Autonomic computing: differenze tra le versioni

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L''''Autonomic Computing''' è un'iniziativa aventoavente lo scopo di fornire ai [[computer]] gli strumenti necessari per auto-gestirsi senza l'intervento umano.

Avviata dall'[[IBM]] nel [[2001]]<ref>[httphttps://www-03.ibm.com/autonomic/pdfs/AC%20Blueprint%20White%20Paper%20V7.pdf An architectural blueprint for autonomic computing.]</ref>, è stata ripresa da tante altre aziende, tra le quali HP<ref>[ftp://ftp.hp.com/%2F/pub/services/aes/info/ae_whitepaper_4AA00760enw.pdf Adaptive Enterprise: Business and IT synchronized to capitalize on change]</ref> e Microsoft<ref>[httphttps://news.microsoft.com/2005/10/10/microsoft-announces-comprehensive-virtualization-strategy-to-enable-self-managing-dynamic-systems/ Microsoft Announces Comprehensive Virtualization Strategy to Enable Self-Managing Dynamic Systems]</ref>. L'iniziativa ha coinvolto anche il mondo accademico, con l'istituzione della International Conference on Cloud and Autonomic Computing<ref>[http://www.autonomic-conference.org/ The International Conference on Cloud and Autonomic Computing]</ref>.
L'iniziativa ha coinvolto anche il mondo accademico, con l'istituzione della International Conference on Cloud and Autonomic Computing<ref>[http://www.autonomic-conference.org/ The International Conference on Cloud and Autonomic Computing]</ref>
 
Il progetto è ispirato al [[sistema nervoso autonomo]], ovvero quell'insieme di cellule e fibre che innervano gli organi interni e le ghiandole, controllando le funzioni che generalmente sono al di fuori del controllo volontario.
 
== Sistemi autonomi ==
 
In un sistema auto-amministrato, l'operatore umano ha una nuova regola: egli non deve controllare il sistema direttamente. Invece, egli definisce politiche generali a regole date in input al processo di auto-gestione. Per questo processo, IBM ha definito le seguenti quattro aree funzionali.
 
* '''Auto-configurazione''': nel caso in cui l'ambiente dovesse subire dei cambiamenti, la configurazione dei componenti verrebbe adeguata, seguendo le linee di condotta indicate dal professionista umano. Tali modifiche potrebbero includere il dispiegamento di nuove componenti, la rimozione di componenti precedentemente dispiegati o modifiche dratichedrastiche alla configurazione corrente;
* '''Auto-guarigione''': le componenti dovrebbero essere in grado di rilevare dei malfunzionamenti del sistema ed intraprendere delle azioni correttive. Tali azioni possono includere la modifica dello stato corrente di un componente o di altri componenti;
* '''Auto-ottimizzazione''': monitoraggio e controllo automatico delle risorse per assicurare un funzionamento ottimale e rispettoso dei requisiti definiti. Tra le azioni che possono essere intraprese c'è la riallocazione delle risorse per fare fronte a cambiamenti del carico sul sistema, oppure assicurarsi che determinate transazioni vengano considerate prioritarie rispetto a tutte le altre;
* '''Auto-protezione''': identificazione e protezione da attacchi arbitrari.
 
L'IBM definisce 5 livelli di evoluzione, in modo da raggiungere il fine ultimo dell'autonomic computing progressivamente. :
 
* '''Livello Base''', è il punto di partenza degli odierni sistemi di calcolo, in cui i componenti del sistema sono gestiti manualmente e singolarmente.
* '''Livello Gestito''', in cui sono introdotti dei sistemi centralizzati di raccolta delle informazioni.
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== Collegamenti esterni ==
* {{en}}cita [httpweb|1=https://www.research.ibm.com/autonomic/ |2=Sito ufficiale]|lingua=en|urlmorto=sì|accesso=29 aprile 2019|dataarchivio=16 dicembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121216065752/http://www.research.ibm.com/autonomic/}}
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