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Il contingente era composto da circa 8.500 effettivi, tra personale militare e di polizia, provenienti da: [[Algeria]], [[Argentina]], [[Benin]], [[Brasile]], [[Burkina Faso]], [[Camerun]], [[Canada]], [[Ciad]], [[Cile]], [[Cina]], [[Colombia]], [[Croazia]], [[Repubblica Dominicana]],
[[Ecuador]], [[Egitto]], [[El Salvador]], [[Filippine]], [[Francia]], [[Giordania]], [[Grenada]], [[Guatemala]], [[Guinea]], [[Italia]], [[Marocco]], [[Madagascar]], [[Mali]], [[Mauritius]], [[Messico]], [[Nepal]], [[Niger]], [[Nigeria]], [[Oman]], [[Pakistan]], [[Paraguay]], [[Perù]], [[Romania]], [[Ruanda]], [[Russia]], [[Senegal]], [[Sierra Leone]], [[Spagna]], [[Sri Lanka]], [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], [[Togo]], [[Turchia]], [[Uruguay]], e [[Yemen]].
 
Il quartier generale della missione era situato nella capitale [[Port-au-Prince]] mentre il contingente militare è stato guidato dal [[generale]] brasiliano Carlos Alberto dos Santos Cruz.
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La missione è costata 489 milioni di [[Dollaro|dollari]]; durante la missione 96 peacekeepers hanno perso la vita, tra i quali il precedente comandante della missione, il brasiliano Urano Teixeira da Matta Bacellar.}}
== Le denunce di stupri e sfruttamento della prostituzione minorile ==
 
Secondo lo studio condotto dalla Sabine Lee, professoressa di storia moderna dell'università di Birmingham, e Susan Bartels, della Queens University in Ontario, pubblicato sulla rivista accademica ''Conversation'', i militari impiegati nella missione si sarebbero resi responsabili nei confronti della popolazione civile di stupri e sfruttamento della prostituzione minorile, in cambio di pasti o piccoli pagamenti, che avrebbero portato alla nascita di centinaia di bambini, abbandonati alla miseria con le ragazze madri.<ref name=":1">{{Cita web|url=http://theconversation.com/they-put-a-few-coins-in-your-hands-to-drop-a-baby-in-you-265-stories-of-haitian-children-abandoned-by-un-fathers-114854|titolo='They put a few coins in your hands to drop a baby in you' – 265 stories of Haitian children abandoned by UN fathers|autore=Sabine Lee, Susan Bartels|sito=The Conversation|lingua=en|accesso=2019-12-21}}</ref><ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2019/12/19/haiti-centinaia-di-bimbi-nati-da-abusi-dei-caschi-blu_cc5d84bb-4976-4bd4-b83b-17f93365ac16.html|titolo=Haiti, centinaia di bimbi nati da abusi dei caschi blu - Mondo|sito=Agenzia ANSA|data=2019-12-19|lingua=it|accesso=2019-12-21}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.vanityfair.it/news/diritti/2019/12/20/haiti-caschi-blu-accusa-centinaia-bambini-nati-abusi-missione-pace-minustah|titolo=Caschi blu ad Haiti, l'accusa: «Troppi bambini nati da abusi su ragazzine»|sito=VanityFair.it|data=2019-12-20|lingua=it|accesso=2019-12-21}}</ref>
 
Lo studio è frutto di numerose interviste realizzate nel 2017 dopo la fine della missione ed ha coinvolto oltre 2500 haitiani, che hanno raccontato i metodi coercitivi utilizzati dai militari per ottenere i rapporti sessuali, adescando anche adolescenti.<ref name=":0" /><ref name=":1" />
 
== Note ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{interprogetto|commons=Category:United Nations Stabilization Mission in Haiti (MINUSTAH)}}
 
== Collegamenti esterni ==
 
*{{collegamenti esterni}}
*{{cita web|http://www.un.org/Depts/dpko/missions/minustah/|Pagina dedicata alla Missione|lingua=en}}
*{{cita web|1=https://secure2.pbase.com/perrona/haiti_photo_haiti|2=Foto Minustah i Haiti|lingua=en|urlmorto=sì|accesso=2 maggio 2019|dataarchivio=4 dicembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201204144305/https://secure2.pbase.com/perrona/haiti_photo_haiti}}
 
{{Missioni e operazioni di peacekeeping ONU}}