Mario Ballocco: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Attività = artista▼
|Nazionalità = italiano▼
▲ |Epoca = 1900
▲ |Epoca2 = 2000
== Biografia ==
Dopo gli studi con [[Aldo Carpi]]
Mario Ballocco è stato un personaggio cruciale nell’arte e nella cultura italiana del [[XX secolo|Novecento]]. Fu sperimentatore originale, uomo dai mille interessi, precursore in molti campi: pittore astrattista di grande coerenza, fornì un contributo fondamentale alla diffusione del design e alle indagini sul colore e la percezione visiva. In lui si incontravano le istanze dell’estetica e della scienza, della comunicazione e della didattica, della teoria e della tecnica<ref>Paolo Bolpagni (a cura di), ''Mario Ballocco'', Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 2009.</ref>.▼
== Attività artistica ==
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▲Dopo gli studi con [[Aldo Carpi]] all’[[Accademia di Brera]], nel 1947 Ballocco fu in Argentina, a contatto con [[Lucio Fontana]]. Fondatore nel 1950 a Milano del [[Gruppo Origine]] (cui aderirono anche [[Alberto Burri]], [[Giuseppe Capogrossi]] ed [[Ettore Colla]]), creò e diresse le riviste “[[AZ]]” (dal 1949 al 1952) e “[[Colore. Estetica e Logica]]” (dal 1957 al 1964)<ref>Daniele Astrologo Abadal - Paolo Bolpagni - Ruggero Montrasio (a cura di), ''All’Origine della forma. Mario Ballocco - Alberto Burri - Giuseppe Capogrossi - Ettore Colla'', Allemandi, Torino-Milano, 2012</ref>.
Ballocco curò a [[Milano]] esposizioni di design ed estetica industriale e una mostra sulla storia della fotografia (rispettivamente nel 1952 e nel 1953 alla Fiera). Del 1958 è invece la
Ballocco è anche
Fu presente due volte alla [[Biennale di Venezia]] (nel 1970<ref>Umbro Apollonio - Luciano Caramel - Dietrich Mahlow (a cura di), ''Ricerca e progettazione. Proposte per una esposizione sperimentale. 35ª Biennale internazionale d'arte di Venezia'', cat. della mostra, La Biennale di Venezia, Venezia, 1970</ref> e nel 1986<ref>M. C. [Maurizio Calvesi], ''Mario Ballocco'', in ''XLII Esposizione Internazionale d'Arte la Biennale di Venezia. Arte e Scienza. Catalogo generale 1986'', La Biennale di Venezia - Electa, Venezia, 1986, pp. 287-288</ref>).
▲Ballocco curò a [[Milano]] esposizioni di design ed estetica industriale e una mostra sulla storia della fotografia (rispettivamente nel 1952 e nel 1953 alla Fiera). Del 1958 è invece la “1ª mostra del colore”, allestita al [[Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci]].
▲Ballocco è anche l’inventore della “[[cromatologia]]”, metodo interdisciplinare per la soluzione di “problemi visivi di interesse collettivo”: dal colore delle autoambulanze a quello dei quaderni per gli alunni delle scuole. Suo obiettivo era sconfiggere la monotonia “che ci fa nascere con il bianco, vivere con il grigio e morire con il nero”. All’inizio degli anni Settanta Ballocco introdusse la cromatologia come materia di studio all’Accademia di Brera, e successivamente tenne corsi anche all'Accademia Carrara di Bergamo e al Politecnico di Milano<ref>[http://www.archiviomarioballocco.org Archivio Mario Ballocco<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
== Mario Ballocco nei musei ==
* [[MAGI '900]] di [[Pieve di Cento]] ([[Provincia di Bologna|BO]])
==
* ''Mario Ballocco. Odissea
* ''
* ''Ballocco - Munari. Opere dalla Collezione Prestini'', Osservatorio
* ''Sguardi paralleli: Ballocco / Morellet'', Fondazione Ragghianti, [[Lucca]], 2016.
* ''Visione, logica ed estetica. La ricerca di Mario Ballocco'', 10 A.M. ART, Milano, 2017.
==Note==
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== Bibliografia ==
* Paolo Bolpagni (a cura di), ''Mario Ballocco'', Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 2009.
* Paolo Bolpagni - Francesca Pola, ''Mario Ballocco. Odissea
* Daniele Astrologo Abadal -
==Collegamenti esterni==
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