Arco dei Peruzzi: differenze tra le versioni

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{{Edificio civile
{{Coord|43|46|6.60|N|11|15|36.33|E|display=title|type:landmark_region:IT}}
|nome edificio = Arco dei Peruzzi
{{via de' Benci}}
|immagine = Arco dei Peruzzi 03.JPG
{|align=right
|[[Immagine:Arcodidascalia dei Peruzzi= 03.JPG|thumb|250px|Arco dei Peruzzi, lato piazza Peruzzi]]
|paese = ITA
|-
|divamm1 = [[Toscana]]
|[[File:Arco dei Peruzzi 01.JPG|thumb|250px|Lato via de' Benci]]
|città = Firenze
|}
|cittàlink = <!-- valorizzare tale campo se la città è ambigua -->
L''''Arco dei Peruzzi''' si trova a [[Firenze]], tra [[via de' Benci]] e piazza Peruzzi.
|indirizzo = Piazza de' Peruzzi
|latitudine = 43.7685
|longitudine = 11.260092
|coord titolo =
|stato = <!-- di default è "in uso" -->
|periodo costruzione =
|inaugurazione =
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|uso = civile
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|appaltatore =
|costruttore =
|proprietario =
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|}}
 
|[[File:Arco dei Peruzziperuzzi, 0100.JPG|thumb|250px|Lato via de' Benci]]
==Storia e descrizione==
La piazza era anticamente detta "corte dei Peruzzi", perché tutti gli edifici che vi si affacciavano appartenevano alla ricca famiglia di banchieri (la [[torre dei Peruzzi]], il [[palazzo Peruzzi (via de' Rustici)|palazzo]] e un loggia distrutta nel [[1772]]). Per quanto concerne la volta ne è ricordata la costruzione in un lodo del [[1414]] che coinvolge più membri di varie linee del casato.
 
L''''Arcoarco dei Peruzzi''' si trova a [[Firenze]], tra [[via de' Benci]] e piazza Peruzzi.
L'arco era sia una sorta di accesso monumentale, che un ponte aereo che collegava due palazzi. Secondo [[Giorgio Vasari]], [[Paolo Uccello]] aveva affrescato il lato interno di questo arco con triangoli posti in prospettiva e quattro animali agli angoli, ciascuno simboleggiante un elemento naturale: una [[talpa]] per la terra, un [[pesce]] per l'acqua, una [[salamandra (mitologia)|salamandra]] per il fuoco e un [[camaleonte]] per l'aria, data la su capacità di assumere qualsiasi colore. Però Paolo Uccello non aveva mai visto tale animale e nel dipingerlo si risolse a fare un [[cammello]] a bocca aperta che si riempie i polmoni d'"aria". Resti erano visibili ancora all'epoca di [[Filippo Baldinucci]]. Attualmente sull'arco della volta, dal lato dell'edificio in questione, esiste un tassello risparmiato dalla tinteggiatura con la scritta "M. B.oni 1857".
 
==Storia e descrizione==
Delle pitture oggi non esiste più traccia. L'arco è leggermente ribassato, con blocchi in soldio bugnato rustico, con uno stemma sulla [[chiave di volta]]. I [[piedritti]] sono assorbiti nella muratura dei due palazzi ai lati.
La piazza era anticamente detta "corte dei Peruzzi", perché tutti gli edifici che vi si affacciavano appartenevano alla ricca famiglia di banchieri (la [[torre dei Peruzzi]], il [[palazzo Peruzzi (via de' Rustici)|palazzo]] e ununa loggia distrutta nel [[1772]]). Per quanto concerne la volta ne è ricordata la costruzione in un lodo del [[1414]] che coinvolge più membri di varie linee del casato.
 
L'arco era sia una sorta di accesso monumentale, che un ponte aereo che collegava due palazzi. Secondo [[Giorgio Vasari]], [[Paolo Uccello]] aveva affrescato il lato interno di questo arco con triangoli posti in prospettiva e quattro animali agli angoli, ciascuno simboleggiante un elemento naturale: una [[talpa]] per la terra, un [[pesce]] per l'acqua, una [[salamandra (mitologia)|salamandra]] per il fuoco e un [[camaleonte]] per l'aria, data la susua capacità di assumere qualsiasi colore. Però Paolo Uccello non aveva mai visto tale animale e nel dipingerlo si risolse a fare un [[cammello]] a bocca aperta che si riempie i polmoni d'"aria". Resti erano visibili ancora all'epoca di [[Filippo Baldinucci]]. Attualmente sull'arco della volta, dal lato dell'edificio in questione, esiste un tassello risparmiato dalla tinteggiatura con la scritta "M. B.oni 1857".
Quello su via de' Benci 17, in particolare, con affaccio anche sulla piazza e su via delle Brache 6, è legato alla volta dei Peruzzi. Mostra quattro piani per cinque assi, ed è stato radicalmente ridisegnato sul fronte nella prima metà dell'Ottocento e soprelevato di due piani (1832-1849) ma, al terreno, mostra ampie tracce del paramento in pietra forte rustica tre quattrocentesco, sul quale, in corrispondenza del canto con la volta de' Peruzzi, è un grande scudo con l'arme di questa famiglia (d'azzurro, a sei pere d'oro, picciolate e fogliate di due pezzi di verde), con sotto un ferro da cavallo a "M". Un altro scudo in tutto simile e altri ferri da cavallo sono sotto la volta e verso la piazza interna.
 
Delle pitture oggi non esiste più traccia. L'arco è leggermente ribassato, con blocchi in soldiosolido bugnato rustico, con uno stemma sulla [[chiave di volta]]. I [[piedritti]] sono assorbiti nella muratura dei due palazzi ai lati.
Attorno al 1930 l'intera proprietà passò alla famiglia Lotti. Certo è che le origini della grande fabbrica sono da far risalire al tardo Duecento: è infatti del 1286 la notizia che informa di come Pacino d'Arnolfo Peruzzi e i suoi fratelli avessero acquistato per sé e per lo zio Filippo un tratto delle mura vecchie (1172-1175) che dalla [[chiesa di San Jacopo tra i Fossi]] andavano verso [[piazza Santa Croce]], e sulle quali negli anni successivi avevano eretto il grande edificio. Il fronte su via de Benci si alzava a livello dell'arco adiacente: lo stato attorno alla fine del Settecento, precedente alla soprelevazione ottocentesca, è in parte documentato dall'incisione di [[Antonio Terreni]] con la ''Veduta dell'Arco de' Peruzzi'' (si veda Francesco Fontani, ''Viaggio pittorico della Toscana'', Firenze, Giuseppe Tofani, vol. I, 1801, p. 77).
 
L'arco è collegato a sud con [[palazzo Peruzzi-Lotti]] e a nord col cosiddetto [[palazzo Caccia Peruzzi]].
Le facciate sono state restaurate nel [[1995]]-[[1996]]. Nel Decreto Ministeriale che ha confermato l'edificio (già sottoposto a vincolo dal [[1933]]) come di "interesse particolarmente importante", si precisa che "nell'interno sono conservati ambienti originali, alcuni con soffitti in legno, altri con dipinti del XIX secolo".
 
==Bibliografia==
[[File:Arco dei peruzzi, stemma peruzzi 01.JPG|thumb|Setmma Peruzzi nel sott'arco]]
* {{bps|Baldinucci-Ranalli 1845-1847}}, I, 1845, pp. 450-451&nbsp;450–451;
{{bps|Burci 1875}}, p. 108;
* {{bps|BarfucciBurci 19581875}}, p. 132&nbsp;108;
* {{bps|SchedaturaBarfucci 19891958}}, p. 149, n. 68&nbsp;132;
* {{bps|Schedatura 1989}}, p.&nbsp;149, n. 68;
*Francesca Carrara, ''Palazzo Peruzzi. Note storiche sulla sede della Camera del Lavoro (secoli II-XIX)'', Firenze, Tipografia Giuntina, 1995.
* {{bps|Paolini 2008}}, p. &nbsp;69, n. 78;
* {{bps|Paolini (Benci) 2008}}, pp. 62-64&nbsp;62–64, n. 12;
* {{bps|Paolini 2009}}, pp. 89-90&nbsp;89–90, n. 92.
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{ip|commons=Category:Arco dei Peruzzi}}
 
==Collegamenti esterni==
*Claudio Paolini&#44;, [http://www.palazzospinelli.org/architetture/risultati-via.asp?denominazione=peruzzi&ubicazione=benci+17&button=&proprieta=&architetti_ingegneri=&pittori_scultori=&uomini_illustri=&note_storiche= scheda nel Repertorio delle architetture civili di Firenze di Palazzo Spinelli] (testi concessi in [[GFDL]]).
 
 
{{via de' Benci}}
{{portale|Firenze}}
 
[[Categoria:Archi di Firenze|Peruzzi]]
[[Categoria:Peruzzi]]