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Nell'universo [[fantascienza|fantascientifico]] di [[Star Trek]] il '''motore a impulso''' è una tipologia di [[propulsione]] che permette il viaggio a velocità subluminare, insieme ai [[Propulsione a curvatura|motori a curvatura]] rappresenta il principale sistemi di propulsione in dote alla [[Astronave|Astronavi]] e navette spaziali.
{{Luogo fittizio
|nome = Minas Tirith
|immagine =
|didascalia = Minas Tirith nel film ''[[Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re|Il ritorno del re]]''
|nome originale = <!-- nella lingua originale dell'opera -->
|nome locale = <!-- nella lingua parlata nell'opera -->
|altri nomi = Minas Anor, Mundburg
|tipo = Città
|saga =
|ideatore = [[John Ronald Reuel Tolkien]]
|opere = ''[[Il Signore degli Anelli]]''
|disegnatore =
|scenografo =
|governo =
|capo =
|fondatore = [[Anárion]]
|nascita = 3320 [[Seconda Era]]
|fine =
|pianeta = [[Arda (Tolkien)|Arda]]
|continente = [[Terra di Mezzo]]
|stato = [[Gondor]]
|regione =
|città =
|capitale =
|suddivisione =
|razze = [[Uomini (Tolkien)|Uomini]]
|lingue =
|dimensioni =
|abitanti =
}}
'''MinasTirith''', anticamente chiamata Minas Anor, è una città fortezza appartenente all'[[universo immaginario]] creato dallo scrittore [[Regno Unito|britannico]] [[J. R. R. Tolkien|J.R.R. Tolkien]], che appare soprattutto nel terzo volume de [[Il Signore degli Anelli|''Il Signore degli Anelli'']], intitolato ''[[Il ritorno del re (romanzo)|Il ritorno del Re]]''.
I motori ad impulso della [[Flotta Stellare]] utilizzano un sistema di [[Motore a razzo|propulsione a razzo]], basato su un [[reattore nucleare]]. la velocita è limitata a un quarto della [[Velocità della luce|velocità luce]] (circa 75 000 000 [[Metro al secondo|m/s]])per evitare problematiche di tipo quantistico.
Al termine della [[Cronologia di Arda|Terza era]] della [[Terra di mezzo]] è la capitale e la città più grande del [[Monarchia|regno]] di [[Gondor]]. La città fronteggia la fortezza di [[Minas Morgul]] e la terra di [[Mordor]], ritrovandosi così a ricoprire un ruolo fondamentale nella [[Guerra dell'Anello]]. La descrizione dell'assedio da parte delle forze di [[Sauron]] e la [[battaglia dei Campi del Pelennor]], occupano la gran parte de ''Il ritorno del re'' e del [[Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re|corrispettivo cinematografico]] girato da [[Peter Jackson]].
==Componenti principali==
== Aspetto ==
Il motore a impulso consistente di uno o più [[Reattore nucleare a fusione|reattori a fusione nucleare]] per la generazione della materia prima e un [[acceleratore di particelle]], L'elettro-plasma così generato ed accelerato, viene indirizzato agli [[Ugello di scarico|ugelli]] che espellendolo dalla nave generano il [[Grandezza vettoriale|moto vettoriale]] principale dell'astronave. Il plasma può anche essere deviato al sistema di conversione energetico che alimenta i sistemi della nave. Per le navi di dimensioni maggiori serve un ulteriore impianto a bobine, anteriore agli ugelli, che sfrutta il plasma per generare un leggero campo di compressione [[Spaziotempo|spaziotemporale]], in maniera similare, ma più in piccolo, al motore a curvatura accelerando ulteriormente la nave. Per compensare il motore a razzo non sufficiente per portare la massa della nave.
{{Citazione| Sotto lo sguardo meravigliato di Pipino le grigie mura volgevano al bianco, macchiandosi del pallido rossore dell’alba. Il sole, improvvisamente emerso dalle ombre dell’Oriente, proiettò il suo raggio sul volto della Città. Allora Pipino gridò di stupore, perché la Torre di Ecthehon, che s’innalzava entro la cerchia interna, sfavillò nel cielo come una cuspide d’argento e perle, slanciata e splendente, e il suo pinnacolo brillò come cristallo sfaccettato; bianchi vessilli svolazzavano dalle torri merlate alla brezza del mattino, e lontano si udì come un limpido squillare di trombe d’argento |J.R.R. Tolkien, Il Signore Degli Anelli, Bompiani, 2004, pp. 927, 928}}
== Curiosità ==
Minas Tirith è costruita sulla '''MinasTirith''', anticamente chiamata Minas Anor, è una città fortezza appartenente all'[[universo immaginario]] creato dallo scrittore [[Regno Unito|britannico]] [[J. R. R. Tolkien|J.R.R. Tolkien]], che appare soprattutto nel terzo volume de [[Il Signore degli Anelli|''Il Signore degli Anelli'']], intitolato ''[[Il ritorno del re (romanzo)|Il ritorno del Re]]''., o '''MinasTirith''' in [[universo immaginario]]<ref name=":02">{{Cita libro|autore = [[Wayne G. Hammond]]|titolo = A Reader's Companion|anno = |editore = |città = |p = |pp = 514 515|ISBN = |autore2 = [[Christina Scull]]|lingua = inglese}}</ref>, un fazzoletto di terra affiancato dal monte [[Regno Unito|britannico]] all'estremità orientale della [[J. R. R. Tolkien|J.R.R. Tolkien]] degli [[Il Signore degli Anelli|''Il Signore degli Anelli'']]. La cittadella è tagliata da uno sperone roccioso a forma di chiglia di nave, che punta verso ''Il Signore degli Anelli'' (in direzione di ''[[Il ritorno del re (romanzo)|Il ritorno del Re]]'') e non divide il livello più inferiore. Questo costone di roccia è scavato da tunnel attraverso i quali si snoda la via principale della città.
In un paio di episodi, viene suggerito che i motori a propulsione hanno il potenziale di spingere l'astronave alle velocità [[Velocità superluminale|superluminali]], ma con consumi maggiori e velocità inferiori rispetto ai motori a curvatura, in molti episodi il motore a impulsi rimane l'unico utilizzabile in quanto il reattore a curvature risente dei enormi campi di massa o di energia, come buchi neri o stelle di neutrini.
La velocità generata da un motore a impulso varia da astronave ad astronave nelle varie serie, la Voyager ha una velocità ad impulso di 74 770 000 m / s, la USS Enterprise (NCC-1701-D) invece ha la velocità di impulso a 7 408 000 m/s
{{Citazione| Si ergeva imponente fino al livello della cerchia più alta, sormontato da un bastione che permetteva a coloro che si trovavano nella Cittadella di scrutare dalla cima impervia, come marinai dall’alto di una nave di roccia, il Gran Cancello situato settecento piedi più in basso.|J.R.R. Tolkien, Il Signore Degli Anelli, Bompiani, 2004, p. 929}}
==Collegamenti esterni==
La città è costruita su sette livelli, ognuno dei quali è attorniato da una cerchia di mura. Per rendere la caduta della città più difficile, i cancelli di ogni cinta muraria non sono allineati: il Gran Cancello (quello delle mura inferiori) è nel punto più orientale della costruzione, quello del secondo livello è spostato a [[Punto cardinale|Sud-Est]]), il successivo punta a [[Nord]] e cosi via fino alla cima. Il Muro più esterno è l'unico a non essere di colore bianco, bensì nero perché costruito con lo stesso materiale con cui venne eretto la torre di [[Isengard#Orthanc|Orthanc]].
* {{MemoryAlpha|Impulse drive|Motore_a_impulso}}
* {{cita web|url=http://www.hypertrek.org/index.php/motoriaimpulso?&ndx=32|titolo=Su HyperTrek}}
{{Portale|Star Trek}}
{{Citazione| la facciata esterna era simile alla Torre di Orthanc, dura, scura e liscia, impossibile da conquistarsi sia con l’acciaio che con il fuoco, impossibile da distruggere se non con qualche terribile esplosione che avrebbe squarciato persino la terra sotto i loro piedi.|J.R.R. Tolkien, Il Signore Degli Anelli, Bompiani, 2004, p. 1013}}
<nowiki>[[Categoria:Tecnologia di Star Trek]]</nowiki>
Negli schizzi di Tolkien il muro esterno viene chiamato Othram, ma il nome non è mai citato nei libri<ref>''The War of the Ring'', <abbr>p.</abbr> 288, 290.</ref>. Secondo i calcoli della studiosa [[Karen Wynn Fonstraf]], che ha provato a riprodurre la pianta della città, le mura di Minas Tirith supererebbero in totale una lunghezza di oltre quattromila piedi (12.200 metri circa), e la loro costruzione avrebbe richiesto due milioni di tonnellate di pietra<ref name=":1">Fonstad, <abbr>p.</abbr> 138-139.</ref>.
=== L'interno della città ===
[[File:Minas-Tirith-Rama-c.svg|thumb|320x320px|Planimetria generale della città vista dell'alto]]
Il settimo livello della città, detto anche Cittadella, è il cuore [[Politica|politico]] e [[militare]] di Minas Tirith, vi hanno infatti sede: la Casa dei Re, la torre di Ecthelion, o Torre Bianca, la residenza del Sovrintendente di [[Gondor]], la grande sala delle feste, ''Merethrond'', e la Corte della Fontana dove è piantato [[Albero Bianco di Gondor|l'albero bianco di Gondor]]. Gli altri livelli non sono descritti approfonditamente da Tolkien, quindi sa sa poco del loro contenuto. Nel sesto livello abita [[Ombromanto]], hanno sede le Case di Guarigione e nella strada principale [[Peregrino Tuc|Pipino]] incontra [[Bergil]], figlio di [[Beregond]]. I vari livelli sono di grandezza sufficiente per ospitare la strada principale, diversi vicoli e due file di edifici<ref name=":1" />.
Dal quinto livello invece parte la strada che collega il colle su cui sorge la città al monte Mondolluin; qui si trovano i mausolei dove sono sepolti i [[re]] e i loro sovrintendenti. L'accesso ai sepolcri è proibito a chiunque, ad eccezione di cortei funebri, sovrintendenti e servitori addetti al mantenimento dei mausolei.
{{Citazione| fra pallide volte, sale vuote e immagini di uomini morti da lungo tempo|J.R.R. Tolkien, Il Signore Degli Anelli, Bompiani, 2004, p. 1018}}
Lo stile architettonico della città è ispirato a modelli reali. Fonstrad cita i [[Castello Medioevale|castelli medioevali]] europei successivi al periodo delle [[crociate]]<ref name=":1" />, basandosi su schizzi creati da Tolkien e pubblicati nel [[1944]]<ref>Hammond & Scull, ''Artiste & Illustrateur'', fig. 168.</ref>, mentre ''Wayne G.Hammond'' e ''Christina Scull'' sostengono come la sala del trono sia chiaramente basata sullo [[Stile romanico|stile Romanico]], in contrasto con [[Meduseld]], il castello di [[Rohan (Terra di Mezzo)|Rohan]], di ispirazione [[Celti|celtica]]<ref>Hammond & Scull, ''Reader's Companion'', <abbr>p.</abbr> 516-517</ref>.
=== Dimensioni ===
La pavimetazione del settimo livello è situata a settecento '''MinasTirith''', anticamente chiamata Minas Anor, è una città fortezza appartenente all'[[universo immaginario]] creato dallo scrittore [[Regno Unito|britannico]] [[J. R. R. Tolkien|J.R.R. Tolkien]], che appare soprattutto nel terzo volume de [[Il Signore degli Anelli|''Il Signore degli Anelli'']], intitolato ''[[Il ritorno del re (romanzo)|Il ritorno del Re]]''., anticamente chiamata Minas Anor, è una città fortezza appartenente all''''MinasTirith''' creato dallo scrittore [[universo immaginario]] [[Regno Unito|britannico]], che appare soprattutto nel terzo volume de [[J. R. R. Tolkien|J.R.R. Tolkien]], intitolato ''Il Signore degli Anelli''. (213 [[Il ritorno del re (romanzo)|Il ritorno del Re]]) sopra il livello del terreno e con l'aggiunta della Torre di Ecthelion, che misura cinquanta braccia (91 metri), si arriva a un' altezza complessiva di 1000 piedi (304 metri).
{{Citazione| in cima al quale (la Torre Bianca) sventolava l’insegna dei Sovrintendenti, mille piedi al di sopra della pianura.|J.R.R. Tolkien, Il Signore Degli Anelli, Bompiani, 2004, p. 929}}
Nella [[Editio princeps|prima edizione]] de ''[[Il Signore degli Anelli]]'', l'altezza della Torre Bianca era centocinquanta tese, ovvero novecento piedi (275 metri), mentre l'altezza totale della città era già stata descritta in mille piedi, lasciando così solo un centinaio di piedi (30 metri) per tutti e sette i livelli. Questo errore è stato corretto nella seconda edizione del romanzo, pubblicato nel [[1965]]<ref name=":03" />. Il diametro della città non è specificato da Tolkien, ma Fonstad lo stima attorno ai 3100 piedi (945 metri)<ref name=":12" /> Questa dimensione, che è notevole, dà un carattere potente e imponente a Minas Tirith, come Tolkien spesso enfatizza nel suo racconto, affermando ad esempio che:
{{Citazione| Sopra una propaggine sporgente s’innalzava la Città Protetta, con le sue sette cerchie di mura, così antiche e possenti che non parevano costruite, ma scolpite da giganti nell’ossatura del mondo.|J.R.R. Tolkien, Il Signore Degli Anelli, Bompiani, 2004, p. 927}}
=== L'esterno della citta ===
{{Citazione|I possedimenti protetti dalle mura erano terreni ricchi e ben coltivati, cosparsi di orti, fattorie, granai, stalle e ovili, attraversati da mille ruscelli che gorgogliavano giù dai verdi altipiani sino all’Anduin. Eppure mandriani e fattori ve n’erano pochi, poiché la maggior parte della gente di Gondor abitava entro le sette cerchie della Città, o nelle alte vallate lungo i fianchi delle montagne, nel Lossarnach o più a sud nel ridente Lebennin coi suoi cinque rapidi fiumi.|J.R.R. Tolkien, Il Signore Degli Anelli, Bompiani, 2004, p. 927}}
Attorno alla città sorgono i [[campi del Pelennor]], una [[Fertilità (agricoltura)|fertile]] [[pianura]] costellata di [[Fattoria|fattorie]] e [[Campo (agricoltura)|campi]]. Queste terre sono racchiuse da una [[cinta muraria]] lunga dieci [[Lega (unità di misura)|leghe]], il ''[[Rammas Echor]]'', che disegna molto approssimativamente una [[semicirconferenza]] con il vertice nel Gran Cancello di Minas Tirith. Nella cinta muraria sono sistemate cinque aperture sorvegliate, distanti venti leghe l'una dall'altra; le due principali danno l'accesso a [[Osgiliath]] e al [[Porto|porto fluviale]] [[Anduin|dell'''Anduin'']], ''Harlond''. All'arrivo di [[Gandalf]] e [[Peregrino Tuc|Pipino]], essi scoprono che una parte della cinta , originariamente costruita su ordine del sovrintendente [[Denethor]], in seguito alla caduta [[Ithilien|dell'Ithilien]]<ref>Hammond & Scull, ''Reader's Companion'', <abbr>p.</abbr> 512.</ref>, è crollata e ora gli uomini sono all'opera per ricostruirla<ref>{{Cita libro|autore = J.R.R Tolkien|titolo = Il Signore Degli Anelli|anno = 2004|editore = Bonpiani|città = |p = |pp = 926 927|ISBN = }}</ref>. La posizione del porto sull'Anduin, nel Sud-Est, è incerta e fonte di incomprensioni: Fonstrad sostiene sia parte integrante del muro, mentre Barbara Strachey lo ritiene esterno al ''Rammas Echor'', in quanto avrebbe altrimenti rappresentato un'enorme falla nel sistema difensivo di Gondor<ref>Les Voyages de Frodon : l'Atlas du Seigneur des Anneaux, carte n° 39.</ref>. Tuttavia un indice incompleto e non pubblicato de ''[[Il Signore degli Anelli]]'', sostiene che ''Harlond'' sia situato all'interno della cinta muraria<ref>Hammond & Scull, ''Reader's Companion'', <abbr>p.</abbr> 513.</ref>.
=== Nomi ===
Il nome originale della città è ''Minas Anor,'' che significa "Torre del Sole" nella lingua [[Sindarin]]. Il nome faceva riferimento ad [[Anárion]], fondatore della città, nello stesso modo in cui [[Minas Ithil]] prendeva il nome da suo fratello [[Isildur]].
Dopo la caduta di Minas Ithil nelle mani del [[Re stregone di Angmar]], le due città sono state rinominate, Minas Ithil divenne [[Minas Morgul]] e Minas Anor divenne ''Minas Tirith,'' cioè la "Torre di Guardia". Gli elementi che compongono il nome, ''Minas'' ("torre") e ''Tirith'' ("guardia"), derivano dalle parole '''''mini''''' ("ergersi solitario", "sporgersi") e '''''tir''''' ("osservare", "guardare")<ref name=":2">{{Cita libro|autore = J.R.R. Tolkien|titolo = The Lost Road and Other Writings|anno = |editore = |città = |p = |pp = 373, 394|ISBN = |lingua = inglese}}</ref>. Minas Tirith è designata in molti modi ne ''[[Il Signore degli Anelli]]'': la città di guardia, la città di [[Gondor]], la città dei Re o semplicemente la città. I [[Rohirrim]] la chiamano nella loro lingua ''[[Mundburg]],'' che significa ''Forte Bocca'' (mund = "bocca" e burg = "forte")<ref>Hammond & Scull, ''Reader's Companion'', <abbr>p.</abbr> 400.</ref> e i [[Drúedain]] gli danno il nome di "Città di pietra"<ref>Hammond & Scull, ''Reader's Companion'', <abbr>p.</abbr> 556.</ref>.
=== Le versioni precedenti del nome ===
La seconda versione del capitolo "Il Consiglio di Elrond", scritta intorno all'agosto [[1940]], vede Tolkien indeciso nel trovare un nome definitivo alla città d'origine di [[Boromir]], precedentemente noto solo come un nativo del paese di ''[[Gondor|Ond]]'' (la futura Gondor). Al margine di un foglio di questo capitolo scrisse diversi nomi: ''Minas-tir'', ''Minas-ond'' e ''Minas-berel'', ovviamente alla fine prevalse Minas tir. Tuttavia questo nome era gia stato usato per nominare un altro luogo: nel [[Quenta Silmarillion]], scritto nella seconda metà del [[1930]], compariva la torre [[Minas Tirith (Prima Era)|Minas Tirith]] sull'isola di [[Tol Sirion]]; questo nome è rimasto anche nella verstione conclusiva del Quenta Silmarillion, pubblicata come [[Silmarillion]] dopo la morte di Tolkien<ref name=":2" />.
== Storia della città ==
[[File:Escudo Gondor.svg|thumb|Lo scudo della Guardia della Cittadella di Minas Tirith.<ref>Sui loro neri manti era ricamato un albero bianco dai fiori come fiocchi di neve, sormontato da una corona d’argento e da stelle con molte punte. Era questa l’uniforme degli eredi di Elendil, e ormai a Gondor nessuno più la portava, eccetto le Guardie della Cittadella innanzi al Cortile della Fontana, ove in passato s’innalzava l’Albero Bianco. - Il Signore Degli Anelli p. 930</ref>]]Nell'anno 3319 della [[Seconda Era]], un'alluvione nel continente di Númenor costrinse alcuni uomini ad abbandonare la loro patria, una piccola parte di loro era guidata da [[Elendil]], un discendente di [[Elros]]. Elendil e il suo popolo arrivarono a [[Lindon]] e mentre viaggiavano per raggiungere la foce del fiume [[Anduin]], Elendil ebbe due figli [[Isildur]] e [[Anárion]]. Giunti al fiume si fermarono alla citta portuale di [[Pelargir]], la principale sede dei [[Dunedain|Númenóreani]] nella regione. I figli di Elendil risalirono l'Anduin e assieme fondarono il regno di [[Gondor]], erigendo due fortezze: ''Isildur'' creò la "Torre della Luna", ''Minas Ithil'', al confine con [[Mordor]], a est, mentre Anárion fondò la "Torre del Sole", ''Minas Anor'', a ovest per difendere il regno dagli attacchi provenienti dagli [[Ered Nimrais]]. Nel mezzo, sul fiume Anduin, fondarono la loro capitale condivisa, [[Osgiliath]], e in ognuna di queste tre città venne costudito un ''[[palantír]]''<ref>Hammond & Scull - ''Reader's Companion'', <abbr>p.</abbr> 514-515</ref>.
Dopo la guerra dell'[[Ultima Alleanza tra gli elfi e gli uomini]], che costò la vita ad Anárion, Isildur piantò un albero bianco a Minas Anor, in memoria del fratello. Il Re di Gondor [[Ostoher]], nell'anno 420 della [[Terza Era]], ricostruì la città che divenne la residenza estiva dei re. Dopo la ''Grande Peste'' del 1636 TE, la capitale di Gondor, ''Osgiliath'', perse gran parte della sua popolazione ed in parte venne abbandonata; quattro anni più tardi, il re ''[[Tarondor]]'' trasferì la capitale a Minas Anor permanentemente<ref name=":3">{{Cita libro|autore = J.R.R. Tolkien|titolo = Il signore degli Anelli|anno = 2004|editore = Bompiani|città = |p = 1303|pp = |ISBN = }}</ref>. Nel 1900 TE, re [[Calimehtar]] fece costruire la Torre Bianca<ref name=":3" />.
Nel 2002 TE la città gemella di Minas Anor, Minas Ithil, venne presa dai '''MinasTirith''', anticamente chiamata Minas Anor, è una città fortezza appartenente all'[[universo immaginario]] creato dallo scrittore [[Regno Unito|britannico]] [[J. R. R. Tolkien|J.R.R. Tolkien]], che appare soprattutto nel terzo volume de [[Il Signore degli Anelli|''Il Signore degli Anelli'']], intitolato ''[[Il ritorno del re (romanzo)|Il ritorno del Re]]''., in seguito a due anni d'assedio, e venne ribattezzata '''MinasTirith''' "Torre della Stregoneria"; Minas Anor fu quindi ribattezzata in Minas Tirith<ref name=":32" />.
{{Citazione|Minas Anor, divenuta la capitale del reame dai giorni di Re Telemnar, e altresì la residenza dei re, fu chiamata Minas Tirith, la città sempre in guardia contro gli orrori di Morgul.|J.R.R. Tolkien, Il Signore Degli Anelli, Bompiani, 2004, p. 1277}}
Poco dopo, nel 2050 TE, la stirpe dei re si spense e i Sovrintendenti di [[Gondor]] ressero il governo del regno<ref name=":33" />.
Nel 2698 TE, il XVII sovrintendente, [[Sovrintendente_di_Gondor#Lista_di_sovrintendenti_di_Gondor|Ecthelion I]], restaurò la [[Torre Bianca]] di Minas Tirith<ref name=":3" />, che da quel momento prese il nome di "Torre di Ecthelion" in suo onore.
Durante la '''MinasTirith''', anticamente chiamata Minas Anor, è una città fortezza appartenente all'[[universo immaginario]] creato dallo scrittore [[Regno Unito|britannico]] [[J. R. R. Tolkien|J.R.R. Tolkien]], che appare soprattutto nel terzo volume de [[Il Signore degli Anelli|''Il Signore degli Anelli'']], intitolato ''[[Il ritorno del re (romanzo)|Il ritorno del Re]]''. (3019 TE), i Gondoriani non furono in grado di impedire alle truppe di Mordor di dare l'assedio a Minas Tirith: il Rammas Echor, che non potevano tenere, cadde e il Pelennor fu invaso il 13 marzo, e il giorno dopo gli orchi iniziarono l'assedio alla città lanciandovi contro pietre, proiettili esplosivi e le teste delle loro vittime. I difensori e le fortificazioni ressero per un giorno intero, ma all'alba del 15 marzo il Gran Cancello cadde e le orde nemiche comandate dal '''MinasTirith''' entrarono in città.
{{Citazione|Il Signore dei Nazgûl entrò sul suo cavallo. Si ergeva immenso, un’enorme figura nera contro il bagliore degli incendi, una terribile minaccia di disperazione. Il Signore dei Nazgûl si fece avanti, varcando l’arco che mai nemico aveva oltrepassato, e tutti fuggirono innanzi a lui.|J.R.R. Tolkien, Il Signore Degli Anelli, Bompiani, 2004, p. 1021}}
[[Gandalf]] tentò di opporsi al ''Re stregone'', ma mentre stava per cedere i rinforzi di [[Rohan (Terra di Mezzo)|Rohan]] arrivarono da [[Ovest]], obbligando il ''Re stregone'' e le sue armate a ritirarsi dall'assedio per potersi difendere dall'attacco laterale che i [[Rohirrim]] stavano per sferrare. Alcuni sostengono una similitudine tra questo assedio e quelli di [[Assedio di Costantinopoli (1453)|Costantinopoli del 1453]] e di [[Battaglia di Vienna|Vienna del 1683]]. La vittoria da parte delle forze di Rohan avviene solo dopo la morte di [[Denethor II]], causata dalla sua follia che lo porta a immolarsi su una [[Pira funeraria|pira]] nella casa dei Sovrintendenti, per poi gettarsi dalla sporgenza della cittadella<ref>''The War of the Ring'', <abbr>p.</abbr> 288, 290.</ref>.
Dopo la caduta di [[Sauron]], il crollo di [[Barad-dûr]] e la distruzione dell'[[Unico Anello|Anello]] nel [[monte Fato]], Minas Tirith ebbe una prosperosa rinascita per mano di [[Aragorn|re Elessar Il]]. Il Gran Cancello venne riforgiato in [[Mithril]] da [[Gimli]] e altri nani di [[Erebor]]<ref name=":4">{{Cita libro|autore = J.R.R. Tolkien|titolo = Il Signore degli Anelli|anno = 2004|editore = Bompiani|città = |p = 1303|pp = |ISBN = }}</ref>, Gli elfi della Foresta Verde ripiantarono altri alberi per abbelire la città e l'albero bianco rifiorì. Gli elfi si stanziarono nell'Ithilien che tornò ad essere verde e fertile<ref name=":4" />. Re Elessar morì nell'anno 120 della [[Cronologia di Arda|Quarta Era]]<ref>{{Cita libro|autore = J.R.R. Tolkien|titolo = Il Signore Degli Anelli|anno = 2004|editore = Bompiani|città = |p = 1320|pp = |ISBN = }}</ref>.
== Adattamenti in altri media ==
[[File:Mont Saint-Michel France.jpg|thumb|331x331px|[[Mont Saint-Michel]] in [[Francia]] è la citta che ha inspirato la Minas Tirith del film]]
Minas Tirith appare nella serie di film di Peter Jackson ([[2001]]-[[2003]]), in particolare ne ''[[Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re|Il ritorno del re]]'' ([[2003]]). [[Weta Workshop]] ha costruito un grande modello di tutta la città, completa di tutti i dettagli, mentre Weta Digital ha sviluppato un modello virtuale della città e dei suoi dintorni ([[Campi del Pelennor|Pelennor]] e [[Mindolluin]]). Il making-of del film, incluso nel [[DVD]] della versione estesa, indica che i creatori si sono ispirati all'abbazia di [[Mont Saint-Michel]] nella costruzione di Minas Tirith. Il critico [[Roger Ebert]] ha definito la città di Minas Tirith dei film un "successo spettacolare" nella sua critica del ''Ritorno del Re''<ref>Roger Ebert, « [http://rogerebert.suntimes.com/apps/pbcs.dll/article?AID=/20031217/REVIEWS/312170301/1023 Lord of the Rings: The Return of the King] », 17 dicembre 2003, Chicago Sun-Times.</ref>.
Nel loro saggio "''Urban Legend: Architecture in The Lord of the Rings''" ''Steven Woodward'' e ''Kostis Kourelis'' confrontano la ''Minas Tirith'' offerta dai film di [[Peter Jackson]] e [[Torre di Babele (Bruegel)|La torre di Babele]] di [[Pieter Bruegel il Vecchio|Pieter Brueghel il Vecchio]], e affermano che la città dei film rievoca la maestosità della [[Basilica di San Lorenzo (Firenze)|Basilica di San Lorenzo]] a [[Firenze]] o il [[Duomo di Siena]]. Vedono Minas Tirith anche come una miscela di elementi [[Medioevo|medievali]] e [[Rinascimento|rinascimentali]] che richiamano l'[[eclettismo]] della fine del [[XIX secolo]]<ref>''Steven Woodward'' e ''Kostis Kourelis'', «''Urban Legend: Architecture in The Lord of the Rings'' », <small>(ISBN 978-9042016828)</small>, p. 205-209</ref>. Il libro "''Le Seigneur des Anneaux : Armes et Guerres''", che combina le informazioni tratte dai film più quelle dei libri, introduce una distinzione tra il [[sud]] della città, privo di luce solare e quindi poco attraente, e il [[nord]], che è la parte della citta più ricca. Esso valuta anche l'altezza delle città, 300 metri nella parte superiore della torre di Ecthelion, ma "quasi 400" nella parte superiore dello sperone roccioso che divide la città, e sostiene che lo sperone ha un chilometro di diametro. Inoltre, da una descrizione dettagliata delle presunte difese della città, le prime quattro mura hanno più di un centinaio di [[Catapulta|catapulte]]<ref>''Chris Smith'', «''Le Seigneur des Anneaux : Armes et Guerres»'', Le Pré aux Clercs, 2003 <small>(ISBN 978-2842281847)</small>, p. 146-147</ref>. Inoltre, secondo alcuni studiosi, i sette livelli su cui è costruita Minas Tirith pongono la città a confronto con [[Utopia|l'utopica]] [[La città del Sole|Città del Sole]] del romanzo di [[Tommaso Campanella]]<ref name=":0" /> ([[1602]]), i [[sette colli di Roma]]<ref>Edmund Wainwright, ''Tolkien's Mythology for England: A Middle-earth Companion'', Anglo-Saxon Books, Frithgarth, 2004, p. 62, cité dans Michael Drout (dir.), ''J.R.R. Tolkien Encyclopedia'', p. 673</ref>, con ''A Voyage to Arcturus'' di David Lindsay<ref>Curtis Hoffmann, ''The Seven Story Tower: A Mythic Journey Through Space and Time'', Insight Books, New York, 1999, cité dans Michael Drout (dir.), ''J.R.R. Tolkien Encyclopedia'', p. 673</ref> e con una [[Ziqqurat|ziggurat]] [[Babilonia|babilonese]]<ref>Charles A. Huttar, « ''Hell and The City: Tolkien and the Traditions of Western Litterature'', dans Jared Lobdell, ''A Tolkien Compass'', Open Court Publishing Co., 1977 <small>(ISBN 9780875483030)</small>, p. 129</ref>.
Minas Tirith ha ispirato, ed è stata disegnata da molti illustratori, tra cui [[Ted Nasmith]] e [[John Howe]]<ref>[http://www.john-howe.com/portfolio/gallery/details.php?image_id=1113&mode=search guardie della città], [http://www.john-howe.com/portfolio/gallery/details.php?image_id=408&mode=search Minas Tirith], [http://www.john-howe.com/portfolio/gallery/details.php?image_id=104&mode=search sperone di Minas Tirith], [Http://www.john-howe.com/portfolio/gallery/details.php?image id=76&mode=search Gandalf al di fuori dello sperone di Minas Tirith]</ref>.
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* [[J. R. R. Tolkien|J.R.R. Tolkien]] (trad. [[Vittoria Alliata di Villafranca]]) [[Il Signore degli Anelli|Il SIgnore Degli Anelli]] « The Lord of the Rings » <sub>([[Speciale:BookSources/88-452-1027-8|ISBN 88-452-1027-8]])</sub>
* [[J. R. R. Tolkien|J.R.R. Tolkien]] - [[La realtà in trasparenza]]
* {{En}}Wayne G. Hammond e Christina Scull, tho Lord of the Rings: A Reader's Companion, [[HarperCollins]]
* {{En}}[[J. R. R. Tolkien|J.R.R. Tolkien]] et Christopher Tolkien, The war of The Ring, [[HarperCollins]], <time>[[2002]]</time>, <small>([[Speciale:BookSources/0-261-10223-0|ISBN 0-261-10223-0]])</small>.
* {{En}}Karen Wynn Fonstad, The Atlas of Middle-earth (édition révisée), [[Houghton Mifflin]], <time>[[1991]]</time> <small>([[Speciale:BookSources/0-618-12699-6|ISBN 0-618-12699-6]])</small>.
* {{Fr}} Wayne G. Hammond et Christina Scull (<abbr>trad.</abbr> Jacques Georgel), J. R. R. Tolkien, Artiste et Illustrateur « J.R.R. Tolkien, Artist & Illustrator », [[Christian Bourgois]], <time>[[1996]]</time> <small>([[Speciale:BookSources/-267-01362-2|ISBN 2-267-01362-2]])</small>.
* {{En}}Wayne G. Hammond et Christina Scull, The Lord of the Rings: A Reader's Companion, [[HarperCollins]], [[2005]] <sub>([[Speciale:BookSources/0-00-720907-X|ISBN 0-00-720907-X]])</sub>.
* {{Fr}}Barbara Stratchey, Les Voyages de Frodon : l'Atlas du Seigneur des Anneaux, [[BFB Éditions]], [[2003]] <sub>([[Speciale:BookSources/2-9518199-6-X|ISBN 2-9518199-6-X]])</sub>
== Voci correlate ==
* [[Gondor]]
* [[Minas Tirith (Prima Era)]]
* [[Minas Morgul]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Portale|Tolkien}}
{{categorie qualità}}
[[Categoria:Città e villaggi della Terra di Mezzo]]
[[Categoria:Castelli e fortezze della Terra di Mezzo]]
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