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[[File:Khwarazm oasis.jpg|thumb|La Corasmia, a sud del lago d'Aral, in un'immagine satellitare del 2009.]]
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La '''Corasmia''' o '''Khwārizm''' ([[Lingua persiana|persiano]]/[[Lingua araba|arabo]] خوارزم, ''Ḫ<sup>v</sup>ārazm'' o ''Ḫwārizm''; [[Lingua uzbeka|uzbeko]] ''Xorazm''; [[Lingua inglese|inglese]] ''Khwãrezm'') è una regione storica dell'[[Asia centrale|Asia centro-occidentale]], corrispondente attualmente a parti dell'[[Uzbekistan]] e del [[Turkmenistan]]. Comprendeva le [[oasi]] situate lungo il corso inferiore dell'[[Amu Darya]] (l'antico ''[[Amu Darya|Oxus]]'') e attorno al suo delta, ed era compresa tra il [[lago d'Aral]] (a nord), i deserti del [[Karakum]] e del [[Kyzylkum]] e l'[[altopiano di Ustyurt]], che la limitavano sugli altri lati. In epoca islamica, confinava con le regioni del [[Grande Khorasan|Khorasan]] e della [[Transoxiana]].
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<!-- CLASSIFICAZIONE -->
|dominio=[[Eukaryota]]
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<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE -->
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}}
 
Città principale della regione (assieme a [[Kath]] e a [[Khiva]]) è stata per lungo tempo Gurgānj, l'odierna [[Kunya-Urgench|Konye-Urgench]] («Vecchia Urgench»), nell'estremo nord del Turkmenistan. La città non deve essere confusa con la città di [[Urgench]], fondata in Uzbekistan nella seconda metà del XIX secolo.
La '''grandule mediterranea''' ('''''Syrrhaptes paradoxus''''' <span style="font-variant: small-caps">([[Peter Simon Pallas|Pallas]], [[1773]])</span>) è un [[Aves|uccello]] di medie dimensioni appartenente alla famiglia degli [[Pteroclidae|Pteroclidi]]<ref name=IOC>{{IOC|titolo=Family Pteroclidae|url=http://www.worldbirdnames.org/bow/coursers/|accesso=15 maggio 2014}}</ref>. Ha testa e collo piccoli e simili a quelli di un piccione, e corpo robusto e compatto. È dotata di lunghe ali appuntite, di colore bianco sul lato inferiore, e di una lunga coda, ed è in grado di effettuare voli diretti molto veloci. Gli stormi si dirigono in volo verso le pozze di avvFlocks fly to watering holes at dawn. The call is a loud ''kattar-kattar''. This gregarious species breeds on dry open treeless plains and similar habitats. Its nest is a ground scrape into which two or three cream-coloured eggs with cryptic markings are laid. Both sexes incubate the eggs.
 
Fino alla sua completa turchizzazione etnica e linguistica, completatasi nel tardo Medioevo, i [[Corasmi]] di lingua [[Iranici|iranica]] costituivano il principale gruppo etnico della regione.
The pin-tailed sandgrouse is about {{convert|35|cm}} long. Its head and upperparts are yellowish-green. The underparts are white with a chestnut breast band separating the belly from the green neck. Sexes are somewhat similar, but the female is better camouflaged and has a shorter tail than the male. There are two subspecies; ''P. a. alchata'' breeds in southern Europe and ''P. a. caudacutus'' breeds in northwestern Africa, the Middle East and southeastern Asia. It is a partial [[bird migration|migrant]], with some [[Asia]]n birds moving to the [[Middle East]] and northern [[Pakistan]] in winter. Males of the eastern race have duller underparts than the [[Europe]]an birds, and the females have white, rather than yellow, wing coverts.
 
== DescrizioneStoria ==
=== DimensioniPreistoria ===
Reperti risalenti al [[Neolitico]], all'[[età del Bronzo]] e alla prima [[età del Ferro]] indicano che nell'area ferveva già una certa attività.
Misura 31-39 cm di lunghezza, per un peso di circa 250-408 g nel maschio e 207-370 nella femmina. L'[[apertura alare]] è di 54-65 cm<ref name=hbw>{{cita web|https://www.hbw.com/species/pin-tailed-sandgrouse-pterocles-alchata|titolo=Pin-tailed Sandgrouse (Pterocles alchata)|lingua=en|accesso=25 dicembre 2017}}</ref>.
 
=== AspettoAntichità ===
La storia antica di questa regione non è ben conosciuta; oltre alle notizie di carattere mitico che si trovano nelle fonti persiane circa la partecipazione di essa alle favolose guerre tra [[Persiani|Irani]] e [[Tūrān|Turani]], abbiamo in [[Erodoto]] notizia di un regno corasmio precedente alla conquista persiana. Dopo essere appartenuta all'[[Persia#L'impero achemenide|impero persiano]] (Erodoto assegna i Corasmi con i [[Parti]], gli [[Aria (regione storica)|Arii]] e i [[Sogdiana|Sogdiani]] al sedicesimo [[Satrapie achemenidi|distretto fiscale]] di [[Dario I di Persia|Dario]]), la regione era divenuta autonoma quando vi giunse [[Alessandro Magno]]; [[Arriano]] (IV, 5) narra che nel 328 a.C. il suo re, Farasmane, offrì spontaneamente la sua sottomissione al Macedone. Fino alla [[Conquista islamica della Transoxiana|conquista araba]] che vi introdusse l'[[Islam]] e la sua cultura, non si hanno notizie sicure sul paese; quando il famoso condottiero musulmano [[Qutayba ibn Muslim]] si impadronì della regione nel 712 d.C., vi trovò regnante una dinastia residente nella città di Kāth, sul cui passato [[Al-Biruni|al-Bīrūnī]] dà molte notizie in gran parte leggendarie, insieme con altre di molto valore sulle religioni e sul calendario, che indicano che il paese conservava elementi antichi di cultura iranica, così come [[Iranici|iranica]] era la sua lingua, il [[Lingua corasmia|corasmio]]. Questi sovrani di Kāth portavano già il nome di ''[[Impero corasmio|Khwārizm Shāh]]'', rimasto poi proprio di tutti i dominatori della regione; essi continuarono a governare sotto la supremazia del governatore arabo del [[Grande Khorasan|Khorāsān]] residente a [[Merv]], così come avvenne per [[Bukhara]]. Il potere centrale arabo cedette poi man mano, come altrove, all'affermarsi delle dinastie nazionali. Così nel 995 d.C. il principe di Gurgānj (''al-Giurgiāniyyah'') Maḥmūd ibn Muḥammed, che era rimasto indipendente, fondò una dinastia di Khwārizm Shāh già autonoma, che estese il suo potere su tutto il paese, e presso la quale vissero per qualche tempo al-Bīrūnī, nato presso Khiva, e anche [[Avicenna]]. Sotto questi sovrani, la Corasmia si affermò come importante centro di [[cultura araba]] e [[Cultura persiana|persiana]].
La grandule mediterranea è un robusto uccello di medie dimensioni, dalla colorazione generale [[Camuffamento|criptica]], con un misto di macchie e strisce verdi oliva, marroni, ''beige'', gialle, grigie e nere. Le regioni inferiori e le zampe ricoperte di piume sono di colore bianco sporco<ref name=Madge/>.
 
Nel 1017 [[Mahmud di Ghazna]] si impadronì della regione, che fu da lui affidata al governo di Altun Tash, dalla cui famiglia fu governata finché cadde sotto la [[Impero selgiuchide|supremazia selgiuchide]]; questa si protrasse, con qualche interruzione e con varie vicende, complicate dalle lotte con le stirpi turche, fino alla morte del sultano [[Ahmed Sanjar]] (1157). Durante la dominazione selgiuchide si era affermata sempre più l'influenza della famiglia di [[Anushtigin]], che [[Malik Shah I|Malik Shah]] aveva fatto governatore della Corasmia, e di cui il figlio Qutb ad-Din Muhammad assunse già il titolo di ''Khwārizm Shāh''; accanita fu la lotta tra Atsiz, figlio di Qutb ad-Din e Sanjar, che subì da lui una memoranda sconfitta. Alla morte di Sanjar il paese era saldamente in mano alla nuova dinastia di ''Khwārizm Shāh'', che lo portò al suo massimo splendore e lo liberò anche dal tributo dovuto ai [[Kara Khitay]], sconfitti definitivamente nel 1210. Tra i più famosi sovrani di questa dinastia ricordiamo Ala ad-Din Tekish, suo figlio [[Muhammad II del Khwarezm|Ala ad-Din Muhammad]] e il figlio di quest'ultimo [[Jalal al-Din Mankubirni]], che difese eroicamente, ma inutilmente, il suo regno contro [[Gengis Khan]], che nel 1221 prese Gurganj. Nel più glorioso periodo di questa dinastia, il regno dei ''Khwārizm Shāh'', elemento assai importante nell'equilibrio politico di allora, giungeva dagli [[Urali]] al [[Golfo Persico]], e dall'[[Indo]] quasi all'[[Eufrate]], con gran parte della Persia. Anche Bukhara era sotto il loro dominio. Alla floridezza economica promossa dalla posizione cosi favorevole nella valle dell'[[Amu Darya]], corrispondeva una brillante fioritura di scienza e letteratura; Gurgānj fu un centro assai importante di cultura araba e persiana.
[[File:Pterocles_alchata.jpg|thumb|left|Grandule mediterranea.]]
I sessi sono differenti, e il piumaggio del maschio varia a seconda del periodo dell'anno. Durante la stagione riproduttiva, ha il vertice, la maggior parte del collo, il dorso e le copritrici del sottoala di colore verde-giallastro, con macchie giallo opache nella regione scapolare. Anche le guance sono gialle, con una sottile striscia nera che si estende dal becco, attraverso l'occhio, fino alla nuca. L'iride è marrone e il becco è grigio ardesia. Sulla gola, immediatamente sotto il becco, è presente una macchia nera, sotto la quale, attorno al petto, si trova una larga banda bruno-rossastra, delimitata sopra e sotto da una sottile striscia nera. Le copritrici alari esterne sono castane, con margini bianchi e neri, e le primarie sono nere con margini chiari: ciò fa sì che in volo sia il margine anteriore dell'ala che quello posteriore appaiano bordati di nero. Il groppone e la coda sono screziati da barre nere e giallo-brunastre e le lunghe timoniere centrali sono grigio ardesia. Al di fuori della stagione riproduttiva, tutte le parti superiori, compresi vertice e guance, sono barrati di nero e giallo-brunastro, mentre la macchia nera sulla gola scompare, divenendo biancastra<ref name=Madge>{{cita libro|titolo=Pheasants, Partridges and Grouse: A Guide to the Pheasants, Partridges, Quails, Grouse, Guineafowl, Buttonquails and Sandgrouse of the World|autore=Steve Madge, Philip J. K. McGowan e Guy M. Kirwan|anno=2002|editore=A & C Black|isbn=9780713639667|pp=445-446|url=https://books.google.com/books?hl=en&lr=&id=_YLw38EoErYC&oi=fnd&pg=PP2}}</ref>.
 
=== Età moderna ===
La femmina è generalmente simile al maschio, ma ha una colorazione più spenta. Le guance e il collo sono di colore ''beige''-oro e sono privi dei riflessi verdastri presenti nel maschio. Attraverso l'occhio corre una striscia nera. Il mento è bianco e sul petto si trova un'ulteriore fascia giallo-''beige'' con un'ampia striscia nera sopra, un'altra più sottile a circa un terzo della discesa e un'ulteriore striscia nera sottile alla base. Il dorso e le ali sono grigi, barrati di nero. Il groppone e la coda (che presenta timoniere centrali più corte di quelle del maschio) hanno una colorazione simile a quella del maschio, ma presentano barre nere più sottili<ref name=Madge/>.
In seguito alla disgregazione dell'impero mongolo, la regione della Corasmia si ritrovò suddivisa tra il [[Khanato dell'Orda d'Oro]] e il [[Khanato Chagatai|Khanato di Chagatai]], e la sua capitale Gurganj (oggi [[Kunya-Urgench|Konye-Urgench]], «Vecchia Gurganj», da non confondere con la moderna città di [[Urgench]], situata a vari chilometri di distanza), nuovamente ricostruita, divenne nuovamente uno dei più grandi e importanti centri commerciali dell'Asia centrale. A metà del XIV secolo, la Corasmia ottenne l'indipendenza dal [[Khanato dell'Orda d'Oro]] sotto la dinastia Sufide. Tuttavia, [[Tamerlano]] riteneva la Corasmia una potenziale rivale per [[Samarcanda]] e, nel corso di cinque campagne, distrusse completamente Gurganj nel 1388. A seguito di questo evento, nonché ad uno spostamento del corso dell'Amu Darya, il centro principale della Corasmia si spostò a [[Khiva]], che divenne, nel XVI secolo, la capitale del [[Khanato di Khiva]], retto dalla dinastia degli [[Khanato di Khiva|Arabshanidi]].
 
Durante il regno di [[Pietro I di Russia|Pietro il Grande]] di Russia, le presunte voci della presenza di [[oro]] sulle sponde dell'[[Amu Darya]], assieme al desiderio di garantire all'[[Impero russo]] una rotta commerciale verso l'Indo (nell'attuale [[Pakistan]]), una spedizione commerciale armata, guidata dal principe Alexander Bekovich-Cherkassky, venne inviata nella regione, ma fu respinta da Khiva.
In volo, la grandule mediterranea può essere facilmente identificata per la brillante colorazione bianca delle regioni inferiori e del sottoala, e per le lunghe timoniere centrali della coda<ref name=Madge/>.
 
Fu solamente sotto gli zar [[Alessandro II di Russia|Alessandro II]] e [[Alessandro III di Russia|Alessandro III]] che ebbero inizio i primi seri tentativi di annettere la regione. Uno dei pretesti principali per condurre spedizioni militari russe contro Khiva fu quello di liberare gli schiavi russi detenuti nel khanato e impedire la futura cattura e vendita di altri schiavi.
=== Voce ===
Quando è a terra, la grandule mediterranea è generalmente silenziosa, ma in aria comunica con i conspecifici con un forte ''kattar-kattar'' emesso frequentemente, un ''ga-ga-ga'' nasale e un ''gang gang'' di bassa intensità<ref name=Madge/>.
 
Nei primi anni di quello che in seguito verrà definito il «Grande gioco», gli interessi russi nella regione entrarono in collisione con quelli dell'[[Impero britannico]], occupato, nel 1839, nella [[prima guerra anglo-afghana]].
== Distribuzione e habitat ==
La grandule mediterranea nidifica in Nordafrica e Medio Oriente, Turchia, Iran, Iraq e Kazakistan. In Europa nidifica in Spagna, Portogallo e nelle regioni meridionali della Francia. Le popolazioni orientali, specialmente quelle del Kazakistan, migrano verso il Pakistan e alcune aree dell'India settentrionale durante l'inverno<ref name=Gooders>{{cita libro|titolo=Birds of Heath and Woodland: Pin-tailed Sandgrouse|autore=John Gooders|anno=1979|editore=Orbis Publishing|città=Londra|isbn=0856133809|p=7}}</ref>.
 
Il Khanato di Khiva si ridusse gradualmente di dimensioni a seguito dell'avanzata russa nel [[Turkestan]] (la regione comprendente anche la Corasmia) e, nel 1873, venne siglato un trattato di pace che faceva di Khiva un [[protettorato]] russo quasi indipendente.
Frequenta zone aperte ricoperte da terreni sassosi, zone semiaride ai margini dei deserti, pianure prive di alberi e, più raramente, distese di fango ormai prosciugate. In inverno può visitare terreni arati o incolti, ma preferisce i terreni sabbiosi ed è molto meno dipendente da una copertura vegetativa della ganga (''[[Pterocles orientalis]]''), specie che occupa un areale simile. Non si spinge mai al di sopra dei 1000 metri di quota<ref name=Madge/>.
 
Dopo che la presa di potere da parte dei [[Bolscevismo|bolscevichi]] a seguito della [[rivoluzione d'ottobre]], nel territorio dell'antico Khanato di Khiva venne istituita la [[Repubblica Sovietica Popolare Corasmia]] (successivamente Repubblica Socialista Sovietica Corasmia), che però ebbe breve durata, in quanto nel 1924 venne infine incorporata nell'[[Unione Sovietica]] e l'antico Khanato si ritrovò suddiviso nelle nuove [[Repubblica Socialista Sovietica Turkmena]], [[Repubblica Socialista Sovietica Uzbeka|Uzbeka]] e [[Repubblica Socialista Sovietica Autonoma Karakalpaka|Karakalpaka]] (inizialmente parte della [[Repubblica Socialista Sovietica Autonoma Kazaka]] come Oblast' del Karakalpakstan).
==Behaviour==
The pin-tailed sandgrouse often feeds in groups and gathers regularly in large numbers at waterholes, to which the birds fly soon after dawn. During the day they disperse to forage for seeds, which are the main part of their diet, and also eat buds, green shoots and leaves. They favour leguminous seeds and also eat seeds of [[Polygonum|knotweed]] (''Polygonum''), [[Fagopyrum|buckwheat]] (''Fagopyrum''), ''[[Salicornia]]'', ''[[Artemisia (genus)|Artemisia]]'', [[Alhagi|camelthorn]] (''Alhagi''), [[Helianthemum|rock rose]] (''Helianthemum'') and [[Asphodelus|asphodel]] (''Asphodelus''). In cultivated areas they take grain and the seeds of leguminous crops. Beetles and other small invertebrates are sometimes eaten and grit is consumed to help grind up the contents of the crop.<ref name=Madge/>
 
La più vasta regione storica della Corasmia subì un'ulteriore divisione. La parte settentrionale divenne la [[Repubblica Socialista Sovietica Uzbeka]] e nel 1925 quella occidentale divenne la [[Repubblica Socialista Sovietica Turkmena]]. Inoltre, nel 1936, la parte nord-occidentale divenne la [[Repubblica Socialista Sovietica Kazaka]]. A seguito del collasso dell'[[Unione Sovietica]] nel 1991, queste divennero rispettivamente [[Uzbekistan]], [[Turkmenistan]] e [[Kazakistan]]. Molte delle antiche città corasme sono situate al giuorno d'oggi nella [[Regione di Khorezm|Provincia di Khorezm]], in [[Uzbekistan]].
==Breeding==
[[File:Ganga cata MHNT.jpg|thumb|Egg]]
The pin-tailed sandgrouse nests in a slight depression on the ground in the open. Two or three eggs are laid at intervals of two days, creamy-brown spotted with darker brown, reddish-brown and grey. Both parents share the task of incubation which lasts from nineteen to twenty five days. The male starts his shift about an hour before sunset and the female takes over after she has been to the waterhole in the morning. The young are [[precocial]] and leave the nest soon after they have hatched. Both parents care for them but only the male is involved in bringing them water, absorbed by the feathers on his breast.<ref name=Madge/> The chicks are able to feed themselves by the age of a week and can fly by the time they are four weeks old. They are dependent on their parents for two months and attain their adult plumage at about four months. There is normally a single brood each year but if the eggs are destroyed or removed, more eggs may be laid.<ref name=Madge/>
 
Oggi, l'area in passato occupata dalla Corasmia è abitata da una popolazione mista di [[uzbeki]], [[caracalpachi]], [[turkmeni]], tagiki, [[tatari]] e [[kazaki]].
==Status==
The pin-tailed sandgrouse is rated as being of "Least Concern" by [[BirdLife International]]. This is because it has a large range and the population, estimated to be somewhere between 130,000 and 1,500,000 individuals, is believed to be stable.<ref>{{cite web |url=http://www.birdlife.org/datazone/speciesfactsheet.php?id=2959 |title=Species factsheet: ''Pterocles alchata'' |author1=Butchart, S. |author2=Ekstrom, J. |year=2013 |publisher=BirdLife International |accessdate=2013-07-28}}</ref> The range may be expanding in south eastern Turkey, possibly as a result of changes in climate. However, the populations in parts of Europe are decreasing due to changes in agricultural production. The bird remains common in Spain but in the only remaining locality in southern France where it is found, at [[La Crau]], only about 170 pairs remained in 2002, while there were fewer than 100 pairs of birds breeding in Portugal in the same year.<ref name=Madge/>
 
=== Aspetto ===
Questo uccello voluminoso dai piedi piumati è facilmente riconoscibile quando le condizioni di osservazione sono buone. La sua struttura differisce sotto certi aspetti da quella degli altri [[Pteroclidae|pteroclidi]], in quanto ha una testa relativamente piccola e una lunga coda che durante il volo fa sembrare più avanzata la posizione delle ali. Il maschio adulto ha testa [[Arancione|arancio]]-[[ocra]] e nuca e petto grigi. La parte inferiore del petto è delimitata da sottili barre trasversali nere. La parte bassa dell'addome è di colore ''beige''-bianco, delimitato da una larga fascia nera che circonda il ventre. Il dorso, le [[Penne copritrici|copritrici alari]], le secondarie, il [[groppone]] e la [[Coda (anatomia)|coda]] sono di colore ''[[beige]]''-[[Sabbia (colore)|sabbia]], con degli [[Scaglione (araldica)|chevron]] neri sulla mantellina e le scapolari, oltre a un gran numero di punti o linee nero-brunastre sulle copritrici medie e maggiori, vale a dire le copritrici delle primarie. Le remiganti primarie sono color gola di piccione. Il margine delle [[Penne timoniere|timoniere]] esterne è chiaro. La femmina è una versione del maschio dai colori più spenti, con screziature e macchie su vertice, parte posteriore delle copritrici auricolari, nuca e copritrici alari. La fascia ventrale, inoltre, è bruno-porpora e una sottile barra nera sottolinea la gola di colore ''beige''. La zona grigia sul petto è assente. I giovani somigliano alle femmine. Tuttavia, in essi tutti i segni scuri distintivi su parti superiori e inferiori appaiono più attenuati<ref name=hbw/>.
 
== Biologia ==
[[File:Syrrhaptes paradoxus (Ján Svetlík).jpg|thumb|left]]
[[File:Syrrhaptes paradoxus.jpg|thumb|left]]
I sirratti conducono vita gregaria. Al di fuori della stagione riproduttiva possono essere visti in stormi di diverse centinaia di esemplari. Talvolta, in estate, anche gli esemplari che non si riproducono possono radunarsi in assembramenti. Questi uccelli non temono l'uomo e fanno sfoggio di notevole confidenza. Sono migratori parziali, che a volte danno luogo a vere e proprie «invasioni». Durante l'inverno, nel periodo che va da settembre ad aprile, le aree di nidificazione situate più a nord vengono abbandonate in massa. Tuttavia, lo sviluppo di questi spostamenti è perfettamente giustificato dall'arrivo di nevicate più o meno importanti, mentre le drammatiche e improvvise invasioni di interi territori che hanno avuto luogo nell'[[Europa occidentale]] nel 1863, 1888-89 e 1906, nel nord della [[Cina]] (1860) e in [[Manciuria]] (1912-13 e 1922-23) rimangono in parte ancora inspiegate. Tuttavia, possiamo trovare la causa di spostamenti così lontani dall'areale dalla combinazione di diversi fattori: inverni particolarmente rigidi e [[siccità]] prolungate che causano una drammatica carenza di risorse alimentari<ref name=hbw/>.
 
=== Alimentazione ===
I sirratti hanno una [[dieta]] prevalentemente vegetariana. Si nutrono di [[Seme|semi]] di piante selvatiche e degli [[Fusto|steli]] verdi di numerose specie vegetali, appartenenti alla famiglia delle [[Fabaceae|leguminose]], [[Polygonaceae|poligonacee]], [[Chenopodiaceae|chenopodiacee]], [[Brassicaceae|crucifere]] e [[Poaceae|graminacee]]. In alcune zone, mangiano anche semi di piante coltivate, come [[Triticum|grano]] o [[Panicum miliaceum|miglio]]. Occasionalmente, compaiono sul suo menu anche [[Ninfa (zoologia)|ninfe]] di [[Insecta|insetti]]. Non è insolito per questi animali razzolare sul terreno come [[Pollame|volatili domestici]] in cerca di nutrimento. Talvolta i sirratti vanno ad abbeverarsi di sera, ma lo fanno soprattutto al mattino tra le 6 e le 10. Il picco di maggiore attività si registra tra le 9 e le 10, e termina in ogni caso entro e non oltre mezzogiorno<ref name=hbw/>.
 
=== Riproduzione ===
Il [[nido]] è costruito a terra, senza alcuna imbottitura, a volte nascosto da erba o cespugli, in un ambiente coperto di detriti. I sirratti nidificano generalmente in piccole colonie libere nelle quali i nidi distano tra 4 e 6 metri tra loro. La femmina depone abitualmente 3 [[Uovo (biologia)|uova]] a forma di ellisse, di colore ''beige'' o giallo-ocra macchiato di marrone, che vengono deposte in un intervallo di 4-5 giorni e la cui incubazione dura da 22 a 28 giorni dopo la deposizione del primo uovo. La femmina si dedica probabilmente da sola alla cova, anche se in alcune occasioni è stato segnalato anche l'intervento del maschio. Come nella maggior parte degli altri pteroclidi, quest'ultimo è incaricato di portare l'acqua ai piccoli. I giovani sono in grado di volare a partire dall'età di 25 giorni e acquisiscono il piumaggio tipico degli immaturi a quella di 3 mesi. Raggiungono la [[maturità sessuale]] nella prima estate e si riproducono da marzo a luglio. Giovani ricoperti di piumino sono stati osservati anche in periodi successivi, a volte fino a inizio agosto. Tuttavia, non è stato possibile stabilire se tali casi corrispondessero a seconde o terze covate, se si trattasse di covate sostitutive o semplicemente di deposizioni tardive<ref name=hbw/>.
[[File:Syrrhapte paradoxal MHNT.jpg|thumb|Uovo di ''Syrrhaptes paradoxus''.]]
== Distribuzione e habitat ==
Il sirratte di Pallas frequenta zone aperte aride come [[Steppa eurasiatica|steppe]] e [[Clima steppico|zone semi-desertiche]], ma anche regioni agricole coltivate. D'altra parte, evita le [[Deserto|aree desertiche]] prive di acqua, dando la preferenza a regioni asciutte, pianeggianti o collinari, ma dotate di [[artemisia]], [[Arbusto|arbusti]] e [[piante xerofile]]. All'interno del suo areale, lo troviamo in estate principalmente ad altitudini comprese tra i 1300 e i 3250 metri, mentre in inverno scende a quote più basse, che tuttavia non scendono mai al di sotto dei 2400 metri nel nord della [[Mongolia]]. Il sirratte è una specie [[Endemismo|endemica]] dell'[[Asia centrale]] e [[Asia orientale|orientale]]. I limiti occidentali della sua distribuzione sono situati sulle sponde del [[mar Caspio]] e del [[lago d'Aral]]. Da qui, l'areale si estende attraverso [[Turkestan]], [[Kazakistan]], [[Siberia]] sud-occidentale, [[Mongolia]] meridionale e occidentale, [[Cina]] settentrionale e [[Tibet]]<ref name=hbw/>.
 
== L'enigmatico ''barghelac'' ==
{{vedi anche|Bugherlac}}
Nel capitolo LXXI del suo ''[[Il Milione|Milione]]''<ref name="wikisource"/>, [[Marco Polo]] parla del ''[[Bugherlac|barghelac]]''<ref name="wikisource">[[s:Milione/70|Milione/70]]</ref> (reso anche come ''bugherlac'' o ''bargelach'' - dal [[Lingua turkmena|turkmeno]] ''bağırlak'' - in altre traduzioni)<ref>Marco Polo, ''Il Milione di Marco Polo testo di lingua del secolo decimoterzo ora per la prima volta pubblicato ed illustrato dal conte Gio. Baldelli Boni''. Tomo primo, Firenze: da' torchi di Giuseppe Pagani, 1827, p. 128 ([http://books.google.it/books?id=g6kFAAAAQAAJ&pg=PA128 Google libri])</ref><ref name="wikisource"/>, un uccello che vive nella «pianura di Bargu» (vale a dire la valle del fiume detto oggi [[Barguzin (fiume)|Barguzin]], a est del [[lago Baikal]])<ref>''Il Milione di Marco Polo''; scritto in italiano da [[Maria Bellonci]]; collaborazione per le ricerche di Anna Maria Rimoaldi; introduzione di Valeria Della Valle, Milano: A. Mondadori, 1997, p. 360 ([http://books.google.it/books?id=a84bAQAAIAAJ&q=Barghelac&dq=Barghelac&hl=it&ei=lkNeTcviBsqCOoDp_b0N&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CCkQ6AEwAA Google libri]).</ref>:
 
{{citazione|In quel luogo non ci sono esseri viventi né uomini né donne né animali né uccelli, salvo certi uccelli che si chiamano ''barghelac'' dei quali i falconi si nutrono. Sono grandi come pernici, hanno i piedi simili a quelli dei pappagalli, la coda sembra una coda di rondine ed il loro volo è velocissimo.}}
 
L'identificazione di questa specie è controversa; l'orientalista [[Henry Yule]] ritiene che si tratti quasi certamente del sirratte di Pallas; anche se con un nome simile (''boghurtlak'' o ''baghurtlak'') in [[lingua turca]] vengono indicate anche altre due specie di pteroclidi, la grandule mediterranea (''[[Pterocles alchata]]'') e la ganga (''[[Pterocles orientalis]]''), nessuna delle due abita nella regione corrispondente alla pianura di Bargu<ref name="yule">Henry Yule, ''The book of ser Marco Polo, the venetian, concerning the kingdoms and marvels of the East''; newly translated and edited by colonel Henry Yule, 2. ed. revised, London: J. Murray, Note 3.)</ref>. Sempre Yule osserva che né il sirratte né gli ''Pterocles'' hanno zampe «da pappagallo», anche se il riferimento al pappagallo potrebbe essere spiegato da una certa similitudine nell'andatura, più che nella morfologia<ref name="yule"/>.
 
== Note ==
<references/>
 
{{Tassobox
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[[File:Mob of Red Kangaroos (Macropus rufus).jpg|left|thumb|Mob of red kangaroos at the Wagga Wagga Botanic Gardens]]
Red kangaroos live in groups of 2–4 members. The most common groups are females and their young.<ref name="Tyndale 2005"/> Larger groups can be found in densely populated areas and females are usually with a male.<ref>{{cite journal|author=Johnson, C. N. |year=1983|title=Variations in Group Size and Composition in Red and Western Grey Kangaroos, ''Macropus rufus'' (Desmarest) and ''M. fulignosus'' (Desmarest)|journal=Australian Wildlife Research|volume=10|pages= 25–31|doi=10.1071/WR9830025 }}</ref> Membership of these groups is very flexible, and males (boomers) are not territorial, fighting only over females (flyers) that come into heat. Males develop proportionately much larger shoulders and arms than females.<ref>{{cite journal|author= Jarman, P. |year= 1983|title=Mating system and sexual dimorphism in large, terrestrial, mammalian herbivores|journal=Biological Reviews|volume=58|pages=485–520|doi=10.1111/j.1469-185X.1983.tb00398.x|issue= 4}}</ref> Most agonistic interactions occur between young males, which engage in ritualised fighting known as ''boxing''. They usually stand up on their hind limbs and attempt to push their opponent off balance by jabbing him or locking forearms. If the fight escalates, they will begin to kick each other. Using their tail to support their weight, they deliver kicks with their powerful hind legs. Compared to other kangaroo species, fights between red kangaroo males tend to involve more wrestling.<ref name = "McCullough 2000"/> Fights establish dominance relationships among males, and determine who gets access to estrous females.<ref name="Tyndale 2005"/> Alpha males make agonistic behaviours and more sexual behaviours until they are overthrown. Displaced males live alone and avoid close contact with others.<ref name="Tyndale 2005"/>
[[File:- fightingFighting red kangaroos 1.jpg|thumb|right|Fighting red kangaroos]]
 
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