERIN Italo - 305220 - Black Bde., Frasinelle, Rovigo Prov. (It.) 2.8.44 - Misc. Crimes - U.K. ''<ref>Ibid., p. 69</ref>
 
* ''SPIOTTA Vito - 137077 - Ingegnere, [[Silvio Parodi]] Black Bde. at Chiavari (C.C.), Carasco (It.), 10.44 - Murder - U.K. ''<ref>Ibid., p. 72</ref>
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* [[Dianella Gagliani]], ''Brigate nere: Mussolini e la militarizzazione del Partito fascista repubblicano'', Bollati Boringhieri, Torino, 1999.
* [[Dianella Gagliani]], ''Brigate nere'' in ''Dizionario del fascismo'', a cura di [[Victoria De Grazia]] e [[Sergio Luzzatto]], vol. I, Einaudi, Torino 2003; ripubblicato anche come AA.VV. ''Mussolini e il fascismo'', vol. 11°, Mondadori, Milano, 2006.
* [[Ricciotti Lazzero]], ''Le Brigate Nere'', Rizzoli, Milano 1983.
* Federico Maistrello, ''XX Brigata Nera. Attività squadrista in Treviso e Provincia'', Istresco, Treviso 2006.
* Giorgio Pisanò, ''Gli ultimi in grigio verde'', CDL Edizioni, Milano.
* Giampaolo Pansa, ''Il Gladio e l'Alloro - l'esercito di Salò'', Mondadori-Le Scie, Milano 1991.
* Guido Rosignoli, ''RSI - uniformi, equipaggiamento e armi'', Albertelli 1985.
 
==Voci correlate==
*[[Bande di repressione]]
*[[Fascismo]]
*[[Guardia Nazionale Repubblicana]]
*[[Repubblica Sociale Italiana]]
*[[Stornelli delle Brigate Nere]]
 
==Altri progetti==
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== Collegamenti esterni ==
*{{cita web |1=http://brigatenere.altervista.org/canti.htm |2=Canti delle Brigate Nere |accesso=23 settembre 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080923063221/http://brigatenere.altervista.org/canti.htm |dataarchivio=23 settembre 2008 |urlmorto=sì }}
 
{{Forze armate della RSI}}
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[[Categoria:Forze armate della Repubblica Sociale Italiana]]