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[[File:Flag of Province Sudetenland.Svgsvg|thumb|right|Bandiera del Sudetenland]]
[[File:Sudetendeutsche.png|thumb|right|Le regioni [[Lingua tedesca|germanofone]] durante il [[periodo interbellico]] in relazione agli attuali confini della [[repubblica Ceca]]. Il colore indica la concentrazione della popolazione.]]
 
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== Spiegazione del toponimo ==
La regione prende il nome dalla catena montuosa dei [[Sudeti]], che nel XIX secolo delimitava a settentrione le regioni austriache della [[Boemia]], della [[Moravia]] e della [[Slesia ceca|Slesia Austriaca]], separandole dalla [[Germania]]. Il medesimo toponimo può essere ritrovato nella [[Sudeti (provincia)|provincia dei Sudeti]], fondata il 29 ottobre 1918 dai rappresentanti politici della popolazione di lingua tedesca, sulla base del principio di [[autodeterminazione dei popoli]] e dei [[Quattordici punti]] (la proclamazione della ''provincia austriaca dei Sudeti'' avvenne il giorno successivo), con lo scopo di annettersi alla [[Repubblica dell'Austria tedesca]] e quindi al [[Germania|Regno di Germania]], sottraendosi alla dominazione [[Cecoslovacchia|cecoslovacca]]. Il [[Trattato di Saint-Germain-en-Laye (1919)|trattato di Saint-Germain]] tuttavia stabilì che la regione rimanesse sotto il controllo del neonato Stato Cecoslovacco. La denominazione ''Sudetenland'' continuò comunque ad indicare le zone della Boemia e della Moravia abitate da popolazioni di lingua tedesca e gli abitanti di queste terre vennero frequentemente definiti [[tedeschi dei Sudeti]], anziché boemi e moravi tedeschi, come era stato più comune nel XIX secolo.<ref name="Westermann Lexikon der Geographie">''Sudetenland.'' In: Westermann Lexikon der Geographie, Bd. IV, Sp. 450.</ref>
 
[[File:Germans in western Austro-Hungaria.gif|thumb|360px|Regioni abitate prevalentemente da popolazioni di lingua tedesca (in rosso) nell'Impero Austroungarico (''Distribution of Races in Austria-Hungary'', in: ''The Historical Atlas'', di William R. Shepherd, 1911)]]
[[File:Tschechen1880.gif|thumb|360px|Ritaglio della mappa dei popoli dell'Austria-Ungheria (''Völkerkarte von Oesterreich-Ungarn'', Andrées Weltatlas del 1880): i ''germani'' in rosso e gli ''slavi'' in verde]]
 
== Delimitazioni ==
[[File:Sudetenland Reichsgau 1944.png|thumb|Il Reichsgau Sudetenland, costituito nel 1939 in seguito all'occupazione tedesca]]
Il Sudetenland non coincide con i territori ove sorge la catena montuosa dei [[Sudeti]], né con i ''Sudetenländer'' (in ceco ''Sudetské země'', letteralmente: regioni dei Sudeti, al plurale), termine usato per identificare l'unione delle regioni prima austro-ungariche e poi cecoslovacche della Boemia, della Moravia e della Slesia. La regione è piuttosto definita a partire dal 1918 come l'insieme dei territori della Boemia, della Moravia e della Slesia abitati prevalentemente da popolazioni di [[nazionalità]] tedesca.
 
[[File:Reichsgaue.png|thumb|hochkant=1.2|I [[Reichsgau]] nel 1941]]
[[File:Sudetenland.png|thumb|Reichsgau Sudetenland]]
 
Dopo l'annessione alla Germania di vasti territori della Cecoslovacchia avvenuta in seguito alla [[Conferenza e accordo di Monaco|conferenza di Monaco]] il 1 e 2 ottobre 1938, con una legge del 14 aprile 1939 fu istituito il [[Reichsgau]] del [[Sudetenland (Reichsgau)|Sudetenland]] con capitale [[Liberec]]. Esso era costituito dalle province del [[Sudetenland (provincia)|Sudetenland]] e della [[Boemia Tedesca]] e fu soppresso alla fine della [[seconda guerra mondiale]], l'8 maggio 1945.
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=== Storia fino al 1918 ===
[[File:Germans in western Austro-Hungaria.gif|thumb|360px|Regioni abitate prevalentemente da popolazioni di lingua tedesca (in rosso) nell'Impero Austroungarico (''Distribution of Races in Austria-Hungary'', in: ''The Historical Atlas'', di William R. Shepherd, 1911)]]
[[File:Tschechen1880.gif|thumb|360px|Ritaglio della mappa dei popoli dell'Austria-Ungheria (''Völkerkarte von Oesterreich-Ungarn'', Andrées Weltatlas del 1880): i ''germani'' in rosso e gli ''slavi'' in verde]]
 
In base alle più antiche fonti storiografiche disponibili, la regione, in cui si erano insediate popolazioni [[Celti|celtiche]], fu colonizzata e dominata nel I secolo d.C. dalla popolazione [[Germani|germanica]] dei [[Marcomanni]]. Essi commerciarono con i [[Civiltà romana|Romani]], ma si scontrarono anche ripetutamente con le loro mire espansionistiche, a cui si opposero efficacemente sotto la guida di [[Maroboduo]]. Le migrazioni dei secoli successivi, che portarono le popolazioni germaniche dell'[[Europa centrale]] ad acquisire sempre più terre e potere ai danni dell'[[impero romano]], interessarono in modo significativo anche la Boemia. Nel VI secolo la regione fu colonizzata da popolazioni slave. Secondo una leggenda, il primo nucleo del popolo ceco si stabilì su monte [[Říp]], condotti da Praotec Čech (Progenitore Ceco). Probabilmente essi giunsero da est, dopo aver superato i [[Monti Tatra]]; non è tuttavia esclusa una provenienza dall'odierna [[Croazia]]. I ritrovamenti archeologici confermano che fino all'arrivo dei primi slavi, la regione era ancora abitata da germani e che le due popolazioni continuarono a convivere pacificamente per parecchi secoli.
 
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Le tensioni sembrarono attenuarsi negli anni 1920, quando in due successive elezioni i cittadini di lingua tedesca votarono in maggioranza per partiti favorevoli ad un'integrazione. Nonostante ciò molti tedeschi dei Sudeti continuarono a rifiutare la propria appartenenza alla Cecoslovacchia.
 
Il 1 ottobre 1933 [[Konrad Henlein]] fondò il partito [[Sudetendeutsche Partei]] (SdP), che inizialmente puntava al riconoscimento di una maggiore autonomia per il Sudetenland da parte della Cecoslovacchia. In seguito il partito si avvicinò sempre di più alle posizioni di [[Adolf Hitler]] e del suo [[Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori Tedeschi]] che nel frattempo aveva preso il potere in Germania.
I successi elettorali del partito di Henlein negli anni 1935 e 1936 sono segno di un diffuso malcontento tra la popolazione delle regioni di confine della Cecoslovacchia, dovuto principalmente alla scarsità di investimenti pubblici in tali aree ed alla difficoltà della popolazione di lingua tedesca di ottenere impieghi pubblici, ad esempio nelle ferrovie o nelle poste. <ref>Leopold Grünwald: ''Der Sudetendeutsche Widerstand gegen Hitler (1938–1945).'' In: ders. (Hrsg.): ''Sudetendeutsche – Opfer und Täter. Verletzungen des Selbstbestimmungsrechtes und ihre Folgen 1918–1982''. Junius, Wien 1983, pag. 41.</ref>
 
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=== L'accordo di Monaco e l'occupazione tedesca della Cecoslovacchia ===
[[Immagine:Bundesarchiv Bild 137-049535, Anschluß sudetendeutscher Gebiete.jpg|thumb|200px|Adolf Hitler durante una parata militare il 4 ottobre 1938 a [[Kraslice]] in occasione dell'Anschluss del Sudetenland]]
[[Immagine:Bundesarchiv Bild 183-H13160, Beim Einmarsch deutscher Truppen in Eger.jpg|thumb|360px|Saluto nazista da parte di alcuni abitanti di [[Cheb]]]]
 
Tramite l'[[Conferenza e accordo di Monaco|accordo di Monaco]], siglato grazie alla mediazione di [[Benito Mussolini]], il governo britannico di [[Neville Chamberlain]] e quello francese di [[Édouard Daladier]] riuscirono a scongiurare un intervento militare da parte di Hitler, senza però impedire a quest'ultimo il raggiungimento dei propri obiettivi. Il governo cecoslovacco guidato dal presidente [[Edvard Beneš|Beneš]] fu escluso dalle trattative. Dopo che l'accordo fu siglato il 30 settembre 1938, tra l'1 ed il 2 ottobre fu completata l'annessione del Sudetenland da parte della Germania.<ref>Khan, ''Die deutschen Staatsgrenzen'', [http://books.google.de/books?id=V01T5VI4nZ4C&lpg=PA90&dq=Eingliederung%20des%20Sudetenlandes&pg=PA90#v=onepage&q=Eingliederung%20des%20Sudetenlandes&f=false S. 90].</ref> I territori annessi erano abitati da 3,63 milioni di persone, di cui 2,9 milioni di tedeschi e 700.000 cechi. <ref>Jörg Osterloh: ''Nationalsozialistische Judenverfolgung im Reichsgau Sudetenland 1938–1945.'' Oldenbourg, München 2006, ISBN 3-486-57980-0, passim.</ref> Questi ultimi dovettero trasferirsi nei territori rimasti cecoslovacchi. Anche molti tedeschi oppositori politici del regime nazista fuggirono verso le regioni più interne della Boemia e della Moravia, per continuare da lì la loro lotta. La maggior parte di essi però fu rimpatriata dalle autorità, lasciandoli alla mercé del regime nazista. <ref>Leopold Grünwald: ''Der Sudetendeutsche Widerstand gegen Hitler (1938–1945).'' In: ders. (Hrsg.): ''Sudetendeutsche – Opfer und Täter. Verletzungen des Selbstbestimmungsrechtes und ihre Folgen 1918–1982''. Junius, Wien 1983.</ref>
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=== Interpretazioni e reazioni ===
[[Immagine:Bundesarchiv Bild 183-H13160, Beim Einmarsch deutscher Truppen in Eger.jpg|thumb|360px|Saluto nazista da parte di alcuni abitanti di [[Cheb]]]]
Tramite l'accordo di Monaco (definito da parte ceca "Diktat di Monaco", in ceco "Mnichovský diktát", o anche "tradimento di Monaco", in ceco "Mnichovská zrada") del 29 settembre 1938 la popolazione tedesca del Sudetenland vide finalmente riconosciuto il proprio diritto all'autodeterminazione, a cui aspirava fin dalla caduta dell'[[Impero austro-ungarico|Austria-Ungheria]] nel 1918, ma che le era stato negato dal trattato di St. Germain. (Si può evincere tale punto di vista dal discorso dell'ex cancelliere austriaco [[Karl Renner]], che era originario della Moravia meridionale, in occasione dell'Anschluss nel marzo 1938.) D'altra parte tale diritto all'autodeterminazione nello specifico contesto dell'epoca ebbe come conseguenza la sottomissione del Sudetenland al regime nazista. Nonostante ciò la stragrande maggioranza della popolazione appoggiò l'annessione alla Germania. Nel 2002 destò scandalo una dichiarazione dell'ex premier ceco [[Miloš Zeman]], che arrivò a definire i tedeschi dei Sudeti la quinta colonna del terzo Reich.
 
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== Lingua ==
Siccome oggi non esistono più comunità linguistiche chiuse di tedeschi del Sudetenland, i dialetti di queste popolazioni sono ad altissimo rischio di estinzione. Essi si suddividono in cinque famiglie:
* bavarese centrale (Moravia meridionale, media e bassa [[Selva Boema]], SchönhengstHřebečsko, le isole linguistiche di [[České Budějovice]], [[Vyškov]], [[Brno]] e [[Olomouc]])
* bavarese settentrionale (Boemia occidentale, inclusa la regione di [[Cheb]], e l'isola linguistica di [[Jihlava]])
* dialetti della Franconia orientale (dalla Boemia nord-occidentale fino alla regione di [[Bamberga]], presente anche nelnella Schönhengstregione Hřebečsko e nella Moravia centro-settentrionale)
* alto sassone (Boemia Settentrionale a ovest di [[Děčín]] e con contaminazioni di bavarese settentrionale nell'isola linguistica di [[Jihlava]])
* dialetti della Lusazia e della Slesia (Boemia settentrionale a est di [[Děčín]], Boemia orientale, Moravia settentrionale, Slesia Sudeta).
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== Bibliografia ==
* {{en}} [http://books.google.com/books?id=it0-Zi2nEX0C&printsec=frontcover&hl=pl&source=gbs_v2_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false Forced Migration in Central and Eastern Europe, 1939–1950]
* [[Wilhelm Weizsäcker]]: ''Quellenbuch zur Geschichte der Sudetenländer.'' Hrsg. vom [[Collegium Carolinum (Institut)|Collegium Carolinum]] im Verlag Robert Lerche, München 1960.
* Alfred Bohmann: ''Das Sudetendeutschtum in Zahlen.'' Hrsg. vom [[Sudetendeutscher Rat|Sudetendeutschen Rat]], München 1959.
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* Ernst Schremmer: ''Sudetenland in Farbe: Kein schöner Land in jener Zeit'' (Bildband). Adam Kraft Verlag, Mannheim 1985, ISBN 3-8083-1082-0.
* {{en}} [http://books.google.com/books?id=it0-Zi2nEX0C&printsec=frontcover&hl=pl&source=gbs_v2_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false Forced Migration in Central and Eastern Europe, 1939–1950]
 
 
 
== Note ==
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{{Portale|Germania|Repubblica Ceca|Seconda guerra mondiale|Storia}}
 
<nowiki>[[Categoria:Boemia]]
[[Categoria:Gruppi etnici e minoranze di origine tedesca]]
[[Categoria:Regioni storiche della Repubblica Ceca]]
[[Categoria:Slesia]]
[[Categoria:Storia della Repubblica Ceca]]
[[Categoria:Storia della Cecoslovacchia]]</nowiki>