Discussione:Informatica: differenze tra le versioni

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{{Progetti interessati
'''Nota''':si prega di lasciare la traduzione [[En:Information Technology]] e non Computer science Questo perchè non appaia come mancante [http://meta.wikimedia.org/wiki/List_of_Wikipedias_by_sample_of_articles/Absent_Articles#it_Italiano qua].
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{{Tradotto da|en|Computer science}}
'''Nota''':si prega di lasciare la traduzione [[En:Information Technology]] e non Computer science Questo perchè non appaia come mancante [http://meta.wikimedia.org/wiki/List_of_Wikipedias_by_sample_of_articles/Absent_Articles#it_Italiano qua].
 
== L'etimologie ==
L'etimologia italiana della parola "informatica" proviene dalla lingua tedesca, dalla compressione di Inform(ation Autom)atik, e sicuramentesicur '''Karlago Steinbuch''', che per primo utilizza nel '''1957''' il termine Informatik2008 (informatica) voleva significare la gestione automatica dell'informazione mediante calcolatore (naturale o artificiale). <br>
Qualcuno saprebbe proporre una definizione di ''informatica'' più precisa?
--> [http://ricardosalcedo.blogspot.com/2008/06/qu-es-la-informtica.html spagnola] <br>
--> [http://en.wikipedia.org/wiki/Informatics inglese] <br> [[Speciale:Contributi/217.236.210.218|217.236.210.218]] ([[User talk:217.236.210.218|msg]]) 17:14, 12 ago 2008 (CEST)
 
Qualcuno saprebbe proporre una definizione di ''informatica'' pi&ugrave; precisa?
 
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Quindi proporrei di modificare la definizione usando l'escamotage che si usa nella versione inglese, usando "lo studio" al posto di "la scienza che si occupa di":
 
A1) '''L'informaticainfi èporta? Dire invece 25 °C ci porta l'elaborazioneinformzione automaticae della rappresentazione dell'informazione.'''.
Il problema sarebbe quello di definire il termine "informazione".
Informazione=dato + descrittore.
Ad esempio 25 è un dato, ma che informazione ci porta? Dire invece 25 °C ci porta l'informazione che la temperatura è di 25 °C
Fabio
 
'''oppure''', riconoscendo il fatto che con il termine si raccolgono in effetti contributi di più discipline (già esistenti o create apposta):azione automatica delle informazioni.
 
A) L'informatica è lo studio della conservazione, dell'elaborazione e della rappresentazione dell'informazione.
 
'''oppure''', riconoscendo il fatto che con il termine si raccolgono in effetti contributi di più discipline (già esistenti o create apposta):
 
B) L'informatica è l'insieme delle discipline che riguardano la conservazione, la rappresentazione e l'elaborazione automatica delle informazioni.
 
Toglierei quindi la parte iniziale "Sebbene ne siano state date diverse definizioni, forse si avvicina di più alla realtà, quella secondo cui ".
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[[Utente:Mariano|Mariano]] 19 Febbraio 2004 - 10:59 (UTC)
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Non so... a me la definizione attuale piace perch&eacute;perché sottolinea tutte le contraddizioni esistenti. Ma &egrave;è la mia opinione. Poster&ograve;Posterò in ml per invitare pi&ugrave;più persone possibili ad esprimere il loro parere (visto che ci sono moltissimi informatici su [[Aiuto:It.wiki|it.wiki]]) e poi decideremo.<br />
Nel mentre qualche breve indagine mi ha fatto scoprire che l'informatica viene definita scienza da [http://www.sapere.it/gr/ArticleViewServletOriginal?otid=GEDEA_informatica&orid=GEDEA_informatica&todo=LinkToFree sapere.it] e dal [http://www.garzantilinguistica.it/digita/parola.html?parola=informatica Dizionario Garzanti], mentre &egrave;è una disciplina per [http://www.encarta.it/find/Concise.asp?z=1&pg=2&ti=761563863&MSID=2587c4df488a4f5b936c49c209652f8b Encarta] o in campo di studio per la [http://wwwa.britannica.com/eb/article?eu=117722&tocid=0&query=computer%20science&ct= Enciclopedia Britannica]...
:[[Utente:Frieda|Frieda]] 17:25, Feb 19, 2004 (UTC)
 
 
:Io propongo di eliminare la parte riguardante l'incertezza e di lasciare però la definizione di scienza. [[Utente:MikyT|MikyT]] 17:41, Feb 19, 2004 (UTC)
 
::A me piace la versione B della definizione: mi sembra azzeccata, anche se non ne so poi molto di informatica. Certo poi andrà sviluppata, la voce. E di cose da dire non ne mancheranno certo: per ora, se non sbaglio, la voce è costituita quasi esclusivamente da una serie di link a ''futura memoria'' ... Buon divertimento e congratulazioni a [[Utente:Mariano|Mariano]] (a proposito: complimenti per il bel sito) per aver sollevato la discussione. :-) [[Utente:Twice25|Twice25]] 19:58, Feb 19, 2004 (UTC)
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:Forse c'è un'incomprensione di base: l'Informatica esiste da prima dei calcolatori, e figuriamoci quindi dei programmi. Cio che l'Informatica analizza è l'informazione, e che lo faccia, '''al giorno d'oggi''' con i programmi e i computer, è accidentale. Basti pensare ai lavori di Babbage, Lovelace, Turing e Von Neumann, che ben prima dell'avvento del primo calcolatore risovevano problemi fondamentali di informatica. Per non parlare degli algoritmi: sono noti fin dai tempi dei babilonesi, i quali conoscevano già un metodo algoritmico di risoluzione per le equazioni quadratiche del tipo ''x<sup>2</sup>+bx=c'', e i cinesi conoscevano metodi algoritmici equivalenti a quelli di Horner per il calcolo delle radici quadrate e cubiche.
::[[Utente:Blakwolf|BW]] 19:19, Feb 21, 2004 (UTC)
 
::Da un punto di vista puramente teorico la tua osservazione potrebbe essere condivisibile. Però è importante osservare che lo sviluppo dell'Informatica è dovuto quasi esclusivamente alla possibilità di '''automatizzare''' l'elaborazione (Babbage ad esempio è famoso per aver inventato la "Macchina analitica"). "Automatizzare" non deve essere fatto per forza con i computer che esistono adesso. Tutte le teorie precedenti all'automatizzazione sono di notevole importanza per l'Informatica (come peraltro lo sono la Logica Matematica e la Matematica del discreto), ma molte sarebbero rimaste abbandonate se non fosse per l'esistenza di macchine che possono eseguire calcoli ed elaborazioni a velocità molto superiori a quelle possibili per un essere umano. Infine vorrei ricordare che la parola Informatica deriva dalla contrazione delle parole '''Informazione''' e '''Automatica'''!! [[Utente:Mariano]] 09:22, Feb 25, 2004 (UTC)
 
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A questo punto però non si potrebbe più, ad esempio, parlare di [[Scienze Sociali]], non essendovi leggi oggettive che descrivano
materie quali la psicologia o l'economia, si dovrebbe in tal caso parlare di ''teorie psicologiche'' o ''teorie economiche''.
 
:Non è vero che non esistono modelli sociali od economici (un modello è una rappresentazione tramite leggi ''ad hoc''): basta guardare i lavori di premi nobel per l'economia come Amartya Sen, o di Kenneth Arrow. L'uno ha dimostrato matematicamente che lo stato di diritto ideale è impossibile (ossia bisogna accettare che un certo numero di innocenti subiscano un torto), e il secondo che è impossibile la democrazia come rappresentazione perfetta dei diritti delle parti sociali. Entrambi i teoremi sono un'applicazione diretta degli ultrafiltri, un concetto derivato dalla logica e utilizzato anche in analisi non standard. Per maggiori informazioni vedere [http://www.vialattea.net/odifreddi/arrow.pdf questo articolo] su Arrow e [http://www.vialattea.net/odifreddi/filtri.pdf questo]. Varela, inoltre, sta costruendo un modello per la psicologia basato sulle neuroscienze: [http://www.oikos.org/varelaneurofenomenologia.htm qui] c'e' un articolo sull'argomento. Analogamente per l'economia, la politica, etc esistono modelli, basati su leggi empiriche, che ricalcano i primi passi fatti da scienze più antiche e blasonate, come la fisica e la chimica, agli albori del loro cammino, basti nominare l'econofisica.
 
::Dimenticavo: a proposito di economia, Herbert Scarf, altro premio nobel, ha dimostrato nel 1972 che i mercato complessi non devono per forza tendere all'equilibrio tra domanda e offerta, ma possono in certe condizioni crollare o salire indefinitamente; quindi il liberismo non può essere la gestione ottimale dell'economia, ma vanno istituiti dei metodi per calmierare i mercati.
 
:Per quanto riguarda invece le leggi "oggettive", tutta la moderna impostazione delle scienze applicate (fisica, chimica, etc) si basano in un modo o nell'altro sul Principio di Indeterminazione di Heisenberg, e che l'osservazione fa parte dell'esperimento. Quindi le leggi non sono "oggettive", assolute e immutabili, ma evidenze soggettive di esperimenti ripetibili da altri osservatori, pertanto falsificabili e senz'altro approssimative.
 
::Saluti
::[[Utente:Blakwolf|BW]] 16:31, Feb 21, 2004 (UTC)
 
:Non era mia intenzione entrare nel merito delle diverse definizioni filosofiche esistenti riguardo alla parola scienza, anche perché non sarebbe questa la pagina adatta (se ne potrebbe tuttavia discutere, ma penso sia un terreno bollente), volevo solo ricordarne l'esistenza poiché mi sembrava una cosa importante per la nostra discussione. Ho scaricato gli articoli cui facevi riferimento, li leggerò.
:Per quanto riguarda le ''leggi oggettive'', non sono esattamente d'accordo con te, ma penso che questo sia solo una questione di punti di vista.Se stai alla prima delle due definizioni allora ciò che chiami scienza è un insieme molto vasto di materie di studio, se invece ti riconosci nella seconda sei costretto a restringere di molto il campo di ciò che chiami scienza. Se si aprisse una discussione dovresti però poi spiegare i collegamenti col principio di indeterminazione.
::Ciao [[Utente:Lenious|Lenious]] 18:33, Feb 21, 2004 (UTC)
 
::Non si tratta di essere d'accordo con me, sono ormai più di 70 anni, dal famoso convegno in cui venne proporsta l'Interpretazione di Copenaghen della Meccanica quanistica, che la fisica, e dunque anche la chimica, hanno perduto le "certezze" che caratterizzavano la visione classica delle filosofie scientifiche. A buttare benzina sul fuoco, aggiungi il Teroema di Incompletezza di Goedel, che dice in pratica che un sistema formale autoconsistente non potrà mai dimostrare la propria consistenza e deve restare incompleto. Anche per l'informatica esiste il teorema della calcolabilità, versione trovata da Turing del teorema d'incompletezza di Goedel.
 
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::Tornando all'Informatica, non credo si possa neanche definire "matematica applicata", perchè lo stesso varrebbe anche per la fisica; le teorie accettate dell'elettrodinamica quantistica e della cromodinamica quantistica, e quelle ancora in fase di studio come la teoria delle stringhe o della gravitazione quantistica a loop, sono praticamente solo convenzioni matematiche, la cui correttezza viene dimostrata da esperimenti che amplificano un singolo evento che avviene in istanti e spazi minuscoli fino a grandezze percepibili: nessun fisico ha mai visto un quark, un elettrone o un neutrino, tuttavia tutti conoscono le loro equazioni di Schroedinger, ossia la loro descrizione matematica.
:::[[Utente:Blakwolf|BW]] 09:39, Feb 22, 2004 (UTC)
 
:::Sono pienamente d'accordo con te [[Utente:Blakwolf|BW]]. Tutte le teorie sviluppate dall'uomo considerate "certe" sono in realtà delle '''convenzioni''' accettate da quasi tutti perchè in qualche modo "dimostrabili" attraverso dei ragionamenti logici. Proprio per questo noi cinque, dieci, quindici che stiamo discutendo di questo argomento non possiamo a mio parere stabilire quale sia la convenzione giusta, ma semplicemente dovremmo capire se il termine "SCIENZA" applicato all'Informatica è una cosa accettata dalla maggioranza degli esperti (Informatici, ma anche linguisti, filosofi, ecc.: chiunque abbia conoscenze adatte ad esprimere un suo parere e "dimostrazioni" plausibil). Se dovessi dare il mio voto personale voterei anch'io per chiamarla "scienza", ma quando lo dico mi suona un po' strano: sono cresciuto in un mondo in cui l'Informatica era una novità. [[Utente:Mariano]] 09:46, Feb 25, 2004 (UTC)
 
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:Io invece sono d'accordo con [[Utente:Sbisolo|Sbisolo]]. Come dico anche sopra l'automatizzazione dell'elaborazione è un elemento fondamentale per l'Infomatica. La Fisica è un insieme di teorie e applicazioni della matematica al mondo reale, fisico. L'Informatica è un insieme di teorie e applicazioni legate al mondo dell'elaborazione automatica. L'algoritmo di Euclide non sarebbe così famoso se non fossero stati inventati degli elaboratori automatici: l'uomo con carta e penna usa altri metodi più efficienti per il calcolo non automatizzato! Per quanto riguarda la distinzione tra Informatica ed Ingegneria Informatica, essa riguarda due differenti '''corsi universitari''' che hanno in comune lo studio dell'Informatica. [[Utente:Mariano]] 10:06, Feb 25, 2004 (UTC)
 
:: Non credo si possa fondare una distinzione su queste basi: anchè perchè al momento la distinzione che fai è tra laurea breve o quinquennale, nella maggior parte delle università... Per quanto concerne l'automazione, già i metodi di Newton-Raphson, del 1700, erano improntati alla soluzione automatica delle equazioni, una sorta di delega del pensiero alla penna invece che ai neuroni: questo è il calcolo automatico. Ridurre l'informatica alla mera automazione mi sembra non adatto ad una trattazione esaustiva della materia: c'è anche tutta la parte "filosofica" che viene lasciata fuori: i calcoli per stabilire la complessità di un algoritmo per la soluzione manuale della radice quadrata di un numero, o della modalità di ricerca di un numero in un elenco telefonico da parte di una persona, fanno parte dell'informatica, ma non c'è alcuna elaborazione automatica delle informazioni mi sembra... stesso discorso per la soddisfacibilità di k vincoli (K-sat), di cui Riccardo Zecchina dell'Università di Trieste (per citare un italiano in un campo di ricerca pura) ha recentemente esaminato aspetti polinomiali in alcuni casi particolari.
::Insomma, esiste una meta-informatica (passatemi il termine) che indaga sui metodi dell'informatica, che ne fa tuttavia parte, e che la definizione proposta, a mio avviso, esclude.
:::[[Utente:Blakwolf|BW]] 11:04, Feb 25, 2004 (UTC)
 
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Ho un'altra proposta di definizione, ho aggiunto la parola "metodi" alla definizione A). In questo modo mi sembra che si possa eliminare il riferimento all'automazione (che è l'applicazione dei metodi con mezzi automatici) e si escludono cose che con l'informatica non hanno a che fare. La definizione sarebbe questa:<br />
''L'informatica è lo studio dei metodi per la conservazione, elaborazione e rappresentazione dell'informazione.''
 
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:Sono d'accordo con la definizione di [[Utente:Sbisolo|Sbisolo]]. Vi chiedo però di dare una occhiata alle mie osservazioni che ho aggiunto sopra. Comunque sia sicuramente il riferimento all'automatizzazione dell'elaborazione verrà inserito "automaticamente" :-) nel prosieguo della voce se non è presente nella definizione iniziale! Lasciatemi sparare l'ultima cartuccia: - Informatica/Etimologia: Dal fr. informatique, tratto da infor(mation) (autom)atique 'informazione automatica' - da garzantilinguistica.it. (P.S.: lo stesso vale per il ramo della "filosofia" di cui parla [[Utente:Blakwolf|BW]], che secondo me fa parte dello "studio dei metodi" presente nella definizione proposta, ma sicuramente verrà trattato ampliamente nel prosieguo della voce) [[Utente:Mariano|Mariano]] 10:25, Feb 25, 2004 (UTC)
 
::Così come scritto, ''L'informatica è lo studio dei metodi per la conservazione, elaborazione e rappresentazione dell'informazione'', non rientra in quanto la complessità di un algoritmo, a mio avviso, non rientra nè nella conservazione, nè nella elaborazione, nè nella rappresentazione. Forse la distinzione è sottile, ma gli qrgomenti che cito non sono uno studio ''del'' metodo, ma ''sul'' metodo... oddio, forse mi ha fatto male il ''Trattato di Semiotica Generale'' di [[Umberto Eco| Eco]].
:::[[Utente:Blakwolf|BW]] 11:04, Feb 25, 2004 (UTC)
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Propongo di spostare l'elenco dei personaggi che hanno fatto la storia dell'informatica in ina pagina a se stante, come per fisica, matematica etc.
Mi propongo di organizzare una pagina Informatici celebri come sequenza di schedine biografiche simili a quelle nelle pagine Fisici celebri e Matematici celebri. [[Utente:Alberto da Calvairate|Almit39]] 11:33, Mag 8, 2004 (UTC)
 
:Mi sembra un'ottima idea. La pagina così com'è (con tantissimi elenchi) rischia di diventare ingestibile... [[Utente:MikyT|MikyT]] 16:22, Mag 8, 2004 (UTC)
 
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Ho creato una prima versione per rendere l'idea di quello che pensavo. Non è niente di rivoluzionario, ho lavorato principalmente col copia e incolla dalla pagina di informatica, dateci un occhio e ditemi cosa ne pensate. [[Utente:hellisp|Hellis]]
 
:Mi sembra che sia fondamentalmente un'estensione dell'idea di Almit39. Personalmente, l'apprezzo (come avevo apprezzato la sua), perchè mira a rendere più leggibile la pagina. In effetti, tutti quegli elenchi appesantiscono molto. L'unica cosa, bisogna stare attenti a non perderli per strada ma spostarli in altre pagine per ottenere un miglioramento (e non un peggioramento). Per quanto mi riguarda, continua così ;-) [[Utente:MikyT|MikyT]] 19:22, Mag 10, 2004 (UTC)
 
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Sarei del parere di togliere la voce di "Architettura" dal paragrafo "Hardware"....questo perchè la piegazione dell'architettura è già presente in [[Computer]]. --[[Utente:Rosco|Rosco]] 19:25, Apr 10, 2005 (UTC)
 
Si, ma non un trattamento esaustivo delle architetture: ad esempio, l'architettura embedded, dov'é in [[Computer]]? o la la descrizione delle (recenti, è vero) architetture senza clock, tipo l'UltraSPARC III [http://www.lescienze.it/specialarchivio.php3?id=6053] ? --[[Utente:Blakwolf|<fontspan colorstyle="color:black size +1">'''BW'''</fontspan>]] [[Discussioni utente:Blakwolf|Insultami ]] 15:09, Apr 11, 2005 (UTC)
 
: In questo caso ci vorrebbe qualcuno con una minima infarinatura dell'argomento per partire, giusto per far capire cosa ci deve andare in questa sezione (a prima vista a me era sembrata la copia dell'altra).
: PS: per "senza clock" intendi asincroni, vero?!? --[[Utente:Rosco|Rosco]] 23:30, Apr 12, 2005 (CEST)
 
No, intendo senza clock. Asincrono non implica la mancanza di clock ed è impreciso come termine (potrei fare un chip che ha un clock e poi se ne frega. Sarebbe asincrono ma avrebbe un clock). Le tecnologie asincrone esistono da molto tempo. Anzi, da prima di quelle sincrone... --[[Utente:Blakwolf|<fontspan colorstyle="color:black size +1">'''BW'''</fontspan>]] [[Discussioni utente:Blakwolf|Insultami ]] 14:26, Mag 25, 2005 (CEST)
 
:Grazie della spiegazione, ora mi è più chiaro --[[Utente:Rosco|Rosco]] 20:39, Mag 25, 2005 (CEST)
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Ho apportato modifiche che forse saranno oggetto di discussione.
<br />Ho sostituito gli arabi con i "grandi" greco-ellenistici: gli arabi hanno ripreso qualcuna delle innovazioni dei greco-ellenistici; non uso il termine greci che fa troppo Platone e Aristotele; le pagine ora citate dovrebbero giustificare la modifica; l'equilibrio fra scienza e tecnologia è ancor oggi invidiabile.
<br />Dall'elenco dei padri ho tolto Cantor (i cui meriti mi sembra riguardano entità al di la del calcolabile) e Hilbert (che da un certo punto di vista ha danneggiato la matematica algoritmica facendo prevalere le dimostrazioni non costruttive). Le biografie di V. Bush e von Neumann dovrebbero giustificarne l'inclusione.
<br />Penso che i calcoli degli antichi cinesi non vadano dimenticati. [[Utente:Alberto da Calvairate|Almit39]] 13:39, Mag 25, 2005 (CEST)
 
Tu dici? a me non risulta che gli arabi siano poco significativi, specie tenedo conto di Al-Kwarizhmi e simili... vedi a riguardo
* C'era una volta un numero, George Gheverghese Joseph, il Saggiatore, 2003, ISBN 8851521182
--[[Utente:Blakwolf|<fontspan colorstyle="color:black size +1">'''BW'''</fontspan>]] [[Discussioni utente:Blakwolf|Insultami ]] 14:28, Mag 25, 2005 (CEST)
 
 
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== (Analisi/Progettazione, fase 1) ==
 
<b>Quoto a pieno gli ultimi due interventi.</b> Ho eliminato tre o quattro passi in cui si afferma che "l'hardware è stupido", "il software è intelligente". :)
Se hardware e software fossero esseri viventi, non saremmo così superficiali da giudicarli senza conoscerli a fondo. Un computer è il risultato dello sforzo di una comunità, come lo è un edificio o come lo è Wikipedia. Io definirei un computer come una macchina complessa che elabora informazioni e il software come una complessa configurazione di questa macchina complessa. Questa complessa configurazione non sarebbe gestibile se non esistessero degli strati di software. I programmatori utilizzano un linguaggio di programmazione e un <u>programma compilatore</u> per compilare i programmi. Gli utenti, per far funzionare un computer, utilizzano un programma scritto da un programmatore e, con semplici comandi, non fanno altro che attivare meccanismi software complessi (progettati da molti altri uomini) che innescano meccanismi hardware complessi (progettati da molti altri uomini).
 
Riga 334 ⟶ 316:
 
Inoltre, quando si parla di informatica, non si dovrebbe fare a meno di parlare anche di "<b>complessità computazionale</b>" (collegandomi ai problemi NP-hard citati dal ricercatore). Questa è una delle cose che distingue gli informatici da tutte le altre categorie.
Ad esempio, passando a complessità computazionali più semplici, :) ... l'<b>algoritmo</b> dell'ordinamento ingenuo ha una complessità computazionale di O(n^2) ma esiste l'algoritmo Quicksort che ha una complessità computazionale di O(n log(n)), dove n è il numero degli elementi da ordinare. Poiché n^2 cresce più velocemente di n log(n) , Quicksort è migliore. Questa è l'informatica. In effetti è matematica. Le definizioni delle funzioni "O" grande, "o" piccolo e "omega", sono definizioni matematiche.
 
Secondo me questa voce dovrebbe essere sintetizzata al massimo per aspettare il contributo di informatici puristi. Purtroppo sono persone impegnate... bisogna avere pazienza... qualcuno un giorno scriverà una bella voce.
Riga 353 ⟶ 335:
<b>informatica</b> (scienza dell'informazione)... <b>corretto</b>... personalmente, penso che sarebbe stato più corretto interpretare "informatica" come "teoria dell'<b>INFOR</b>mazione" e "mate<b>MATICA</b> applicata".
Io proporrei un referendum per coniare il termine con il nuovo significato... "<b>INFOR</b>mazione auto<b>MATICA</b>" è fuorviante... altrimenti qual è il bello di scrivere un'enciclopedia?
Per una volta che possimo cambiare la storia... :)
Oppure si potrebbero assegnare ad informatica entrambi i significati:
"<b>INFOR</b>mazione auto<b>MATICA</b>" e "teoria dell'<b>INFOR</b>mazione" e "mate<b>MATICA</b> applicata"
Riga 373 ⟶ 355:
Salve, ho firmato io l'intervento di prima. Vorrei inziare una revisione perlomeno della parte principale della voce.
Quando ho letto questa voce, essendo un informatico, ne ho sofferto un po'.
Mi è venuto quasi spontaneo inserire degli "smile" ... solo per sdrammatizzare.
 
Facciamo così: faccio tre proposte di modifica (almeno per iniziare) e gli altri wikipediani potrebbero dirmi perché vorrebbero che la voce restasse com'è.
Riga 456 ⟶ 437:
C'era una volta un professore di sistemi operativi. All'esame mi chiese di scrivere un algoritmo descritto nel paragrafo di un libro. Lo scrissi. Mi disse infuriato: "Sul libro questa variabile è inizializzata a 1! Le posso mettere al massimo 20". Non ebbi il coraggio di contraddirlo. A casa fantasticai che, aprendo il libro, la variabile s'inizializzasse 0. Aprii il libro e, senza che dovessi far altro, la variabile s'inizializzò a 0, proprio come avevo fantasticato. Allora provai a fantasticare che il 20 si trasformasse in un 28. Questa volta non ci riuscii. L'autore del libro riusciva a scrivere cose che si potessero fantasticare, il mio professore no. Ne rimasi deluso.
 
24/5/2009: Non mi sono proprio scomposto o sbaglio? Gli posso cancellare le cattiverie che ha detto? :) Quanto mi piace Wikipedia... (e non vi preoccupate che <strikedel>qualche 28 poi l'ho preso</strikedel> di 28 ne ho presi eccome! :P)
 
[[Utente:Maupag|Maupag]] ([[Discussioni utente:Maupag|msg]]) 03:19, 10 mag 2009 (CEST)
 
 
 
== Re: Sai una cosa? (Testing sul prototipo, fase 4) ==
Riga 521 ⟶ 500:
- Critico e non "propongo" per il semplice motivo che non credo di essere la persona adatta a definire una scienza sulla enciclopedia + usata nel mondo.
 
<i>''Risposta alla risposta.''
"Sulla enciclopedia" al mio paese si scrive "sull'enciclopedia". Il carattere "+" non lo trovo in nessun dizionario. A questo punto, guardando scrivere Lei, avrei voglia di scrivere " perche' " come " Xche' " (chiedo venia per l'accento acuto su " perche' ", etc. ... sono in vacanza in Romania, dovrei riconfigurare la tastiera di un PC che non e' il mio).
 
Ok, siamo arrivati al nocciolo. Se neanche un ricercatore e' in grado di scrivere su Wikipedia, Wikipedia avrebbe dieci voci scritte da qualche premio Nobel. Queste dieci voci in fondo non servirebbero a niente poiche' la preparazione necessaria per leggerle non sarebbe sufficiente.</i>
 
 
- Forse, se ragionassero tutti così, ci sarebbero voci con meno informazioni, è vero, ma almeno giuste.
Ho la forte sensazione, che quando dici "C'era una volta un professore di sistemi operativi",
con quel "c'era una volta" ti riferisci al massimo a qualche anno fa.
 
<i>''Risposta alla risposta.''
Su che basi afferma cio'? Ha iniziato a fantasticare? Forse, se tutti ragionassero come Lei, il sistema operativo Linux non sarebbe neanche esistito. Le faccio un esempio.
Dopo anni penso che si possa affermare che nel dibattito "MICROKERNEL VS MONOLITHIC SYSTEM" studente/professore, tra Torvalds e Tanenbaum, vinse lo studente. Linus Torvalds e' molto piu' popolare di Tanenbaum (e probabilmente piu' ricco).
Riga 543 ⟶ 522:
Cosi' Le rispondo anch'io. Sono d'accordo con Lei su molte cose. Da un punto di vista teorico (ed estetico) la voce manca di qualcosa. Se questa voce fosse stata accettabile, non mi sarei neanche sognato di aggiungere una riga. Ora la voce mi sembra perlomeno accettabile. Il resto a me non interessa. E' estate, sono in vacanza, e me ne vado alla spiaggia con amici ed amiche. Per me questa e' l'informatica... fare le cose con logica.
 
Aggiungo che, nella mia filosofia di vita, sono accorto nel tenermi alla larga da quelli che, detto in spagnolo, vengono chiamati "quita-ganas" (tradotto: coloro che fanno passare la voglia).
 
<b>Quando ho letto la voce per com'era scritta in precedenza ho semplicemente pensato "questa voce deturpa l'immagine degli informatici". Poiché sono un informatico, ho cercato di migliorarla. Cos'altro c'è da comprendere?</ib>
 
Maupag
Riga 590 ⟶ 569:
--<sup>([[Discussioni_utente:Luigik|scrivimi]])</sup>'''[[Utente:Luigik|<span style="color:#209090;"><sup>L</sup>C<sup>u</sup>a<sup>i</sup>r<sup>g</sup>u<sup>i</sup>so</span>]]''' 21:50, 3 nov 2010 (CET)
 
==ICT==
 
Sinceramente questa voce non è migliorata nel tempo.
 
Ingloba altre voci: hardware, software, applicazione, storia del CED, etc.
Io farei retro marcia verso una versione della voce più breve e più simile a quella inglese.
Mi pare che in Italia anche quelli che potrebbero essere dei buoni informatici (risolutori di problemi) poi vengano declassati a sviluppatori con poche chance di carriera. Invece di MOTIVARE, AFFIANCARE ed INCORAGGIARE chi sceglie percorsi difficili e importanti per lo sviluppo dell'economia del nostro paese, il comportamento a cui ho assistito spesso (negli ambienti in cui ho lavorato) è quello di creare critiche/polemiche senza senso e di infossare i meriti di che cerca di rimboccarsi le maniche. Tutto questo incentiva il lassismo. Si passa da inutili eccessi teorici che non servono a niente, a mera inefficiente praticità. Voglio sottolineare il fatto che la cosa più importante è l'atteggiamento con cui si fanno le cose. Consiglio tutti gli informatici che non si trovano bene nel proprio ambiente di lavoro, o di emigrare, o di trovare altri lidi (anche in altri settori), o, ancor meglio, di mettersi in proprio e lasciare i critici fessi a sbrogliarsi i problemi da soli. Meno società di consulenza schiaviste, meno "figli di" fancazzisti, più diritti, più meritocrazia, più salario.
 
Non mi permetto di fare altre modifiche poiché sono stato già stato criticato una volta. Spero davvero che qualche giovane neolaureato in Informatica che abbia grinta possa fare qualche bella proposta di modifica.
 
Maupag
 
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Sinceramente per quanto mi riguarda, parlo a titolo di ingegnere delle telecomunicazioni, di nuovo corso e nei miei corsi ho sostenuto 2 esami di informatica come da piano di studii (max 3 se si voleva)...
Associare l'informatica nell'acronimo ICT per noi ingegneri delle telecomunicazioni rappresenta un grosso problema, ho riscontrato che a molti di noi NON piace programmare (operaio informatico) e da qui nasce l'odio nell'informatica. Un laureato in telecomunicazioni viene spesso o quasi esclusivamente o solo cercato come programmatore ma NON ha Basi per farlo e NON gli piace.
Veramente si vuole ancora imporre ICT ? Le comunicazioni hanno altre derivazioni Electrical Electronics and Communication Engineering, o Electrical Engineering
 
==Ultime modifiche==
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Mi complimento con chi ha apportato le ultime modifiche. Bel lavoro. Mi piacciono anche i passaggi "quella dei computer non è affatto classificabile come intelligenza", "senza la presunzione della perfezione matematica...". Insomma la matematica è giusto che sia messa in primo piano ma è anche giusto non essere bacchettoni, tenere in conto che si comunica ad un pubblico ampio e variegato e ricordare che un computer non potrà mai sostituire un uomo (un computer è fondamentalmente "passivo/reattivo"; quello che contraddistinque gli uomini è saper prendere l'iniziativa). Mi piace così. Complimenti.
Maupag
 
==Piccole modifiche==
Ho apportato qualche piccola modifica relativa alla forma del testo. Per qualsiasi problema scrivetemi pure qui sotto o nella mia pagina di disucssioni. [[Utente:Freeman26|Freeman26]] <small>([[Discussioni_utente:Freeman26|scrivimi]])</small> 18:00, 2 lug 2012 (CEST)
 
==Consiglio==
Il problema in fondo non è questo... per fare lo sviluppatore non e` che ci voglia una laurea. Se uno e` portato, e` portato. A 16 anni scrivevo degli algoritmi "logicamente" sempliciotti ma buoni. In grado di soddisfare l'85% di ciò che viene richiesto in azienda. Voglio dire... sicuramente non conoscevo il concetto di complessità computazionale. Nè tanto meno mi sarei sognato di ottimizzare le performance del codice. Sicuramente avrei risolto qualche problema in modi un po' ingenui (commettendo sicuramente anche qualche errore)... ma, con la supervisione di uno più esperto, avrei lavorato sicuramente bene.
Perché non sostituire la parte introduttiva, che a mio avviso a una fugace lettura può sembrare molto ostica, con la seguente proposizione: "L'informatica è la scienza che si occupa del trattamento dell'informazione mediante procedure automatizzabili", simile a quella presente precedentemente, ma che comunque dà un'idea per così dire più concreta di che cosa si occupi l'informatica. Grazie ([[Discussione:_utente:Anonimkultra|contattami]] 23:45, 27 dic (CEST)
E` ovvio che verso i 24/25 anni, con la forma mentis universitaria sicuramente c'è stato il passaggio ad un livello superiore. Sono soddisfatto della mia formazione. A me quello che dispiace è che hanno voluto per forza declassare chi, oltre a conoscere la teoria, la sa mettere in pratica. In tutte le altre categorie non è così. Un primario di medicina è un medico. Nell'informatica non è così. Il 95% dei manager I.T. non ha la laurea in informatica. Si "sono messi" lì perché informatica fà figo (quando non metti mano al codice e clicchi quà e là sul desktop).
:Secondo me si potrebbe mettere come primo paragrafo quello indicato da te. Come secondo quello che attualmente è il primo. Può essere una soluzione? --[[Utente:Vitalij zad|Vitalij zad]] ([[Discussioni utente:Vitalij zad|msg]]) 11:02, 28 lug 2014 (CEST)
Io semplicemente non accetto un capo che non abbia una laurea in informatica o che quanto meno sul campo mi dimostri di saperne di più di me.
Questo è quanto. Al massimo posso accettare la situazione per un breve periodo.
E c'è anche il problema delle società di consulenza.
In una banca la persone con la laurea in economia o in giurispudenza le assumono. Quelli con la laurea in informatica invece vengono di fatto "relegati" nelle società di consulenza (solitamente con contratti a progetto).
C'è anche la questione dell'outsourcing. Non posso di certo mettermi a competere con non so quanti milioni di indiani.
Che diano tutto in outsourcing. Che non rompano più le pa**e.
Mi metto a fare altro o apro la mia società.
Se devo accettare una situazione così penosa dopo tanti anni di duro studio allora, a questo punto, extrema ratio, conviene di più l'estero.
Ci tengo a precisare che AMO L'ITALIA. Se per questioni economiche, c'è bisogno di risparmiare, che diano il lavoro in outsourcing.
Così ci sono anche meno persone che pagano gli affitti. Scoppia sta ca**o di bolla immobiliare. Cala il prezzo delle case.
E io torno dall'estero con i dindini e mi compro la casa. Morale: in Italia lavorare nell'I.T. non conviene (e` diventato un lavoro che possono fare, provvisoriamente, i giovani tra i 18 e i 30). C.V.D.
Almeno studiare e` servito a qualcosa.
Purtroppo, tolto l'affitto, tolto quello che serve per pagare le bollette, quello che rimane è "lavori per un prestigioso cliente". Sti ca**i. Poi vai dal macellaio a dire "Mi dà 100 grammi di filetto? Lavoro (per conto della mia società di consulenza) per un prestigioso cliente".
 
==Link alla voce inglese da correggere --> "Informatics" è il corrispettivo inglese di Informatica, non Computer Science==
Riassumo i problemi dell'informatica in Italia:
 
Nella parte inglese c'è la voce "[http://en.wikipedia.org/wiki/Informatics_(academic_field) Informatics (academic field)]" che a mio parere andrebbe linkata con Informatica, anche perchè per tutto quello che si è detto in questa sede e in numerosi testi di informatica, "Computer Science" riguarda una parte dell'Informatica/Informatics (anche secondo la definizione inglese).
PERCORSI DI STUDIO TROPPO LUNGHI
Pregasi cortesemente di correggere il link nel frame di sinistra della voce.
1) Quattro anni per Informatica andrebbero benissimo.
2) Troppe tasse universitarie da pagare.
SCARSA MERITOCRAZIA (poco "rispetto" per i lavori difficili; sia per quanto riguarda l'atteggiamento, sia per quanto riguarda il salario);
Soluzione: più fai e meglio fai, più guadagni e più fai carriera (e più ti vogliamo bene e ti rispettiamo nell'ambiente di lavoro).
SCARSA POSSIBILITA` DI CARRIERA
La laurea in Informatica sembra una specie d'investimento sbagliato, "da punire" con i lavori più difficili, senza possibilità di far carriera.
 
Un saluto a tutti.
Penso che un problema di fondo dell'Italia sia "l'invidia".
Si preferisce restare mediocri e mettere il bastone fra le ruote agli altri, piuttosto che riconoscere i meriti (e poi trarne magari anche dei benefici collettivi).
Un orgoglio alquanto stupido che, di rimando, fà trionfare la stupidità e il malessere collettivo.
 
MB_PD
Mi scuso di essermi dilungato "off topic" ma non si potrà mai definire la parola "Informatica" in italiano senza conoscere prima le sfaccettature dell'ambiente in cui viene svolta quest'arte.
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