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Attualmente l'Archivio di Stato di [[Sondrio]] è ospitato in due edifici collegati da un passante aereo.
[[File:Palazzo Martinengo, Archivio di Stato di Sondrio.jpg|sinistra|miniatura|310x310px|I due edifici che ospitano l'Archivio di Stato di Sondrio]]
Il primo, sito sul Lungo Mallero Cadorna, venne ristrutturato dopo la piena del torrente [[Mallero]] nel 1927, che distrusse gli affreschi ottocenteschi del pittore [[Talamona|talamonese]] Giovanni Gavazzeni. Recentemente glil'immobile esterniè sono statistato interamente ristrutturatiristrutturato.
 
Il secondo, Palazzo Martinengo, fu costruito nel secolo XVI per volere del conte bresciano [[Ulisse Martinengo]], rifugiatosi in [[Valtellina]] nel periodo della [[Controriforma]]. Al terzo piano sono ospitati gli uffici, la sala studio dell'Archivio di Stato e la biblioteca dell'Istituto.
 
== Patrimonio ==
[[File:Pergamena.jpg|miniatura|336x336px290x290px|ASSO, Pergamene sciolte, Archivio notarile, ''Memoria della consacrazione della chiesa di Santa Eufemia di Teglio'' (copia quattrocentesca di un originale del 1117)]]
Il patrimonio documentario conservato nell'Archivio di Stato di Sondrio occupa circa tremilaseimila metri lineari di scaffalature per un totale di oltre 25282 fra registri, fascicoli e volumi, 10097 fogli di mappa, 103 mappe in rotolo e oltre 200 [[Pergamena|pergamene]]<ref>{{Cita web|url=http://www.archiviodistatosondrio.beniculturali.it/index.php?it/145/patrimonio-documentario|titolo=Patrimonio documentario|sito=www.archiviodistatosondrio.beniculturali.it|data=2017-07-09|lingua=it|accesso=2018-02-13}}</ref>.
 
Seguendo la descrizione riportata nella ''Guida Generale degli Archivi di Stato Italiani''<ref>{{Cita web|url=http://www.maas.ccr.it/h3/h3.exe/aguida/findex_guida|titolo=Guida Generale degli Archivi di Stato Italiani}}</ref> si elencano i seguenti fondi:
L'Archivio non conserva fondi organici prodotti dalle magistrature degli [[Ancien Régime|antichi regimi]] e del [[Età napoleonica|periodo napoleonico]] poiché gli archivi di questi enti sono andati in parte distrutti, in parte si sono confusi con quelli di altri enti (ad esempio l'Archivio Storico del Comune di [[Sondrio]]) e in parte sono confluiti in raccolte private, come i manoscritti della Biblioteca [[Pio Rajna]] e il fondo Romegialli. Una parte consistente documentazione del secoli XVI e XVII, relativa al periodo [[Cantone dei Grigioni|grigione]] e proveniente da archivi di [[Valtellina|Valle]] e di Terziere, si trova nei fondi manoscritti della Biblioteca .
 
I. Antichi Regimi: Pretura di [[Chiavenna]] (1818-1858), Pretura di [[Sondrio]] (1818-1858), Pretura di [[Ponte in Valtellina|Ponte]] (1818-1858);
I principali fondi sono suddivisibili in diverse sezioni:
* Amministrativa: comprendente gli atti della [[Prefettura (Italia)|Prefettura]] di Sondrio (dal 1856-1963), delle Preture (1809-1948), amministrazione finanziaria (libri d'estimo, volture, catasti secoli XVI-XX secolo ...), atti del Distretto militare di Sondrio divisi in ruoli matricolari (1859-1929) e Ufficio di leva.
* Giudiziaria: annovera atti relativi alla [[Corte d'assise (Italia)|Corte d'assise]] di Sondrio e al [[Tribunale]] di Sondrio (XIX-XX secolo)
 
II. Stato Italiano: [[Prefettura (Italia)|Prefettura]] di Sondrio (dal 1856-1963), Ufficio distrettuale delle imposte dirette di Sondrio (1961-1974), Tesoreria provinciale (1898-1913 e 1918-1929), Ufficio di leva di Sondrio (classi 1860-1939), Distretto militare di Sondrio (classi 1876-1945), Pretura di Chiavenna (1859-1930), [[Tribunale]] di Sondrio (1864-1928), [[Corte d'assise (Italia)|Corte d'assise]] di Sondrio (1862-1868);
* Archivio notarile: raccoglie imbreviature per un complesso di 10729 volumi (1321-1886), registri e rubriche 74 (1807-1876). Costituisce la parte più pregevole dell'Archivio ed è composto dai protocolli e dagli atti dei notai che rogavano in [[Valtellina]], [[Valchiavenna]] e nel [[Bormio|Bormiese]], pervenuti dall'archivio notarile del [[Dipartimento dell'Adda (1805)|Dipartimento dell'Adda]] istituito nel 1807.
 
* Raccolta di pergamene dell'archivio notarile: raccoglie 918 pergamene (XI-XVII secolo) progressivamente riunite, a modo di collezione diplomatica.
III. Archivi non periodizzabili: Atti dei notai (1321-1886), catasti: estimo [[Cantone dei Grigioni|grigione]] (1507-1853), catasto delle comunità (1773-1853 con annotazioni sino al 1856), catasto [[Regno Lombardo-Veneto|lombardo-veneto]] (1853-1940), Ospedale Civile di Sondrio (1821-1953), Ente comunale di assistenza di Sondrio (1937-1979), Santuario della Madonna di [[Tirano]] (26 [[Pergamena|pergamene]] datate 1485-1671 e documenti cartacei).
* Enti e corporazioni religiose: si conservano solo pochi atti (26 pergamene datate 1485-1671 e documenti cartacei) del Santuario della Madonna di [[Tirano]].
 
* Archivi di famiglie e di persone: sezione particolarmente ricca, conserva documenti delle famiglie valtellinesi più illustri (XIII-XX secolo) come, ad esempio, la famiglia Delfini (1702-1802), i Donegani di Monte Stelvio (1773-1910), i Ninatti di [[Villa di Tirano]] (1683-1919), l'archivio Visconti Venosta (1266-1890), le carte di Angeloantonio Bianchi (1939-1947) relative al [[Seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]] e alla [[Resistenza italiana|lotta partigiana]].
* Manoscritti della Biblioteca Civica [[Pio Rajna]] di Sondrio insieme con gli archivi delle famiglie Falcinelli di Madesimo (1660-1840), Lucini-Juvalta (1763-1869), Merizzi Parravicini (1727-1794), Pollavini (1790-1806) e i fondi Emilio [[Quadrio (famiglia)|Quadrio]] (1385-1899) e Romegialli (XV secolo-1884).
 
* Manoscritti della Biblioteca Civica [[Pio Rajna]] di Sondrio insieme con gli archivi delle famiglie Falcinelli di Madesimo (1660-1840), Lucini-Juvalta (1763-1869), Merizzi Parravicini (1727-1794), Pollavini (1790-1806) e i fondi Emilio [[Quadrio (famiglia)|Quadrio]] (1385-1899) e Romegialli (XV secolo-1884).
 
== Mirabilia ==
[[File:Trattatello sulle vacche.jpg|sinistra|miniatura|382x382px460x460px|ASSO, Pergamene di Grosotto, ''Trattatello sulle vacche'' (secolo XIX)]]
Il documento più antico conservato nel fondo notarile è un istrumento di donazione più dote rogato nel 1254 dal notaio Giovanni de Cerveno.<ref>{{Cita web|url=http://www.archivi-sias.it/scheda_pergamene.asp?FiltraPergamene=990000001|titolo=Dotis et Pactum de non petendo seu de non acquirendo (1254)}}</ref>
 
Considerando anche i documenti non originali, la pergamena più antica è una rielaborazione quattrocentesca in forma di memoriale della consacrazione della chiesta di Santa Eufemia di [[Teglio]] del 1117, destinata alla conservazione esposta.
Tra le pergamene di [[Grosotto]], acquistate dal [[Ministero dell'interno|Ministero dell'Interno]] nel 1958, si trova un curioso documento: è il cosiddetto "Trattatello sulle vacche", probabilmente un compendio della prima metà dell'Ottocento dell'opera di François Guenon ''Traité des vaches laitières''<ref>{{Cita web|url=http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k65811735/f1.item.zoom|titolo=Traité des vaches latières}}</ref> (1838). È scritto sul verso di una [[pergamena]] del secolo XVI e rappresenta un interessante fonte sulla storia della [[Zootecnica|zootecnia]] del secolo XIX. Nella breve premessa si legge: "Il pregio delle razze e la bellezza delle forme sono generalmente indizi di buona qualità delle vacche..."
 
[[File:Processionale.jpg|miniatura|310x310px|Processionale sec. XIV]]
Tra le pergamene di [[Grosotto]], acquistate dal [[Ministero dell'interno|Ministero dell'Interno]] nel 1958, si trova un curioso documento: è il cosiddetto "Trattatello sulle vacche", probabilmente un compendio della prima metà dell'Ottocento dell'opera di François GuenonGuénon ''Traité des vaches laitières''<ref>{{Cita web|url=http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k65811735/f1.item.zoom|titolo=Traité des vaches latières}}</ref> (1838). È scritto sul verso di una [[pergamena]] del secolo XVI e rappresenta un 'interessante fonte sulla storia della [[Zootecnica|zootecnia]] del secolo XIX. Nella breve premessa si legge: "Il pregio delle razze e la bellezza delle forme sono generalmente indizi di buona qualità delle vacche..."
Tra le scritture di reimpiego si distingue un pregevole processionale del secolo XIV. I bifoli costituirono la coperta di un protocollo notarile datato 1641 di Francesco Quadrio de Maria di [[Ponte in Valtellina]], attivo dal 1632 al 1676.<ref>{{Cita web|url=http://www.archivi-sias.it/scheda_pergamene.asp?FiltraPergamene=990000969|titolo=Processionale - sec. XIV}}</ref>
[[File:Processionale.jpg|miniatura|310x310px294x294px|ASSO, Pergamene sciolte, Archivio notarile , ''Processionale'' (sec. XIV)]]
Tra le scritture di reimpiego si distingue un pregevole processionale del secolo XIV. I bifolibifolii costituirono la coperta di un protocollo notarile datato 1641 di Francesco Quadrio de Maria di [[Ponte in Valtellina]], attivo dal 1632 al 1676.<ref>{{Cita web|url=http://www.archivi-sias.it/scheda_pergamene.asp?FiltraPergamene=990000969|titolo=Processionale - sec. XIV}}</ref>
 
== Voci correlate ==
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* G.P. Scarlata, ''L’Archivio di Stato di Sondrio ed altre fonti storiche della provincia'', Sondrio, 1968
 
* ''Guida generaleGenerale degli Archivi di Stato italianiItaliani'', Ministero dei beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i beni archivistici, Roma, 1994, vol. IV, pp. 245 - 262 (versione on line: http://www.maas.ccr.it/h3/h3.exe/aguida/findex_guida).
 
* ''Archivio di Stato di Sondrio'', a cura di Pierluigi Piano - Collana Archivi Italiani, Roma, Direzione Generale per gli Archivi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (2010).
 
== Altri progetti ==