Il diritto dei popoli: differenze tra le versioni

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== La categorizzazione dei popoli ==
Rawls preferisce il termine “popoli” al termine “stati” per porre l’accento sulle caratteristiche peculiari delle popolazioni stesse, come il carattere morale e la natura giusta o decente dei loro regimi: lo stato è strumento o istituzione, ma il senso di giustizia, l’elemento collettivo risiede nei popoli. I popoli che compongono l’universo delle relazioni internazionali sono diversi tra loro: Rawls ne individua cinque tipologie<ref>{{Cita principalilibro|cognome=Sabattini, Gianfranco, 1935-|titolo=Globalizzazione e governo delle relazioni tra i popoli|url=http://worldcat.org/oclc/55097127|accesso=2020-04-09|data=2003|editore=FrancoAngeli|p=207|OCLC=55097127|ISBN=88-464-4433-7}}</ref>, in posizione decrescente rispetto alla possibilità di immaginarli come partner in una [[Una teoria della giustizia#La posizione originaria|posizione originaria]].
 
* Popoli liberali: sono strutturati secondo le istanze liberal-democratiche e sono in grado di offrire equi termini di collaborazione ad altri popoli.
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L’idea che popoli così diversi possano partecipare allo stesso [[Contrattualismo|contratto]] è vana: non avrebbero nessuna intenzione di cooperare. La premessa per accedere alla posizione originaria è che le persone desiderino avere dei principi di giustizia per regolare in maniera equa oneri e benefici della cooperazione sociale: se i popoli non avessero un senso di giustizia e non ritenessero l’equità dei termini rilevante, non entrerebbero in posizione originaria, e quindi questa finzione del contratto non avrebbe alcuna rilevanza.
 
La teoria ideale relativamente al diritto dei popoli è una teoria che Rawls inizialmente limita ai popoli liberal-democratici (secondo stadio) e che solo in seguito estende ai popoli decenti (terzo stadio)<ref>{{Cita libro|cognome=Casadei, Thomas.|titolo=Diritti umani e soggetti vulnerabili : violazioni, trasformazioni, aporie|url=http://worldcat.org/oclc/849079540|accesso=2020-04-09|data=2012|editore=Giappichelli|p=36|OCLC=849079540|ISBN=978-88-348-2757-4}}</ref>, in quanto queste popolazioni prevedono una qualche possibilità di consultazione, quindi si può immaginare che i cittadini non siano completamente alla mercé dei loro governanti ma abbiano qualche possibilità di esprimere il loro punto di vista. Considerando anche questi “popoli accettabilmente gerarchici” l’esito della scelta collettiva sarà meno ambizioso, tuttavia così facendo è possibile ampliare il raggio entro cui valgono i principi di giustizia internazionale.
 
== Note ==
<references/>
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Portale|filosofia|letteratura}}
 
[[Categoria:SaggiOpere filosofiche di filosofiaautori statunitensi]]