Biblioteca di storia e cultura del Piemonte "Giuseppe Grosso" e Convergenza (partito politico): differenze tra le pagine

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{{Partito politico
{{NN|cultura|maggio 2019}}
|nome = Convergenza
{{Biblioteca
|nome2 = Convergencia
|Nome = Biblioteca di storia e cultura del Piemonte "Giuseppe Grosso"
|logo = Convergencia GT Logo.jpg
|Nome originale =
|leader = Pablo Monsanto
|Immagine =
|stato = Guatemala
|Didascalia =
|fondazione = [[2003]]
|Larghezza =
|Statodissoluzione = ITA
|seggi1 = {{Seggi|0|160|#003896|[[Elezioni generali in Guatemala del 2019|2019]]}}
|Regione = [[Piemonte]]
|Cittàideologia = [[TorinoSocialismo]]
|Indirizzo = Via Maria Vittoria, 12
|Latitudine =
|Longitudine =
|Tipo =
|Specialistica =
|Numero opere = 200.000
|Stile =
|Architetto =
|Costruzione =
|Apertura = 1956
|Chiusura =
|Sito =
}}
'''Convergenza''' (in [[lingua spagnola|spagnolo]]: ''Convergencia'') è un [[partito politico]] [[Guatemala|guatemalteco]] di orientamento [[socialismo|socialista]].
La '''Biblioteca di storia e cultura del Piemonte "Giuseppe Grosso"''', è una istituzione pubblica, appartenente alla [[Città metropolitana di Torino]], particolarmente indirizzata al mondo universitario ma aperta a tutti, contenente testi, documenti, tesi e materiali di varia natura, che documentano in particolare storia, arte, cultura del [[Piemonte]]. Si avvale di circa 200.000 volumi, compresa una sezione di periodici, e di un'ampia sezione archivistica, oltre a raccolte grafiche e fotografiche. Ha sede a [[Torino]] in via [[Maria Vittoria dal Pozzo della Cisterna|Maria Vittoria]]12 nel [[Palazzo Cisterna]], già dei principi [[Dal Pozzo della Cisterna]], poi dei duchi di [[Savoia-Aosta]], acquistato infine dalla [[Provincia di Torino]] nel [[1940]].
 
== Storia e caratteristiche ==
In occasione delle [[elezioni generali in Guatemala del 1999|elezioni generali del 1999]] alcune formazioni di sinistra, nella specie [[Unità Rivoluzionaria Nazionale Guatemalteca]] (URNG-MAIZ), Sviluppo Integrale Autentico (DÍA) e Fronte Democratico Nuova Guatemala (FDNG), costituirono la coalizione '''Alleanza Nuova Nazione''' (''Alianza Nueva Nación'' - '''ANN''') a sostegno di [[Álvaro Colom Caballeros]] alla carica di [[Presidenti del Guatemala|Presidente della Repubblica]]; questi si posizionò al terzo posto col 12,36% dei voti (sarebbe stato eletto alle successive [[elezioni generali in Guatemala del 2007|elezioni del 2007]] col sostegno dell'[[Unità Nazionale della Speranza]]).
La Biblioteca è nata nel [[1956]] su volontà ed impulso del presidente della Provincia di Torino e docente universitario [[Giuseppe Grosso]], con l'intenzione di ampliare ai settori storici e più genericamente culturali una preesistente biblioteca di carattere quasi esclusivamente amministrativo. L'iniziativa seguiva di poco l'istituzione della rete provinciale di lettura, con la creazione di posti di prestito decentrati ([[1953]]) e la dotazione di un fondo speciale di carattere culturale nel bilancio dell'Ente. La nascita di una biblioteca storica (nel senso originariamente di biblioteca specializzata) aveva il preciso scopo di documentare in particolare la storia del [[Piemonte]] e degli Antichi Stati Sardi. Nel suo discorso ai Consiglieri del 30 novembre [[1956]], [[Giuseppe Grosso|Grosso]] la descriveva come "''una biblioteca specializzata in problemi locali, e cioè della storia locale piemontese, nell'impostazione dei vari problemi locali, storici, economici, folcloristici, dialettali, ecc.''"; poco dopo, il 21 dicembre [[1956]], l'assessore [[Renzo Forma]] chiarì che la nuova biblioteca avrebbe dovuto "''costituire una specializzazione mancante, o meno curata in altre biblioteche''". Quella che può apparire oggi come una scelta riduttiva, incentrata com'era sulla storiografia d'ambito localistico e senza che vi fosse una previsione concreta riguardo a possibili futuri destinatari esterni, si è rivelata nel tempo un modello particolarmente efficace e calibrato di determinazione delle acquisizioni su base geografica, in sintonia con il modello francese di studi regionali. La sua nascita è anche collegata al momento di particolare sviluppo ed entusiasmo per gli studi risorgimentali precedente le celebrazioni del centenario dell'[[Proclamazione del Regno d'Italia|Unità d'Italia]]. L'istituzione si è negli anni espansa, e senza interrompere il filone privilegiato di argomenti, ha raccolto un vastissimo materiale bibliografico ed archivistico che in alcuni casi (come nella Raccolta di [[Marino Parenti]]) trascende i limiti geografici determinati alle origini. È aperta al pubblico dal 20 maggio [[1964]]. L'importanza dell'istituzione è testimoniata dagli stretti rapporti intrecciati sin dalle origini con il mondo universitario torinese, che contribuì anche direttamente alla sua  creazione grazie all'impegno di studiosi come [[Walter Maturi]], [[Guido Quazza]], [[Franco Venturi]], [[Luigi Firpo]]. Quest'ultimo ideò, tra l'altro, il soggettario tripartito (in persone, luoghi e materie) che la caratterizza dalle origini, e che permette un più analitico approdo agli argomenti di ricerca<ref>{{Cita libro|titolo=La Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte, a cura di W. Canavesio, Torino 1997, pp. 17-42.}}</ref>
 
Nel [[2003]] [[Pablo Monsanto]] (all'anagrafe Jorge Ismael Soto), già comandante delle ''[[Fuerzas Armadas Rebeldes]]'', promosse la trasformazione dell'alleanza in partito; ad esso, tuttavia, aderirono solo alcuni esponenti dei soggetti politici che avevano preso parte alla coalizione e varie formazioni minori. Fu così che alle [[elezioni generali in Guatemala del 2003|elezioni generali del 2003]] e a quelle del [[elezioni generali in Guatemala del 2007|2007]], URNG-MAIZ, DÍA e ANN si presentarono con candidati autonomi (nel 2003, peraltro, l'ANN si presentò solo alle parlamentari).
Dal [[1960]], ma con esiti a partire dal [[1991]], gli storici sopra citati promossero la pubblicazione del carteggio del politico [[Lorenzo Valerio]], giunto ora all'ultimo volume grazie alle attenzioni di Adriano Viarengo<ref>cfr. Bibliografia, ''Lorenzo Valerio, Carteggio''</ref>. Negli anni [[1997]]-[[2004]] altre pubblicazioni, curate dalla biblioteca, hanno contribuito a valorizzare nel modo più ampio e diffuso le raccolte, rafforzando l'interscambio con le Università, le Società storiche e gli altri Enti interessati alla diffusione culturale non solo locale. Il riversamento nel sistema informatico SBN dei cataloghi della biblioteca, ha inoltre aperto da tempo un nuovo sistema di comunicazione, allargato a tutte le realtà di ricerca su scala globale. La Biblioteca si incardina quindi, con un rilievo non locale e caratteristiche uniche, nel sistema culturale italiano, e rappresenta un punto di riferimento importante per il mondo della ricerca. Le nuove prospettive vanno oggi in direzione della digitalizzazione dei testi, attualmente in fase sperimentale.
 
Nel [[2010]] il partito mutò denominazione in '''Alternativa Nuova Nazione''' (''Alternativa Nueva Nación'').
La Biblioteca "[[Giuseppe Grosso]]" ha ricevuto il 18 febbraio [[2010]] la certificazione HERITY per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale. Nel [[2013]] la Biblioteca ha ricevuto il premio "[[Mario Soldati]]" per la cultura promosso dal [[Centro Pannunzio]] di [[Torino]].
 
Alle [[elezioni generali in Guatemala del 2011|elezioni generali del 2011]] il partito costituì con [[Winaq]] e URNG-MAIZ la coalizione ''Frente Amplio'', sostenendo alla presidenza [[Rigoberta Menchú]], che ottenne il 3,22%; non ottenne alcuna rappresentanza parlamentare poiché, dei 3 seggi ottenuti dalla coalizione, 2 andarono a URNG-MAIZ (Carlos Enrique Mejía Paz e Walter Rolando Félix López) e e uno a Winaq (Amílcar de Jesús Pop Ac).
=== Le raccolte bibliografiche, cartografiche e fotografiche ===
Alle raccolte generali sul [[Piemonte]] che costituiscono il nucleo preponderante della Biblioteca, si sono nel tempo accorpati alcuni fondi importanti: la biblioteca dello statista e docente [[Carlo Ignazio Giulio]], con prevalenza di testi del Sette e Ottocento, il fondo bibliografico del senatore [[Giorgio Anselmi (senatore)|Giorgio Anselmi]], la biblioteca del bibliografo e saggista [[Marino Parenti]], contenente un particolare settore di libri rari, rarissimi e unici, i fondi di [[Terenzio Grandi]] ed [[Umberto Griffini]], la biblioteca degli studiosi [[Augusta e Guglielmo Lange]],  la biblioteca di [[Otto Campini]], contenente una parte della biblioteca di [[Elena d'Orléans]] (il cui nucleo principale è alla [[Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III|Biblioteca Nazionale di Napoli]]), quella dell'avvocato e partigiano [[Valdo Fusi]] e la biblioteca degli architetti [[Armando Melis de Villa]] ed [[Umberto Bertagna]]. La biblioteca possiede inoltre 11 [[Incunabolo|incunaboli]], una raccolta di tesi di laurea e numerosi volumi [[Manoscritto|manoscritti]]. Raccoglie inoltre molte testate di periodici dal [[XVIII secolo|Settecento]] ad oggi e settori di [[Carta geografica|carte geografiche]], stampe ed arti grafiche in genere, un fondo archivistico teatrale, uno di carattere dialettale ([[Fondo Morselli]]) ed un'importante sezione di fotografia storica ove sono presenti, tra l'altro, i [[Calotipia|calotipi]] di [[Luigi Sacchi]], risalenti all'epoca delle prime sperimentazioni italiane nel campo della fotografia negli anni ’40 dell’Ottocento<ref>www.cittametropolitana.torino.it/cultura/biblioteca_storica/index.shtml </ref>.
 
Alle successive [[elezioni generali in Guatemala del 2015|elezioni generali del 2015]] si presentò con liste autonome e ottenne 3 seggi (Erwin Enrique Álvarez Domínguez, Leocadio Juracán Salomé e Sandra Nineth Morán Reyes).
== Gli archivi ==
Il settore archivistico comprende 50 insiemi, relativi soprattutto a famiglie nobili, scienziati, storici, letterati, uomini politici, architetti principalmente piemontesi dell'Otto e del [[XX secolo|Novecento]]. Citiamo qui in particolare gli archivi delle famiglie [[Avogadro (famiglia vercellese)|Avogadro]] di [[Novara]], Bosses di Bosses, Carron di San Tommaso, Cotti di Ceres, Filippa di Martiniana, Freylino di Buttigliera, Gazzelli di Rossana,  Germano di Borgo d'Ale, Nazari di Novara, [[Giorgio Anselmi (senatore)|Giorgio Anselmi]], [[Giuseppe Baruffi]],  [[Domenico Berti]], [[Giovanni Cena]], [[Leonetto Cipriani]], [[Gaudenzio Claretta]], [[Luigi Colla]], [[Valdo Fusi]], [[Carlo Ignazio Giulio]] e famiglia, [[Guglielmo Lange]], [[Augusta Lange]], [[Antonio Manno]], [[Emanuele Marliani]], [[Anton Maria Mucchi]], [[Lorenzo Millet]], [[Giovanni Battista Millet]], [[Alberto Nota]], [[Marino Parenti]], Camillo Riccio[[Camillo Minieri Riccio|,]] [[Lorenzo Valerio]], [[Carlo Mario Zuccarelli]]. Altri archivi riguardano singoli periodi della storia del Piemonte<ref>''La Biblioteca'', cit., pp. 121-129, oggi da integrare con le nuove acquisizioni </ref>.
 
Nel [[2014]] mutò denominazione in '''Convergenza'''.
== Bibliografia ==
* ''I libri di Marino Parenti: un'importante acquisizione della nostra biblioteca'', in "Cronache da Palazzo Cisterna", 3 (1966), pp. 18-20.
* Maria Rosaria Pacì, ''Rivive la storia piemontese nelle raccolte della biblioteca provinciale'', in "Cronache da Palazzo Cisterna", 2 (1967), pp. 50-54.
* Maria Rosaria Demicheli Pacì, ''La Biblioteca della Provincia'', in "Torino", 2, marzo-aprile 1967, pp. 27-28
*[[Lorenzo Valerio]], ''Carteggio (1825-1865)'', raccolto da [[Luigi Firpo]], [[Guido Quazza]], [[Franco Venturi]], edito a cura di Adriano Viarengo, Torino, [[Fondazione Luigi Einaudi Onlus]], I, 1991 (1825-1841); II, 1994 (1842-1847); III, 1998 (1848), IV, 2003 (1849), V, 2010 (1850-1855).
* ''La Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte'', a cura di Walter Canavesio, Torino, Provincia di Torino, 1997
* Walter Canavesio, ''Una storia quarantennale...lunga oltre 60 mila volumi'',  in "Cronache piemontesi", n. 48, 1997, pp. 30-33.
* ''Luigi Sacchi. Un artista dell'Ottocento nell'Europa dei fotografi. Le fotografie della Raccolta Parenti nella Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte'', a cura di Roberto Cassanelli, Torino, Provincia di Torino, 1998.
* ''Seicentina. Tipografi e libri nel Piemonte del '600'', a cura di Walter Canavesio, Torino, Provincia di Torino, 1999.
* ''Un uomo di lettere. Marino Parenti e il suo epistolario'', a cura di Angelo d'Orsi, Torino, Provincia di Torino, 2001.
* Bruno Signorelli, ''Tre anni di ferro. Dal disarmo di San Benedetto Po alla vittoria di Torino del 1706 nella corrispondenza fra Vittorio Amedeo II e il conte Giuseppe Biglione'', Torino, Provincia di Torino, 2003.
* Filippo Morgantini, ''Camillo Riccio e la costruzione della città borghese. Formazione e professione nella Torino delle grandi esposizioni attraverso i disegni di Camillo e Arnaldo Riccio nella Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte'', Torino, Provincia di Torino, 2004.
* ''Novus ordo. Il cammino delle Province verso l'Unità d'Itali''a, Torino, Provincia di Torino, 2008
* Monica Cuffia, ''I manoscritti araldici della Biblioteca della Provincia'', in ''"L'araldica del pennino"'', Atti del Convegno, Torino 2009, pp. 145-156.
* Rivista "Percorsi. Saggi e rassegne sulle fonti della Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte 'Giuseppe Grosso'", semestrale, 1 (2002) - 7 (2004).
 
Perse la propria rappresentanza parlamentare a seguito delle [[elezioni generali in Guatemala del 2019|elezioni generali del 2019]].
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== Note Loghi==
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<references /><br />
ANN Logo (antiguo).svg|2007
ANN Logo.svg|2011
Convergencia GT Logo.jpg|2014
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== CollegamentiRisultati esternielettorali ==
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* {{cita web|http://www.cittametropolitana.torino.it/cultura/biblioteca_storica|Sito ufficiale}}
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! [[Elezioni generali in Guatemala del 2011|Parlamentari 2011]]<br/><small><small>(con [[Winaq]] e [[Unità Rivoluzionaria Nazionale Guatemalteca|URNG-MAIZ]])</small>
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! [[Elezioni generali in Guatemala del 2015|Parlamentari 2015]]
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! [[Elezioni generali in Guatemala del 2019|Parlamentari 2019]]
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{{Partiti politici in Guatemala}}
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{{portale|musei|Piemonte|Torino}}
 
[[Categoria:Biblioteche di Torino]]
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