Filippo Liardo: differenze tra le versioni

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|Cognome = Liardo
|Sesso = M
|LuogoNascita = Leonforte
|GiornoMeseNascita = 1º maggio
|AnnoNascita = 18401834
|LuogoMorte = Asinères,ParisAsnières
|LuogoMorteLink = Parigi
|GiornoMeseMorte = 19 Febbraio febbraio
|AnnoMorte = 1917
|Attività = pittore
|Epoca = 1800
|Attività = pittore
|Attività2 = patriota
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Filippo Liardo 2.jpg
|Didascalia = ''Autoritratto''
|DimImmagine = 200
}}
[[Immagine: FilippoL.jpg |thumb|right|180px| Disegno di F. Liardo - Collezione [[Francesco Paolo Frontini]]<small/>]]
Figlio di Salvatore e Rosalia Pappalardo, catanese.
 
== Biografia ==
A venti anni è a Palermo, e viene avviato alla pittura da [[Salvatore Lo Forte]]. Nel [[1860]] indossa la camicia rossa e partecipa alla conquista di [[Palermo]]. Promosso ufficiale sul [[Volturno]] e sciolto l'esercito [[garibaldino]], ''Liardo'' rimase a Napoli a studiare, iscritto all'Accademia.
[[ImmagineFile: FilippoL.jpg |thumb|rightupright=0.8|180px| Disegno di F. Liardo - Collezione [[Francesco Paolo Frontini]]<small/>]]
Figlio di Salvatore e Rosalia Pappalardo, catanese.
 
A venti anni è a Palermo, e viene avviato alla pittura da [[Salvatore Lo Forte]]. Nel [[1860]] indossa la [[Camicie rosse|camicia rossa]], come altri artisti siciliani ( [[Francesco Lojacono]], [[Vincenzo Ragusa]] ed [[Antonio Ximenes]]) e partecipa alla conquista di [[Palermo]]. Promosso ufficiale sul [[Volturno]] e sciolto l'esercito [[Esercito meridionale|esercito garibaldino]], ''Liardo'' rimase a Napoli a studiare, iscritto all'[[Accademia di belle arti di Napoli|Accademia]].
Nel [[1864]] presentò all’Esposizione Nazionale di Firenze un Ritratto e uno Studio del [[Mugnone]].
 
Nel [[1864]] presentò all’Esposizioneall'Esposizione Nazionale di Firenze un Ritratto e uno Studio del [[Mugnone]].
Nel [[1866]] eccolo in Italia, dove segue le sorti garibaldine nel [[Trentino]] (un ''ritratto ad olio del Generale'' ed una mirabile raccolta di disegni di guerra furono il frutto di quella sfortunata campagna).
 
Nel [[18671865]] si presentò a [[Parigi]] colespose ''"Ila bombardamentoParigi diil Palermo"''suo dipinto più noto [[Sepoltura garibaldina]] e con un gran numero di disegni colti dal vero durante le campagne militari. Il successo gli arrise e i maggiori giornali illustrati del tempo: ''L'illustrazione di Londra'' e ''Le monde illustré'' ai quali si aggiunse poi ''La vie elegante'', lo presero come disegnatore-reporter, a fianco dello spagnolo [[Daniel Urrabieta y Vierge]], il famoso illustratore del ''[[Pablo di Segovia]]''<ref>[https://francescopaolofrontini.blogspot.co.uk/2014/11/filippo-liardo-leonforte-1-maggio-1834.html ''Filippo Liardo (Leonforte, 1 maggio 1834 – Asnières, 19 febbraio 1917) è stato un pittore italiano''</ref>.
 
Nel [[1866]] eccoloritorna in Italia, doveper segueseguire le sorti [[garibaldino|garibaldine]] nel [[Trentino]] (un ''ritratto ad olio del Generale'' ed una mirabile raccolta di disegni di guerra furono il frutto di quella sfortunata campagna).
Nel [[1870]] è a Roma, dove dipinse tre ritratti di principesse di ''Casa Borghese'', dopo, si stabilì definitivamente a Parigi e vi morì settantenne; pare in miseria. Egli tracciò un vivacissimo ritratto di se stesso,in un volume uscito in Francia, ''Nos peintres, dessinés par eux memes'', ma poco conosciamo del periodo che va dai primi tentativi palermitani al viaggio a Parigi.
 
[[File:Filippo Liardo (ritratto di Antonino Gandolfo).jpg|thumb|left|Ritratto del fratello Rosario Liardo eseguito da [[Antonino Gandolfo]]]]
Nel [[1870]] è a Roma, dove dipinse tre ritratti di principesse di ''Casa Borghese'', dopo, si stabilì definitivamente a Parigi e vi morì settantenne; pare in miseria. Egli tracciò un vivacissimo ritratto di se stesso, in un volume uscito in Francia, ''Nos peintres, dessinés par eux memes-mêmes''<ref>[https://archive.org/details/nospeintresdess00beligoog/page/366/mode/2up voce Filippo Liardo,pp. 366-369]</ref>, ma poco conosciamo del periodo che va dai primi tentativi palermitani al viaggio a Parigi.
 
Come disegnatore di riviste e di giornali illustrati Filippo Liardo fu un osservatore della realtà brioso, come pittore, ligio all'insegnamento del primo [[Domenico Morelli (pittore)|Domenico Morelli]], ne seguì le orme e si accostò ai maggiori esponenti del periodo aureo della pittura francese. Dei quadri non dispersi nel periodo della Comune, il migliore di quelli conservati in Italia è ''La sepoltura garibaldina'', e il ''Ritratto del padre'' incisivo e ben costruito, oggi esposti nella [[Galleria d'arte moderna Sant'Anna|Galleria d'Arte moderna di Palermo]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* ''Mostra retrospettiva della pittura catanese organizzata da «Il Popolo di Sicilia»'', Castello Ursino 1-31 ottobre XVII-XVIII, Catania, Off. Tipogr. «La Stampa», 1939.
* {{DBI
|nome = LIARDO, Filippo
|nomeurl = filippo-liardo
|autore = Maria Viveros
|anno = 2005
|pagine =
|volume =
|accesso = 3 ottobre 2015
|citazione =
|cid =
}}
* Luisa Paladino (a cura di), ''Filippo Liardo (Leonforte 1834 - Asnières 1917), un pittore tra verità di storia e "verità di natura"'', Edizione Regione Siciliana, Assessorato dei beni culturali e dell'identità siciliana, Dipartimento dei beni culturali e dell'identità siciliana, 2015
 
== Altri progetti ==
Come disegnatore di riviste e di giornali illustrati Filippo Liardo fu un osservatore della realtà brioso, come pittore, ligio all'insegnamento del primo [[Domenico Morelli]], ne seguì le orme e si accostò ai maggiori esponenti del periodo aureo della pittura francese. Dei quadri non dispersi nel periodo della Comune, il migliore di quelli conservati in Italia è ''La sepoltura garibaldina'', e il ''Ritratto del padre'' incisivo e ben costruito, oggi esposti nella Galleria d'Arte moderna di Palermo.
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{pittura}}
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Pittori italiani del XIX secolo|Reina, Calcedonio]]
{{Portale|biografie|pittura|Risorgimento}}