Augusto Ruspoli Ottoboni, VIII duca di Fiano e Ambarabà ciccì coccò: differenze tra le pagine
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'''Ambarabà ciccì coccò''' è il primo [[verso]] di una [[filastrocca]] in [[lingua italiana]] per bambini. È gioiosa, ma senza un particolare senso. Per la sua struttura ''circolare'', come del resto altre filastrocche, può essere ripetuta a piacere.
==
Quello seguente è il testo riportato da [[Cesare Segre]] in un numero di [[Strumenti critici]] del 1970<ref>{{cita|Segre}}</ref>:
{{quote|Ambarabà ciccì coccò<br>tre civette sul comò<br>che facevano l'amore<br>con la figlia del dottore.<br>Ma la mamma le chiamò... <br>ambarabà ciccì coccò.}}
=== Altre versioni ===
Quello che è, in genere, comune a tutte le versioni è l<nowiki>'</nowiki>''[[incipit]]''; fa eccezione una versione riportata dal [[Gianfranco Contini|Contini]] nel 1981<ref>{{cita|Contini}}</ref>, nella quale compare il verso "tre civette sulla cassettiera".
1.{{quote|Ambarabà ciccì coccò<br>tre civette sul comò<br>che facevano l'amore<br>con la figlia del dottore;<br>il dottore si ammalò <br>ambarabà ciccì coccò!}}
2.{{quote|Ambarabà ciccì coccò<br>tre galline sul comò<br>che facevano l'amore<br>con la figlia del dottore;<br>il dottore si ammalò <br>ambarabà ciccì coccò!}}
3.{{quote|Ambarabà ciccì coccò<br>tre scimmiette sul comò<br>che facevano l'amore<br>con la figlia del dottore;<br>il dottore si ammalò <br>ambarabà ciccì coccò!}}
== Etimologia ==
Sull'[[etimologia]] della parte iniziale di questa filastrocca esiste uno studio del [[linguista]] italiano [[Vermondo Brugnatelli]] ([[2003]]). A seguito di un'analisi basata sulla [[fonetica]] [[linguistica storica|storica]] dell'italiano, egli ha osservato che essa potrebbe risalire ad epoca [[lingua latina|latina]], quando doveva suonare qualcosa come "<SMALL>HANC PARA AB HAC QUIDQUID QUODQUOD</SMALL>". Trattandosi di una "[[conta]]", il senso doveva essere, a un dipresso, "''ripara questa (mano) da quest'altra (che fa la conta)...''"<ref>{{Cita web | url = http://www.brugnatelli.net/vermondo/articoli/ambara-m.htm | titolo = Per un'etimologia di am barabà ciccì coccò | cognome= Brugnatelli | nome= Vermondo}}</ref>.
==La filastrocca nell'arte e nello spettacolo==
La filastrocca è discretamente diffusa e talvolta viene citata, più o meno esplicitamente, in altre espressioni artistiche, dalle canzoni, non solo quelle per l'infanzia (ma anche brani pop/rock), al [[teatro]] e alla [[letteratura]]:
===Teatro===
*''Tre francobolli sul comò'' è il titolo di uno spettacolo teatrale di [[Romeo De Baggis]] del [[1982]], diretto da [[Fabio Battistini]], e interpretato da [[Paola Borboni]] e [[Diana Dei]].
*''Ambra Rabacci'' è un personaggio protagonista di alcuni sketch comici del duo [[Lillo & Greg]].
===Canzoni===
*Due canzoni dello [[Zecchino d'Oro]] hanno preso lo spunto da questa filastrocca. Si tratta di ''Tre civette sul comò'', scritta da Antonio Mennillo, [[Augusto Martelli|Augusto]] e Giordano Bruno Martelli e Jan Langosz ([[Zecchino d'Oro 1965|edizione del 1965]]) e ''Barabà, Ciccì e Coccò'', scritta da Vittorio Sessa Vitali e [[Renato Pareti]] ([[Zecchino d'Oro 1992|edizione del 1992]]).
*''Ambarabà'' è il titolo di una canzone interpretata da [[Nilla Pizzi]] e [[Maria Teresa Ruta]] nel [[2003]] (album ''Insieme... si canta meglio!''). Lo stesso titolo, ''Ambarabà'' è quello di una traccia dell'album ''[[Elettrodomestico (album)|Elettrodomestico]]'' del gruppo [[punk rock]] [[Punkreas]] ([[1997]]).
*''Ambarabaciccicoccò'' è il titolo di una canzone di Vasco Rossi contenuta nell'album ''[[Ma cosa vuoi che sia una canzone]]'' (1978).
*La famosa filastrocca viene rivisitata in chiave [[metal]] dal gruppo [[Hell Brood]]. Il pezzo s'intitola "àm-bàra-bà" ed è contenuto nell'album [[Lie Road]] uscito a maggio [[2013]].
* La filastrocca viene ironicamente ripresa nella canzone ''[[Complesso del primo maggio]]'', del gruppo rock Italiano [[Elio e le Storie Tese]]. In questa canzone vengono parodizzati i principali gruppi e cantanti che abitualmente si esibiscono al detto concerto e, nella parte "dedicata" a [[Davide Van De Sfroos]], l'ipotetica canzone composta nello stile del cantautore Monzese inizia con "La figlia del padrone voleva far l'amore con tre cassaintegrati sul comò".
*Nel 1992 la filastrocca viene citata dai [[Coro dei Piccoli Cantori di Milano|Piccoli Cantori di Milano]] nel brano dei [[Pooh]] ''In Italia si può.''
==Letteratura==
*[[Umberto Eco]] ha dedicato a questa filastrocca un [[paradosso|paradossale]] [[saggio]] di [[semiotica]], edito nell'opera ''[[Il secondo diario minimo]]'' (1992), in cui l'analizzava come fosse l'espressione di una [[cultura]] aliena.
*''Ambarabà'' è anche il titolo di un volume di [[Giuseppe Culicchia]] ([[2000]], Garzanti).
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*{{cita testo|autore=[[Cesare Segre]]|titolo=Testo, contesto, co-testo e cocòtesto|rivista=[[Strumenti critici]]|editore=Einaudi|anno=1970|cid=Segre}}
*{{cita testo|autore=[[Francesco Alberoni]]|titolo=Amore e movimento sul comò|rivista=La grotta dell'ovipara|anno=1979}}
*{{cita testo|autore=[[Gianfranco Contini]]|titolo=Il problema dell'energia nella tradizione italiana|rivista=[[Belfagor (rivista)|Belfagor]]|anno=1981|cid=Contini}}
*{{cita libro|autore = [[Umberto Eco]]|titolo=Il secondo diario minimo|città=Milano|editore=Bompiani|anno=1992|isbn=88-452-1833-3|pp=164-175}}
*{{cita libro|autore=[[Giuseppe Culicchia]]|titolo=Ambarabà|editore=Garzanti|città=Milano|anno=2000|isbn=88-11-62038-4}}
*[[Vermondo Brugnatelli]] "Per l'etimologia di ''am barabà ciccì coccò''", ''Lingua e Letteratura'' [Numero speciale 1983-2003] Milano-Feltre (IULM) 2003, pp. 261–264.
== Voci correlate ==
* [[Cavallino arrì arrò]]
* [[Eeny, meeny, miny, moe]]
* [[Trenta giorni ha settembre]]
{{Portale|italia|linguistica}}
[[Categoria:Conte]]
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