Pytilia melba: differenze tra le versioni

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|immagine=[[Immagine:Buntastrild.jpg|240px]]
|didascalia=''Pytilia melba''
<!-- CLASSIFICAZIONE -->
|dominio= [[Eukaryota]]
|regno=[[Animalia]]
|sottoregno=[[Eumetazoa]]
|superphylum=[[Deuterostomia]]
|phylum=[[Chordata]]
|subphylum=[[Vertebrata]]
<!--|superclasse=[[Gnathostomata]]-->
|superclasse = [[Tetrapoda]]
|classe=[[Aves]]
|sottoclasse=[[Neornithes]]
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|sottordine=[[Oscines]]
|infraordine=[[Passerida]]
|superfamiglia=[[Passeroidea]]
|famiglia=[[Estrildidae]]
|sottofamiglia=[[Estrildinae]]
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|genere=[[Pytilia]]
|specie='''P. melba'''
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE -->
|biautore=([[Linneo|Linnaeus]]
|binome=Pytilia melba
|bidata=[[1758]])
<!-- ALTRO -->
|sinonimi=''Fringilla melba'' <br />{{zoo|Linnaeus|1758}}
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}}
Il '''melba''' ('''''Pytilia melba''''' <span style="font-variant: small-caps">({{zoo|[[Linneo|Linnaeus]], [[|1758]]}})</span>) è un [[aves|uccello]] [[passeriformes|passeriforme]] della [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] degli [[Estrildidae|Estrildidi]]<ref name = IOC>{{IOC | titolo = Family Estrildidae | url = http://www.worldbirdnames.org/n-weavers.htmlbow/waxbills/ | accesso =19 giugno10 maggio 20122014}}</ref>.
 
Il '''melba''' (''Pytilia melba'' <span style="font-variant: small-caps">([[Linnaeus]], [[1758]])</span>) è un [[aves|uccello]] [[passeriformes|passeriforme]] della [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] degli [[Estrildidae|Estrildidi]]<ref name=IOC>{{IOC |titolo=Family Estrildidae|url=http://www.worldbirdnames.org/n-weavers.html|accesso=19 giugno 2012}}</ref>.
 
==Descrizione==
===Dimensioni===
Misura circa 11-13 &nbsp;cm di lunghezza, coda compresa.
 
===Aspetto===
[[ImmagineFile:Green-winged Pytilia female RWD.jpg|thumb|left|200px|Una femmina in cattività.]]
[[ImmagineFile:Green-winged Pytilia SMTC.jpg|thumb|left|200px|Un maschio in cattività.]]
Si tratta di uccelli dall'aspetto robusto e paffuto, muniti di corte ali arrotondate, coda corta e squadrata e becco conico e appuntito.
 
È presente un [[dimorfismo sessuale]] piuttosto marcato.</br />
Nel maschio la testa ed i fianchi sono di colore grigio topo, con una mascherina facciale che può essere più o meno estesa a seconda della [[sottospecie]], coprendo generalmente la fronte, il mento e le guance: rossi sono anche il codione e la coda, mentre dorso e ali sono giallo-olivastri, con tendenza a scurirsi sulle remiganti. Il petto è giallo oro, il ventre è biancastro, con le singole penne orlate di nero, a formare un caratteristico effetto a mosaico. Il sottocoda invece è bianco grigiastro. La femmina presenta livrea simile a quella del maschio, mancando però del rosso facciale (la testa è infatti interamente grigia) e del giallo pettorale, sostituito dal disegno ventrale a mosaico, che sul ventre appare meno netto ed evidente rispetto al maschio.</br />
In ambedue i sessi il becco è rosso, a volte con una striscia più scura nella sua parte superiore, le zampe sono di colore carnicino e gli occhi sono bruno-rossicci.
 
==Biologia==
[[ImmagineFile:Pytilia melba-01.jpg|thumb|right|200px|Un maschio si ciba al suolo in [[Namibia]].]]
Il melba è un uccello diurno, che ha abitudini perlopiù solitarie oppure vive in coppia, mentre è assai raro che si riunisca in gruppetti, e se questi vengono osservati generalmente si tratta di coppie coi giovani dell'ultima covata, non ancora del tutto indipendenti<ref name=Nicolai>{{cita libro |autore= Nicolai J., Steinbacher J., van den Elzen R., Hofmann G., Mettke-Hofmann C. |titolo= Prachtfinken - Afrika, Serie Handbuch der Vogelpflege |pagina= 67-70 |editore= Eugen Ulmer |anno= 2007 |ISBN= 978-3-8001-4964-3}}</ref>. Rispetto alle altre specie [[pytilia|congeneri]], questa specie appare maggiormente legata ad abitudini di vita terricole, passando la maggior parte della giornata al suolo alla ricerca di cibo, salvo poi ritirarsi nel folto della vegetazione per riposarsi durante la notte<ref name=Nicolai/>.
===Alimentazione===
La dieta di questi uccelli si compone principalmente d'[[Insecta|insetti]] (perlopiù [[Formicidae|formiche]] e [[Isoptera|termiti]]) e di piccoli semi di [[Poaceae|graminacee]], che vengono rinvenuti al suolo: essi integrano inoltre la dieta con frutta, bacche ed altri [[Invertebrata|invertebrati]] di piccole dimensioni.
 
===Riproduzione===
[[ImmagineFile:Green-winged Pytilia (Pytilia melba).jpg|thumb|left|200px|Un maschio nel [[Parco nazionale dello Tsavo]] durante il [[corteggiamento]], con uno stelo d'erba nel becco.]]
La stagione riproduttiva cade generalmente durante la fase finale della [[stagione delle piogge]], in maniera tale da assicurare ai nascituri una maggiore quantità di cibo. Il maschio corteggia la femmina alla maniera tipica degli [[estrildidi]], tenendo un filo d'erba o una piuma nel becco, saltellandole insistentemente attorno ed emettendo il proprio canto, fino a quando essa non acconsente all'accoppiamento accovacciandosi e spostando lateralmente la coda.</br />
Ambedue i sessi collaborano alla costruzione del nido, che ha forma sferica, viene edificato intrecciando steli d'erba e fibre vegetali ed imbottendo la cavità interna con piume ed è generalmente ubicato nel folto dei cespugli o fra l'erba alta. Al suo interno la femmina depone 4-6 uova dal guscio biancastro, che essa si alterna a covare col maschio per 12-13 giorni, al termine dei quali schiudono ''pulli'' ciechi ed implumi. Essi vengono accuditi da entrambi i genitori e sono in grado d'involarsi attorno alla terza settimana dalla schiusa, tuttavia tendono a rimanere nei pressi del nido (dormendo al suo interno durante la notte, seguendo i genitori nei loro spostamenti e chiedendo loro sempre più sporadicamente l'imbeccata) per altre due settimane circa, prima di allontanarsene completamente.
 
Nel suo areale di distribuzione, il melba subisce [[parassitismo di cova]] da parte di varie specie del genere ''[[Vidua]]''<ref name=Nicolai/>.
 
==Distribuzione e habitat==
[[ImmagineFile:Green-winged Pytilia, Serengeti.jpg|thumb|right|200px|Un maschio nel [[Parco Nazionalenazionale del Serengeti]].]]
Il melba occupa un areale piuttosto ampio, che abbraccia gran parte dell'[[Africa subsahariana]], andando dal [[Senegal]] al [[Corno d'Africa]] e a sud fino al [[Sudafrica]]: questa specie tuttavia manca dalle aree di [[foresta pluviale]] dell'[[Africa centrale]], oltre ad essere assente dall'[[acrocoro etiopico]].
 
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* ''Pytilia melba melba'', la sottospecie nominale, diffusa nella porzione più meridionale dell'areale occupato dalla specie, dall'[[Angola]] alla [[Tanzania]] meridionale e a sud fino al [[Capo di Buona Speranza]];
* ''Pytilia melba belli'' <span style="font-variant: small-caps">{{zoo|[[William Robert Ogilvie-Grant|Ogilvie Grant]], [[|1907]]</span>}}, diffusa nella regione dei [[Grandi Laghi (Africa)|Grandi Laghi]];
* ''Pytilia melba citerior'' <span style="font-variant: small-caps">{{zoo|[[Hugh Edwin Strickland|Strickland]], [[|1853]]</span>}}, diffusa nel [[Sahel]] dal [[Senegal]] al [[Sudan]];
* ''Pytilia melba grotei'' <span style="font-variant: small-caps">{{zoo|[[Anton Reichenow|Reichenow]], [[|1919]]</span>}}, diffusa in [[Tanzania]] centro-occidentale, [[Mozambico]] settentrionale e [[Malawi]];
* ''Pytilia melba hygrophila'' <span style="font-variant: small-caps">{{zoo|[[Michael Irwin|Irwin]] & [[Constantine Walter Benson|Benson]], [[|1967]]</span>}}, diffusa in [[Zambia]] nord-orientale e [[Malawi]] settentrionale;
* ''Pytilia melba jessei'' <span style="font-variant: small-caps">{{zoo|[[George Ernest Shelley|Shelley]], [[|1903]]</span>}}, diffusa dal [[Sudan]] nord-orientale alla [[Somalia]] occidentale;
* ''Pytilia melba percivali'' <span style="font-variant: small-caps">{{zoo|[[Victor Gurney Logan Van Someren|van Someren]], [[|1919]]</span>}}, diffusa in [[Kenya]] e [[Tanzania]];
* ''Pytilia melba soudanensis'' <span style="font-variant: small-caps">({{zoo|[[Richard Bowdler Sharpe|Sharpe]], [[|1890]]}})</span>, diffusa in [[Sudan]] sud-orientale, nel [[Corno d'Africa]], in [[Kenya]] settentrionale ed in [[Uganda]];
 
Le varie sottospecie differiscono fra loro per la colorazione (ad esempio l'estensione della mascherina facciale o le zebrature ventrali), le dimensioni, le vocalizzazioni ed alcuni altri comportamenti, al punto che in alcune zone dove gli areali di più sottospecie si sovrappongono, esse difficilmente si incrociano fra loro<ref name=Nicolai/>.
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==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro | autore = Clement, P.; Harris, A.; Davis, J. | anno = 1999 | titolo = Finches and sparrows | editore = Christopher Helm | città = London}}
 
==Altri progetti==
{{ip|commonsinterprogetto|wikispecies}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Avibase}}
 
{{portale|africa|animali|biologia|uccelli}}
 
[[Categoria:Estrildidae]]
[[Categoria:Taxa classificati da Linneo]]
[[Categoria:Fauna africana]]