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== Storia ==
Il borgo di Busatica nel suo aspetto odierno sorse già nel [[Medioevo]], quando faceva parte del feudo di [[Castevoli]].<ref name=repetti>[[Emanuele Repetti]], «[http://stats-1.archeogr.unisi.it/repetti/includes/pdf/main.php?id=681 Busatica]» in ''[[Dizionario geografico fisico storico della Toscana]]'', vol.&nbsp;1, pp.&nbsp;375–376.</ref> Quando, nel 1757, il ramo dello [[Malaspina#Linea dello Spino Secco|Spino Secco]] dei marchesi [[Malaspina]] di Castevoli si estinse, tutto il [[feudo]], Busatica compresa, passò nelle mani del ramo di Mulazzo, anch'esso appartenente allo Spino Secco, fino alla fine del [[feudalesimo]] nel 1797, imposta con la forza dall'[[esercito napoleonico]].<ref name=terre/><ref name=repetti/> Nel 1814 Busatica passò sotto il [[Ducato di Modena]] e vi restò fino alla formazione del [[Regno d'Italia]] nel 1861.<ref name=terre/><ref name=repetti/>
 
==Monumenti e luoghi d'interesse==
=== Chiesa di San Biagio ===
La chiesa di San Biagio è la chiesa parrocchiale della frazione di Busatica.<ref>{{cita web|url=http://massacarrara.chiesacattolica.it/wd-annuario-enti/vicariato-di-villafranca-585/busatica-s-biagio-403/|titolo=Busatica S. Biagio|accesso=11 giugno 2019}}</ref> Le prime notizie di questo edificio risalgono ad una [[visita pastorale]] effettuata il 19 maggio 1568 da Giovanni Antonio Griffi, canonico di [[Sarzana]] e commissario del cardinale [[Benedetto Lomellini]]; la chiesa risulta già sede di una parrocchia autonoma.<ref name=chiesebiagio>{{CitaChiese webitaliane|url=http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/AccessoEsterno.do?mode=guest&type=auto&code=23534|titolo=Chiesa di San Biagio <Busatica, Mulazzo>|stampa=sì}}</ref> Nel [[XVII secolo]] fu declassata ad [[oratorio (architettura)|oratorio]] dedicato a [[san Rocco]], e dipendente dalla parrocchia di [[Castagnetoli]]. Fu eretta nuovamente in parrocchia in un periodo compreso tra la fine del XVII e l'inizio del [[XVIII secolo]]: l'[[archivio parrocchiale]] inizia nel 1603. Il 18 febbraio 1822 la parrocchia di Busatica venne prima annessa alla nuova [[diocesi di Massa Carrara-Pontremoli|diocesi di Massa]], poi trasferita sotto la [[diocesi di Pontremoli]] il 1º maggio 1854.
 
La chiesa di Busatica si trova al centro del paese. La facciata è di colore rosaceo, a differenza delle altre pareti esterne, semplicemente [[intonaco|intonacate]] di colore beige; è decorata con cornicioni più scuri. L'interno è decorato con stucchi e affreschi in [[stile barocco]]. Ha scavate ai lati due [[nicchie]] poco profonde che ospitano due altari. L'interno è [[volta a botte|voltato a botte]], ad aula unica che si restringe, curvando, per andare a formare l'area che ospita il presbiterio, l'altare principale ed il [[coro (architettura)|coro]].<ref name=chiesebiagio/> Possiede un campanile, incassato sul retro della chiesa, con la sommità piatta composta da quattro piccole [[guglie]] ai vertici.<ref name=chiesebiagio/>
 
=== Convento e oratorio di Santa Lucia a Cassana ===
In località Cassana, poco distante da Busatica, si trova un [[convento]] con annesso oratorio dedicato a [[santa Lucia]]. Il convento, per metà adibito ad abitazione privata e per metà disabitato ed in disuso, forma un complesso con cortile centrale sopraelevato dal resto del paese, dove si trova l'oratorio. Le prime notizie storiche che abbiamo sono del 1584, quando il vescovo [[Angelo Peruzzi (vescovo)|Angelo Peruzzi]], visitatore apostolico nella [[diocesi di Luni-Sarzana]], sotto la pressante richiesta della popolazione annesse l'oratorio di Cassana, allora dedicato a [[Santa Maria della Neve]], alla parrocchia di Busatica; fino a quel momento era stato dipendente dalla parrocchia di [[Pozzo (Mulazzo)|Pozzo]], anche se amministrativamente era sotto il marchesato di Castagnetoli.<ref name=chieselucia>{{CitaChiese webitaliane|url=http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/AccessoEsterno.do?mode=guest&type=auto&code=23413|titolo=Oratorio di Santa Lucia <Busatica, Mulazzo>|stampa=sì}}</ref>
 
La facciata è rivestita da intonaco, vi si apre il portone centrale, in mezzo a due [[pilastri]], sporgenti per metà del loro volume dalla muratura, con due [[capitelli dorici]] che sorreggono un arco a due centri più basso. La copertura è [[copertura a capanna|a capanna]], che individua un [[timpano (architettura)|timpano]] a [[modanatura]] semplice; ai lati del portone ci sono due piccole finestre con inferiateinferriate in ferro, incorniciate da sottili strisce in pietra. L'interno è ad aula unica, totalmente intonacato che restringe verso il presbiterio, ma senza decorazioni, che si presentano solamente nel soffitto voltato e nella volta sopra l'altare del presbiterio. Dietro all'altare si trova una [[nicchia]], che ospita una statua della ''Madonna col Bambino''.
 
== Note ==