Gia (Eneide): differenze tra le versioni

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Giovane luogotenente di Enea, nel quinto libro dell'''[[Eneide]]'' Gia comanda la ''Chimera'', la più grande delle quattro navi che partecipano alla gara indetta in [[Sicilia]] per commemorare la morte di [[Anchise]], avvenuta un anno prima.
Nella gara Gia, dopo aver tenuto a lungo la prima posizione, la perde perché il suo timoniere [[Menete]], per prudenza, si tiene troppo lontano dagli scogli. Quando [[Cloanto]] lo supera, Gia si infuria e si sfoga su [[Menete]] gettandolo in mare e costringendolo a raggiungere a nuoto la riva dove gli altri assistono alla competizione.
Alla fine, la sua nave arriva al terzo posto.
 
Nella guerra fra Troiani e Italici, Gia ha modo di distinguersi durante uno scontro tagliando la testa a [[Ufente (Eneide)|Ufente]], uno dei principali nemici, come è scritto nel dodicesimo libro del poema.
 
Gia era considerato il capostipite della [[gens Gegania]], anche se nel poema virgiliano ciò non viene espressamente detto.
 
== Omonimia ==