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{{struttura militare
=== Architetture militari ===
===|Nome = Castello ====di Francavilla Fontana
|Nome originale =
{{Vedi anche|Castello di Francavilla Fontana}}
|Parte di =
|Posizione geografica =
|Struttura = Castello
|Immagine = Castello Imperiali scorcio.JPG
|Didascalia = Scorcio del castello
|Stato =
|Stato attuale = ITA
|Suddivisione = {{IT-PUG}}
|Città = [[Francavilla Fontana]]
|LatGradi = 40
|LatPrimi = 31
|LatSecondi = 53
|LatNS = N
|LongGradi = 17
|LongPrimi = 35
|LongSecondi = 9
|LongEW = E
|Tipologia = Castello tardo medievale
|Utilizzatore =
|Primo proprietario =
|Stile =
|Funzione strategica =
|Termine funzione strategica =
|Inizio costruzione = XV secolo
|Termine costruzione =
|Costruttore =
|Materiale =
|Armamento =
|Altezza =
|Demolizione =
|Condizione attuale = In fase di restauro
|Proprietario attuale =
|Visitabile =
|Presidio =
|Comandante attuale =
|Comandanti storici =
|Occupanti =
|Azioni di guerra =
|Eventi =
|Note =
|Sito web =
}}
 
Il '''Castello di Francavilla Fontana''', è una costruzione a metà tra una [[fortezza]] e un palazzo gentilizio (''castello-palazzo'').<ref>{{Cita|Clavica, Jurlaro|p. 101.|Clavica, Jurlaro, 2007}}</ref> Noto anche come ''Palazzo Imperiali'', dal nome dei [[Imperiale (famiglia)|fuedatari]] che acquistarono il feudo di [[Francavilla Fontana|Francavilla]] nel [[1572]],<ref>{{Cita web|url=http://www.mondimedievali.net/castelli/Puglia/brindisi/francavilla.htm|accesso=17-6-2010|titolo= Castello Imperiali - Mondimedievali}}</ref> fu costruito nella metà del [[XV secolo]] come baluardo difensivo della città, mantenne le sue funzioni inalterate fino agli inizi del [[XVIII secolo]], quando gli [[Imperiale (famiglia)|Imperiali]], decisero di trasformarlo in dimora signorile. Alla morte dell'ultimo discendente, fu incamerato tra i beni del regno e abbandonato per alcuni anni, quando, intorno a metà [[Ottocento]], e fino agli [[anni Duemila]] ha ospitato gli uffici del Comune.
Costruito [[1450]] dal principe [[Giovanni Antonio Orsini Del Balzo]] nello stesso periodo in cui consolidò la cinta muraria, come alloggio dei soldati e fortificazione.<ref>{{Cita|Clavica, Poso|pp.74-75.|Clavica, Poso, 1990}}</ref> Ingrandito nel [[1536]] dal marchese di [[Oria]] [[Giovanni Bernardino Bonifacio|Bernardino Bonifacio]], esigue modifiche sono state apportate dai principi Imperiali agli inizi del [[XVIII secolo]], trasformandolo nell'aspetto odierno.<ref name="Castello2"/>
[[File:Castello Imperiali scorcio.JPG|thumb|200px|left|Scorcio di Palazzo Imperiali]]
 
== Storia ==
Ha una pianta rettangolare, gli spigoli perfettamente simmetrici ed aggettanti, a mo' di torri, coronato da archetti ogivali e merlatura. Una [[cornice marcapiano]] delimita la parte inferiore da quella superiore, costituita da tufature verticalizzate. È circondato da un fossato. Tra i torrioni si apre uno splendido loggiato [[barocco]], in pietra, con quattro arcate incorniciate da sculture ed affiancate da semicolonne che sostengono una trabeazione con [[fregio]] e con [[cornicione]].<ref>{{Cita|Clavica, Poso|p.79.|Clavica, Poso, 1990}}</ref>
 
===Dalle origini ai Bonifacio===
Un ampio portale [[XVIII secolo|settecentesco]] dà accesso al cortile circoscritto, quasi a [[peristilio]], da un doppio colonnato che sottende una serie di archi a sesto ribassato. Nel cortile è presente un fonte pedobattista datato al [[XIV secolo]], proveniente dalla distrutta chiesa [[angioini|angioina]].<ref>{{Cita|Clavica, Poso|p.82.|Clavica, Poso, 1990}}</ref> Un ampio scalone a doppia rampa da accesso al piano superiore, nelle cui sale, voltate quasi tutte a crociera, semplice o stellare, trovava posto la [[pinacoteca]] di famiglia. Tuttora si possono ammirare tele del [[XVI secolo]], segno del mecenatismo dei Bonifacio e alcuni ritratti risalenti al [[XVIII secolo]] (Michele Imperiali (senior) e altri). Nella sala dei ricevimenti è posto un camino con arma degli [[Imperiale (famiglia)|Imperiali]].<ref>{{Cita web|http://www.mondimedievali.net/Castelli/Puglia/brindisi/francavilla.htm|accesso= 25-6-2009|titolo= Castello di Francavilla Fontana- Mondimedievali.it}}</ref>
Dal [[1711]] al [[1731]] nel castello si depositava il sale, ricavato dalle Saline ubicate tra [[Torre Colimena]] e [[Torre Cesarea]]. Dal [[1821]] e fino a pochi anni fa, il Castello è stato sede del [[Municipio]],<ref>{{Cita|Clavica, Poso|p.75.|Clavica, Poso, 1990}}</ref> ed è tuttora proprietà del comune di Francavilla.
 
L'origine del castello risale al [[1450]] circa,<ref name= "Clavica, Poso 74_75" /> quando [[Giovanni Antonio del Balzo Orsini]] impose alla popolazione la continuazione delle mura concesse da [[Filippo I d'Angiò]] e in più la costruzione di una castello merlato "da sostenere qualsiasi assedio".<ref name= "Clavica, Poso 74_75" >{{Cita|Clavica, Poso|p. 74.|Clavica, Poso, 1990}}</ref> Più che un castello, inizialemnte esso era una torre quadrata bastionata dotata di fossato, ponte levatoio,<ref>{{Cita web|url=http://books.google.it/books?id=F2kmtzt7wqcC&pg=PA307&dq=francavilla+fontana&lr=&as_brr=3&cd=13#v=onepage&q=francavilla%20fontana&f=false|accesso=12-4-2010|titolo=Studi in onore di Giosuè Musca - Google libri}}</ref> saettiere e vie sotterranee.<ref name="ref2">{{Cita|Coco|p.91|Coco, 1988}}.</ref>
[[File:Porta del Carmine.JPG|thumb|200px|right|Porta del Carmine]]
[[File:Castello Francavilla F.na lato est.JPG|thumb|right|Lato est (con scorcio al primo piano del loggiato)]]
 
Dopo circa un secolo, intorno al [[1547]] la fortezza fu ampliata e modificata dal duca [[Giovanni Bernardino Bonifacio]], umanista che aveva ereditato i feudi di Francavilla e di [[Oria]] dal padre<ref name= "Clavica, Poso 74_75" /> e che, in quell'anno, decise di trasferire la sua dimora dal [[castello di Oria]] a quello di Francavilla.<ref name="ref2"/> In questa fase il castello accentuò la sua funzione di fortezza con ulteriori opere di fortificazione di architettura rinascimentale.
==== Le mura ====
 
===Gli Imperiali===
La costruzione della prima cinta muraria della città fu concessa dal principe Filippo di Taranto il [[16 novembre]] [[1364]].<ref name="Univ1"/> Non si conosce il tracciato di queste mura, ma esse racchiusero probabilmente un abitato che, partendo intorno alla Chiesetta del Salvatore, avvolgeva la Chiesa Nuova e si spingeva verso nord fino al convento di San Francesco. Quando [[Giovanni Antonio Orsini Del Balzo]] acquistò il feudo nel [[1455]] pensò subito di fortificare la città sostituendo le vecchie mura angioine con mura più solide ed articolate; le nuove mura, partivano dalla Porta Grande, nei pressi della Chiesa del Salvatore e si aprivano nella Porta Sant'Antonio. Di qui, correvano fino alla Torre D'Elia, a nord-ovest della città, giungevano alla Porta Nuova e poi tornavano nei pressi della Chiesa del Salvatore.<ref>{{Cita|Clavica, Poso|p.20.|Clavica, Poso, 1990}}</ref> il [[16 marzo]] [[1517]]<ref>{{Cita|Clavica, Poso|p.21|Clavica, Poso, 1990}}</ref> la Regina Giovanna IV concesse la costruzione di una nuova cerchia muraria più larga, dato che il feudo si era notevolmente ingrandito. L'ultima cerchia muraria fu costruita nel settecento, durante il dominio degli [[Imperiale (famiglia)|Imperiali]].<br/>
Lo scavalcamento delle mura avvenne nel [[1838]]<ref>{{Cita|Clavica, Poso|p.34.|Clavica, Poso, 1990}}</ref> e contemporaneamente iniziò anche la loro demolizione; oggi dell'antica cinta muraria restano solo pochi tratti intorno al centro storico.
 
Nel [[1701]]<ref name="ref2"/> Michele Imperiali decise di trasformare la fortificazione in residenza (i lavori continuarono fino al [[1730]]).<ref name= "Clavica, Poso 74_75" /> Nel [[1739]] [[Michele Imperiali (junior)|Michele Junior]] lo fece isolare, facendo demolire un muro ed alcune botteghe dal lato nord e demolendo archi e colonne che sostenevano un pergolato sul portone d'ingresso.<ref name= "RefB" >{{Cita|Clavica, Poso|p. 75.|Clavica, Poso, 1990}}</ref> Nonostante non servisse più come fortezza, il castello fu comunque dotato di prigioni sotterranee e, probabilmente, anche di trabocchetti da usare contro i nemici del principe.<ref name="Ref3">{{Cita|Coco|p.92|Coco, 1988}}.</ref> In questa fase, inoltre, le sale superiori del castello furono abbellite con decorazioni, tele di un certo valore artistico, assieme ad una grande biblioteca contenente anche documenti pergamenacei (oggi andati quasi tutti perduti) e una cappella situata al pianterreno.<ref name="Ref3"/>
[[File:Particolare Porta Croce.JPG|thumb|200px|left|Stemma della città scolpito sul frontone della Porta della Croce]]
 
Nel [[1782]], morto Michelino senza lasciare alcun erede, il palazzo divenne proprietà del regno; in seguito [[Vincenzo Imperiali]] di [[Latiano]], dopo aver intentato causa al Regio Fisco ottenne il titolo di principe di [[Francavilla Fontana]], ereditando dal castello anche gioielli, mobili, arredamento, libreria e attrezzatura del teatro.<ref name= "RefB" />
==== Le porte ====
{{Vedi anche|Porte di Francavilla Fontana}}
 
===L'abbandono ed il riutilizzo===
Erano i punti d'accesso della cinta muraria cittadina, la loro costruzione avvenne tra il [[XVII secolo]] e la prima metà del [[XVIII secolo|XVIII]]. Nel corso degli anni l'espansione della città ha portato ad un progressivo abbattimento delle porte, lasciandone ai giorni nostri solo tre.<br/>
[[File:Scorcio palazzo imperiali.jpg|thumb|left|Scorcio del castello]]
La '''Porta del Carmine''', edificata dagli [[Imperiale (famiglia)|Imperiali]] tra il [[1630]] ed il [[1656]],<ref>{{Cita|Clavica, Poso|p.120.|Clavica, Poso, 1990}}</ref> è fortemente monumentalizzata e la struttura a tre [[Fornice|fornici]] la avvicina ad un [[Arco trionfale|arco di trionfo]]; è forse quella che riveste la maggiore importanza storica, nel corso dei secoli è stata infatti teatro delle esecuzioni capitali e di scontri armati tra i francavillesi e le popolazioni limitrofi. La '''Porta della Croce''' e la '''Porta dei Cappuccini''' risalgono invece al [[XVIII secolo]],<ref>{{Cita|Clavica, Poso|p.121.|Clavica, Poso, 1990}}</ref> entrambe costituite da un unico [[fornice]] si caratterizzano, la prima, per l'utilizzo del [[bugnato]] come rivestimento murario, la seconda, per il [[Timpano (architettura)|timpano]] semicircolare che la sovrasta.
 
Abbandonato in seguito fino al [[1821]],<ref name= "RefB"/> il castello divenne proprietà del Comune, che sino ad oggi ha curato sistemazioni interne e nuovi adattamenti degli ambienti ai vari usi, alterando in molti casi anche la stessa distribuzione dei vani.<ref name= "RefB"/>
==Note==
 
Durante la seconda guerra mondiale nel secondo piano del castello furono accasermati dei reparti militari di transito, e tra quelli: il [[67º Reggimento Fanteria Legnano|67º Reggimento di Fanteria]] (che sarebbe partito per la Libia), il 139º Reggimento, reduce dalla [[Grecia]] e la Legione CC.NN. "Val Bradano".<ref>{{Cita|Argentina|p. 147|Argentina 1970}}.</ref>
 
Attualmente il castello è in fase di restauro; dopo i lavori, deventerà polo museale.<ref>{{Cita web|url=http://www.architettorusso.it/Francavilla.html#|accesso=30-9-2010|titolo=Architetto Fernando Russo: restauro Palazzo Imperiali}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.lattanzisrl.it/|accesso=30-9-2010|titolo=Ditta Lattanzi s.r.l. - Informazioni sul restauro del castello}}</ref>
 
== Architettura ==
[[File:Piano terra Francavilla Fontana.svg|thumb|left|Pianta del piano terra del castello prima degli allargamenti]]
 
I progetti del modello orsiniano sono quasi sconosciuti, anche se si ipotizza che all'epoca il castello doveva essere una fortezza con tutte le caratteristiche difensive tipiche dalla zona.<ref name= "RefC" >{{Cita|Clavica, Poso|p. 76.|Clavica, Poso, 1990}}</ref>
Il modello rinascimentale reca ancora tracce visibili sulla struttura: la [[merlatura]], le cornici marcapiano, il fossato e quasi l'intero cortile interno;<ref name= "RefC" /> i tratti settecenteschi presenti sono tuttavia semplici rifiniture della fortificazione.<ref name= "RefC" />
 
=== Architettura esterna ===
[[File:Castello Francavilla Fontana lato ovest.JPG|thumb|left|Scorcio del lato ovest del castello]]
 
Il castello comprende tre piani asimmetricamente distribuiti, che ostentano un evidente eclettismo. È circondato da un largo fossato; Nel pianterreno, dalla superficie scarpata, riconosciamo l'aspetto delle fortezze. È illuminato da monofore e casamatte di diverse dimensioni con stipiti strombati.
 
Una [[cornice marcapiano|linea marcapiano]], la tipica cordonatura a dentelli rinascimentale, circonda quasi continuamente l'intero palazzo. La fila delle finestre del primo piano, finemente decorate e leggermente aggettanti, produce un piacevole contrasto luminoso sulle pesanti masse murarie. Agli spigoli del castello si inseriscono gli stemmi della famiglia [[Imperiali]], sormontati da corona, sorretti da un mascherone, diversi per ogni spigolo e delimitati da grossi grappoli (evidenti segni di gusto [[barocco]]).
 
Sulla facciata principale, leggermente spostato verso occidente, si apre un elegante portale. È compreso tra due colonne, poggiate su dadi e dai capitelli compositi, che sorreggono abachi allungati e si confondono con la [[trabeazione]], limitata da un listello. Lo racchiude un cornice profilata da un toro e particolarmente aggettante ai lati.
Gli stipiti sono orlati da tondini che si piegano all'altezza dell'imposta dell'[[Arco (architettura)|arco]], sormontato da un encarpo che ne sottolinea la curva, interrotta, al centro, dallo stemma degli Imperiali.
Più imponente è il portale posteriore, spostato verso il lato orientale con un sovrastante balcone in ferro.
 
Il primo piano, dall'aspetto meno severo, ha le facciate dalle superfici rigidamente verticali, alleggerite da finestre, che sono orlate da cornici raffiguranti, in alcune, petali intrecciati ed, in altre, gruppetti di foglioline di alloro racchiuse in anuli. Le sormontano brevi frontoni, ornati con festoni floreali.
 
[[File:Castello Imperiali scorcio 2.JPG|thumb|right|Lato est: al primo piano è situato il loggiato]]
 
==== Loggiato ====
 
Sulla facciata orientale si inserisce uno rifinitissimo loggiato di gusto [[barocco leccese]].
Si compone di quattro arcate, addossate alla parete entro le quali sono ricavate altrettante porte-finestre, incorniciate da foglioline e sovrastate da [[Timpano (architettura)|timpani]] triangolari spezzati, sui cui lati si adagia una foglia di [[palma]], sezionata verticalmente e racchiusa da [[caulicoli]].
Le colonne che separano le arcate dalla loggia, terminante con una trabeazione che produce un effetto di movimento, sono sorrette da piedistalli. Una balaustra, suddivisa in gruppi di colonnine dalla linea classicheggiante, compresi tra pilastrini, accoglie lo stemma degli Imperiali e conclude la loggia, sorretta da mensoloni robusti.
Le colonne sono decorate da motivi di viticci che si avvolgono sinuosamente e le ricoprono completamente, mentre l'intera arcata è decorata con delle rosette.
 
=== Architettura interna ===
[[File:Fossato Castello Francavilla F.na.JPG|thumb|left|upright|Scorcio del fossato e della base scarpata]]
 
==== Piano terra ====
 
Superato l'androne dalle [[volta a botte|volte a botte]], si accede nel cortile scoperto, di forma quadrata e con un portico triangolare, sorretto da colonne di tipo [[dorico]]-toscano con [[echino]] tagliato ad ovuli. In questo cortile si aprono varie stanze e corridoi, che un tempo servivano da mensa, uccelleria, prigioni, cantina, magazzini, dispensa ed armeria.
 
==== Fonte battesimale ====
 
Sempre nel cortile interno si trova un fonte battesimale pedobattista datato al [[XIV secolo]] ed appartenuto all'antica Chiesa Madre. L'oggetto rivela passate manomissioni; la conca è decorata a baccelli e sull'orlo, segnato da listelli, è scolpito un [[fregio]], raffigurante delfini affrontati, che si legano a motivi floreali che si interrompono nella zona dove è stato sovrapposto lo stemma, a forma di bucranio o testa di cavallo e recante: nella banda di sinistra la croce dei [[Cavalieri di Malta]], in quella destra un [[Grifone (mitologia)|grifo]] alato e sotto un motto in latino.
 
==== Piani superiori ====
 
Lo scalone, probabilmente fatto da [[Mauro Manieri]],<ref name= "Clavica, Poso 81_82" >{{Cita|Clavica, Poso|pp. 81-82|Clavica, Poso, 1990}}.</ref> porta al ballatoio dal piano superiore, dove si affacciano finestre e porte ornate con cornici e fregi simili alle finestre cinquecentesche della facciata.
Le stanze dei due piani sono disposte intorno al cortile e le porte interne "ad orecchio" sono la traccia dell'opera del Manieri.
 
Nella sala consiliare si trova il seicentesco caminetto in pietra leccese. Esso ha un profilo rimarcato dai festoni floreali degli stipiti, da un motivo di uccelli che si abbeverano nello stesso vaso sul fregio e infine dal timpano a forma di drappo, che accoglie lo stemma Imperiali-[[Spinola]] sormontato da una corona e chiuso da due profili femminili incoronati d'[[alloro]].
 
In quasi tutto il secondo piano le pareti sono abbellite da quadri. Da segnalare le tele raffiguranti Andrea e Michele III Imperiali, l' ''Ultima cena'' e ''[[Santa Agnese]]'', quest'ultima opera di [[Pacecco De Rosa]].
 
La sala del Sindaco, detta di [[San Carlo]], conserva la [[volta a padiglione]] con decorazioni in stucco e dorate, caricate da successivi lavori di manutenzione.
In una delle tante sale è ubicata la cappella di [[Santa Maria delle Grazie]], voluta dallo stesso Michele Imperiali.
Purtroppo manca gran parte del ricco arredo degli Imperiali (mobili, gioielli, argenti) che altrimenti abbellirebbero maggiormente gli interni.<ref name= "Clavica, Poso 81_82" />
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*{{Bibliografia|Argentina, 1970|Feliciano Argentina, ''La città natia'', Fasano, Schena, 1970. {{NoISBN}}}}
*{{Bibliografia|Clavica, Jurlaro, 2007|Fulgenzio Clavica e Rosario Jurlaro (a cura di), ''Francavilla Fontana'', Milano, Mondadori Electa, 2007. ISBN 978-88-370-4736-8.}}
*{{Bibliografia|Clavica, Poso, 1990|Fulgenzio Clavica e Regina Poso (a cura di), ''Francavilla Fontana. Architettura e immagine'', Galatina, Congedo, 1990. ISBN 88-7786-339-0.}}
*{{Bibliografia|Coco, 1988|Primaldo Coco, ''Francavilla Fontana nella luce della storia'', Galatina, [[Congedo Editore]], 1988. ISBN 88-7786-088-X}}
 
== Voci correlate ==
 
*[[Barocco]]
*[[Francavilla Fontana]]
*[[Imperiali]]
 
{{Francavilla Fontana}}
{{Portale|architettura|Puglia}}
 
<!-- [[Categoria:Francavilla Fontana]]
[[Categoria:Palazzi della provincia di Brindisi|Francavilla Fontana]] -->