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=== Edizione del '27 ===
Conosciuta come la prima edizione ufficiale delle ''Operette morali'', è stata pubblicata a Milano da [[Antonio Fortunato Stella]], intelligente editore che seppe mediare con i rigidi censori dell'epoca.<ref>Scansione disponibile su [http://books.google.it/books?id=PDxGAAAAYAAJ Google Books]</ref> Lo Stella è da annoverare, insieme con [[Pietro Giordani|Giordani]] e il ''Montani'', tra quei personaggi che seppero comprendere lo spirito dell'opera, anche se l'Italia non era abituata a quel genere di letture. Tra il 1825 e il 1827<ref name="Edizione Stella 3">Impossibile precisare meglio la data; l'unico appunto consiste in una mezza pagina dello ''Zibaldone'', datata 8 gennaio 1827, in cui l'autore riporta alcuni ragionamenti, compiutamente poi esposti nel ''Dialogo di Plotino e di Porfirio''. Altre tracce non si trovano.</ref> Leopardi scrive tre nuove prose<ref name="Scaletta Operette">Quasi tutte furono composte tra il gennaio e il novembre del 1824, eccetto: ''Frammento apocrifo di Stratone da Lampsaco'' (autunno 1825); ''Il Copernico ovvero della gloria'' e ''Dialogo di Plotino e di Porfirio'' (1827); Dialogo di un venditore d'almanacchi e di un passeggere'' e ''Dialogo di Tristano e di un amico'' (1832).</ref> ma qui non ve n'è traccia.<ref name="Censura">La paura della censura indusse Leopardi ad attendere tempi migliori per la pubblicazione di quei testi.</ref> Dalla fitta corrispondenza del periodo, testimone delle correzioni, revisioni e commenti dell'autore, emerge ''l'unitarietà del registro retorico delle Operette''<ref name="LC">Liana Celerino, ''Giacomo Leopardi, Operette morali, Letteratura italiana – Le Opere vol. III'', Torino, UTET, 1995.</ref> che giustifica l'assenza di un'introduzione che spieghi il suo disegno programmatico. Nello spostamento del ''Timandro'' a chiusura del libro, la critica ha letto una sorta di ''apologia'' dell'opera contro i filosofi moderni:<ref name="Critica Moroncini">Vedi
=== Edizione del '34 ===
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== Lingua e stile ==
[[File:Francesco Hayez
La scelta della lingua va inquadrata all'interno di un ambizioso progetto letterario:
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