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{{NN|istruzione|arg2=Giappone|gennaio 2017|poche note puntuali e scollegate dalla bibliografia}}
{{torna a|Istruzione|Giappone}}
{{istruzione
| immagine =
| organismo = [[Ministero dell'Istruzione, della Cultura, dello Sport, della Scienza e della Tecnologia|Ministero dell'Istruzione]]
| responsabile = [[Tatsuo Kawabata]]
| lingua = [[lingua giapponese]]
| tipo = pubblica, privata
| budget =
| obbligo = 6~15
| alfa = 99.8 ([[2009]])<ref>{{cita web|http://hdr.undp.org/en/media/HDR_2009_EN_Complete.pdf|United Nations Development Program|01-11-09}}</ref>
| alfa uomini =
| alfa donne =
| frequenza = 20,367,965 ([[2005]])<ref name="SE">{{cita web|url=http://www.mext.go.jp/english/statist/06060808/pdf/006.pdf|titolo=School Education (Summary Table)|data=1º novembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110323114250/http://www.mext.go.jp/english/statist/06060808/pdf/006.pdf|dataarchivio=23 marzo 2011|urlmorto=sì}}</ref>
| frequenza I = 7,197,458<ref name="SE" />
| frequenza II = 7,239,113<ref name="SE" />
| frequenza III = 3,143,566<ref name="SE" />
| conseguimento =
| diploma =
| laurea =
| note =
}}
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Il Giappone dispone di un sistema di istruzione moderno. L'anno scolastico inizia ad aprile e finisce a marzo.
Le scuole non obbligatorie comprendono l'asilo nido (per i bambini che hanno entrambi i genitori lavoratori o un solo genitore) e la scuola materna, la cui durata dipende dalle singole scuole, ma generalmente dura due anni, e la frequentano i bambini dell'età di 4-5 anni.
Esempio buono per literacy rate: https://www.wikidata.org/wiki/Q155
A 6 o 7 anni di età i bambini e le bambine giapponesi entrano nella prima classe della scuola elementare, che prevede sei anni di studio: l'istruzione obbligatoria comprende elementari e medie inferiori (3 anni di studio) cui si aggiungono altri 3 anni non obbligatori di scuola media superiore, formando un sistema di istruzione scolastica del tipo "6-3-3", anche se dal [[1999]] alcune scuole hanno unito medie inferiori e superiori costituendo sei anni ininterrotti di scuola secondaria.<ref name=handbook2006cap16>''Statistical Handbook of Japan 2006'', cap. 16, {{cita web|url=http://www.stat.go.jp/english/data/handbook/c16cont.htm|titolo=Copia archiviata|accesso=8 febbraio 2007|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070217075031/http://www.stat.go.jp/english/data/handbook/c16cont.htm|dataarchivio=17 febbraio 2007}} (Ministero degli Interni giapponese).</ref>
alfabetizzazzazione: {{#statements:P6897|from=Q17}}
Un percorso parallelo è predisposto per gli studenti con disabilità fisiche o psichiche tramite le cosiddette scuole speciali (Special Election Schools), separate da quelle comuni.
alfabetizzazzazione: {{#statements:P6897|from=Q38}}
<!--Alla fine delle lezioni gli alunni hanno il compito di pulire le classi e,nella pausa pranzo di curare il giardino esterno alla scuola
alfabetizzazzazione: {{#statements:P6897|from=Q20}}
continuare con università
altra fonte interessante: https://data.worldbank.org/indicator/SE.ADT.LITR.ZS
-->
== Organizzazione ==
Segue una schematizzazione del sistema scolastico nipponico per età e anno di studio degli studenti (orizzontale) ed istituti ed indirizzi (verticale).
[https://query.wikidata.org/#%23Tasso%20di%20alfabetizzazione%20per%20paese%20%28tutti%20i%20point%20of%20time%29%0A%23added%202017-08%0A%23zzzdefaultView%3AMap%0ASELECT%20%3Fcountry%20%3FcountryLabel%20%3Falfa%20WHERE%20%7B%0A%20%20%3Fcountry%20wdt%3AP6897%20%3Falfa%20.%0A%20%20%3Fcountry%20wdt%3AP31%20wd%3AQ3624078%20.%20%23%20sovereign%20state%0A%20%20%23%20wdt%3A585%20come%20usarlo%3F%0A%20%20SERVICE%20wikibase%3Alabel%20%7B%20%23BabelRainbow%0A%20%20%20%20bd%3AserviceParam%20wikibase%3Alanguage%20%22%5BAUTO_LANGUAGE%5D%2Cfr%2Car%2Cbe%2Cbg%2Cbn%2Cca%2Ccs%2Cda%2Cde%2Cel%2Cen%2Ces%2Cet%2Cfa%2Cfi%2Che%2Chi%2Chu%2Chy%2Cid%2Cit%2Cja%2Cjv%2Cko%2Cnb%2Cnl%2Ceo%2Cpa%2Cpl%2Cpt%2Cro%2Cru%2Csh%2Csk%2Csr%2Csv%2Csw%2Cte%2Cth%2Ctr%2Cuk%2Cyue%2Cvec%2Cvi%2Czh%22%0A%20%20%7D%0A%20%20%23%20%3Fcountry%20wdt%3AP2561%20%3Fname%3B%0A%20%20%23%20%3Fcountry%20wdt%3A%0A%20%20%20%20%20%20%20%20%23%20wdt%3AP625%20%3Fgeo%20.%0A%20%20%20%20%20%20%20%20%23%20%3Fitem%20wdt%3AP17%20wd%3AQ17%3B%0A%7D%0AORDER%20BY%20%3FcountryLabel Tassi di alfabetizzazione per paese] (aggiungi Giappone su wikidata usando il Japan Statistical Yearbook e poi usa i template sopra per agganciarla)
{| cellspacing="2" cellpadding="4" style="clear: both; font-size: 90%; text-align: center; margin-top: 0.5em; margin-bottom: 1em;"
|+Organizzazione del sistema scolastico giapponese.<ref name=handbook2006cap16/> Le caselle per le scuole obbligatorie hanno il bordo più accentuato.
|-
! Età
! 3~6
! 6~7
! 7~8
! 8~9
! 9~10
! 10~11
! 11~12
! 12~13
! 13~14
! 14~15
! 15~16
! 16~17
! 17~18
! 18~19
! 19~20
! 20~21
! 21~22
! 22~23
! 23~24
|-
! Anno di studio
!
! style="background-color: #6F6;" | Ⅰ
! style="background-color: #6F6;" | Ⅱ
! style="background-color: #6F6;" | Ⅲ
! style="background-color: #6F6;" | Ⅳ
! style="background-color: #6F6;" | Ⅴ
! style="background-color: #6F6;" | Ⅵ
! style="background-color: #CFC;" | Ⅶ
! style="background-color: #CFC;" | Ⅷ
! style="background-color: #CFC;" | Ⅸ
! style="background-color: #CFF;" | Ⅹ
! style="background-color: #CFF;" | Ⅺ
! style="background-color: #CFF;" | Ⅻ
! ⅩⅢ
! ⅩⅣ
! ⅩⅤ
! ⅩⅥ
! ⅩVII
! ⅩⅧ
|-
! colspan="1" rowspan="7" | Istituti
| colspan="1" rowspan="7" style="border: black 1px dashed;" | Scuola Materna
| colspan="6" rowspan="7" style="border: green 2px double;" | [[#Elementari|Elementari]]
| colspan="6" rowspan="1" style="border: teal 1px solid;" | Scuole Secondarie
| colspan="6" rowspan="1" style="border: black 1px dotted;" | [[Università in Giappone|Università]]
|-
| colspan="3" rowspan="6" style="border: green 2px double;" | [[#Medie_inferiori|Medie inferiori]]
| colspan="3" rowspan="2" style="border: teal 1px solid;" | [[#Medie_superiori|Medie superiori]]
| colspan="4" rowspan="1" style="border: black 1px dotted;" | Scuole professionali (indirizzo specialistico)
|-
| colspan="3" rowspan="1" style="border: black 1px dotted;" | Junior Colleges
|-
| colspan="5" rowspan="1" style="border: teal 1px dashed;" | Istituti tecnici
|-
| colspan="7" rowspan="1" style="border: teal 1px dashed;" | Scuole varie
|-
| colspan="7" rowspan="1" style="border: teal 1px dashed;" | Scuole professionali (indirizzo generale)
|-
| colspan="3" rowspan="1" style="border: teal 1px solid;" | Scuole professionali (corsi medie superiori)
|-
! colspan="1" | Scuole speciali
| colspan="1" style="border: maroon 1px dashed;" | Kinder Dept.
| colspan="6" style="border: maroon 2px double;" | Elementary Dept.
| colspan="3" style="border: maroon 2px double;" | Lower Secondary Dept.
| colspan="3" style="border: maroon 1px solid;" | Upper Secondary Dept.
|}
Sull'università di Tokyo vedi anche:
Segue il dettaglio sui diversi gradi d'istruzione e le materie d'insegnamento.
*
https://www3.nhk.or.jp/nhkworld/en/ondemand/video/2024131/
== Storia moderna ==
Dopo la proibizione imposta dal [[Periodo Edo|regime Tokugawa]] alla lettura di testi stranieri, nel [[1720]] i manuali tecnici occidentali furono nuovamente permessi con l'intento di colmare il divario tecnologico che separava il [[Giappone]] dalle avanzate ed aggressive potenze [[Storia_d'Europa#Rinascimento e Riforma protestante|europee]]. Di pari passo si diffuse lo studio delle lingue.
Mentre le scuole feudali formavano tramite un rigoroso [[confucianesimo]] le nutrite fila dei [[samurai]], [[Ishida Baigan]] elaborava lo ''shingaku'' (scienza del cuore), molto simile all'[[L'etica protestante e lo spirito del capitalismo|etica protestante]] cui [[Max Weber]] ricondusse lo sviluppo del [[capitalismo]] in Europa, che avrebbe contribuito alla modernizzazione del paese.
Nella metà del XIX secolo in Giappone, prima dell'[[era Meiji]], era alfabetizzata quasi la metà della popolazione maschile ed un decimo di quella femminile, mentre l'istruzione elementare si era diffusa nelle campagne grazie ai templi.<ref name=Bouissou1997>Jean-Marie Bouissou (1997), ''Storia del Giappone contemporaneo'', pp. 26-27; 34; 48; 58; 68-70; 361-362;</ref> A fine secolo il Giappone investiva circa un terzo delle sue uscite in un sistema scolastico ben organizzato che annoverava anche scuole tecniche e professionali.<ref name=Bouissou1997 />
== Storia contemporanea ==
Nel [[1937]] il governo [[Fumimaro Konoe|Konoe]] pubblica il libro di testo {{nihongo|''Principi fondamentali del sistema nazionale''|國體の本義|''[[Kokutai no hongi]]''}}. L'affermazione della natura divina dell'imperatore ripresa dalla mitologia del ''[[Kojiki]]'' si accompagna ad un rigido confucianesimo tradizionale frammisto ad un'ideologia [[xenofobia|xenofoba]] di superiorità razziale (''tan'itsu minzoku'', razza pura e incontaminata) ed [[anticapitalismo|anticapitalista]] (esaltazione delle virtù contadine) cara al regime militare [[populismo|populista]] al potere.<ref name=Bouissou1997 /><ref name=CaroliGatti2004>Rosa Caroli - Francesco Gatti (2004), ''Storia del Giappone''.</ref>
Dopo la capitolazione, funzionari della ''polizia del pensiero'' si riciclano nel Ministero dell'Educazione mantenendo intatto il proprio ultraconservatorismo.<ref name=Bouissou1997 /> Il [[Supremo Comando delle Potenze Alleate]] (SCAP) in Giappone porta da cinque a nove anni gli anni di istruzione obbligatoria, censura i libri di testo e riforma i corsi in modo da estirpare le basi dell'indottrinamento del regime deposto.
Lo SCAP democratizza e decentra il sistema scolastico: ai sei anni di elementari si affianca la scuola media mista (maschi e femmine) e, dopo l'obbligo, un triennio di scuole superiori. Ogni [[prefetture del Giappone|prefettura]] dovrà avere un'università pubblica e sono permesse (1948) scuole biennali di specializzazione. Per svuotare il ministero dei propri poteri si istituiscono su base provinciale e comunale consigli elettivi con potere decisionale su libri di testo, assunzioni e cariche nelle scuole. Esplode il numero di università pubbliche e private: dalle 70 del periodo prebellico si passa a più di 200 istituti di qualità assai diversificata. Si parte dai prestigiosi atenei di Tokyo ([[Tōdai]]) e Kyoto, fucine della classe dirigente, fino ad arrivare a istituti scadenti, spesso licei privati trasformati frettolosamente in università dopo la riforma.
Se i professori accolgono come cambiamento liberatorio le riforme, il Ministero dell'Educazione costituisce il polo conservatore del sistema di insegnamento, volto al ritorno dei valori tradizionali. Il conservatorismo del ministero è bilanciato dal {{nihongo|Sindacato dei Professori Giapponesi|日本教職員組合|Nihon Kyōshokuin Kumiai|Nikkyōso}} (1947) di area [[socialismo|socialista]]. Dopo anni di repressione, l'[[marxismo|ideologia marxista]] si diffonde nelle università, tanto che quando nel [[1948]] lo SCAP consiglierà la rimozione dei professori non graditi gli studenti risponderanno costituendo la {{nihongo|Federazione delle associazioni autogestite degli studenti del Giappone|全日本学生自治会総連合|Zen-nihon gakusei jichikai sō rengō}} o {{nihongo|[[Zengakuren]]|全学連}} che guiderà la [[Il Sessantotto|contestazione studentesca]] nel paese.<ref name=Bouissou1997 /><ref name=Beasley1963>W.G. Beasley (1963), ''Storia del Giappone moderno'', pp. 350-352;</ref><!--Nello stesso periodo in [[Storia_della_scuola_italiana#Ottocento|Italia]] ...
continuare la storia (aggiungendo paragoni con l'Italia / Europa) fino a giungere ad oggi -->
Il conservatorismo intriso di nazionalismo del Ministero dell'Educazione si ripercosse sulle relazioni con la [[Corea del Sud]] quando alla fine degli [[Anni 1990|anni novanta]] questi approvò un libro di testo [[revisionismo storico|revisionista]] in cui gli atti di aggressione del Giappone nel paese durante la Seconda Guerra mondiale venivano ridimensionati, minando il processo di riavvicinamento intrapreso nel novembre 1998 dal governo Obuchi che si era ufficialmente scusato per i medesimi fatti in occasione della visita dell'allora presidente sudcoreano [[Kim Dae Jung]].<ref name=Bouissou1997/>
== Note ==
<div class="references-small" style="-moz-column-count: 2; column-count: 2;">
<references/>
</div>
== Bibliografia ==
* W.G. Beasley, ''Storia del Giappone moderno'', London 1963, tr. it. 1969.
* Jean-Marie Bouissou, ''Storia del Giappone contemporaneo'', Paris 1997, tr. it. 2003, ISBN 88-15-09397-4.
* Rosa Caroli - Francesco Gatti, ''Storia del Giappone'', Bari 2004, ISBN 88-420-7181-1.
* Christopher P. Hood, ''Japanese Education Reform: [[Yasuhiro Nakasone|Nakasone]]'s Legacy'' (Sheffield Centre for Japanese Studies Routledge Series) [2001] 9780415232838, 041523283X, 0203398521, 9780203398524, 9780203400005.
=== Altri testi ===
* [[Vittorio Zucconi]], ''[[Stranieri come noi]]'', Einaudi Scuola, Torino 1993
* [[Tiziano Terzani]], ''In Asia'', Edizione Tea, Milano 2002
== Voci correlate ==
* [[JET Programme]] programma di scambi culturali con il Giappone
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.asakusa.it/giappone_moderno/scuola_in_Giappone_1.html Asakusa.it] articolo di approfondimento sul sistema scolastico giapponese
* [https://web.archive.org/web/20081011075845/http://www.liceogalilei.org/deure/deure/GiapponeScuola.html] analisi del sistema scolastico giapponese
*[https://www.dreamingjapan.it/sistema-scolastico-giapponese/ Sistema scolastico giapponese - Dreaming Japan] articolo di approfondimento sul sistema scolastico giapponese
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Giappone|istruzione}}
[[Categoria:Istruzione in Giappone| ]]
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