Benjamin Lay: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Benjamin
|Cognome = Lay
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita = 26 gennaio
|AnnoNascita =
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 3 febbraio
|AnnoMorte =
|Epoca = 1600▼
|Attività = attivista
|Nazionalità = inglese
|PostNazionalità = , considerato il primo [[Abolizionismo|abolizionista]] moderno<ref name=Mannucci>{{cita libro | cognome=Mannucci | nome=Erica Joy | titolo=[[La cena di Pitagora]] | editore=Carocci | città=Roma | anno=2008 | pagine=pag. 85 | ISBN =ISBN 978-88-430-4574-7}}</ref>▼
▲|Epoca = 1600
|Immagine = Benjamin Lay (1681-1760) colored (Alter Fritz).jpg
▲|Epoca = 1700
|Didascalia = Ritratto di Benjamin Lay
▲|PostNazionalità=, considerato il primo [[Abolizionismo|abolizionista]] moderno<ref name=Mannucci>{{cita libro | cognome=Mannucci | nome=Erica Joy | titolo=[[La cena di Pitagora]] | editore=Carocci | città=Roma | anno=2008 | pagine=pag. 85 | ISBN =ISBN 978-88-430-4574-7}}</ref>
}}
==Biografia==
Di religione [[Quaccherismo|quacchera]], emigrò nel [[1731]] nelle colonie [[Stati Uniti d'America|americane]]. Come [[Thomas Tryon]] – al quale si rifaceva direttamente – era stato [[mercante]] nei [[Caraibi]], cercando di battersi contro lo [[schiavismo]]. Proseguì le sue battaglie in [[Pennsylvania]], dove coltivò ortaggi e canapa, impegnandosi anche a diffondere il [[vegetarianismo]]. Lay non consumava cibi né indossava abiti che fossero costati la vita agli animali o che derivassero dal lavoro degli schiavi.<ref name=Mannucci/>▼
[[File:Slave-Keepers Lay(Alter Fritz).jpg|thumb|Una condanna della schiavitù scritta da Benjamin Lay nel [[1737]] a [[Filadelfia]]]]
▲Di religione [[Quaccherismo|quacchera]], emigrò nel [[1731]] nelle colonie [[Stati Uniti d'America|americane]]. Come [[Thomas Tryon]] – al quale si rifaceva direttamente
Proseguì le sue battaglie in [[Pennsylvania]], dove si dedicò all'[[apicoltura]] e alla coltivazione di ortaggi e [[Cannabis sativa|canapa]], impegnandosi anche a diffondere il [[vegetarianismo]] con gesti eclatanti. Lay non consumava cibi né indossava abiti che fossero costati la vita agli animali o che derivassero dal lavoro degli schiavi.<ref name=Mannucci/>
I compagni quaccheri di Lay lo soprannominarono ''Irrepressible Prophet'' («profeta incontenibile»).<ref>{{Cita libro|autore=Roger A. Bruns|titolo=Benjamin Lay: The Exploits of an Ardent Abolitionist|editore=National Historical Society.|anno=1979|lingua=en}}</ref>
Le efferatezze verso gli schiavi africani di cui era stato testimone nel periodo in cui viveva alle Barbados lo spinsero, nel 1738 – quarant’anni prima che nel mondo anglo-americano emergesse un vero movimento anti-schiavista – a pubblicare ''All Slave-keepers that keep the Innocent in Bondage, Apostates,''<ref>https://web.archive.org/web/20180212142116/https://antislavery.eserver.org/religious/allslavekeepersfinal/allslavekeepersfinal</ref> pamphlet in cui chiedeva la fine immediata e incondizionata della schiavitù in tutto il mondo.<ref>https://www.pde.it/un-libro-al-giorno/il-piantagrane-storia-di-benjamin-lay/</ref>
==Note==
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==Altri progetti==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie}}
[[Categoria:
[[Categoria:Quaccherismo]]
[[Categoria:
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