Girolamo Mainardi: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Girolamo
|Cognome = Mainardi
|Sesso = M
|LuogoNascita = Urbino
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1679 circa
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 16 luglio
|AnnoMorte = 1763
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|Attività2 = tipografo
|Attività3 = impresario teatrale
|AttivitàAltre = e [[stampatore d'arte]]
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , attivo
}}
== Biografia ==
Girolamo Mainardi discendeva una famiglia originaria di [[Bertinoro]] legata alla famiglia [[Albani (famiglia romana)|Albani]], la principale famiglia aristocratica di Urbino<ref name = Franchi>{{Cita|S.Franchi, Dizionario Biografico degli Italiani, 2006}}.</ref>. La sua fortuna, come [[stampatore]] ufficiale nello [[Stato della Chiesa]], è legata per l'appunto all'elezione del suo concittadino [[papa Clemente XI|card. Albani]] a [[papa]] col nome di Clemente XI (23 novembre [[1700]]). Pochi giorni dopo, Girolamo Mainardi e il suo socio Diego Duranti divennero titolari della Stamperia camerale di Urbino<ref>{{Cita|L.Moranti, 1967}}.</ref>.
Nel [[1701]] il Mainardi lasciò Urbino per [[Roma]]. Lavorò dapprima nella Stamperia camerale, appaltata ai fratelli Conti, fino al 1719. Aprì in quell'anno una tipografia propria in [[Piazza di Monte Citorio]] e stampò opere dapprima in società con Filippo Tinassi<ref>Per esempio, ''Rime in onore del glorioso s. Ranieri pisano etc.'', in Roma 1723, per Filippo Tinassi & Girolamo Mainardi ([https://books.google.it/books?id=PHhCJy8H0r8C&pg=PA1&lpg=PA1 Google libri])</ref> e, a partire dal [[1723]], solo
Nel 1728 Girolamo Mainardi, che amava il teatro e calcava le scene come attore dilettante, divenne anche [[impresario teatrale]]: prese in affitto il [[Teatro Capranica]] e organizzò la messa in scena di [[Opera buffa|opere buffe]] di [[scuola musicale napoletana]]: scritturò il compositore napoletano Giovanni Fischietti, padre del più noto [[Domenico Fischietti]], ma fece rappresentare opere in lingua italiana anziché in dialetto napoletano. L'anno successivo Girolamo Mainardi passò la mano all'impresario napoletano Antonio Mango.<ref>{{Cita libro |titolo = Drammaturgia romana. II, 1701-1750 : annali dei testi drammatici e libretti per musica pubblicati a Roma e nel Lazio dal 1701 al 1750, con introduzione sui teatri romani nel Settecento e commento storico-critico sull'attività teatrale e musicale romana dal 1701 al 1730 |autore = Saverio Franchi |altri = ricerca storica, bibliografica e archivistica condotta in collaborazione con Orietta Sartori |editore = Edizioni di storia e letteratura |città = Roma |anno = 1997 |lingua = it |volume = II |collana = Sussidi eruditi ; 45 |ISBN = 8887114064 }}</ref>.
Dopo il [[1739]], anno in cui terminò l'appalto della Stamperia camerale romana, segnò il declino delle fortune di Girolamo Mainardi; l'anno successivo cessò l'appalto di Urbino e rimase un debito di 1500 scudi che non riuscì a onorare; nel [[1742]] perse l'appalto del San Michele e subì un procedimento giudiziario perché sospettato di smerciare libri [[Giansenismo|giansenisti]], il che forse fu anche la causa della sua libreria di Piazza Monte Citorio. Girolamo spostò la tipografia al primo piano del [[Palazzo De Torres - Lancellotti|palazzo Lancellotti a piazza Navona]] e la condusse fino al [[1752]], anno in cui la cedette al proprio figlio Giovanni (nato nel 1711); ma anche quest'ultimo morì improvvisamente nel [[1758]] e Girolamo Mainardi riprese a lavorare fino alla sua morte, avvenuta nel [[1763]]<ref name = Franchi/>.
== Opera ==
Per Saverio Franchi, «la produzione del Mainardi ha un posto di qualche importanza nel quadro dell'editoria settecentesca soprattutto per due aspetti: la qualità della veste grafica e la pubblicazione, spesso a proprie spese, di grandi opere in più volumi»<ref name = Franchi/>.
Sulle qualità estetiche, i giudizi dei contemporanei sono unanimemente positivi. Sintetizza Luigi Moranti: «La caratteristica delle edizioni è la sobria semplicità della pagina, ottenuta con una abile distribuzione delle linee; senza recar danno alla elegante impaginazione, il Mainardi usa molto la riquadratura della pagina, sia del frontespizio che del testo con abbondanti margini [...]. Egli si allontana dalla moda del tempo così ricca di fregi e decorazioni e pare che preannunci il gusto neoclassico»<ref>{{Cita|L.Moranti, 1967 | p. 83}}.</ref>. Un esempio è l'edizione delle Commedie di [[Publio Terenzio Afro|Terenzio]], testo in cornice in latino e italiano (versione a fronte di [[Niccolò Forteguerri (1674-1735)|Niccolò Forteguerri]]), vignette calcografiche, alcune sottoscritte da Giovanni Battista Sintes e da Domenico Miserotti, edizione stampata a Urbino nel 1736<ref>{{Cita|Pub. Terentii Comoediae, 1736}}.</ref><ref>{{Cita|Bayerische Staatsbibliothek}} </ref>. Molto belle anche le prime edizioni delle opere di [[Francesco de' Ficoroni]], molto lodati dal [[Leopoldo Cicognara|conte Cicognara]] soprattutto per la bellezza delle illustrazioni<ref>{{Cita libro |titolo = Catalogo ragionato dei libri d'arte e d'antichità posseduti dal conte Cicognara |autore = Leopoldo Cicognara |wkautore = Leopoldo Cicognara |editore = Niccolò Capurro |città = Pisa |anno = 1821 |lingua = it }}
</ref>. Sempre nella tipografia di Urbino Mainardi stampò alcuni spartiti musical, per esempio ''Il maestro e il discepolo'' del violinista [[Carlo Tessarini]]<ref>{{Cita libro |titolo = Il maestro e il discepolo : divertimenti da camera a due violini... Op.2 |autore = Carlo Tessarini |wkautore = Carlo Tessarini |editore = Girolamo Mainardi |città = Urbino |anno = 1734 | url = https://imslp.org/wiki/Il_maestro_e_discepolo%2C_Op.2_(Tessarini%2C_Carlo)}}
</ref> e ''Le regole e principi di canto fermo'' curate dal perugino Francesco Vitarini<ref>{{Cita libro |titolo = Regole e principi di canto fermo : raccolte da diversi autori e messe insieme dal sacerdote Francesco Vittarini, maestro pubblico di detto canto nella città di Perugia |autore = AA.VV. |curatore = Francesco Vittarini |editore = Girolamo Mainardi |città = Urbino |anno = 1736}}</ref>.
Tra le grandi edizioni in più volumi si ricordano:
* {{Cita libro |titolo = Historiarum sui temporis ab Noviomagensi pace tomus primus [-tertius] |autore = Jo. Vincentii Lucchesinii |editore = Typis, & sumptibus Hieronimi Mainardi |città = [[Roma|Romae]]| |anno = 1738 |lingua = latino |volume = 3 }}
* {{Cita libro |titolo = Istoria di tutte l'eresie : descritta da Domenico Bernino |autore = Domenico Bernini |wkautore = Domenico Bernini |altri = compendiata ed accresciuta da Giuseppe Lancisi |editore = Girolamo Mainardi |città = Roma |anno = 1726-1733 |lingua = it |volume = 4 }}
* {{Cita libro |titolo = Collectio constitutionum, chirographorum, et brevium diversorum Romanorum pontificum, pro bono regimine universitatum, ac communitatum status ecclesiastici, & pro ejusdem status felici gubernio promulgatorum ... Per materias, marginalibus annotationibus, & alphabetico ordine disposita, ac multiplici indice exornata a Petro Andrea de Vecchis Romano in Romana curia advocato |curatore = Pietro Andrea Vecchi |editore = Typographia Hieronymi Mainardi in Platea Montis Citatorii |città = [[Roma|Romae]] |anno = 1732-1743 |lingua = latino |volume = 4}}
== Note ==
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* {{Cita libro |titolo = MAINARDI, Girolamo |autore = Saverio Franchi |editore = [[Istituto dell'Enciclopedia Italiana]] |città = Roma |anno = 2006 |lingua = it |volume = 67 (Labroca-Laterza) |url = http://www.treccani.it/enciclopedia/girolamo-mainardi_%28Dizionario-Biografico%29/ |opera = [[Dizionario biografico degli italiani]] |cid = S.Franchi, Dizionario Biografico degli Italiani, 2006}}
* {{Cita libro |titolo = L'arte tipografica in Urbino (1493-1800) |autore = Luigi Moranti |altri = con appendice di documenti e annali |editore = L. S. Olschki |città = Firenze |anno = 1967 |lingua = it |collana = Biblioteca di bibliografia italiana ; 49 |cid = L. Moranti, 1967 }}
* {{Cita libro |titolo = Pub. Terentii Comoediae nunc primum Italicis versibus redditae cum personarum figuris aeri accurate incisis ex ms. codice Bibliothecae Vaticanae |autore = Publius Terentius Afer |wkautore = Publio Terenzio Afro
|traduttore = [[Niccolò Forteguerri (1674-1735)|Niccolò Forteguerri]] |illustratore = Filippo Barigioni, Giovanni Battista Sintes e Domenico Miserotti |editore = sumptibus Hieronymi Mainardi |città = Urbino |anno = 1736 |lingua = latino, italiano |cid = Pub. Terentii Comoediae, 1736 }}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url= https://bildsuche.digitale-sammlungen.de/index.html?c=viewer&bandnummer=bsb10863462&pimage=238&v=100&nav=&l=en |titolo= Terentius Afer, Publius:Pub. Terentii Comoediae | sito = Bayerische Staatsbibliothek |accesso= 31 marzo 2020 | cid = Bayerische Staatsbibliothek }}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|editoria|teatro}}
[[Categoria:Stampatori]]
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