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[[File:LifeOfRaymondLull14thCentury.JPG|thumb|Manoscritto illuminato del [[XIV secolo]], riprodotto in un libro di storia dei [[Templari]]<ref>Karlsruhe, Badische Landesbibliothek, Cod. St. Peter perg. 92, folio 1v. [https://books.google.co.uk/books/about/An_Illustrated_History_of_the_Knights_Te.html?id=qEHgNAAACAAJ&redir_esc=y Manoscritto, riprodotto in "An illustrated history of the Knights Templar" di James Wasserman, Inner Traditions/Bear, 2006].</ref>]]
 
Durante il [[Rinascimento]] si diffuse la '''Cabala cristiana''' (o anche '''''Q'''/'''K'''abbalah cristiana'' – dall'[[ebraico]] '''קַבָּלָה''', "ricevimento" o "rendiconto") e l'interesse crebbe gradualmente fra [[Cristianesimo|cristiani]] e [[Cattolicesimo|cattolici]], alcuni dei quali pensavano potesse perfettamente inserirsi nel contesto delle rispettive [[religione|religioni]].<ref>[http://www.kabbalaonline.org/kabbalah/article_cdo/aid/380679/jewish/KABBALAH-CABALA-QABALAH.htm "KABBALAH? CABALA? QABALAH?"] da ''Jewish kabbalaonline.org''</ref>
[[File:The Shekinah Glory Enters the Tabernacle.jpg|400px|thumb| "La Shekhinah entra nel [[Tabernacolo]]". Nell'ebraismo tradizionale, contrariamente a quanto accade nella cultura cristiana, la divinità non viene impersonificata in immagini visive <ref>Illustrazione da ''The Bible and Its Story Taught by One Thousand Picture Lessons'', Charles F. Horne & Julius A. Bewer (curatori), [[1908]].</ref>]]
 
Il risultato differisce in molti punti dalla [[cabala ebraica]] e si avvicina maggiormente all'[[esoterismo]].<ref name="CabCris"/>
La parola '''Shekhinah''' (leggi: ''sce-chi-nà'' – {{lang-he|'''שְׁכִינָה'''}}; {{lang-ar|السكينة}}) è una [[traslitterazione]] del [[sostantivo]] [[Lingua ebraica|ebraico]] femminile singolare '''שכינה''' {{Link audio|He-Shekhina.ogg|<small>ascolta</small>}}, reso talvolta dagli [[omofonia (linguistica)|omofoni]] ''Shechinah'', ''Shekina'', ''Shechina'', ''Schechinah''. La sua [[etimologia]] è connessa al [[verbo]] שכנ (''sciakhàn''), dimorare, e può essere resa letteralmente come "dimora", "abitazione".<ref name="JEncy"/>
 
Un'introduzione alla moderna cabala cristiana, da un punto di vista mistico, è il libro ''Cabala mistica'' di [[Dion Fortune]].
All'interno della tradizione [[bibbia|biblica]] e [[teologia|teologica]] [[ebraismo|ebraica]] indica la presenza fisica di [[Dio]] o [[YHWH]] (''il Signore'', [[Nomi di Dio (Bibbia)|appellativo]] con cui ci si riferisce alla divinità, altrimenti [[Tetragramma biblico|impronunciabile]]).<ref>{{cita libro |titolo=Jewish Philosophy: An Historical Introduction |author=Norbert Samuelson |editore=A&C Black |anno=2006 |isbn=978-0-8264-9244-9 |url=http://books.google.com/books?id=VrW3du_y0gEC&pg=PA42&dq=%22YHVH%22&hl=en&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=%22YHVH%22&f=false |lingua=en}}</ref>
 
La cabala cristiana usa procedure simili a quella ebraica come la [[ghematria]] ma utilizza, oltre che la [[lingua ebraica]], il [[Lingua greca|greco]] o il [[Lingua latina|latino]].
Di Shekhinah si parla, in particolare, relativamente a:
Scopo principale della Cabala cristiana era dimostrare la verità del [[Cristianesimo]] usando questi metodi.<ref name="CabCris">{{cita libro|autore= Peter J. Forshaw |articolo= The Genesis of Christian Kabbalah - Early Modern Speculations on the Work of Creation |titolo= Hidden Truths from Eden: Esoteric Readings of Genesis 1-3 |url= https://www.academia.edu/10460846/The_Genesis_of_Christian_Kabbalah_Early_Modern_Speculations_on_the_Work_of_Creation|data=2014 |lingua=en}}</ref>
* la tenda del convegno costruita da Mosè durante il soggiorno di 40 anni del popolo ebraico nel deserto ([[XIII secolo a.C.]]), narrato nel [[Libro dell'Esodo]];
* il [[Tempio di Gerusalemme]], costruito da [[Re Salomone|Salomone]] nel [[X secolo a.C.]];
* le manifestazioni [[epifania|epifaniche]] di [[Dio (ebraismo)|Dio]] ai suoi fedeli.
 
Un esempio è il ''[[Pentagrammaton]]'' (nome a 5 lettere) che rappresenterebbe il nome segreto di [[Gesù]].
== Etimologia ==
La lettera [[Šin (lettera)|Šin <big>ש</big>]], che rappresenta lo [[spirito santo]], "scende", nel nome di [[Dio]], a comporre il nome del [[Gesù|figlio]].
{{vedi anche|Miti della Shekhinah}}
Il più famoso esponente della Cabala cristiana è [[Pico della Mirandola]] che la espose nel suo ''Conclusiones philosophicae, cabalisticae et theologicae'' (''Conclusioni filosofiche, cabalistiche e teologiche'').<ref name="PeterJ">{{cita libro|autore= Peter J. Forshaw |articolo = Cabala Chymica or Chemica Cabalistica - Early Modern Alchemists and Cabala |titolo= Ambix, Vol. 60:4 |url= https://www.academia.edu/5237828/Cabala_Chymica_or_Chemia_Cabalistica_-_Early_Modern_Alchemists_and_Cabala |data=2013 |lingua=en}}</ref>
''Shekhinah'' deriva dal [[verbo]] [[ebraico]] '''שכן'''. La [[radice (linguistica)|radice]] [[Lingue semitiche|semitica]] letteralmente significa ''stabilirsi'', ''abitare'', o ''dimorare''. Il [[sostantivo|nome]] [[astrazione (filosofia)|astratto]] non ricorre nel [[Tanakh]] ([[Bibbia ebraica]]) e lo si incontra per la prima volta nella [[letteratura rabbinica]].<ref name="McNamara">Martin McNamara, [https://books.google.it/books?id=nuVfrzcd9xMC&pg=PA148 ''Targum and Testament Revisited: Aramaic Paraphrases of the Hebrew Bible,''] Wm. B. Eerdmans Publishing, 2ª ed. 2010 pp. 148-149.</ref> L'[[etimo]] viene spesso usato per riferirsi ai [[nido|nidi]] d'uccello e alle nidificazioni.<ref>Cit. "Ciascun [[uccello]] nidifica [''shekinot''] con la sua [[specie]], e l'essere umano col suo simile", [http://halakhah.com/babakamma/babakamma_92.html Talmud ''Baba Kammah'' 92b].</ref> e può anche significare "vicino/prossimo".<ref>"Se [devi scegliere tra] un vicino e uno studioso, preferisci lo studioso" [http://halakhah.com/kethuboth/kethuboth_85.html Talmud Ketubot 85b].</ref>
 
== Origini ==
La parola usata per "[[Tabernacolo (ebraismo)|Tabernacolo]]", ''[[mishkan]]'', è un derivato della stessa radice ed è usato nel senso di "dimora" nella [[Bibbia]], per esempio in {{passo biblico2|Salmi|132:5}} ("finché non trovi una sede [''mishkanot''] per il Signore, una dimora per il Potente di Israele.") e {{passo biblico2|Numeri|24:5}} ("Come sono belle le tue dimore, Israele" in cui la parola corrispondente a "tue dimore", traslitterata, è ''mishkenotecha''). Di conseguenza, secondo il [[filosofia ebraica|pensiero ebraico classico]], la Shekhinah si riferisce ad una dimora o sede in senso speciale, una dimora o sede della [[presenza divina]],<ref>Unterman, Alan, Rivka G. Horwitz, Joseph Dan, & Sharon Faye Koren, "Shekhinah", in M. Berenbaum & F. Skolnik (curatori), ''Encyclopaedia Judaica'', 2ª ed., Vol. 18, Macmillan Reference, 2007, pp. 440-444.</ref> per cui, mentre si è in prossimità della Shekhinah, la connessione con Dio è più facilmente percepibile.
Il movimento fu influenzato da un desiderio di interpretare aspetti del [[cristianesimo]] ancor più misticamente dei precorsi [[Misticismo cristiano|mistici cristiani]]. I documenti [[Neoplatonismo|neoplatonici]] greci arrivarono in [[Europa]] da [[Costantinopoli]] durante il regno di [[Maometto II]]. Il [[neoplatonismo]] era prevalente nell'Europa cristiana ed era confluito nello [[scolasticismo]] dalle traduzioni di testi [[lingua greca|greci]] ed [[ebraico|ebraici]] in [[Spagna]] nel [[XIII secolo]]. Il [[Rinascimento]] fu un fenomeno di breve durata, finendo verso il [[1750]].<ref name="CabCris"/>
 
La Cabala cristiana "reinterpretò la dottrina cabalistica con una prospettiva decisamente cristiana, associando [[Gesù Cristo]], la sua morte e risurrezione, alle dieci [[Sephirot]]", e collegando le tre Sephirot superiori alle [[ipostasi]] della [[Trinità (cristianesimo)|Trinità]] e le ultime sette "al mondo inferiore o terreno",<ref>Walter Martin, Jill Martin Rische, Kurt van Gorden, [http://books.google.de/books?id=3mVevn3NWYAC&pg=PA147#v=onepage&q&f=false ''The Kingdom of the Occult''], Nashville: Thomas Nelson 2008, pp. 147segg. URL consultato 19 maggio 2016.</ref> oppure "rendendo [[Keter]] il Creatore (o [[Spirito Santo nel Nuovo Testamento|Spirito]]), [[Chokhmah]] il [[Dio Padre|Padre]] e [[Binah (teologia)|Binah]] — la madre superna — [[Maria (madre di Gesù)|Maria]]", il che "pone Maria ad un livello divino con Dio, cosa che le [[Chiesa ortodossa|chiese ortodosse]] hanno sempre rifiutato di fare".<ref>Rachel Pollack, [https://books.google.de/books?id=Ztl-B6NxftAC&pg=PA50#v=onepage&q&f=false ''The Kabbalah Tree: A Journey of Balance & Growth''], 1ª edizione, seconda rist. 2004, St. Paul, MN: Llewellyn Publications 2004, p. 50. URL consultato 19 maggio 2016.</ref> I cabalisti cristiani cercavano di trasformare la Cabala in "un'arma dogmatica da volgere contro gli [[ebrei]] per spronarli alla conversione — iniziando con [[Raimondo Lullo]]", che lo studioso Harvey J. Hames chiama "il primo cristiano a riconoscere ed apprezzare la ''kabbalah'' come strumento di conversione", sebbene Lullo non fosse egli stesso un cabalista né esperto di Cabala.<ref name=karr1>Don Karr, [http://www.digital-brilliance.com/contributed/Karr/Biblios/ccinea.pdf ''The Study of Christian Cabala in English''] ([[PDF]]), p. 1. URL consultato 19 maggio 2016.</ref> La susseguente Cabala cristiana si basa più che altro su Pico della Mirandola, Johann Reuchlin e Paolo Riccio.<ref>Walter Martin, Jill Martin Rische, Kurt van Gorden: [http://books.google.de/books?id=3mVevn3NWYAC&pg=PA150#v=onepage&q&f=false ''The Kingdom of the Occult''], Nashville: Thomas Nelson 2008, p. 150.</ref>
Il concetto è simile a quello del [[Vangelo di Matteo]] {{passo biblico|Matteo|18:20}}:
{{citazione|Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro.<ref name="McNamara" />}}
 
Dopo il [[XVIII secolo]], la Cabala si fuse con l'[[occultismo]] europeo, parte del quale aveva una base religiosa; ma la popolarità della Cabala cristiana si era ormai spenta. Alcuni tentativi sono stati fatti per ravvivarla negli ultimi decenni, in particolare in relazione al [[neoplatonismo]] dei primi due capitoli della ''[[Vangelo di Giovanni]]'', ma non è entrata nella [[mainstream|corrente principale]] del cristianesimo.<ref name="CabCris"/>
Alcuni [[teologia|teologi]] [[cristianesimo|cristiani]] collegano il concetto di Shekhinah al termine [[lingua greca|greco]] "[[Parousia]]", "presenza" o "arrivo", che viene usato nel [[Nuovo Testamento]] in modo simile a "presenza divina".<ref>Neal DeRoo, John Panteleimon Manoussakis, ''Phenomenology and Eschatology: Not Yet in the Now By'', Ashgate, 2009, p.27.</ref>
 
== SignificatoPrecursori nell'ebraismomedievali ==
=== Beato Raimondo Lullo ===
Alcuni considerano la Shekhinah come rappresentazione degli attributi femminili della presenza divina (dato che ''Shekhinah'' è un sostantivo di genere femminile in [[ebraico]]), basandosi specialmente su letture del [[Talmud]].<ref>Ronald L. Eisenberg, ''The JPS Guide to Jewish Traditions'', Jewish Publication Society, 2004. ISBN 0-8276-0760-1</ref>
{{vedi anche|Raimondo Lullo}}
[[File:Ramon Llull.jpg|thumb|Il Beato Raimondo Lullo]]
Il [[Ordine francescano|francescano]] Ramon Lull ([[Raimondo Lullo]]) (ca. [[1232]]-[[1316]]) fu "il primo cristiano a riconoscere ed apprezzare la ''kabbalah'' come strumento di conversione", sebbene "non fosse egli stesso un cabalista, né proficiente in nessun particolare approccio cabalistico".<ref name=karr1/> Non interessato alle possibilità dell'influenza erudita ebraica, che era iniziata nel tardo [[Rinascimento]], la sua interpretazione della neonata Cabala fu rispetto alle possibilità di dibattito teologico con gli [[ebrei]].
 
=== ManifestazioneConversi spagnoli ===
Un'espressione iniziale della Cabala cristiana fu quella dei [[converso|conversi]] [[Spagna|spagnoli]], dal tardo [[XIII secolo]] fino all'[[Decreto dell'Alhambra|espulsione dalla Spagna del 1492]]. Tra questi si annovera [[Alfonso di Valladolid|Abner di Burgos (poi col nome acquisito alla conversione di Alfonso di Valladolid)]] e Pablo de Heredia. L'"Epistola dei Segreti" di Heredia è "la prima opera riconoscibile di Cabala cristiana" e venne citata da [[Pietro Colonna (letterato)|Pietro Galatino]] che influenzò [[Athanasius Kircher]]. Tuttavia la Cabala di Heredia consiste di citazioni di opere cabalistiche inesistenti e riferimenti distorti o falsi da fonti cabalistiche reali.<ref name=karr2f>Don Karr, [http://www.digital-brilliance.com/contributed/Karr/Biblios/ccinea.pdf ''The Study of Christian Cabala in English''] ([[PDF]]), p. 2f. URL consultato 20 maggio 2016.</ref>
[[File:Parochet of Beth Jakov Macedonia.jpg|thumb|''Parochet'' (velo) che copre l'[[Aron haQodesh]] della Sinagoga Beth Jakov in [[Repubblica di Macedonia|Macedonia]]]]
La Shekhinah viene citata in tutta la [[letteratura rabbinica]] come manifesta nel Tabernacolo e nel [[Tempio di Gerusalemme]]. La si considera presente in atti di preghiera pubblica. Nella [[Mishnah]] il nome viene usato due volte: una volta da [[Rabbino|Rabbi]] [[Haninah ben Teradion]] (ca. [[135]]): "Ae due sono assisi insieme e si scambiano parole della [[Torah]], allora la Shekinah è tra loro"; e da Rabbi Halafta ben Dosa: "Se dieci uomini si siedono insieme e si occupano della [[Halakhah|Legge]], la Shekinah dimora tra loro."<ref name="McNamara" /> Anche nel [[Talmud]] ''[[Sanhedrin]]'' 39a si legge: "Ogniqualvolta dieci [persone] si riuniscono a pregare, allora la Shekinah si manifesta"; connota inoltre un retto giudizio ("quando tre siedono in qualità di giudici, la Shekinah è tra loro", [[Talmud]] [[Berachot|Trattato ''Berachot'' 6a]]), ed una necessità personale ("La Shekinah dimora al capezzale dell'uomo infermo", [[Talmud]] [[Shabbat (Talmud)|Trattato ''Shabbat'' 12b]]; "Ovunque vennero esiliati, la Shekinah andò con loro", [[Talmud]] [[Megillah (Talmud)|Trattato ''Megillah'' 29a]]).
 
== Cabalisti cristiani ==
==== Assenza del Tempio ====
La Cabala cristiana fiorì completamente durante il [[Rinascimento]] come risultato di continui studi dei testi greci e di traduzioni eseguite da ebraisti cristiani.<ref>[http://www.brill.nl/hebraic-aspects-renaissance "Hebraic Aspects of the Renaissance: Sources and Encounters"],Leiden, 2011.</ref> Anche l'invenzione della stampa giocò la sua parte in una più ampia diffusione dei testi.
Il Talmud espone una ''[[Baraita]]'' (tradizione orale) il [[Kohen Gadol]] ([[Sommo sacerdote]]) deve aspergere il sangue dell'offerta del [[Bos taurus|toro]] sul ''Parochet'' (Velo del Tempio) che separa l'[[Tempio di Salomone#Descrizione|Echal]] (santuario) dal [[Santo dei Santi|Kodesh Hakodashim]] ([[Santo dei Santi]]):<ref>[[Talmud]] [[Yoma (Talmud)|Trattato ''Yoma'' 56b]].</ref>
 
=== Pico della Mirandola ===
{{citazione|Così farà l'espiazione sul santuario per l'impurità degli Israeliti, per le loro trasgressioni e per tutti i loro peccati. Lo stesso farà per la tenda del convegno che si trova (''shoken'') fra di loro, in mezzo alle loro impurità. ([[Levitico]] 16:16). Anche quando gli [[ebrei]] sono impuri, la Shekinah (presenza divina) sta con loro.
{{vedi anche|Pico della Mirandola}}
:Un certo [[Sadducei|Sadduceo]] disse a Rabbi Chanina: Ora [che siete stati esiliati], sarete certamente impuri, poiché sta scritto: "La sua impurità è [visibile] nei lembi della sua veste." ([[Lamentazioni]] 1:9). Egli [Rabbi Chanina] gli rispose: Vieni a vedere cosa sta scritto su di loro: [La Tenda del convegno] che si trova fra di loro, in mezzo alle loro impurità. Anche quando sono impuri, la presenza divina sta tra loro.|Talmud, Trattato ''Yoma'' 56b}}
Tra i primi a promuovere la conoscenza della Cabala al di là dei circoli elitisti ebraici fu [[Giovanni Pico della Mirandola]] ([[1463]]–[[1494]])<ref>[http://www.gangleri.nl/articles/36/christian-cabala ''Christian Cabala''], su ''gangleri.nl''. URL consuktato 20 maggio 2016.</ref> studente di [[Marsilio Ficino]] presso la sua [[Accademia neoplatonica|Accademia Fiorentina]]. La sua visione sincretica del mondo si combinò col [[platonismo]], [[neoplatonismo]], [[aristotelismo]], [[ermetismo (filosofia)|ermetismo]] e Cabala.<ref>"Pico della Mirandola, Giovanni, Conte" in ''Grolier Encyclopedia of Knowledge'', volume 15, Grolier Inc., 1991. ISBN 0-7172-5300-7</ref>
 
L'operato di Mirandola rigurado alla Cabala fu ulteriormente sviluppato da [[Athanasius Kircher]] ([[1602]]–[[1680]]), prete gesuita, ermetista ed erudito eclettico; nel [[1652]], Kircher scrisse in materia sul suo ''Oedipus Aegyptiacus''. Sebbene entrambi esercitassero nell'ambito della tradizione cristiana, entrambi erano interessati all'approccio sincretico. La loro attività portò direttamente all'Occulto e alla [[Cabala ermetica]].<ref>[[Giulio Busi]], "'Who does not wonder at this Chameleon?' The Kabbalistic Library of Giovanni Pico della Mirandola", in ''Hebrew to Latin, Latin to Hebrew. The Mirroring of Two Cultures in the Age of Humanism. Colloquium held at the Warburg Institute'', Londra, 18–19 ottobre 2004, curato da G. Busi, Berlino-Torino: Nino Aragno Editore, 2006, pp. 167-196.</ref>
==Fonti ebraiche ==
=== Bibbia ebraica ===
Il nome ''shekhina'' non ricorre nella [[Bibbia ebraica]], sebbene vi si trovi il verbo ''shakan'' e altri termini dalla [[radice (linguistica)|radice]] '''''škn'''''. Il sostantivo non compare neanche nella letteratura pre-rabbinica, come per esempio nei [[Rotoli del Mar Morto]]. Solo in seguito, nei [[targum]] e nella [[letteratura rabbinica]], appare il termine ebraico ''shekinah'', o l'equivalente [[lingua aramaica|aramaico]] ''shekinta'', diventando poi estremamente comune.<ref>[https://books.google.co.uk/books?id=nuVfrzcd9xMC&dq=Martin+McNamara+Targum+and+Testament+Revisited:+Aramaic+Paraphrases+of+the+Hebrew+Bible&source=gbs_navlinks_s Martin McNamara, ''Targum and Testament Revisited: Aramaic Paraphrases of the Hebrew Bible''], Wm. B. Eerdmans, 2010, p. 148: "Sebbene il verbo ''shakan'' e termini dalla radice ''škn'' appaiano nelle Scritture ebraiche, e sebbene il termine ''shekinah/shekinta'' sia estremamente comune nella letteratura rabbinica e nei targum, non ricorre mai nella letteratura pre-rabbinica."</ref> Il [[biblista]] Martin McNamara ritiene che l'assenza porti alla conclusione che il termine si sia originato solo dopo la [[Assedio di Gerusalemme (70)|distruzione]] del [[Tempio di Gerusalemme]] nel [[70]], ma cita {{passo biblico2|2Maccabei|14:35}}: "Tu, Signore... Ti sei compiaciuto di porre il tempio della Tua abitazione in mezzo a noi", in cui il testo [[lingua greca|greco]] (''naon tes skenoseos'') implica una possibile interpretazione parallela, e dove il sostantivo greco ''skenosis'' potrebbe collegarsi all'aramaico ''shekinta''.<ref>McNamara, ''Targum and Testament Revisited, cit.'', 2010, p. 148.</ref>
 
Non si può dire la stessa cosa di Reuchlin, Knorr von Rosenroth e Kemper.
=== Targum ===
Nel [[Targum]] l'aggiunta del termine sostantivo ''Shekhinah'' parafrasa espressioni verbali in ebraico come {{passo biblico2|Esodo|34:9}}: "venga il Signore in mezzo a noi" (espressione verbale di presenza) che il Targum parafrasa con la "shekhinah" di Dio (forma sostantiva).<ref>[https://books.google.co.uk/books?id=P-_2Ti8jSj4C&dq=Paul+V.M.+Flesher,+Bruce+D.+Chilton+%27%27The+Targums:+A+Critical+Introduction%27%27,+2011&source=gbs_navlinks_s Paul V.M. Flesher, Bruce D. Chilton ''The Targums: A Critical Introduction''], BRILL, 2011, p. 45: "Il primo comprende l'uso del termine ''Shekinah'' (.....) che viene solitamente utilizzato per parlare della presenza di Dio nel culto di Israele. Il testo ebraico di Esodo 34:9, per esempio, ha Mosè che prega: «venga il Signore in mezzo a noi» che il Targum ecc ..."</ref> Nell'era post-templare l'uso del termine Shekhinah potrebbe fornire una soluzione al problema di Dio onnipresente e quindi non dimorante in nessun luogo specifico.<ref>[http://www.brill.com/translation-and-interpretation-targum-books-kings Carol A. Dray, ''Translation and Interpretation in the Targum to the Books of Kings''], BRILL, 2006, p. 153: "L'uso del termine Shekinah, come è stato notato precedentemente, sembra fornire una soluzione al problema dell'onnipresenza di Dio e pertanto non dimorante in un solo luogo. Questa non è la sola occasione in cui i [[targum]]isti ci si riferiscono ecc..."</ref>
 
=== TalmudJohannes Reuchlin ===
{{vedi anche|Johannes Reuchlin|Tetragramma biblico}}
[[File:Codex Reuchlin 2 96v.jpg|thumb|Manoscritto del [[Talmud babilonese]] (Codex Reuchlin 2, fol. 96v)]]
[[File:Reuchlin Wappen 1530.jpg|thumb|Frontespizio di ''De arte cabalistica libri tres, iam denua adcurate revisi'' di Reuchlin, 1530]]
Il [[Talmud]] dice anche che "la Shekinah scende sull'uomo non attraverso la tristezza, né nella pigrizia, né in frivolezza, né per parlare, né tra futili chiacchiere, ma solo tramite questioni di gioia in relazione ad un precetto, poiché è detto, Ma ora conducetemi un suonatore. E avvenne che, mentre il suonatore arpeggiava, la mano dell'Eterno fu sopra di lui." ({{passo biblico2|2Re|3:15}} [[Shabbat (Talmud)]] 30b)<ref name="Scho1">[[Gershom Scholem]], [https://books.google.it/books?id=ORoQCgAAQBAJ&pg=PT110&lpg=PT110&dq=shechinah+nell%27ebraismo&source=bl&ots=7CTe1YJfAK&sig=esLd_CCadNIjLBP6FUrwKp3IFDQ&hl=en&sa=X&ved=0CFsQ6AEwCDgKahUKEwjt_9rCi4vIAhVDMhoKHcCHBKk#v=onepage&q=shechinah%20nell'ebraismo&f=false ''La figura mistica della divinità: Studi sui concetti fondamentali della Qabbalah''], cur. Elisabetta Zevi, Adelphi (ediz. digitale), 2015, Cap. 3.</ref>
[[Johannes Reuchlin]] ([[1455]]–[[152]]2) fu "il seguace più importante di Pico".<ref name=karr6>Don Karr: [http://www.digital-brilliance.com/contributed/Karr/Biblios/ccinea.pdf ''The Study of Christian Cabala in English''] (pdf), p. 6. URL consultato 20 maggio 2016.</ref> Le sue fonti principali per la Cabala furono [[Menahem Recanati]] (''Commentario alla Torah'', ''Commentario sulle [[preghiera ebraica|preghiere]] quotidiane'') e [[Joseph Gikatilla]] (''Sha'are Orah'', ''Ginnat 'Egoz'').<ref name=karr16>Don Karr: [http://www.digital-brilliance.com/contributed/Karr/Biblios/ccinea.pdf ''The Study of Christian Cabala in English''] (pdf), p. 16. URL consultato 20 maggio 2016.</ref> Reuchlin sosteneva che la storia umana si dividesse in tre periodi: un periodo naturale in cui Dio si rivelò come [[El Shaddai (ebraismo)|Shaddai]] ({{ebraico|'''שדי'''}}), il periodo della [[Torah]] in cui Dio "si rivelò a [[Mosè]] tramite il nome a quattro lettere del [[Tetragramma biblico|Tetragramma]]" ('''יהוה''') ed il periodo della redenzione. Il nome a cinque lettere associato a questo periodo è il Tetragramma con l'aggiunta della [[alfabeto ebraico|lettera]] [[Šin (lettera)|Šin]] ('''ש''').<ref name=martin149>Walter Martin, Jill Martin Rische, Kurt van Gorden: [http://books.google.de/books?id=3mVevn3NWYAC&pg=PA149#v=onepage&q&f=false ''The Kingdom of the Occult''], Nashville: Thomas Nelson 2008, p. 149. URL consultato 20 maggio 2016.</ref> Questo nome, [[Pentagrammaton|YHShVH]] ('''יהשוה''' per "Gesù", sebbene la versione ebraica del nome sia ''' יהושוע'''), è anche noto come il [[Pentagrammaton]]. Il primo dei due libri sulla Cabala scritti da Reuchlin, ''De verbo mirifico'', "parla del [...] nome miracoloso di Gesù derivato dal tetragramma".<ref name=karr16/> Il suo secondo libro, ''De arte cabalistica'', è "una più ampia ed erudita escursione nei vari aspetti cabalistici".<ref name=karr17>Don Karr: [http://www.digital-brilliance.com/contributed/Karr/Biblios/ccinea.pdf ''The Study of Christian Cabala in English''] (pdf), p. 17. URL consultato 20 maggio 2016.</ref>
 
=== Francesco Zorzi ===
La Shekhinah è associata allo spirito trasformativo di Dio considerato come fonte di profezia:
{{vedi anche|Francesco Zorzi}}
[[File:Francesco Zorzi De Harmonia Mundi totius.png|thumb|Frontespizio di ''De harmonia mundi'' di [[Francesco Zorzi]]]]
[[Francesco Zorzi]], ([[1467]]–[[1540]]) fu un frate [[Ordine francescano|francescano]] veneto e "è stato considerato una figura centrale della Cabala cristiana del [[XVI secolo]] sia dai suoi contemporanei sia dagli studiosi moderni". Secondo [[Giulio Busi]], fu il cabalista cristiano più importante, secondo solo al fondatore Giovanni Pico della Mirandola. Il suo ''De harmonia mundi'', fu "un libro massiccio e curioso, ricolmo di di ermetismo, platonismo, cabalismo".<ref name=karr19>Don Karr, [http://www.digital-brilliance.com/contributed/Karr/Biblios/ccinea.pdf ''The Study of Christian Cabala in English''] (pdf), p. 19. URL consultato 20 maggio 2016.</ref>
 
=== Paolo Riccio ===
{{quote biblico| Poi arriverai alla collina di Dio, dov'è la guarnigione dei Filistei; e là, giungendo alla città, incontrerai un gruppo di profeti che scenderanno dall'alto luogo, preceduti da un'arpa, un tamburello, un flauto e una cetra, e che profetizzeranno.<br/>
Paolo Riccio ([[1506]]–[[1541]]) "unificò i dogmi sparsi della Cabala cristiana in un sistemna internamente consistente",<ref name=martin149/> basandosi su Pico e Reuchlin e aggiungendoci "un'originale sintesi di fonti cabalistiche e cristiane".<ref name=karr23>Don Karr: [http://www.digital-brilliance.com/contributed/Karr/Biblios/ccinea.pdf ''The Study of Christian Cabala in English''] (pdf), p. 23. URL consultato 20 maggio 2016.</ref>
Allora lo Spirito del Signore ti investirà e profetizzerai con loro, e sarai cambiato in un altro uomo.|1Samuele|10:5-6}}
 
=== Balthasar Walther ===
I profeti fecero molti riferimenti a visioni della presenza di Dio, particolarmente nel contesto del Tabernacolo o del Tempio, con figure come troni o tuniche che riempivano il Santuario, tradizionalmente attribuiti alla presenza della Shekhinah. [[Isaia]] scrisse: "Io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il Tempi" ({{passo biblico2|Isaia|6:1}}). [[Geremia]] implorò: "Non disonorare il trono della tua gloria" ({{passo biblico2|Geremia|14:21}}) e si riferì a "Trono di gloria, eccelso fin dal principio, è il luogo del nostro santuario" ({{passo biblico2|Geremia|17:12}}). Il [[Libro di Ezechiele]] parla della "gloria del Dio d'Israele era là [nel Santuario], simile alla visione che avevo visto nella pianura" ({{passo biblico|Ezechiele|8:4}}).<ref>Si veda anche la voce ''[[merkavah]]''.</ref>
Balthasar Walther, ([[1558]]-ca. [[1630]]), fu un [[medico]] della [[Silesia]]. Negli anni 1598-1599, Walther intraprese un pellegrinaggio in [[Terra Santa]] per conoscere le complessità della Cabala e del [[misticismo ebraico]] dai gruppi di [[Safed]] e altrove, anche tra i seguaci di [[Isaac Luria]]. Nonostante la sua pretesa di aver trascorso sei anni in questi viaggi, sembra che invece abbia fatto solo diversi viaggi brevi. Walther stesso non produsse opere significative di Cabala cristiana, ma mantenne una voluminosa raccolta di manoscritti di opere magiche e cabalistiche. La sua importanza per la storia della Cabala cristiana risiede nelle sue idee e dottrine, che esercitarono una profonda influenza sulle opere del teosofista tedesco [[Jacob Böhme]], in particolare la sua ''Della triplice vita dell'uomo. Quaranta questioni sull'anima o Psicologia vera. Dell'incarnazione di Gesù Cristo. Sei punti teosofici. Del mistero celeste e terrestre. Degli ultimi tempi (Vierzig Fragen von der Seelen Urstand)'' (ca. 1620).<ref>Leigh T.I. Penman, ''A Second Christian Rosencreuz? Jakob Böhme’s Disciple Balthasar Walther (1558-c.1630) and the Kabbalah. With a Bibliography of Walther’s Printed Works'', in: ''Western Esotericism. Selected Papers Read at the Symposium on Western Esotericism held at Åbo, Finland, 15–17 agosto 2007.'' (''Scripta instituti donneriani Aboensis'', XX), T. Ahlbäck, ed. Åbo, Finlandia: Donner Institute, 2008, pp. 154-172. Disponibile online[http://www.scribd.com/doc/27356854/Penman-Balthasar-Walther-Jacob-Boehme-and-the-Kabbalah]</ref>
 
=== SignificatoAthanasius nell'ebraismo chassidicoKircher ===
{{vedi anche|ChassidismoAthanasius Kircher}}
Il secolo successivo produsse [[Athanasius Kircher]], prete gesuita tedesco, eclettico erudito. Scrisse voluminosamente in materia nel [[1652]], aggiungendo al tutto elementi ulteriori di [[Orfismo]] e di [[religione egizia|mitologia egizia]], che inserì nella sua opera, ''Oedipus Aegyptiacus''. Fu illustrata da un adattamento dell'[[Albero della vita (Cabala)|Albero della Vita]] fatto da Kircher stesso.<ref>Edward W. Schmidt, ''The Last Renaissance Man: Athanasius Kircher'', SJ. Company: The World of Jesuits and Their Friends. 19(2), inverno 2001–2002.</ref> Tale versione dell'Albero è ancora usata dalla Cabala occidentale.<ref>Rachel Pollack, [http://books.google.de/books?id=Ztl-B6NxftAC&pg=PA49#v=onepage&q&f=false ''The Kabbalah Tree: A Journey of Balance & Growth''], 1ª ed., 2ª rist., 2004, St. Paul, MN: Llewellyn Publications 2004, p. 49. URL consultato 20 maggio 2016.</ref>
[[Chassidismo|L'ebraismo chassidico]] considera la [[Cabala]], in cui la Shekhinah ha un'importanza speciale, come una Scrittura autorevole e da studiare con attenzione. La parola ''Matronit'' ([[lingua latina|lat.]] ''Matronita'', matrona) viene usata per rappresentare tale considerazione: il mito centrale della Cabala, e parte integrante dello [[Chassidismo]], narra che [[Adamo]], quando divenne un essere senziente dopo la sua creazione, "iniziò a contemplare i mondi fisici e spirituali in cui si trovava, commettendo poi quel grave peccato che ha segnato ineluttabilmente l'esistenza dell'essere umano....
{{citazione|L'essere spirituale di Dio comprendeva dieci ''[[Sefirot]]'' (emanazioni o aspetti) ma, contemplando Dio, Adamo scambiò la decima e più bassa ''Sefira'' – quella di ''Malkhut'' o Regno, che era la Shekhinah, manifestazione femminile di Dio – per la totalità della Divinità. Poiché il Creatore aveva dotato Adamo (e con lui il resto dell'umanità in generale) del potere di influenzare la condizione della Divinità nell'Alto, facendo così Adamo provocò una scissura tra Dio e la Shekhinah. A partire da questo primo peccato spirituale originale, l'essere umano lo ha sempre e nuovamente ripetuto - un evento mitico occorso in ''illo tempore'' è destinato a ripetersi di continuo - e ha quindi reintrodotto, e reso più dolorosa, la separazione tra Dio e la Sua sposa, la Shekhinah.<br/>Quando, nel corso della storia, si formò il Popolo di Israele, la Shekhinah, Matronit divina di Dio, divenne in modo mistico la Madre di Israele e anche la personificazione nell'Alto della Comunità di Israele. Fintanto che esisteva il [[Tempio di Gerusalemme]], esso serviva da sacra sala matrimoniale in cui, ogni mezzanotte, Dio il Re e la Sua sposa, la Matronit-Shekhinah, celebravano la loro gioiosa unione coniugale. Una descrizione particolareggiata viene data da fonti [[zohar]]iche.... L'amplesso d'amore tra il Re e la Sua Regina, la Shekhinah, assicurava il benessere non solo di Israele ma di tutto il mondo."|Rapahel Patai, ''The Hebrew Goddess'', Cap. 4<ref>[https://books.google.co.uk/books?id=VfAX_wkMM4IC&pg=PA9&lpg=PA9&dq=matronit%2Bhasidism&source=bl&ots=3l8-9_nTgL&sig=gTM3SMaz-hAMSrbAL-3D11fLvYQ&hl=en&sa=X&ved=0CCMQ6AEwAWoVChMIj5_MosKNyAIVgn8aCh3bcAx4#v=onepage&q=matronit%2Bhasidism&f=false Raphael Patai, ''The Hebrew Goddess'', Cap. 4 "Matronit - The Goddess of Kabala", pp. 135-154], Wayne State University Press, 1990.</ref>}}
 
===La SposaSir delloThomas ShabbatBrowne ===
{{vedi anche|Thomas Browne}}
[[File:Der Samstug (Saturday).jpg|thumb|300px|[[Shabbat|''Der Samstag" (Il Sabato)]], [[Germania]] ca. [[1800]]. Incisione colorata a mano, Skirball Museum, [[Los Angeles]]: basata su una pittura di Frederich Campe, raffigura [[ebrei]] radunati vicino ad una [[sinagoga]] durante la festa dello [[Shabbat]]. Gli uomini indossano un copricapo tondo e piatto chiamato ''baretta''.]]
[[File:Kabbala denudata sefirot.jpg|thumb|Diagramma sefirotico tratto da ''Kabbala Denudata'' di Knorr von Rosenroth]]
{{vedi anche|Cabala lurianica|Shabbat}}
TIl filosofo e medico Sir [[Thomas Browne]] ([[1605]]–[[1682]]) è riconosciuto come uno dei pochi studiosi [[Inghilterra|inglesi]] della Cabala del [[XVII secolo]].<ref>{{cita libro|autore=Philip Beitchman|titolo=Alchemy of the Word: Cabala of the Renaissance|data=1998|editore=SUNY Press|isbn=9780791437384|url=https://books.google.fi/books?id=rsRICXaBuAoC&lpg=PA258&ots=9uXAPVB8Cu&dq=Alchemy%20of%20the%20Word%3A%20Cabala%20of%20the%20Renaissance&pg=PP1#v=onepage&q&f=false|pp.339-40|lingua=en}}</ref> Browne conosceva l'[[ebraico]], possedeva una copia dell'opera di [[Francesco Zorzi]] sulla Cabala cristiana altamente influente, intitolata ''De Harmonia Mundi totius'' ([[1525]]), e accennò alla Cabala nel suo discorso "Il Giardino di Ciro" (''The Quincuncial Lozenge, or Network Plantations of the Ancients, naturally, artificially, mystically considered'') e sull'[[enciclopedia]] '' Pseudodoxia Epidemica'', che fu tradotta in tedesco dall'ebraista e promotore della Cabala, Christian Knorr von Rosenroth.<ref>{{cita libro|autore=Reid Barbour|titolo=Sir Thomas Browne: A Life|data=2013|editore=Oxford University Press|url=https://books.google.co.uk/books?id=4dwVAAAAQBAJ&lpg=PA466&dq=sir%20thomas%20browne%20christian%20knorr%20von%20rosenroth&pg=PP1#v=onepage&q&f=false|pp.339-340|lingua=en}}</ref>
Questo tema ricorrente è meglio conosciuto tramite gli scritti e le canzoni del leggendario [[misticismo ebraico|mistico]] del [[XVI secolo]], [[Rabbino|Rabbi]] [[Isaac Luria]]. Qui appresso una citazione stralciata dall'inizio di un suo famoso inno allo [[Shabbat]]:<ref>Libera traduzione dalla versione {{en}} – cfr. anche [[Abraham Joshua Heschel]], ''The Sabbath'', Shambhala Library, 2003, Cap. 2.6.</ref>
 
=== Christian Knorr von Rosenroth ===
<blockquote><poem>
Christian Knorr von Rosenroth, ([[1636]]–[[1689]]), divenne noto come [[traduttore]], commentatore e curatore di testi cabalistici; pubblicò la ''Kabbala denudata'' ("Kabbalah Unveiled", 1677–1678) in due volumi, "che praticamente da sola venne a rappresentare per l'Europa cristiana l'autentica ''kabbalah'' ([[Cabala ebraica|ebraica]]) fino a metà del [[XIX secolo]]". La ''Kabbala denudata'' contiene traduzioni [[lingua latina|latine]] di sezioni di ''[[Zohar]]'', ''[[Pardes Rimonim]]'' di [[Moses Cordovero]], ''Sha’ar ha-Shamayim'' e ''Beit Elohim'' di [[Abraham Cohen de Herrera]], ''Sefer ha-Gilgulim'' (trattato [[Cabala lurianica|lurianico]] attribuito a [[Hayim Vital]]), con commentari di Knorr von Rosenroth e Henry More; alcune edizioni susseguenti includono un riassunto della Cabala cristiana (''Adumbratio Kabbalæ Christianæ'') di F. M. van Helmont.<ref name=karr43>Don Karr: [http://www.digital-brilliance.com/contributed/Karr/Biblios/ccinea.pdf ''The Study of Christian Cabala in English''] (pdf), p. 43. URL consultato 20 maggio 2016.</ref>
Canto in inni
per accedere alle porte
del Campo
delle mele sacre.
Una nuova tavola
per Lei prepariamo,
un bel candelabro
la sua luce su di noi riverbera.
Tra destra e sinistra
la Sposa si avvicina,
in santi gioielli
ed abiti festivi...</poem></blockquote>
 
=== Johan Kemper ===
Un paragrafo dello ''[[Zohar]]'' riporta: "Si deve preparare un comodo seggio con molti cuscini e coperte ricamate, da tutto ciò che si trova in casa, come si preparasse un baldacchino per la sposa. Poiché Shabbat è regina e sposa. Ecco perché i maestri della Mishnah solevano uscire alla vigilia dello Shabbat per riceverla in strada, e usavano dire: ''Vieni, O sposa, vieni, O sposa!'' E si deve quindi cantare e rallegrarsi alla tavola in suo onore... Si deve ricevere la Signora accendendo molte candele, con molta gioia, bei vestiti, e la casa abbellita da tanti ornamenti..."<ref>Sullo Shabbat e la relativa preparazione a riceverlo, si veda [http://www.aish.com/sh/?s=nb "Shabbat"] e [http://www.aish.com/sh/t/e/Shabbat_-_Heaven_on_Earth.html "Shabbat - Heaven on Earth"], su ''Aish.com''; per le canzoni dello Shabat qui[http://www.aish.com/sh/s/53388492.html]</ref>
Johan Kemper ([[1670]]–[[1716]]) fu un insegnante di [[ebraico]] presso la Università di [[Uppsala]] dal 1697 al 1716, anno della sua morte.<ref>''Messianism in the Christian Kabbala of Johann Kemper'', su ''The Journal of Scriptural Reasoning'', Volume 1, nr. 1, agosto 2001.</ref> Probabilmente fu il tutore di ebraico di [[Emanuel Swedenborg]].<ref name="Hans"/>
 
Kemper, precedentemente conosciuto come Moses ben Aaron di [[Cracovia]], si convertì dall'[[ebraismo]] al [[Luteranesimo]]. Durante il suo periodo di docenza a Uppsala, scrisse un'opera in tre volumi sullo ''[[Zohar]]'' intitolata ''Matteh Mosche'' ("Il Bastone di Mosè").<ref name="Hans">Hans-Joachim Schoeps, trad. George F. Dole, ''Barocke Juden, Christen, Judenchristen'', Berna: Francke Verlag, 1965, pp. 60-67.</ref> In tale opera cercò di dimostrare che lo ''Zohar'' contenesse la dottrina cristiana della [[Trinità (cristianesimo)|Trinità]].<ref>Vedi lo studio di Elliot R. Wolfson disponibile online [http://etext.virginia.edu/journals/ssr/issues/volume1/number1/ssr01-01-a02.html].</ref>
La tradizione della Shekhinah quale Sposa dello Shabbat, la ''Shabbat Kallah'', continua a tutt'oggi.<ref>[http://www.aish.com/jl/l/m/48959581.html "Here Comes the Bride, No Stress in Sight"], su ''Aish.com''</ref>
 
Tale credenza lo spinse a pubblicare una traduzione letterale del [[Vangelo di Matteo]] in ebraico ed un commentario cabalistico su di esso.
=== Preghiere ebraiche ===
{{vedi anche|Preghiera ebraica}}
La [[benedizioni ebraiche|diciassettesima benedizione]] della [[preghiera ebraica|preghiera quotidiana]] ''[[Amidah]] '', recitata durante i servizi liturgici [[ebraismo ortodosso|ortodossi]], [[ebraismo conservatore|conservatori]] e [[ebraismo riformato|riformati]] è "Benedetto sei Tu, O Dio, che fai ritornare la Tua Presenza (''shekinato'') a Sion."
 
== Bibliografia ==
Il [[siddur|libro di preghiere (''Siddur'')]] dell'ebraismo liberale nel [[Regno Unito]], durante [[Rosh Hashanah]] e [[Yom Kippur]] (''Machzor Ruach Chadashah'') contiene una preghiera speciale basata su ''Avinu Malkeinu (Padre Nostro, Nostro Re)'', in cui il sostantivo femminile ''Shekhinah'' è usato per evidenziare la [[Genere (linguistica)|neutralità di genere]].<ref>{{en}}{{cita libro|titolo=''Machzor Ruach Chadashah''|curatore=Rabbini Dr. Andrew Goldstein & Dr. Charles H. Middleburgh|editore=Liberal Judaism (United Kingdom)|anno=2003|p=137|lingua=he}}</ref>
* Armstrong, Allan: ''The Secret Garden of the Soul - an introduction to the Kabbalah'', Imagier Publishing: Bristol, 2008.
 
* Blau, J. L.: ''The Christian Interpretation of the Cabala in the Renaissance'', New York: Columbia University Press, 1944.
=== Canzone yiddish ===
* [[Joseph Dan|Dan, Joseph]] (cur.): ''The Christian Kabbalah: Jewish Mystical Books and their Christian Interpreters'', Cambridge, Mass., 1997.
Il concetto della Shekhinah viene anche associato al concetto dello [[Ruach haQodesh|Spirito Santo]] (''[[Ruach haQodesh]]'') nella tradizione ebraica, come si constata nella canzone [[yiddish]]: ''Vel ich, sh'chine tsu dir kummen'' – "Da te io, Shekinah, verrò".<ref>[https://books.google.fr/books?id=gWJiUNy-jeUC&hl=en Ruth Rubin, ''Voices of a people: the story of Yiddish folksong''], University of Illinois Press, 1979, p. 234</ref>
* Dan, Joseph: ''Modern Times: The Christian Kabbalah''. In: ''Kabbalah: A Very Short Introduction'', Oxford University Press, 2006.
 
* Farmer, S.A.: ''Syncretism in the West: Pico's 900 Theses (1486)'', Medieval & Renaissance Texts & Studies, 1998, ISBN 0-86698-209-4.
== Cristianesimo ==
* Reichert, Klaus: ''Pico della Mirandola and the Beginnings of Christian Kabbala''. In: ''Mysticism, Magic and Kabbalah in Ashkenazi Judaism'', curato da K.E.Grozinger & J. Dan, Berlino: Walter de Gruyter, 1995.
In aggiunta ai vari resoconti che indicano la presenza o gloria di Dio presenti nella [[Bibbia ebraica]], molti [[cristianesimo|cristiani]] reputano che la Shekhinah sia manifesta in varie occasioni nelle [[Nuovo Testamento|scritture neotestamentarie]].
* Swietlicki, Catherine: ''Spanish Christian Cabala: The Works of Luis de Leon, Santa Teresa de Jesus, and San Juan de la Cruz'', Univ. of Missouri Press, 1987.
 
* Wirszubski, Chaim: ''Pico della Mirandola's encounter with Jewish mysticism'', Harvard University Press, 1989.
Il dizionario in [[pubblico dominio]] ''Easton's Bible Dictionary'', pubblicato nel [[1897]] dal [[Presbiterianesimo|presibiteriano]] [[Scozia|scozzese]] M. G. Easton ([[1823]]-[[1894]]),<ref>Matthew George Easton ([[1823]]-[[1894]]) fu un predicatore e scrittore [[Presbiterianesimo|presibiteriano]] [[Scozia|scozzese]], noto soprattutto per aver compilato il dizionario biblico-enciclopedico ''Easton's Bible Dictionary'', pubblicato tre anni dopo la sua morte.[http://www.ccel.org/ccel/easton]</ref> riporta:
* [[Frances Yates|Yates, Frances A.]]: ''The Occult Philosophy in the Elizabethan Age'', Routledge & Kegan Paul: Londra, 1979.
 
{{citazione|Shekinah – parola [[caldei|caldea]] che significa dimora, non riscontrata nella Scrittura, ma usata successivamente dagli [[ebrei]] per designare il simbolo visivo della presenza di Dio nel [[Tabernacolo (ebraismo)|Tabernacolo]], e poi nel [[Tempio di Salomone]]. Quando il Signore condusse Israele via dall'Egitto, Egli andò avanti a loro "in una colonna di nube". Questo fu il simbolo della sua presenza presso il suo popolo. Inoltre Dio parlò a Mosè tramite la "Shekinah" in un rovo ardente. Per i relativi riferimenti durante le peregrinazioni nel deserto, si vedano {{passo biblico2|Esodo|14:20;40:34-38}}; {{passo biblico2|Levitico|9:23,24}}; {{passo biblico2|Numeri|14:10;16:19,42}}.
 
È probabile che, dopo l'entrata in [[Canaan]], questa nube di gloria si posasse nel Tabernacolo sull'[[Arca dell'Alleanza]], luogo più santo. Tuttavia non si hanno riferimenti particolari in merito, fino alla consacrazione del [[Tempio di Salomone]], quando colmò della sua gloria l'intera dimora, cosicché i [[kohen|sacerdoti]] non poterono rimanervi per compiere il servizio ({{passo biblico2|1Re|8:10–13}}; {{passo biblico2|2Cronache|5:13,14;7:1–3}}). Probabilmente risiedette nel primo tempio, nel [[Santo dei Santi]], come simbolo della presenza di [[Jehovah]] – fintanto che il tempio fu in esistenza. Dopo scomparve.|[http://www.ccel.org/e/easton/ebd/ebd/T0003300.html#T0003331 "Shechinah"]<ref>[http://www.ccel.org/e/easton/ebd/ebd/T0003300.html#T0003331 "Shechinah"], voce enciclopedica su ''ccel.org"</ref>}}
 
Riferimenti alla Shekhinah nel [[cristianesimo]] spesso interpretano la presenza e la gloria di Dio come sinonimi,<ref name=presenceglory>[http://www.ao.net/~fmoeller/shekinah.htm "The Shekinah"], da [https://books.google.co.uk/books/about/Zechariah_and_Jewish_Renewal.html?id=CcvUPQAACAAJ&redir_esc=y ''Zechariah and Jewish Renewal: From Gloom to Glory''] di Fred P. Miller, Moellerhaus Books, 1992.</ref> come illustra il seguente versetto tratto da [[Libro dell'Esodo|Esodo]]:
 
{{quote biblico|Mosè salì dunque sul monte e la nube coprì il monte. La Gloria del Signore venne a dimorare sul monte Sinai e la nube lo coprì per sei giorni. Al settimo giorno il Signore chiamò Mosè dalla nube. La Gloria del Signore appariva agli occhi degli Israeliti come fuoco divorante sulla cima della montagna.|Esodo|24:15–17}}
 
=== Apocrifi e Nuovo Testamento ===
Poiché la Shekhinah è [[Ohr (Ebraismo)|luce]], quei passi degli [[Apocrifi del Nuovo Testamento|Apocrifi]] e del Nuovo Testamento che citano splendore, e che nel testo [[lingua greca|greco]] viene reso con δόξα, si riferiscono alla Shekhinah, non essendoci altro equivalente greco della parola in questione. Pertanto, secondo [[Vangelo di Luca|Luca]] {{passo biblico|Luca|2:9}}, "la gloria del Signore [δόζα Ḳυρίου] risplendette intorno a loro" (si confronti {{passo biblico2|2Pietro|1:17}}; {{passo biblico2|Efesini|1:6}}; {{passo biblico2|2Corinzi|4:6}}); inoltre si suppone che in {{passo biblico2|Giovanni|1:14}} e {{passo biblico2|Apocalisse|21:3}} le parole σκηνοῦν e σκηνή fossero state scelte espressamente per significare la Shekinah. L'idea che Dio dimori nell'essere umano e che questi sia il Suo tempio (per esempio, {{passo biblico2|Colossesi|2:9}}; {{passo biblico2|2Corinzi|6:16}}; {{passo biblico2|Giovanni|14:23}}) è meramente un concetto più realistico della Shekhinah che "viene a posarsi" sull'essere umano.<ref name="JEncy">[http://www.jewishencyclopedia.com/articles/13537-shekinah "Shekinah"], voce della''[[Jewish Encyclopedia]]'', articolo di Kaufmann Kohler, Ludwig Blau (1906).</ref>
 
=== Signore ===
[[File:Freska u kaloti krstionice, manastir Žiča, Srbija.jpg|thumb|Raffigurazione dello [[Spirito Santo]], in forma di colomba (affresco del Monastero serbo-ortodosso di Zica vicino [[Kraljevo]], [[Serbia]], XIII sec.)]]
 
==== Spirito ====
La Shekhinah nel [[Nuovo Testamento]] è comunemente equiparata alla presenza o dimora dello "Spirito del Signore" (generalmente indicato come [[Spirito Santo]], o "[[Gesù|Spirito di Cristo]]") nel credente, facendo paralleli con la presenza di Dio nel Tempio di Salomone. In contrasto con l'[[Antico Testamento]], dove il [[Santo dei Santi]] significava la presenza di Dio, dal Nuovo Testamento in poi, è lo Spirito Santo che evoca la costante presenza di Dio. Inoltre, nello stesso modo in cui la Shekhinah è collegata alla profezia nell'[[ebraismo]], così lo è nel cristianesimo:
 
{{quote biblico|Poiché non da volontà umana fu recata mai una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio.|2 Pietro|1:21}}
 
==== Gloria ====
Nei punti in cui vengono fatti riferimenti alla Shekhinah come manifestazione della gloria del Signore associata alla sua presenza, i cristiani trovano numerosi riscontri nel [[Nuovo Testamento]] sia in forme letterali (come nel succitato {{passo biblico2|Luca|2:9}} che fa riferimento alla "gloria del Signore" che avvolge di luce i pastori alla nascita di Gesù)<ref name=shepherds>[http://bible.org/page.asp?page_id=982 "Acclamations of the Birth of Christ", di J. Hampton Keathley, III, Th.M.], su ''bible.org'' <small>URL consultato 23 settembre 2015</small></ref> sia in forme spirituali (come in {{passo biblico2|Giovanni|17:22}}, dove Gesù parla di Dio dicendo "la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro").<ref name=gloryofgod>[http://bible.org/page.asp?page_id=244 "The King of Glory", di Richard L. Strauss] su ''bible.org'' <small>URL consultato 23 settembre 2015</small></ref> Si rileva un contrapposto nel [[Libro di Samuele]], in cui si afferma che a Ichabod, che significa "inglorioso" («Se n'è andata lungi da Israele la gloria») fu dato tale nome perché era nato nel giorno che l'[[Arca dell'Alleanza]] fu catturata dai [[Filistei]]: "La gloria si è allontanata da Israele" ({{passo biblico2|1Samuele|4:22}}).
 
=== Presenza divina ===
{{quote biblico|Il Signore marciava alla loro testa di giorno con una colonna di nube, per guidarli sulla via da percorrere, e di notte con una colonna di fuoco per far loro luce, così che potessero viaggiare giorno e notte.|Esodo|13:21}}
 
== Islam ==
[[File:Allah-green-transparent.png|200px|right|Allah in calligrafia]]
La Shekhinah, {{lang-ar|سكينة}} ''sakīnah'', viene citata sei volte nel [[Quran]], nei capitoli 2, 9 e 48.<ref>2/248 9/26, 9/40, 48/4, 48/18, 48/26.</ref>
{{citazione|E disse il loro profeta: "Il segno della sovranità sarà che verrà con l'Arca. Conterrà una ''presenza di pace'' da parte del vostro Signore, nonché quel che resta di ciò che lasciarono la famiglia di Mosè e la famiglia di Aronne. Saranno gli angeli a portarla."|[http://www.sufi.it/corano/2.htm Sura 2/248]}}
 
L'[[Imam]] di [[Cordova]] Al-Qurtubi ([[1214]]-[[1273]] nella sua rinomata [[esegesi]] afferma che, nel suddetto versetto secondo [[Wahb ibn Munabbih]], ''Sakinah'' è uno spirito emanato da Dio che parla e, nel caso degli Israeliti, quando alcuni erano in disaccordo riguardo ad una questione, tale spirito veniva a chiarire la situazione, ed era inoltre causa di vittorie nelle guerre. Secondo [[Ali ibn Abi Talib]], "Sakinah è un dolce vento, una brezza, il cui volto è come volto umano". Mujahid asserisce che "quando Sakinah mirava un nemico, questi veniva sconfitto", e ibn Atiyyah parla dell'[[Arca dell'Alleanza]] (''at-Tabut''), con cui era associata la Sakinah, sostenendo che le anime lì trovavano pace, calore, amicizia e forza.<ref>[[Karen Armstrong]] afferma: "La sakinah... sembra correlarsi con la [[Shekhinah]] ebraica, il termine della presenza di Dio nel mondo" - si veda il suo ''Muhammad: A Biography of the Prophet'', [[HarperCollins|HarperOne]], 1992, p. 224. ISBN 0-06-250014-7</ref>
 
Il [[giurista]] [[Muslim ibn al-Hajjaj]] ([[817]]–[[870]]) nel suo ''[[Sahih Muslim]]'', dice che un certo uomo (durante il tempo di [[Maometto]]), stava recitando la [http://www.sufi.it/corano/18.htm sura al-Kahf] dal Quran vicino al suo cavallo legato ad un palo, e mentre recitava, una nube lo avvolse, che roteava e decresceva, la cui vista fece imbizzarrire e saltare il cavallo, cosicché quando venne il mattino, l'uomo andò da Maometto e lo informò dell'accaduto, per cui Maometto rispose che era stata la Sakinah a discendere a motivo del Corano.<ref name=abdulmawjood>{{cita libro|autore=Salahuddin `Ali Abdul Mawjood|curatore=trad. da Abu Bakr Ibn Nasir|titolo=The Biography of Imam Muslim bin al-Hajjaj|year=2007|editore=Darussalam|città=Riyadh|isbn=9960988198|lingua=en}}
 
Secondo le tradizioni [[Sunnismo|sunnite]], quando Maometto era perseguitato alla [[Mecca]] e venne per lui il tempo di emigrare a Madinah ([[Medina]]), si rifugiò temporaneamente presso il suo [[Sahaba|compagno]] [[Abū Bakr]] nella grotta di Thawr. Mentre si nascondevano dai Mekkani che li cercavano, fu a Thawr che Dio fece discendere la Sua ''sakina'' su entrambi, proteggendoli dai loro nemici.<ref>[http://www.masud.co.uk/ISLAM/ahm/newmadhh.htm "Uunderstanding the Four Madhhabs"], di Abdal-Hakim Murad, su ''masud.co.uk/ISLAM''.</ref> Secondo il [[sufismo]], fu a Thawr che Abū Bakr venne benedetto coi segreti divini la cui trasmissione alle successive generazioni formò il percorso [[Naqshbandiyya|Naqshbandiyya]] del sufismo stesso. Fu questa esperienza che fece affermare al secondo [[califfo]] [[Umar]] ([[581]]-[[644]]) che "tutto il bene che Umar ha fatto non potrà mai equivalere alla sola virtù di Abū Bakr quale [[Sahaba|compagno]] di [[Maometto]] alla grotta di Thawr".<ref>[http://ignca.nic.in/cd_09018.htm "The Sufi Paradigm of Peace-Making"], Mohammad Reza Rikhtehgaran, su ''INGCA''.<small>URL consultato 23 settembre 2015</small></ref>
 
Il nipote di Maometto, [[al-Husayn ibn Ali]], chiamò una delle sue figlie "Sakina". Morì tragicamente in un carcere [[Siria|siriano]] durante la prigionia della famiglia di al-Husayn, composta più che altro da donne e bambini, che avevano sopravvissuto alla [[Battaglia di Kerbela]]. Sakina fu la prima persona nella storia dell'[[Islam]] ad essere chiamata con tale nome. È correntemente un nome femminile popolare nella maggior parte delle culture islamiche.<ref>[http://www.britannica.com/biography/al-Husayn-ibn-Ali-Muslim-leader-and-martyr "Al-Ḥusayn ibn ʿAlī"], voce della ''[[Encyclopaedia Britannica]]'' Online.<small>URL consultato 24 settembre 2015</small></ref><ref>[[Wilferd Madelung]], [https://books.google.co.uk/books?id=2QKBUwBUWWkC&redir_esc=y ''The Succession to Muhammad: A Study of the Early Caliphate''], Cambridge University Press, 1997, ''s.v.'' "Sakina".</ref>
 
== Studi contemporanei ==
===Raphael Patai===
In the work by anthropologist Raphael Patai entitled ''[[The Hebrew Goddess]]'', the author argues that the term Shekinah refers to a goddess by comparing and contrasting scriptural and medieval Jewish Kabbalistic source materials. Patai draws a historic distinction between the Shekinah and the Matronit.
 
In the bestselling thriller [http://www.amazon.com/Torah-Codes-Ezra-Barany/dp/0983296014/ ''The Torah Codes''] by Ezra Barany, the storyline refers to the Shekinah as a goddess and one of the characters is even named Patai. In the appendix are essays by Rabbi Shefa Gold, Zvi Bellin, and Tania Schweig about the Shekinah.<ref>Barany, Ezra. [http://www.amazon.com/Torah-Codes-Ezra-Barany/dp/0983296014/ ''The Torah Codes'']. Dafkah Books, 2011, pp. 349–366.</ref>
 
=== Religione comparativa ===
*The [[Qur'an]] mentions the Sakina, or Tranquility, referring to God's blessing of solace and succour upon both the Children of Israel and [[Muhammad]]. Interestingly, Sakina, or [[Sakina bint Husayn]], was also the name of the youngest female child of [[Husayn ibn Ali]], ostensibly the first girl in recorded history to be given the name.
*"''Shekinah''", often in plural, is also present in some [[gnostic]] writings written in Aramaic, such as the writings of the [[Manichaeans]] and the [[Mandaeans]], as well as others. In these writings, ''shekinas'' are described as hidden aspects of God, somewhat resembling the ''[[Amesha Spenta|Amahrāspandan]]'' of the [[Zoroastrians]].<ref>[[Hans Jonas|Jonas, Hans]], ''The Gnostic Religion'', 1958, p. 98.</ref>
 
===Gustav Davidson===
American poet [[Gustav Davidson]] listed Shekinah as an entry in his reference work ''A Dictionary of Angels, Including the Fallen Angels, (1967)'', stating that she is the female incarnation of [[Metatron]].
 
=== Davidiani ===
[[Lois Roden]], whom the original [[Davidiani |Davidiani ('''Branch Davidians''' in inglese)]], [[Nuovo movimento religioso|setta religiosa]] [[Avventismo|avventista]], acknowledged as their teacher/prophet from 1978 to 1986, laid heavy emphasis on women's spirituality and the feminine aspect of God. She published a magazine, ''Shekinah'', often rendered ''SHEkinah'', in which she explored the concept that the Shekinah is the Holy Spirit. Articles from ''Shekinah'' are reprinted online at the Branch Davidian website.<ref>[http://www.the-branch.org/index.php General Association of Branch Davidian Seventh-Day Adventists], page found 2010-09-14.</ref>
 
== Note ==
<div style="height: 300px; overflow: auto; padding: 3px; border:1px solid #AAAAAA; reflist4" >
{{References|2}}
</div>
 
== Bibliografia ==
* {{JewishEncyclopedia}}
{{Reflist}}
* [[Giulio Busi|Busi, Giulio]]. ''Simboli del pensiero ebraico'', Torino, Einaudi, 1999
* Busi, Giulio & Loewenthal, Elena (curatori), ''Mistica ebraica'', Torino, Einaudi, 1995
* Dennis, Geoffrey. ''The Encyclopedia of Jewish Myth, Magic, and Mysticism'' (Llewellyn Worldwide, 2007)
* Green, Arthur. ''Shekhinàh'' in ''Queste sono le parole'', Firenze, Giuntina, 2002, pp.&nbsp;61–62; e ''Sefiròt'', ivi, pp.&nbsp;56&nbsp;– 59
* [[Moshe Idel|Idel, Moshe]]. ''Kabbalah: New Perspectives'', Yale University Press, 1988 (trad. italiana ''Qabbalah. Nuove prospettive'', Milano, Adelphi, n. ed. 2010)
* [[Gershom Scholem|Scholem, Gershom]]. ''Jewish Gnosticism, Merkabah Mysticism, and Talmudic Tradition'', Jewish Theological Seminary of America, 2ª ed., 1965
* _________ . ''Origins of the Kabbalah'', Princeton University Press, 1991
* _________ . ''Von der mystischen Gestalt der Gottheit'', Zurigo, 1962 (trad. inglese ''On the Mystical Shape of the Godhead'', New York, 1991; trad. italiana [https://books.google.it/books?id=ORoQCgAAQBAJ&dq=shechinah+nell%27ebraismo&source=gbs_navlinks_s ''La figura mistica della divinità: Studi sui concetti fondamentali della Qabbalah''], Adelphi, 2010, Cap. 3)
* [[Norman Solomon|Solomon, Norman]]. ''Torah From Heaven. The Recostruction of Faith'', Littman Library, 2012
 
== Voci correlate ==
{{div col}}
* [[Cabala ebraica]]
* [[Cabala lurianica(esoterismo)]]
* [[Cabala praticaEmanatismo]]
* [[CinqueEsoterismo Mondioccidentale]]
* [[Dio (Ebraismo)Platonismo]]
* [[Ein Sof]]
* [[Gerarchia degli angeli]]
* [[Filosofia ebraica]]
* [[Meditazione ebraica]]
* [[Misticismo ebraico]]
* [[Nomi di Dio nella Bibbia]]
* [[Talmud]]
* [[Tetragramma biblico]]
* [[Torah]]
{{div col end}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.jandjo.org/HTM%20Articoli/Qabalah.pdf ''La mia Cabala - Viaggio attraverso un triennio d'incontri domenicali''], libro gratuito che riporta gli appunti del corso tenuto a Milano e a Pordenone da Abbate Gian Piero
* {{en}}[http://kheper.net/topics/Kabbalah/Sabbath_Hymn.htm "Hymn to the Sabbath" di Rabbi Isaac Luria, cabalista del XVI sec.]
* {{cita web|http://www.jandjo.org/articoli.htm|Diversi articoli e informazioni sulla Cabala di Abbate Gian Piero}}
* {{en}}[http://psyche.com/psyche/lex/shekinah.html "The Autiot of the Shekinah"] del cabalista francese Carlo Suares (1892–1976)
* [http://www.gangleri.nl/articles/?p=36 Christian Cabala]
* {{en}}[http://www.shekinahretreatcentre.org/ "Shekinah Retreat Centre"], centro biblico [[Mennoniti|mennonita]], a Saskatchewan, ([[Canada]])
* [http://www.digital-brilliance.com/contributed/Karr/Biblios/ccinea.pdf The Study of Christian Cabala in English]
* {{en}}[http://www.jewishencyclopedia.com/articles/13537-shekinah "Shekinah"], voce della ''[[Jewish Encyclopedia]]'' (1906)]
* [http://www.digital-brilliance.com/contributed/Karr/Biblios/ccineb.pdf The Study of Christian Cabala in English: Addenda]
* {{en}}[http://www.academia.edu/10244917/ "The Worship of the Shekhinah in Early Kabbalah"] di Tzahi Weiss, su ''academia.edu''
* [http://www.digital-brilliance.com/contributed/Karr/KS/KnS.pdf Knots & Spirals: Notes on the Emergence of Christian Cabala]
* [http://www.vatican.va/jubilee_2000/magazine/documents/ju_mag_01021998_p-24_it.html "La ''radice'' ebraica dello Spirito Santo"] di Lea Sestrieri, su ''vatican.va''
* [http://www.esoteric.msu.edu/VolumeVI/KabbalahHames.htm Historical background in Christendom of 13th century Jewish Kabbalah]
* [http://mondodomani.org/teologia/dobner2011.htm "Dalla Shekinah alla Trinità"], di Cristiana Dobner, su ''mondodomani.org'' (maggio 2011)
 
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