Nano con cane: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile
Correggo link
 
(3 versioni intermedie di 3 utenti non mostrate)
Riga 20:
Già annoverata fra le opere di Velázquez negli inventari del Palazzo reale, dove era collocata nel [[XVIII secolo|Settecento]] (gabinetto reale) e nell'[[XIX secolo|Ottocento]] (camera da letto della prima principessa), fu lo studioso Juan Allende-Salazar nel 1925<ref>{{de}} Juan Allende-Salazar, ''Velazquez. Des Meisters Gemälde in 275 Abbildungen'' (introduzione di Walter Gensel), Stoccarda, Deutsche Verlags-Anstalt, 1925 (4ª ed. riveduta), p. 285.</ref> il primo a porre in dubbio l'attribuzione tradizionale e a suggerire il nome di Juan Carreño de Miranda. Nel 1957,<ref>{{de}} Kurt Gerstenberg, ''Diego Velazquez'', Monaco-Berlino, Deutscher Kunstverlag, 1957, p. 207.</ref> lo storico dell'arte tedesco Kurt Gerstenberg collegò il ritratto con la pittura di [[Juan Bautista Martínez del Mazo]], sottolineando l'estrema somiglianza fra il cane qui raffigurato e il mastino presente nella ''Cacería del tabladillo en Aranjuez'', opera sicuramente di del Mazo pure conservata al Museo del Prado.<ref>Cfr. la scheda relativa nella {{es}} ''Galería on line'' del [http://www.museodelprado.es/coleccion/galeria-on-line/galeria-on-line/obra/caceria-del-tabladillo-en-aranjuez/ Museo Nacional del Prado].</ref>
 
Espunto dal catalogo delle opere di Velázquez sia da José López-Rey che da Jonathan Brown (due fra i più autorevoli studiosi della vita e delle opere di Velázquez) con l'avallo della maggior parte della crítica specializzata, oggi si tende a considerare il ''Nano con cane'' come un prodotto tardo (intorno al 1650) della cerchia di Velázquez<ref>Cfr. la scheda relativa nel sito {{es}} ''[http://www.artehistoria.jcyl.es/genios/cuadros/3486.htm arte Historia] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120204012253/http://www.artehistoria.jcyl.es/genios/cuadros/3486.htm |data=4 febbraio 2012 }}''.</ref> o comunque influenzato dalla sua tecnica compositiva, senza giungere però a definirne l'esatta paternità ed evidenziandone al contrario i limiti di esecuzione, ad esempio nella concezione spaziale, che suggeriscono trattarsi di un'opera incompiuta.<ref name=Pintores>{{es}} Jesús Urrea Fernández, José Miguel Morán Turina e Mercedes Orihuela Maeso, ''Pintores del reinado de Felipe IV'' (catalogo dell'omonima mostra tenutasi a Pamplona nel febbraio-marzo 1995), Madrid, Museo del Prado - Caja de Ahorros de Navarra, 1994, p. 80. ISBN 978-84-606-2078-5. Cfr. anche la scheda del dipinto sul sito ''[http://www.frammentiarte.it/dal%20Gotico/velazquez%20opere/nano%20con%20cane.htm Frammenti d'Arte]''.</ref>
[[File:Antonio Moro-Le nain du cardinal de Granvelle tenant un gros chien-1549-53.jpg|thumb|upright=1.2|''Le nain du cardinal de Granvelle tenant un gros chien'' di [[Antonio Moro]] ([[Louvre]], [[Parigi]]).]]
 
Riga 28:
Il soggetto dell'opera rientra in un genere rappresentativo piuttosto frequentato nella pittura di corte spagnola, ma non solo, di cui Velázquez fu il principale cultore; suoi infatti sono i ritratti di diversi nani e buffoni al seguito di [[Filippo IV di Spagna|Filippo IV]], come quelli di ''[[Juan Calabazas]]'', ''[[Francisco Lezcano]]'', ''[[Diego de Acedo, el Primo]]'' o ''[[Sebastian de Morra]]''. Nello specifico, però, la corrispondenza del soggetto e dell'impostazione, oltre alla prossimità della data di realizzazione, richiamano in particolare ''Le nain du cardinal de Granvelle tenant un gros chien'' di [[Antonio Moro]], conservato nel [[Louvre]].
 
Nell'Ottocento<ref>{{es}} [[Pedro de Madrazo]], ''Catálogo descriptivo e histórico del Museo del Prado de Madrid (Parte Primera. Escuelas Italianas y Españolas)'', Madrid, Rivadeneyra, 1872.</ref> il personaggio venne individuato dallo storico e critico d'arte [[Pedro de Madrazo]] nel buffone di corte don Antonio "l'Inglese", nome con il quale l'opera fu poi a lungo conosciuta. Nel secolo successivo<ref>{{es}} José Moreno Villa, ''Locos, enanos, negros y niños palaciegos'', Città del Messico, Presencia, 1939, p. 85.</ref> lo studioso José Moreno Villa confutò però tale ipotesi dimostrando che "l'Inglese" era morto prima del 1617 e che quella data era incompatibile con la tecnica esecutiva della tela e con l'abbigliamento raffiguratovi; propose pertanto l'identificazione con un altro nano inglese, Nicholas Hodson (giunto dalle [[Contea delle Fiandre|Fiandre]] e corrispondente al [[Genova|genovese]] Antonio Mascarelli), la cui presenza alla corte spagnola è tuttavia documentata dal 1673 al 1693, cioè diversi anni dopo la morte di Velázquez.<ref name=Pintores/>
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
Riga 42 ⟶ 45:
[[Categoria:Dipinti di Diego Velázquez]]
[[Categoria:Ritratti pittorici di nani]]
[[Categoria:Dipinti su animalicani]]