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[[File:Giorgiana_Masi_photo.jpg|thumb|right|Didascalia = Giorgiana Masi, fotografia dal documento d'identità]]
{{quote|...e poi primavera / e qualcosa cambiò, / qualcuno moriva / e su un ponte lasciò / lasciò i suoi vent'anni / e qualcosa di più...|Riferimento a Giorgiana Masi in ''Bologna '77'', di [[Stefano Rosso]]}}
|FineIncipitL''''uccisione =di Giorgiana Masi''' è stataun fatto di [[cronaca nera]] avvenuto a [[Roma]] il [[12 maggio]] [[1977]], che vide come vittima Giorgina Masi, più conosciuta con il [[soprannome]] di '''Giorgiana''',<ref>[[Aldo Cazzullo]], ''Quel simbolo chiamato Giorgiana'', [[La Stampa]], [[2 agosto]] [[2001]], pag.25</ref> una studentessa [[italiani|italiana]] uccisa a diciotto anni durante una [[manifestazione]] di piazza.<ref>[http://www.radicalimasi.bo.it/blog/giorgiana-masi/ Associazione radicale di Bologna Giorgiana Masi]</ref>
 
ProvenienteNata il 6 agosto 1958 da una [[famiglia]] di media condizione sociale, Giorgiana Masi abitava con il padre (un [[parrucchiere]]), la madre [[casalinga]] e la sorella maggiore in un [[appartamento]] di [[via Trionfale]] a [[Roma]], nei pressi dell'[[ospedale San Filippo Neri]].<ref>[http://www.radicaliroma.com/wp/category/rassegna-stampa/page/125/?doc=articolo&id_articolo=2332 Rassegna stampa Radicali Roma]</ref> All’epoca dei fatti, la Masi frequentava il quinto anno del [[Liceo Scientifico]] Statale "[[Louis Pasteur]]"<ref>[http://www.liceopasteur.it/storia.asp Pagina del liceo]</ref>.
{{Bio
|Nome = Giorgiana
|Cognome = Masi
|Sesso = F
|LuogoNascita = Roma
|GiornoMeseNascita = 6 agosto
|AnnoNascita = 1958
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 12 maggio
|AnnoMorte = 1977
|Epoca = 1900
|Nazionalità = italiana
|FineIncipit = è stata una studentessa [[italiani|italiana]] uccisa a diciotto anni durante una [[manifestazione]] di piazza.<ref>[http://www.radicalimasi.bo.it/blog/giorgiana-masi/ Associazione radicale di Bologna Giorgiana Masi]</ref>
|Categorie = no
|Immagine = Giorgiana Masi photo.jpg
|Didascalia = Giorgiana Masi, fotografia dal documento d'identità
}}
 
Proveniente da una [[famiglia]] di media condizione sociale, Giorgiana Masi abitava con il padre (un [[parrucchiere]]), la madre [[casalinga]] e la sorella maggiore in un [[appartamento]] di [[via Trionfale]] a [[Roma]], nei pressi dell'[[ospedale San Filippo Neri]].<ref>[http://www.radicaliroma.com/wp/category/rassegna-stampa/page/125/?doc=articolo&id_articolo=2332 Rassegna stampa Radicali Roma]</ref> All’epoca dei fatti, la Masi frequentava il quinto anno del [[Liceo Scientifico]] Statale "[[Louis Pasteur]]"<ref>[http://www.liceopasteur.it/storia.asp Pagina del liceo]</ref>.
Nel tardo [[pomeriggio]] di [[giovedì]] [[12 maggio]] [[1977]] si trovava, in compagnia del [[fidanzato]] ventunenne Gianfranco Papini, nel [[Centro storico di Roma|centro storico della capitale]], dove erano scoppiati violenti scontri tra dimostranti e forze dell’ordine. Alle ore 19,55 i due erano in piazza [[Giuseppe Gioacchino Belli]], quando un proiettile [[calibro 22]] colpì Giorgiana all'[[addome]].<ref>[http://www.internazionale.it/opinioni/giovanni-de-mauro/2012/05/18/maggio/ Internazionale]</ref>
Subito soccorsa, venne trasportata in [[ospedale]], dove i [[medico|medici]] non poterono fare altro che constatarne il [[decesso]].<ref>[[Luigi Irdi]], ''La polizia impedisce il raduno vietato dei radicali. Violenti scontri nel centro di Roma, uccisa una ragazza'', [[Corriere della Sera]], 13 maggio 1977</ref><ref>''Ho sentito sparare e Giorgiana è caduta'', [[l'Unità]], inserto ''Roma-Regione'', 13 maggio 1977, pag.12</ref><ref>[[Carlo Rivolta]], ''Ancora guerra a Roma'', [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]], 13 maggio 1977</ref>
 
 
== I fatti ==
=== Il contesto ===
Nella seconda metà degli [[anni 1970|anni settanta]] il [[Anni di piombo|clima di violenza politica]] che caratterizzava l’[[Italia]] si manifestò anche a Roma, dove si verificò una lunga serie di scontri tra fazioni politiche di destra e di sinistra, tra loro o con le forze dell'ordine<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/02/01/ragazzi-del-77-rivoluzione-all.html?ref=search Umberto Santino, La Repubblica]</ref>, culminati con la sparatoria del [[21 aprile]] [[1977]] tra agenti di polizia e manifestanti dell'area di [[Autonomia Operaia]] che si concluse con l'uccisione dell'agente [[Settimio Passamonti]] e il ferimento di quattro suoi commilitoni<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/01/13/anno-dei-traumi-della-fine-di.425l.html?ref=search Guido Crainz, La Repubblica]</ref>.
{{Quote|Deve finire il tempo dei figli dei contadini meridionali uccisi dai figli della borghesia romana|dalla relazione al Parlamento del ministro [[Francesco Cossiga]], il [[22 aprile]] [[1977]]}}
Il giorno stesso, il [[ministro dell'interno]] [[Francesco Cossiga]] annunciò in [[Parlamento]] di aver dato disposizioni per vietare nella capitale, fino al successivo [[31 maggio]], tutte le manifestazioni pubbliche<ref>[http://storia.camera.it/cronologia/leg-repubblica-VII/elenco Cronologia Camera dei Deputati]</ref>. Il provvedimento di Cossiga venne fortemente sostenuto dal [[Partito Comunista Italiano]], che riteneva di non trovarsi «più di fronte a turbamenti anche violenti dell’ordine, ma a un criminoso assalto armato allo Stato e alla società», apertamente chiedendo «fermezza, ordine, sicurezza nella democrazia»{{senza fonte}}.
 
Il [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]] decise di sfidare apertamente il divieto, indicendo un ''[[sit-in]]'' in [[piazza Navona]] per il [[12 maggio]], motivato dalla raccolta di firme alla proposta [[Referendum abrogativi del 1978 in Italia del 1978|dei referendum abrogativi]] e dal celebrare il terzo anniversario della vittoria nel precedente [[Referendum abrogativo in Italia del 1974|referendum sul divorzio]].
 
===La manifestazione===
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==Riapertura delle indagini==
Nel [[1998]], in seguito alla riapertura delle indagini - da anni sollecitate da più parti, ede affidate al Pm Giovanni Salvi della procura di Roma<ref>[http://carta.ilmessaggero.it/hermes/19980423/01_NAZIONALE/9/D.htm Il Messaggero, 23 aprile 1998]</ref> -, venne riesaminata la pista che riguardava la pistola.
 
Per l'ex presidente della [[Commissione Stragi|commissione stragi]] [[Giovanni Pellegrino]], le parole di Cossiga pronunciate sull'accaduto confermerebbero come "''quel giorno ci possa essere stato un atto di [[strategia della tensione]], un [[omicidio]] deliberato per far precipitare una situazione e determinare una soluzione involutiva dell'ordine democratico, quasi un tentativo di anticipare un risultato al quale per via completamente diversa si arrivò nel [[1992]]-[[1993]]''" e, sempre nel [[1998]], il deputato [[Federazione dei Verdi|verde]] [[Paolo Cento]] presentò una [[proposta di legge]] per la costituzione di una commissione che si occupi di "''abbattere il muro di omertà, silenzi e segreti attorno all'assassinio della giovane e per individuare chi ha permesso l'impunità dei responsabili''"<ref>[http://solleviamoci.wordpress.com/2007/05/07/giorgiana-masi-12-maggioun-delitto-che-grida-vendetta/ Worldpress.com]</ref>.
 
==Polemiche==
[[File:Poliziottoarmato1.jpg|thumb|right|La celebre foto raffigurante l'agente Giovanni Santone in borghese armato durante gli scontri. Alla sua destra un funzionario ede un agente in divisa]]
[[File:Giorgiana Masi.jpg|thumb|right|upright|La lapide in ricordo di Giorgiana Masi posta su [[Ponti di Roma#Ponti moderni sul Tevere|Ponte Garibaldi]] a [[Roma]]]]
L’allora ministro dell'interno [[Francesco Cossiga]] fu coinvolto in aspre polemiche per l'inadeguata gestione dell'ordine pubblico (vi sono fotografie che mostrano agenti in borghese mimetizzati tra i manifestanti che parrebbero, secondo alcune interpretazioni, sparare ad altezza d'uomo). Lo stesso Cossiga si dichiarò pronto a dimettersi al manifestarsi di una condizione: avere "le prove che la polizia aveva sparato". Nel [[2003]] dichiarò, però: "Non li ho mai detti alle autorità giudiziarie e non li dirò mai i dubbi che un [[Magistratura (diritto)|magistrato]] e funzionari di polizia mi insinuarono sulla morte di Giorgiana Masi: se avessi preso per buono ciò che mi avevano detto sarebbe stata una cosa tragica"<ref>[http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E90147,00.html RAI - Report - "Perche'... il segreto di stato?", di Bernardo Iovene]</ref>.
 
In un'[[intervista]] al ''[[Corriere della Sera]]'' del [[25 gennaio]] [[2007]] l'ex ministro dell'Interno dichiarò di essere una delle cinque persone che sono a conoscenza del nome dell'assassino<ref>[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/01_Gennaio/25/cazzullo.shtml «Non rimanderei i blindati in piazza, Moltimolti autonomi finirono nelle Br» - Corriere della Sera<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
La storia della morte di Giorgiana Masi è stata presa a simbolo di molte lotte giovanili contro presunte ingiustizie della [[polizia]] e della [[politica]] ed è ancorancora oggi oggetto di forte [[polemica]].<ref>[http://www.radicalifriulani.it/node/1673 Radicali]</ref><ref>[http://blog.donatellaporetti.it/?p=322 Blog della Senatrice Donatella Poretti]</ref>
 
== Sviluppi successivi ==
Il [[24 ottobre]] [[2008]], a seguito addi un'intervista rilasciata dal [[senatore a vita]] [[Francesco Cossiga]] al [[Quotidiano Nazionale]], nella quale suggeriva l'uso della violenza nei confronti dei manifestanti, la senatrice [[Partito Radicale (Italia)|Radicale]] (eletta nelle file del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]) [[Donatella Poretti]] ha deciso di depositare un [[disegno di legge]] per l'istituzione d'una [[commissione d'inchiesta]] sull'omicidio di Giorgiana Masi.
 
Lo stesso giorno d'[[ottobre]] [[2008]], anche [[Alfio Nicotra]] (esponente di [[Rifondazione Comunista]]) ha chiesto che l'inchiesta venga riaperta.<ref>[http://home.rifondazione.it/xisttest/content/view/3480/314/ - Nicotra: dopo le dichiarazioni di Cossiga riaprire l'inchiesta su Giorgiana Masi]</ref>.
 
Il giorno 12 maggio 2011 si è tenuto a piazza Sidney Sonnino a Roma (nei pressi di piazza G.Belli) una manifestazione musicale in ricordo di Giorgiana Masi.
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== Musica ==
{{quote|...e poi primavera / e qualcosa cambiò, / qualcuno moriva / e su un ponte lasciò / lasciò i suoi vent'anni / e qualcosa di più...|Riferimento a Giorgiana Masi in ''Bologna '77'', di [[Stefano Rosso (cantautore)|Stefano Rosso]]}}
{{quote|...Rosso/come il sangue di Giorgiana Masi/Bianco/come la coca dentro ai vostri nasi/Verde/come l'erba che la legge nega/Il mio paese se ne frega...|Riferimento a Giorgiana Masi in "Il mio paese se ne frega", del rapper/writer [[Inoki]]}}
{{quote|Fratelli di Giorgiana Masi, Fabrizio Ceruso, Walter Rossi/ Figli della stessa madre/ Figli della stessa rabbia...|Riferimento a Giorgiana Masi in "All are equal for the law" della [[Banda Bassotti (gruppo musicale)|Banda Bassotti]]}}
 
Già l'anno successivo [[Stefano Rosso (cantautore)|Stefano Rosso]], celebre cantautore romano, scrive una canzone in cui parla di Giorgiana: si tratta di ''Bologna '77'', inclusa nell'album [[...e allora senti cosa fò]], in cui traendo spunto dai [[fatti di Bologna dell'11 marzo 1977]] e dall'assassinio di [[Francesco Lorusso]], racconta della morte della ragazza nella seconda strofa (« e poi primavera / e qualcosa cambiò, / qualcuno moriva / e su un ponte lasciò / lasciò i suoi vent'anni / e qualcosa di più...»).
 
[[La Banda Bassotti]], gruppo musicale romano, cita Giorgiana Masi insieme a [[Fabrizio Ceruso]] e [[Walter Rossi]] nell'intro del pezzo "All are equal for the law" apparso nella compilation "Balla e difendi" prodotta dalla Gridaloforte Records nel 1991 e successivamente nel loro mini album "Bella Ciao" del 1994.
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== Voci correlate ==
*[[Anni di piombo]]
*[[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]]
*[[Cronologia delle persone uccise durante gli anni di piombo]]
*[[Francesco Cossiga]]
*[[Movimento del '77]]
*[[AnniPartito diRadicale piombo(Italia)]]
*[[Vittime degli anni di piombo e della strategia della tensione]]
 
==Note==
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*{{cita web | url=http://www.centrodonnalisa.it/materiali/giorgiana%20masi.htm | titolo=''12 maggio 1977, l'uccisione di Giorgiana Masi'': cronologia dei fatti | accesso=30-10-2011 | editore=Centro donna L.I.S.A. }}
 
{{Portale|biografie|politica}}
 
[[:Categoria:Settantasette]]
[[Categoria:Vittime degli anni di piombo e della strategia della tensione]]
[[:Categoria:PersoneCasi di morteomicidio assassinateirrisolti]]
[[Categoria:Settantasette]]
[[Categoria:Casi di omicidio irrisolti]]
 
[[:sv:Giorgiana Masi]]