Jean Vercoutter: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Jean
|Cognome = Vercoutter
'''Jean Vercoutter''' ([[Lambersart]], 20 gennaio 1911, [[Nord (dipartimento)]] – 16 luglio 2000) è stato un [[egittologo]] francese e fin dal 1953 pioniere della ricerca archeologica in [[Sudan]]. E’ stato direttore dell’[[Istituto Francese d’Archeologia Orientale]] dal 1977 al 1981.▼
|Sesso = M
|LuogoNascita = Lambersart
|GiornoMeseNascita = 20 gennaio
|AnnoNascita = 1911
|LuogoMorte = Parigi
|GiornoMeseMorte = 16 luglio
|AnnoMorte = 2000
|NoteMorte = <ref>{{Cita web|https://deces.matchid.io/search?q{{=}}Jean+Vercoutter|Jean Vercoutter|9 settembre 2021|lingua=fr}}</ref>
|Attività = egittologo
|Nazionalità = francese
▲
}}
==Biografia==
Ha iniziato la sua formazione superiore frequentando
Una volta ritornato in Francia aderisce al [[Centre national de la recherche scientifique|CNRS]] (1949-1955). Durante questo periodo compie delle importanti ricerche sul rapporto tra gli antichi egizi e i [[pre-Ellenici]] fornendo alcune conclusioni definitive sul rapporto tra queste due grandi civiltà e la storia
Nel 1958 l'editore [[Garzanti]] pubblica un suo libro sull'antico Egitto nella collana ''Serie Saper Tutto''<ref>Jean Vercoutter, ''L'antico Egitto'', Serie Saper Tutto, Garzanti, Milano 1958, (c) 1954, Titolo originale dell'opera ''L'Egipte ancienne'', Traduzione dal francese di Renato Arienta</ref>
Nel 1960 viene nominato professore dell’[[Université Lille Nord de France | Università di Lille]].<ref name="ccer">{{cite web|url=http://www.ccer.nl/apps/et/lille.html|title=VOLUME 6 Institut de Papyrologie et d'Égyptologie Lille|publisher=CCER|accessdate=July 16, 2010}}</ref>▼
▲Nel 1960 viene nominato professore
Tra il 1960 e il 1964, si concentra sullo studio delle antiche fortezze di [[Kor (Nubia) ]] e di [[Aksha]], presso cui aveva già lavorato dal 1953. Entrambi questi siti archeologici sono stati sommersi dalle acque del [[Lago Nasser]] formatosi a seguito della costruzione della [[diga di Assuan]] nella seconda metà del secolo [[XX secolo|XX]].<ref name=Damiano-Appia/>▼
▲Tra il 1960 e il 1964, si concentra sullo studio delle antiche fortezze di [[Kor (Nubia)|Kor]], [[Nubia]], e di [[Aksha]], presso cui aveva già lavorato dal 1953. Entrambi questi siti archeologici sono stati sommersi dalle acque del [[Lago Nasser]] formatosi a seguito della costruzione della [[diga di Assuan]] nella seconda metà del secolo [[XX secolo|XX]].<ref name="Damiano-Appia
Nello stesso periodo compie degli scavi archeologici in importanti strutture come il tempio di [[Ramesse II]], in un cimitero [[Meroitico|Meroitici]], e in altri piccoli cimiteri [[nubiani|Nubia]].<ref name="ccer"/>. Compie anche delle ricerche presso il sito dell’[[Isola di Saï]] in Sudan.▼
▲Nello stesso periodo compie degli scavi archeologici in importanti strutture come il tempio di [[Ramesse II]], in un cimitero [[
Dal 1977 al 1981 è stato direttore dell'[[Istituto Francese di Archeologia Orientale del Cairo (IFAO)]]<ref name="ccer"/>▼
▲Dal 1977 al 1981 è stato direttore dell'[[Istituto Francese di Archeologia Orientale del Cairo]] (IFAO)
Fino alla sua morte, avvenuta nel 2000, è stato molto attivo nel campo
▲Fino alla sua morte, avvenuta nel 2000, è stato molto attivo nel campo dell’archeologia.
==Pubblicazioni==
* Con [[Cyril Aldred]], J.L. Cenival, F. Debono, [[Christiane Desroches Noblecourt]], [[Jean-Philippe Lauer]] e [[Jean Leclant]], ''Le temps des pyramides'', L'univers des formes, Gallimard, Parigi, 1978.
* Con Ch. Desroches Noblecourt, ''Un siècle de fouilles françaises en Égypte 1880-1980'', in occasione del centenario
* ''Essai sur les relations entre Égyptiens et pré-hellènes'', n°6, L'orient ancien illustré, A. Maisonneuve, Parigi, 1954.
* ''L'Égypte et le monde égéen pré-hellénique, étude critique des sources Égyptiennes du début de la Dynastie égyptienne XVIIIe à la fin de la XIXe dynastie égyptienne'', n°22, BdE, IFAO, Il Cairo, 1956.
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* ''Institut français d'archéologie orientale du Caire, Livre du Centenaire (1880-1980)'', n°104, MIFAO, Il Cairo, 1980.
* ''Les Affamés d'Ounas et le changement climatique de la fin de l'Ancien Empire'', MGEM, IFAO, Il Cairo, 1985.
* ''À la recherche de
** ''[[L'antico Egitto: archeologia di una civiltà]]'', coll. «[[Découvertes Gallimard|Universale Electa/Gallimard]]●Storia e civiltà» ([[Volumi di Universale Electa/Gallimard|nº 1]]), Trieste, Electa/Gallimard, 1992.
* ''L'Égypte et la vallée du Nil, des origines à la fin de l'ancien empire 12000-2000 Av. J.-C.'', Nouvelle Clio, PUF, Parigi, 1992.
* ''Le déchiffrement des hiéroglyphes égyptiens 1680-1840'', pp. 579–586, The Intellectual Heritage of Egypt, Budapest, 1992.
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==Note==
<references/>
▲*Maurizio Damiano-Appia, ''Dizionario enciclopedico dell'antico Egitto e delle civiltà nubiane'', Mondadori, ISBN 88-7831-611-5
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
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