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L''''Infermiere''' è il [[Professioni sanitarie in Italia|professionista sanitario]] che, in possesso della [[laurea triennale]] in Infermieristica, dell'iscrizione al Collegio [[IPASVI]] e all'[[albo professionale]] nel rispetto del suo codice deontologico, è responsabile dell'assistenza infermieristica alla persona nelle diverse fasi della vita.▼
File:Tesista Edoardo Fondazione IRCCS INT.jpeg
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▲L''''Infermiere''' è il [[Professioni sanitarie in Italia|professionista sanitario]] che, in possesso della [[laurea triennale]] in Infermieristica, dell'iscrizione al Collegio [[IPASVI]] e all'[[albo professionale]] nel rispetto del suo [[Codice deontologico|codice deontologico]], è responsabile dell'[[assistenza infermieristica]] alla persona nelle diverse fasi della vita.
==Cenni Storici==
La storia
I motivi per i quali si muore meno sono riconducibili a due, il primo è un sostanziale aumento delle condizioni di vita, il secondo motivo riguarda i frutti della rivoluzione scientifica che si iniziano a vedere dal decennio 1870-80.<ref name=":0">{{cita libro | nome=Edoardo | cognome=Manzoni | titolo=Storia e filosofia dell’assistenza infermieristica | anno=2005 | editore=Masson | città=Milano }}</ref> <br />
===L’Ottocento e Florence Nightingale===
Nell’Ottocento si inizia una sanificazione di tutte le istituzioni, [[carceri]], [[Ospizio|ospizi]], [[ospedali]], ed avviene un’organizzazione globale di tutta l’assistenza sociale e sanitaria. In [[Italia]], dopo la seconda metà dell’Ottocento, avviene l’[[Unità d’Italia]] ed il pensiero comune dei cittadini, che riguarda la salute come competenza statale, fa sì che si vengono a generare riforme e leggi che porteranno alla creazione dei primi sistemi di tutela sanitaria e sociale del [[Regno d’Italia]]. Alla proclamazione del [[Regno d’Italia]] nel 1861,'' “l’azione sanitaria dello stato è limitata alla difesa della salute della popolazione da cause morbose esterne, prevedendo unicamente la profilassi delle malattie infettive affidata ai prefetti, con l’assistenza sanitaria lasciata alla forma umanitaria o religiosa. In molte regioni sono presenti i medici dei poveri con il compito di curare gratuitamente coloro che sono iscritti in apposite liste, dette di povertà.” ''<ref name=":0" />
In [[Inghilterra]] la [[rivoluzione industriale]] aveva portato, all’inizio del
L’[[infermieristica]] era ancora legata ed influenzata dalla religione, ed il pensiero era che l’immagine umanitaria dell’infermiere fosse legata ad una chiamata spirituale alla professione. Le qualità dei potenziali candidati a diventare infermieri erano povertà, innocenza e sottomissione.<ref name=":3" /> In Europa iniziano ad essere costruiti i primi
La figura religiosa non era inizialmente ben accettata nel praticare l’assistenza ai malati, in quanto il contatto con i corpi sembrava essere una prerogativa delle donne sposate o addirittura prostitute. Nel [[XVIII secolo|Diciottesimo Secolo]] in
Le rivoluzioni e le [[epidemie]], negli [[Stati Uniti]], portarono ad un’ulteriore espansione del ruolo infermieristico nel [[XVIII secolo|Diciottesimo Secolo]]. I problemi correlati ai bisogni di assistenza erano legati, neanche a dirsi, alla scarsa igiene e ai bassi standard di vita. Alla fine del [[XVIII secolo|Diciottesimo Secolo]] “''l’[[assistenza infermieristica]] era erogata negli
[[File:Florence Nightingale.jpg|thumb|left|Florence Nightingale]]
[[Florence Nightingale]] è conosciuta come la fondatrice dell’infermieristica moderna, appartiene ad una famiglia inglese ricchissima e grazie agli insegnamenti del padre ottiene un’istruzione completa con un elevato risultato culturale.<ref name=":0" /> Nacque il 12 Maggio del 1820 in
[[File:Balaklava-camp.png|thumb|right|Accampamento inglese a Balaklava - 1855]]
Nel 1854 l’[[Inghilterra]] entra in guerra con una spedizione nel [[Mar Nero]], in [[Crimea]], con i francesi, in aiuto alla [[Turchia]] contro la [[Russia]]. La campagna militare inglese fu positiva ma incombe un grosso problema: i feriti e i malati della guerra morivano per mancanza di assistenza. Il ministro della guerra inglese Herbert inviò la [[Florence Nightingale]] in [[Crimea]] con un gruppo di infermiere, viene nominata sovraintendente del corpo delle infermiere degli [[ospedale]] inglesi in [[Turchia]] con il compito di organizzare la sfera assistenziale. Le principali cause di morte erano dovute alle epidemie di
* Pulizia degli ambienti;
* Camicie, lenzuola e biancheria;
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* Stanze per l’alloggio delle infermiere.
In sei mesi [[Florence Nightingale]] è riuscita a ridurre la [[Tasso di mortalità|mortalità]] dal 42% al 2%. L’opinione pubblica inglese, a posteriori dalla guerra di [[Crimea]], cambia idea nei confronti del ruolo dell’infermiere, in quanto ''“diviene simbolo di forza, misericordia, padronanza di sé di fronte al dolore, altruismo e solidarietà.” ''<ref name=":0" /> Nel 1860 pubblicò il libro ''“Notes on Nursing”'' e fondò la ''
# ''L’internato obbligatorio delle allieve nella “casa dell’infermiera”'' -> l’intento della [[Florence Nightingale|Nightingale]] è di formare il carattere dell’infermiera secondo criteri morali estremamente rigidi.
# ''La formazione infermieristica basata sul sapere, l’istruzione e la conoscenza'' -> lezioni teoriche giornaliere vengono impartite da medici e capo reparto e le allieve sono sottoposte ad esami e verifiche. L’istruzione secondo [[Florence Nightingale|Nightingale]] non prevede alcuna interferenza nell’ambito medico, senza la sovrapposizione di attribuzioni, ma piuttosto le figure di infermiera e medico si sostengono a vicenda per il bene del malato.<ref name=":0" />
[[Florence Nightingale]] fonda la concezione della moderna [[assistenza infermieristica]], in quanto per assistere i malati è indispensabile possedere conoscenze che derivano anche dall’esperienza e che sono distinte da quelle mediche.<br />
===Il Novecento e il XXI Secolo===
Negli [[Stati Uniti]] ed in [[Inghilterra]] il modello [[Florence Nightingale|Nightingale]] influenza la formazione, l’organizzazione del lavoro e la identificazione professionale, permettendo un evoluzione professionale infermieristica in rapida ascesa con mete sempre più ambiziose, come nel 1911 in America, dove nacque l’organizzazione professionale ''[http://nursingworld.org American Nurses Association (ANA)]''. Successivamente nacquero le organizzazioni professionali come la ''[http://www.cna-aiic.ca/en Canadian Nurses Association (CNA)]'', l’''[http://www.icn.ch International Council of Nurses (ICN)]'', la ''[http://www.nln.org National League of Nursing (NLN)]''. In Italia invece è attiva la ''Federazione italiana degli Infermieri e delle Infermiere degli Ospedali e dei Manicomi''.
[[File:The American Journal of Nursing Vol1 N1 October 1900.jpg|left|thumb|150 px|Copertina del primo numero dell'American Journal of Nursing, pubblicato nell'ottobre 1900.]]
La prima rivista infermieristica risale al 1900, ovvero l’[http://journals.lww.com ''American Journal of Nursing (AJN)''], gestita e pubblicata unicamente da infermieri.<ref name=":3">{{cita libro | autore=Dolan et al | titolo= | anno=1983 | editore= | città= }}</ref> Nel 1909 apre la prima scuola universitaria di [[assistenza infermieristica]] in Minnesota.
[[File:Goldmark report.jpg|thumb|150px|Il "Goldmark report"]]
Nel 1919 la [[Fondazione_Rockefeller|''Rockfeller Foundation'']] fonda la ''Committee for the Study of Nursing Education'' per analizzare la formazione infermieristica negli Stai Uniti. La sociologa Josephine Goldmark venne messa a capo della commissione composta inoltre da Annie W. Goodrich, M. Adelaide Nutting, and Lillian Wald. Nel 1922 si giunge alla pubblicazione di un rapporto noto come ''Goldmark Report'', nel quale si evidenziò che la qualità dei programmi di formazione erano inadeguati, e si raccomandava inoltre di:
* separare la dirigenza delle scuole infermieristiche dalla dirigenza ospedaliera
* la settimana di studio/lavoro degli studenti non doveva superare le 48 ore
* obiettivo dei programmi di tirocinio doveva essere ''la formazione'' e non la ''copertura del servizio''
* ridurre la frequenza a 28 mesi
* puntare alla formazione universitaria dei futuri insegnanti
Inoltre, in funzione di quanto scaturito dal rapporto, la Fondazione Rockefeller finanziò un modello sperimentale di formazione infermieristica che divenne in seguito la Yale School of Nursing, ovvero la prima scuola autonoma di infermieristica con un proprio preside, docenti, bilancio, e lauree conformi alle norme universitarie.
Considerato un punto fondamentale nella storia dell’educazione infermieristica, i risultati di questo rapporto facilitarono il passaggio dalle scuole infermieristiche ospedaliere all’[[università]] negli [[Stati Uniti]].<ref name=":2" />
In
* Presidente delle direttrici per scuole infermieristiche della federazione italiana religiose ospedaliere
* Presidente della Federazione “Infermieri Professionali, Assistenti Sanitari e Vigilatrici di Infanzia” ([[IPASVI]]) per 15 anni
* Membro per la formazione infermieristica della Comunità europea e del Consiglio superiore di Sanità.
In
Gli anni [[Anni 1970|Settanta]] vengono considerati anni di maggior sviluppo tecnologico, in cui il mondo sanitario vive l’invasione tecnologica più importante della propria storia recente. Con l’avvento delle nuove tecnologie, si sviluppano numerose specializzazioni mediche e numerose tecniche curative; tuttavia, la professione infermieristica che vive questo momento si specializza e focalizza la propria attenzione più sull’avvento tecnologico piuttosto che porre attenzione sulle conseguenti modificazioni dei bisogni di assistenza infermieristica delle persone.<ref name=":0" /> In questi anni, che dal punto di vista storico-culturale sono visti come anni molto confusi e di crisi, ''“porta la classe infermieristica ad una sorta di crisi di identità della professione, la quale porta gli infermieri a cercare al di fuori del territorio italiano, delle soluzioni e dei nuovi paradigmi interpretativi della realtà.” ''Dunque ci sono da un lato un aumento delle responsabilità e di “[[mansioni]]” affidate agli infermieri (in riferimento al D.P.R 14 Marzo 1974, n. 225, conosciuto come “mansionario”), e dall’altro lato la ricerca del significato di cosa è l’[[assistenza infermieristica]].<ref name=":0" />
L’autrice Rossetta Brignone introduce il termine ''[[nursing]] ''nel 1972 in una sua relazione: il termine sta a significare ''“un taglio netto con il passato, identificare un nuovo modo di pensare l’assistenza e l’[[assistenza infermieristica]], un nuovo modo di concepire la persona destinataria del servizio infermieristico." ''<ref name=":0" />
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* ''“Marisa Cantarelli (1987) in Un modello professionale per l’assistenza infermieristica (Convegno, Milano, 1987): focalizzare l’attenzione sul destinatario dell’assistenza infermieristica.”''<ref name=":0" /> <br />
==Principali normative che regolamentano la professione infermieristica in Italia==
Per responsabilizzare e guidare i professionisti infermieri durante le proprie attività operative quotidiane, nel 1959 ''“il Comitato centrale della Federazione [[Ipasvi]] comincia a discutere della necessità di mettere a punto un [[Codice deontologico|codice deontologico]] infermieristico, che indichi le coordinate etiche in relazione alle quali operano le appartenenti alla professione.” ''<ref name=":8" />'' ''Il primo [[Codice
===La deontologia===
Nel 1996 viene elaborato il “patto” tra l’infermiere e il cittadino, che è ''“uno strumento del tutto innovativo che dà spazio all’esigenza crescente di protagonismo autonomo della professione, rivolgendosi al naturale interlocutore della propria attività.”'' In realtà, il “patto” tra l’infermiere e il cittadino non è altro che un preambolo ad una vera e propria riscrittura del [[Codice deontologico]] infermieristico presentato in occasione della Giornata internazionale dell’infermiere il 12 Maggio del 1999. L’obiettivo del nuovo Codice è'' “indicare le caratteristiche della mission infermieristica in modo da dare spazio alle esigenze di autonomia professionale e fornendo una traccia di riflessione per il quotidiano confronto tra i professionisti e i ritardi della cultura e delle strutture in cui operano.”'' Il [[Codice deontologico]] approvato nel 1999 resterà in vigore fino al 2009.'' “L'infermiere non è più " l'operatore sanitario" dotato di un diploma abilitante, ma "il [[Professioni sanitarie in Italia|professionista sanitario]] responsabile dell'[[assistenza infermieristica]]". Un professionista che, in quanto tale e anche nella sua individualità, assiste la persona e la collettività attraverso l'atto infermieristico inteso come il complesso dei saperi, delle prerogative, delle attività, delle competenze e delle responsabilità dell'infermiere in tutti gli ambiti professionali e nelle diverse situazioni assistenziali.” ''<ref name=":8">{{cita web|http://www.ipasvi.it/norme-e-codici/deontologia/nota-storica.htm|Nota storica|18 Settembre 2013}}</ref>
Nel Febbraio del 2009 si apre il XV Congresso della Federazione nazionale Collegi [[IPASVI]] e viene presentato il nuovo [[Codice deontologico]] degli Infermieri italiani. ''“Il nuovo [[Codice deontologico|codice deontologico]] fissa le norme dell’agire professionale e definisce i principi guida che strutturano il sistema etico in cui si svolge la relazione con la persona/assistito. Relazione che si realizza attraverso interventi specifici, autonomi e complementari di natura intellettuale, tecnico-scientifica, gestionale, relazionale ed educativa.” ''<ref name=":9">{{cita web|http://www.ipasvi.it/norme-e-codici/deontologia/commentario.htm|Commentario al Codice 2009|18 Settembre 2013}}</ref>
Nel [[codice deontologico]] vengono definite in modo preciso ed univoco le attività, le competenze, principi etici e morali quali l’infermiere è tenuto ad attenersi. Viene definito in modo specifico cos’è l’[[assistenza infermieristica]] e viene individuato come unico responsabile di quest’ultima l’infermiere; il quale viene riconosciuto come un [[Professioni sanitarie in Italia|professionista sanitario]]. Il [[codice deontologico]] è quindi la normativa più importante a cui l’infermiere deve far riferimento nelle scelte professionali quotidiane. <br />
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===Il percorso formativo odierno===
Le [[università]] rilasciano i seguenti titoli: <ref name=":13" />
# [[Laurea]] (L): 180 [[Credito formativo universitario|Crediti formativi universitari]], 3 anni (1
# [[Laurea magistrale]] (Lm): successivo al conseguimento della laurea in Infermieristica (120 [[Credito formativo universitario|CFU]], 2 anni)
# Diploma di specializzazione (Ds):
## [[Master universitario|Master]] di primo livello: successivo al conseguimento della [[Laurea|laurea]] in Infermieristica (60 [[Credito formativo universitario|CFU]])
## [[Master universitario|Master]] di secondo livello: successivo al conseguimento della [[Laurea magistrale|laurea magistrale]] (60 [[Credito formativo universitario|CFU]])
# [[Dottorato di ricerca]] (Dr) (3 anni)<ref name=":12">{{cita web|http://www.ipasvi.it/universita/dottorato-di-ricerca.htm|Dottorato|02 Ottobre 2013}}</ref><br>
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L'infermiere con [[Laurea magistrale|Laurea Magistrale]]: ''"La continua evoluzione del [[Servizio sanitario nazionale]] e i cambiamenti nei contenuti delle cure rendono molto ampia la gamma di posizioni (e competenze) dell'infermiere con [[Laurea magistrale|laurea specialistica]]: dalla direzione del Servizio aziendale di [[assistenza infermieristica]], al coordinamento di un dipartimento o unità complessa, o di una équipe, al case management, al coordinamento dell'aggiornamento del personale e della formazione permanente, al ruolo di formatore, di docente e di tutor." ''<ref name=":10">{{cita web|http://www.ipasvi.it/universita/laurea-magistrale.htm|Laurea magistrale|02 Ottobre 2013}}</ref> <br />
L'infermiere con [[Dottorato di Ricerca]]: ''"Il [[Dottorato di ricerca]] in Scienze infermieristiche è un percorso di formazione universitaria triennale successivo alla [[Laurea magistrale|Laurea Specialistica]], che mira a fornire ai professionisti competenze avanzate e strumenti metodologici necessari per esercitare attività di ricerca e di alta qualificazione presso [[Università]], enti pubblici e soggetti privati. È finalizzato all’approfondimento dello studio della disciplina e dalla ricerca applicata alle Scienze infermieristiche."''<ref name=
==Paradigma della professione==
Secondo Wilensky, un sociologo funzionalista, il processo di professionalizzazione di un’occupazione deve seguire una serie di passaggi che hanno una precisa collocazione storica. L’autore si pose l’obiettivo di identificare se esistono delle tappe comuni nel processo di professionalizzazione ed eseguì uno studio negli [[Stati Uniti]] negli [[Anni 1960|anni Sessanta]] e servì ad approfondire la storia di 18 professioni, tra cui la professione infermieristica.<ref name=":1">{{cita libro | nome=Willem | cognome=Tousjin | titolo=Sociologia delle professioni | anno=1979 | editore=Il Mulino | città=Bologna }}</ref> L’esito della sua ricerca è positiva in quanto esiste una tipica successione di eventi comuni:
* ''“Cominciare a svolgere a tempo pieno l’attività e non più occasionalmente; ''
* ''Istituzione di una scuola di formazione; ''
*'' Formazione di associazioni professionali; ''
* ''Agitazione politica, nel senso di impegno, per guadagnarsi l’appoggio della legge alla protezione dell’area di lavoro, della formazione come prove di abilitazione, legge sull’esercizio; ''
* ''Definizione di un proprio [[Codice deontologico|codice deontologico]]. “ ''<ref name=":0" />
Se con Wilensky si analizza il processo di professionalizzazione, con l’opera di Meleis<ref name=":1" /> si analizza il passaggio dal sapere culturale a quello disciplinare: ''“Secondo Meleis, da quando gli infermieri hanno cominciato a prendersi cura degli esseri umani in un modo metodico ed organizzato, essi sono stati coinvolti in qualche forma di teorizzazione”'', in un processo di elaborazione teorica infermieristica. I concetti di [[assistenza infermieristica]], comfort, comunicazione, protezione, guarigione e salute, sono stati utilizzati per guidare la pratica prima di definire l’inizio dell’elaborazione teorica infermieristica.
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# Stadio della filosofia
Questi stadi hanno distinto e condotto ad una evoluzione accademica della disciplina infermieristica definendone il mandato e base teorica
# Stadio della pratica ->'' “il mandato
# Stadio dell’educazione e dell’amministrazione -> nello sviluppo teorico della disciplina infermieristica, dopo una iniziale pratica di apprendistato, ci si sposta verso problemi correlati alla costituzione dei programmi di studio infermieristici, nei quali gli interrogativi sulla natura dell’assistenza infermieristica portano ad ulteriori sviluppi della teorizzazione infermieristica.
# Stadio della ricerca -> ''“l’attenzione sulla formazione, i curriculum, l’insegnamento, le strategie di apprendimento, l’amministrazione, portano gli infermieri ad interessarsi della ricerca.”'' Gli infermieri sono obbligati a sviluppare le proprie idee e comunicarle al mondo scientifico attraverso la pubblicazione nelle riviste e la presentazione in incontri accademici.
# Stadio della teoria -> In questo stadio gli interrogativi sull’essenza
# Stadio della filosofia -> deriva dalle domande poste dopo l’elaborazione teorica. Gli infermieri, che cominciano a riflettere sugli aspetti concettuali della pratica professionale e sui metodi per lo sviluppo delle conoscenze infermieristiche, si pongono quesiti filosofici. In questo stadio la filosofia viene considerata un tentativo di comprendere le premesse filosofiche che stanno dietro le teorie e ricerche infermieristiche.<ref name=":0" />
===La correlazione tra la professionalità infermieristica e le norme===
Storicamente l’infermiere ha sempre anteposto alla propria crescita professionale, la totale abnegazione verso la persona malata, povera, sola, morente: ovvero una rinuncia consapevole del proprio bene e interesse verso gli altri.
Il concetto di professione infermieristica si basa sul possesso di competenza tecnica esclusiva e sull’esistenza di
Il comportamento collettivo e il concetto di professionalità individuale si basano sul concetto di norma. La norma è ''“un modello, una regola, secondo cui uniformare o regolare i nostri atti, la nostra condotta” ''<ref name=":0" /> , è una regola o un criterio di giudizio. <br />
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Per un approfondimento della stessa si rimanda alla specifica voce "[[Assistenza infermieristica]]".
A mero titolo informativo si rammenta che secondo l'art.2 del [http://www.ipasvi.it/norme-e-codici/deontologia/il-codice-deontologico.htm Codice Deontologico dell'infermiere
Secondo l'art.1 comma 2 del profilo professionale dell'infermiere (D.M. 739/1994) le funzioni di [[assistenza infermieristica]] sono ''“prevenzione delle malattie, l’assistenza dei malati e dei disabili di tutte le età e l'educazione sanitaria”''.
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''“Le competenze dei laureati specialisti
# "''Rilevare e valutare criticamente l’evoluzione dei bisogni dell’assistenza pertinenti alla specifica figura professionale, anche nelle connotazioni legate al genere […];''
# ''Progettare e intervenire operativamente in ordine a problemi assistenziali e organizzativi complessi; ''
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==Note==
==Bibliografia==
Riga 229 ⟶ 249:
* {{cita libro | nome= | cognome= | titolo=Decreto Ministeriale n. 509 | anno=3 Novembre 1999 | editore= | città= }}
* {{cita libro | nome= | cognome= | titolo=Legge n. 251 | anno=10 Agosto 2000 | editore= | città= }}
* {{cita libro | nome= | cognome= | titolo=Decreto
* {{cita libro | nome= | cognome= | titolo=Decreto Interministeriale | anno=2 Aprile 2001 | editore= | città= }}
* {{cita libro | nome= | cognome= | titolo=Decreto Ministeriale n. 270 | anno=22 Ottobre 2004 | editore= | città= }}
* {{cita libro | nome= | cognome= | titolo=Legge n.43 | anno=1 Febbraio 2006 | editore= | città= }}
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==Collegamenti esterni==
*[http://www.ipasvi.it Federazione Nazionale Collegi IPASVI]
* {{Thesaurus BNCF}}
<nowiki>{{Template:Professioni sanitarie}}</nowiki>
<nowiki>{{Portale|Diritto|Lavoro|Medicina}}</nowiki>
<nowiki>[[Categoria:Medicina]]</nowiki>
<nowiki>[[Categoria:Attività assistenziali]]</nowiki>
<nowiki>[[Categoria:Professioni infermieristiche]]</nowiki>
<nowiki>[[Categoria:Infermieristica]]</nowiki>
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