Arte programmata: differenze tra le versioni

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Artisti partecipanti: L'artista menzionato non ha partecipato a questa mostra d'arte nè ha avuto una specifica influenza sull'esposizione
 
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== Storia ==
La mostra venne inaugurata il 15 maggio 1962 nel Negozio Olivetti di [[Milano]] con l'intenzione di essere ripresentata negli altri negozi del gruppo in Italia, a [[Venezia]] e [[Roma]]. In seguito al successo delle prime esposizioni, furono organizzate altre tappe presso diverse istituzioni e gallerie nel resto d'Europa ede infine negli Stati Uniti con la collaborazione dello [[Smithsonian Institution|Smithsonian]]. Le opere esposte sono concepite per poter essere trasformate dai rumori provenienti dall'ambiente circostante e dall'interazione fra il visitatore e l'opera stessa. Le tappe della mostra furono<ref>{{Cita libro|autore=Marco Meneguzzo|autore2=Enrico Morteo|autore3=Alberto Saibene|titolo=Programmare l'arte. Olivetti e le neoavanguardie cinetiche|anno=2012|editore=Johan & Levi editore|ISBN=978-88-6010-084-9}}</ref>:
 
* Negozio Olivetti di Milano, galleria Vittorio Emanuele (maggio - giugno 1962)
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* Bruno Munari.
 
A Venezia e Roma così come nelle successive tappe si aggiunsero [[Getulio Alviani]] e gli artisti francesi del GRAV (Groupe de Recherche d’Art Visuel): Horacio García Rossi, [[Julio Le Parc]], François Morellet, Francisco Sobrino, Joël Stein e Yvaral (Jean-Pierre Vasarely). All'arte programmata si avvicina la ricerca di un'altro artista italiano, [[Gianfranco Chiavacci]], che si è occupato di codice binario e arte.
 
== Note ==