Nucleo Automobilistico del Regio Esercito: differenze tra le versioni

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Nell'ambito della moderna fase storica rappresentata dalla rapida evoluzione tecnica degli [[Automobile#Da maschile a femminile|automobili]], anche il Regio Esercito prese in esame le opportunità offerte dalla nuova invenzione. Nel [[1895]] il [[Stato maggiore del Regio Esercito|Comando del Corpo di Stato Maggiore]] iniziò a studiare la possibilità di dotarsi di automezzi per il traino meccanico e, nel [[1898]], fu nominata un'apposita commissione per lo studio dei mezzi meccanici da trasporto, da impiegare in operazioni militari, con particolare riguardo ai terreni montani.
Tale commissione deliberò l'acquisto di due [[Motrice alternativa|trattori a vapore]] [[De Dion-Bouton]] da 50 e da 30 [[HP]], rispettivamente consegnati nel [[1899]] e nel [[1900]], entrambi affidati alla [[Brigata Ferrovieri del Genio]] di stanza alla [[Batteria Nomentana]].
Nel [[1901]] il [[Ministero della guerra del Regno d'Italia|Ministero della Guerra]] autorizzò l'acquisto della prima automobile con [[motore endotermico]] e fu scelta una [[Fiat 24-32 HP|Fiat 24 HP]].
 
==L'unità motorizzata==
[[File:Chagny-FR-08-commémoration de l'invasion d'août 1914-16.jpg|thumb|Un [[Fiat 24-32 HP|autocarro Fiat 24 HP]] del 1903]]
Verificate le buone prestazioni e l'affidabilità dell'automezzo, vennero commissionate alla FIAT altre 8 vetture di tipo [[Fiat 12 HP|12 HP]] e 24 HP.
 
In vista delle grandi manovre che si svolsero in [[Campania]], nel 1905 fu costituito il "Nucleo Automobilistico"; un'unità sperimentale che raggruppava i due trattori De Dion-Bouton, 8 autovetture [[FIAT]] dell'Esercito e altre 21 autovetture private affidate ai volontari del BVCA (Battaglioni volontari ciclisti ed automobilisti), poi divenuto [[Corpo nazionale volontari ciclisti automobilisti]].
 
La prova sui terreni accidentati del [[Sannio]] fu soddisfacente e nel [[1906]] venne sciolto il "Nucleo Automobilistico" e costituita la "[[Sezione Automobili del Regio Esercito Italiano|Sezione Automobili]]" che alle grandi manovre del [[1907]], tenutesi nell'[[Provincia di Novara|Alto Novarese]], poteva contare su un parco macchine di 55 autovetture e 18 [[Autocarro|autocarri]].
 
Nel [[1909]] il Ministero della Guerra decise l'acquisto di 450 autocarri del peso di 5 000 [[Chilogrammo|kg]], con portata utile da 2 000 a 2 500  kg, fabbricati dalle quattro maggiori [[case automobilistiche]] italiane dell'epoca. In seguito a tale fornitura venne costituito il "[[Battaglione Automobilistico del Genio]]" che partecipò alla [[Guerra di Libia]].
 
==Bibliografia==
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* [[Corpo nazionale volontari ciclisti automobilisti]]
* [[Servizio automobilistico dell'Esercito]]
 
 
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[[Categoria:Regio Esercito]]
[[Categoria:Unità militari italiane]]
[[Categoria:Arma dei trasporti e materiali]]