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{{nota disambigua|la relativa epoca del giudaismo|Periodo del Secondo Tempio}}
{{Sito archeologico
|Nome =Secondo Tempio <br>(Tempio di Erode)
|Immagine =420.Western Wall plaza.Jerusalem.jpg
|Didascalia = Piazza del Muro Occidentale
|Civiltà = [[Israeliti]]
|Utilizzo = luogo di culto
|Epoca= VI secolo a.C. (536-515 a.C.)
|Stato = ISR
|Suddivisione3 = Gerusalemme
|Parte di =
|Visitabile = sì
}}
[[File:Jerusalem Modell BW 2.JPG|thumb|upright=1.4|Modello del Secondo Tempio]]
Il '''Secondo Tempio''' di Gerusalemme è la ricostruzione del primo [[Tempio di Gerusalemme]] (il [[Tempio di Salomone]]), distrutto dal [[babilonia|babilonese]] [[Nabucodonosor II]] nel [[586 a.C.]]
Il Secondo Tempio fu completato nel [[515 a.C.]], dopo l'[[esilio babilonese]], così come raccontato nel [[Libro di Esdra]], e distrutto nel [[70|70 d.C.]] dal generale romano [[Tito (imperatore)|Tito]].
== Collegamenti esterni modificati == ▼
Durante questo periodo esso fu il centro culturale e spirituale del [[Giudaismo]] ed il luogo dei sacrifici rituali.
Gentili utenti,
[[Erode il Grande]], a partire dal [[19 a.C.]], fece un ampliamento importante del ''Secondo Tempio''; per questo motivo il Tempio di Gerusalemme, da quella data, viene anche chiamato '''Tempio di Erode'''.
ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina [[Claudio Damiani]]. Per cortesia controllate la [https://it.wikipedia.org/w/index.php?diff=prev&oldid=94707812 mia modifica]. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a [[:m:InternetArchiveBot/FAQ|queste FAQ]]. Ho effettuato le seguenti modifiche:
== Costruzione del Secondo Tempio ==
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20131015045836/http://poesia.blog.rainews24.it/2013/09/16/claudio-damiani-vince-il-premio-camaiore-2013/ per http://poesia.blog.rainews24.it/2013/09/16/claudio-damiani-vince-il-premio-camaiore-2013/
Dopo il ritorno dall'[[esilio babilonese]], sotto la guida di [[Zorobabele]], nominato governatore della [[Giudea]] e [[sommo sacerdote]] [[Joshua (sommo sacerdote)|Joshua]], immediatamente si cerca di ricostruire [[Gerusalemme]] e la Giudea, devastati ed abbandonati 70 anni prima.
Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot
Gli esuli che ritornano in Giudea sono animati da grande fervore religioso e desiderano ricostruire il luogo di culto e riprendere il rituale dei sacrifici. Sono sostenuti in questo fervore dai [[profeta|profeti]] [[Aggeo]] e [[Zaccaria (profeta)|Zaccaria]], autori, rispettivamente, del [[libro di Aggeo]] e del [[libro di Zaccaria]]. Essi erigono l'altare di Dio precisamente nel suo antico luogo. Nel [[535 a.C.]] le [[fondazioni]] del Secondo Tempio sono concluse. Il Tempio è pronto per essere consacrato nella primavera del [[515 a.C.]], più di venti anni dopo il ritorno da [[Babilonia]].
Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 21:44, 16 feb 2018 (CET)
Secondo i calcoli fatti da [[Giuseppe Flavio]]:
{{Citazione|Dalla sua prima fondazione, ad opera di re Salomone, fino alla distruzione avvenuta nel secondo anno di regno di Vespasiano, abbiamo 1.300 anni, 7 mesi e 15 giorni; dalla seconda fondazione, fatta da Aggeo nel secondo anno del regno di [[Ciro il Grande|Ciro]], fino alla distruzione sotto Vespasiano trascorsero 639 anni e 45 giorni.|Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', VI, 4.8.269-270.}}
== Collegamenti esterni modificati ==
== Struttura ==
[[File:Temple sketch2.png|upright=1.4|thumb|left|Pianta del tempio, come descritto da Giuseppe Flavio con le quattro porte sui lati sud e nord, le due sul lato occidentale, ecc.]]
Gentili utenti,
Secondo la descrizione fatta da [[Giuseppe Flavio]] al tempo dell'[[assedio di Gerusalemme (70)|assedio]] del [[70]] durante la [[prima guerra giudaica]], il grande tempio, sorgeva su una collina imprendibile, anche se ai primordi la spianata sulla sommità era appena sufficiente a contenere il santuario e l'altare, poiché tutto intorno vi erano profondi burroni. [[Re Salomone]], che fu il fondatore del tempio, innalzò sul lato orientale un bastione alla sommità del quale vi costruì un portico.<ref name="GFlavioV.5.1">Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', V, 5.1.</ref> Nel corso dei secoli seguenti il popolo di Gerusalemme continuò a trasportare terra, allargando sempre più la spianata sulla cima. Fu così che procedettero prima ad abbattere il muro settentrionale, poi allargarono lo spiazzo andando ad includere col tempo il recinto dell'intero tempio. In seguito costruirono anche sugli altri tre lati della collina dei bastioni, vi racchiusero il santuario. Dove il terreno circostante era maggiormente scosceso e profondo, il bastione fu innalzato per trecento cubiti (133 metri) e in alcuni punti anche di più. I blocchi usati in questi lavori misuravano fino a quaranta cubiti (17,8 metri).<ref name="GFlavioV.5.1"/>
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Tutti i portici avevano un doppio ordine di colonne alte venticinque cubiti (ciascuna di un unico pezzo di marmo bianchissimo, perfettamente levigato e simmetrico), con i soffitti rivestiti di pannelli di cedro. La larghezza dei portici era di trenta cubiti e il loro perimetro complessivo, che racchiudeva anche la [[fortezza Antonia]], era di sei [[stadio (unità di misura)|stadi]]. Tutto lo spazio incluso dal portico era pavimentato con pietre di svariate qualità e colori. Chi lo attraversava per raggiungere il secondo piazzale, si trovava di fronte ad una balaustra in pietra, alta tre cubiti, dove erano poste una serie di lapidi con incise le leggi della purificazione, alcune in lingua greca altre in latino, affinché nessuno straniero potesse entrare nel luogo santo, seconda parte del tempio.<ref name="GFlavioV.5.2">Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', V, 5.2.</ref>
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20160304102443/http://www.spezialmente.it/pagina.php?idmenu=1&idsubmenu=3&id=6423 per http://www.spezialmente.it/pagina.php?idmenu=1&idsubmenu=3&id=6423
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[[File:Jerusalem Modell BW 3.JPG|upright=1.4|thumb|Ricostruzione ideale del tempio: la scalinata di quattordici gradini da cui si accedeva al secondo cortile interno, ecc.]]
Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 15:42, 16 ago 2019 (CEST)
Vi si accedeva attraverso una scalinata di quattordici gradini, e la parte superiore aveva forma di un quadrato, racchiusa da un muro che rispetto all'esterno era alto quaranta cubiti, internamente invece di venticinque cubiti, poiché il pavimento interno poggiava su un livello superiore della collina. Terminati i quattordici scalini, ci si trovava su una terrazza pianeggiante larga dieci cubiti fino al muro. Da qui ancora scale di cinque scalini che portavano alle porte: a nord e a sud erano otto, quattro su ciascun lato, mentre a oriente erano due (da questa parte vi era un'area riservata alle donne per le loro cerimonie di culto). Anche sugli altri lati c'era una porta a sud e una porta a nord, per consentire alle donne di entrare nel loro recinto, visto che dalle altre porte non era consentito loro di passare. Sul lato occidentale non v'era infine alcuna porta. I portici fra le porte, rivolti dal muro verso l'interno, di fronte alle sale del tesoro, erano sorrette da un solo ordine di grandi colonne.<ref name="GFlavioV.5.2"/>
Nove delle porte erano ricoperte d'oro e d'argento, come pure gli stipiti e gli architravi, mentre quella fuori del santuario era di bronzo di Corinto ed era più pregiata di quelle ricoperte d'argento e d'oro. Ogni porta aveva [[Infisso (architettura)|due battenti]], ciascuno dei quali aveva dimensioni pari a trenta cubiti di altezza e quindici di larghezza. Al di là della soglia, gli ingressi verso l'interno avevano su due lati delle [[esedra|esedre]] a forma di torre, larghe e lunghe trenta cubiti, alte più di quaranta cubiti. Ciascuna poggiava su due colonne che avevano una circonferenza di dodici cubiti ciascuna. Stesse dimensioni avevano le altre porte, mentre molto più grande era la porta che si trovava ad occidente della porta Corinzia e che si apriva dal recinto delle donne verso est, di fronte alla porta del santuario.<ref name="GFlavioV.5.3">Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', V, 5.3.</ref> Questa porta era alta infatti cinquanta cubiti, con battenti di quaranta cubiti, e una decorazione più ricca con notevoli rivestimenti d'argento e d'oro. La decorazione delle nove porte fu ordinata da [[Tiberio Giulio Alessandro Maggiore|Alessandro]], il padre di [[Tiberio Giulio Alessandro|Tiberio]]. Dal recinto delle donne alla porta più grande si saliva mediante una scala di quindici scalini, poiché questi ultimi erano più bassi dei cinque scalini che conducevano alle altre porte.<ref name="GFlavioV.5.3"/>
[[File:Menorah 0307.jpg|thumb|upright=0.8|left|Ricostruzione della [[Menorah]] (lampada a sette bracci) del Tempio ([[Temple Institute]])]]
Il santuario vero e proprio, o sacro tempio, sorgeva nel mezzo e vi si accedeva da dodici scalini. L'altezza della facciata era uguale alla larghezza, pari a cento cubiti (44,45 metri), mentre la parte posteriore era di quaranta cubiti più stretta, in modo che sul davanti fosse più larga di venti cubiti da entrambe le parti. La porta principale misurava settanta cubiti di altezza e venticinque di larghezza, completamente ricoperta d'oro nella sua parte esterna. All'interno il tempio era diviso su due piani e solo il vestibolo appariva come un unico corpo con l'altezza di novanta cubiti, la larghezza di cinquanta e la profondità di venti.<ref name="GFlavioV.5.4">Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', V, 5.4.</ref> La porta di accesso al tempio era ricoperta d'oro come tutta la parete in cui era inserita. Al di sopra vi erano dei tralci di [[Vitis|viti]] d'oro da cui pendevano grappoli della grandezza di un uomo. La porta di accesso aveva dei battenti d'oro alti cinquantacinque cubiti e larghi sedici. Davanti pendeva una tenda babilonese, di identica altezza e di vari colori, dal lino bianco alla lana azzurra, rossa e purpurea. Col rosso si alludeva al fuoco, col lino alla terra, con l'azzurro all'aria e con la porpora al mare, poiché il lino è prodotto dalla terra e la porpora dal mare. Sulla tenda era, quindi, rappresentata tutta la volta celeste, esclusi i segni dello [[zodiaco]].<ref name="GFlavioV.5.4"/>
La parte inferiore del santuario era alta sessanta cubiti, lungo altrettanto e largo venti. I sessanta cubiti di lunghezza erano suddivisi in due parti. La prima, lunga circa quaranta cubiti, conteneva tre opere d'arte famosissime a quel tempo: una [[Menorah]] (lampada a sette bracci), una tavola e un altare per gli incensi. I sette bracci della lampada rappresentavano i pianeti; i dodici pani sulla tavola simboleggiavano i segni zodiacali e l'anno. L'altare degli incensi era dotato di tredici profumi ricavati da mare e terra, a significare che tutto viene da Dio.<ref name="GFlavioV.5.5">Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', V, 5.5.</ref>
La parte successiva del tempio misurava venti cubiti ed era separata da una tenda. Era una parte accessibile solo al sommo sacerdote e inaccessibile ed inviolabile a chiunque, e si chiamava il "[[Santo dei Santi]]". Ai lati del santuario inferiore si trovavano numerose stanze disposte su tre piani, comunicanti fra loro, alle quali si aveva accesso attraverso una serie di porte poste su entrambi i lati dell'ingresso. La parte superiore del tempio non aveva stanze, essendo meno larga ed innalzandosi per quaranta cubiti. Aveva poi meno ornamenti rispetto alla parte inferiore. E così se sommiamo i quaranta della parte superiore ai sessanta della parte inferiore otteniamo un'altezza complessiva di cento cubiti.<ref name="GFlavioV.5.5"/>
All'esterno il tempio era ricoperto ovunque da massicce piastre di oro, tanto che fin dal sorgere del sole rifletteva la luce in modo abbagliante per chi lo guardava. A chi si dirigeva verso Gerusalemme, appariva da lontano come un monte coperto di neve, poiché dove non era ricoperto d'oro lo era di pietra bianchissima. Sulla sommità erano posti degli spuntoni d'oro estremamente aguzzi per impedire agli uccelli di posarvisi sopra e imbrattare il tempio. Alcuni dei blocchi di pietra misuravano quarantacinque cubiti di lunghezza, cinque di altezza e sei di larghezza. Davanti al tempio si trovava un altare alto quindici cubiti, largo e lungo cinquanta cubiti, a pianta quadrata, con gli angoli sporgenti a forma di corni. Vi si accedeva dalla parte meridionale. Il tempio e l'altare erano circondati da un parapetto di pietra levigata, alto un cubito, che separava il popolo dai sacerdoti.<ref name="GFlavioV.5.6">Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', V, 5.6.</ref>
== Differenze con il Primo Tempio ==
Alcuni elementi erano andati persi con la distruzione del primo tempio e non poterono essere rimpiazzati: l'[[Arca dell'Alleanza]], gli [[Urim e Tummim]], l'olio santo, il fuoco sacro, le tavole dei [[dieci comandamenti]], la [[manna (Bibbia)|manna]] ed il [[bastone di Aronne]].
A differenza del Primo Tempio, il Secondo Tempio possedeva una parte di cortile esterno nel quale potevano pregare i [[Goyim]], i quali adoravano [[Tetragramma Biblico|Dio]] ma non erano sottomessi alle leggi del [[Giudaismo]].
== Ampliamento con Erode ==
Verso il [[19 a.C.]] [[Erode il Grande]] mise mano ad un rinnovamento e a un ampliamento importante del Secondo Tempio. Il monumento risultante viene talvolta chiamato [[Tempio di Erode]]. I lavori, comprensivi di tutte le diverse parti, terminarono nel [[64]] d.C.<ref>http://spazioinwind.libero.it/popoli_antichi/Religioni/tempio-gerusalemme.html</ref>, solamente sei anni prima della sua definitiva distruzione ([[70]]).
==Cerimonia e processione==
Coloro che, pur essendo di stirpe sacerdotale, non partecipavano alle sacre funzioni a causa di difetti fisici, stavano all'interno del parapetto insieme con i sacerdoti senza difetti, portavano vesti comuni, poiché solo chi officiava alla funzione poteva indossare le sacre vesti. Salivano, quindi, all'altare e al santuario solo i sacerdoti senza peccato, vestiti di [[bisso]], che si astenevano dal bere vino puro.<ref name="GFlavioV.5.7">Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', V, 5.7.</ref>
Insieme a questi saliva anche il [[sommo sacerdote]], solo nei giorni di sabato, nei noviluni o in occasione di una qualche festività nazionale o anche durante l'assemblea annuale di tutto il popolo. Il sommo sacerdote officiava con un paio di brache, sopra una sottoveste di lino e al di sopra una veste sontuosa color azzurro lunga fino ai piedi, ornata di frange, con appesi campanelli d'oro (simboli del tuono) e melagrane (simboli del fulmine). La fascia che si trovava sul petto era ricamata con strisce di cinque colori, l'oro, la porpora, il rosso, il lino e l'azzurro. Anche la mantellina aveva gli stessi colori, ma con maggior quantità di oro. La mantellina era fissata con due fermagli d'oro adornate da magnifiche gemme su cui erano incisi i nomi [[eponimo|eponimi]] delle tribù che compongono Israele.<ref name="GFlavioV.5.7"/> Nella parte anteriore dell'abito pendevano dodici pietre, disposte su quattro file, una [[Sardonio|sardonica]], un [[topazio]], uno [[smeraldo]], un carbuncolo, un diaspro, uno [[zaffiro]], un'[[Agata (minerale)|agata]], un'[[ametista]], un ligurio, un [[onice]], un [[berillo]] e un [[Olivina|crisolito]], sulle quali erano incise le dodici tribù di Israele. Il capo era coperto da una [[tiara]] di bisso con la parte orlata in azzurro ed una corona d'oro, con in rilievo le lettere sacre (quattro vocali). Queste vesti erano solo per le cerimonie più importanti.<ref name="GFlavioV.5.7"/>
== Distruzione del Secondo Tempio ==
[[File:Francesco Hayez 017.jpg|thumb|''La distruzione del Secondo Tempio'', dipinto di [[Francesco Hayez]]]]
{{Vedi anche|Prima guerra giudaica}}
Nel [[66]] scoppiò un'insurrezione ebraica che diede inizio alla [[prima guerra giudaica]]. Quattro anni più tardi, nel [[70]], le legioni romane comandate da [[Tito (imperatore)|Tito]] riconquistarono e distrussero [[Gerusalemme]], compreso il Secondo Tempio. Questo avvenimento, particolarmente doloroso nella storia giudaica, è commemorato ogni anno il nono giorno del [[Av (mese)|mese ebraico Av]].
== Note ==
<references/>
== Voci correlate ==
* [[Muro Occidentale]]
* [[Monte Moriah]]
* [[Terzo Tempio]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
▲== Collegamenti esterni ==
* [http://www.zonerama.com/Kutomanov/Album/4698430 Second Temple of Jerusalem] (renders album of 3d model) / Zonerama photo gallery
{{Portale|Antica Roma|ebraismo|Israele}}
[[Categoria:Templi ebraici]]
[[Categoria:Architetture religiose di Gerusalemme]]
[[Categoria:Architetture d'Israele scomparse]]
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