Gaffel: differenze tra le versioni

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Fino a questo punto si vedevano non solo le famiglie dominanti, ma anche i semplici cittadini e gli artigiani iscritti alle corporazioni secondo un'antica tradizione. Questi costituivano a Colonia circa il 6–8% della popolazione. Ad essi non appartenevano ad esempio le donne, i giovani, i chierici, gli acrobati, i mendicanti, gli acattolici, i lavoranti artigiani, le persone che esercitavano mestieri "disonorevoli", come i boia, gli scorticatori, le prostitute, i cerusici ed altri ancora.
 
Una ''Gaffel'' non s'identificava con una determinata corporazione, infatti era aperta anche ai cittadini che non si dedicassero a nessuna attività inquadrata e regolamentata, in quanto ogni cittadino doveva essere iscritto ad una ''Gaffel''. Inoltre corporazioni collegate potevano essere riunite in una sola ''Gaffel''. Perciò in pratica ogni cittadino apparteneva ad una ''Gaffel'', cosicché in caso di minaccia alla città da parte di qualunque aggressore si radunavano per la difesa i membri delle ''Gaffeln'', ovvero tutti i cittadini che fossero in qualche modo adatti alla guerra cioè (dal 1396) tutti gli abitanti dai 18 ai 70 anni (compresi i residenti che non avevano la cittadinanza)<ref>{{cita libro|autore=Arnold Stelzmann, Robert Frohn |titolo=Illustrierte Geschichte der Stadt Köln |editore=Bachem-Verlag |città=Colonia |anno=1990 |ppp=155 |edizione=11^ migliorata}}</ref>.
 
A capo di ogni ''Gaffel'' c'era un ''Amtsmeister'' eletto per un anno. A loro volta le ''Gaffeln'' eleggevano 36 dei 49 "Signori del Consiglio" della Città di Colonia. Gli altri 13 Consiglieri, il cosiddetto ''Gebrech'', venivano cooptati dai già eletti fra i cittadini di qualunque ''Gaffel''. La durata dei Consiglieri era di un anno e la rielezione era possibile dopo due anni dal mandato precedente. Il Consiglio Comunale (''Rat'') eleggeva al suo interno i due [[borgomastro|borgomastri]]. Per prendere le decisioni più importanti, come le dichiarazioni di guerra e i trattati di pace, il Consiglio doveva consultare anche due rappresentanti per ogni ''Gaffel'', i cosiddetti Quarantaquattro<ref>Arnold Stelzmann, op.cit., pag. 149</ref>.
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== Bibliografia ==
* Hermann Keussen, ''Topographie der Stadt Köln im Mittelalter.'' in 2 voll., Colonia, 1910. ristampa Düsseldorf, Droste-Verlag, 1986. ISBN 3-7700-7560-9 e ISBN 3-7700-7561-7.
* {{cita libro|autore=Klaus Militzer |titolo=Gaffeln, Ämter, Zünfte. Handwerker und Handel vor 600 Jahren |opera=Jahrbuch des Kölnischen Geschichtsvereins | Band=67 |anno=1996 |pp=41–5941-59}}
* ''Einwohnerverzeichnis von Köln aus dem Jahre 1715'', Colonia, Westdeutschen Gesellschaft für Familienkunde, nuova serie N.17, 1981.