Paesaggio con fiume: differenze tra le versioni

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|ubicazione = [[Gabinetto dei Disegni e delle Stampe]]
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Il '''''Paesaggio con fiume''''' (''Paesaggio del [[Valdarno]]'') è un disegno (19x28,5 cm) di [[Leonardo da Vinci]], datato [[1473]] e conservato nel [[Gabinetto dei Disegni e delle Stampe]] presso la [[Galleria degli Uffizi]] a [[Firenze]], in [[Italia]]. L'opera è datata (''5 agosto 1473'') in alto a sinistra: per lungo tempo è stata ritenuta la più antica opera sicuramente datata di Leonardo, prima della scoperta - avvenuta nel [[2017]] - della piastrella raffigurante ''[[L'Arcangelo Gabriele (Leonardo da Vinci)|l'arcangelo Gabriele]]'', datata [[1471]].
 
==Storia==
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==Descrizione e stile==
La scena mostra un paesaggio, probabilmente quello di [[Montevettolini]].<ref>{{Cita TV|autore=Costantino D'Orazio|wkautore=Costantino D'Orazio|trasmissione=AR - Frammenti d'ARte
La|wktrasmissione=AR scena- mostraFrammenti und'ARte|titolo=AR. paesaggioLeonardo: fluviale,svelati probabilmentenuovi ilenigmi|canale=Rai [[Arno#IlNews24|wkcanale=Rai Valdarno InferioreNews24|Valdarno Inferiore]] da dove Leonardo era originario; [url=http://www.umbriaonrainews.it/leonardodl/rainews/media/AR-daLeonardo-vincisvelati-dipinsenuovi-laenigmi-cascata19393216-delle70ad-marmore4f04-di9688-terni/e8f30fce91f0.html|accesso=13 ancheaprile se2019|data=6 iaprile recenti studi dello storico dell'arte Luca Tomìo indicano la Cascata delle Marmore e la valle di Terni, in Umbria, come possibile scenario riprodotto nel disegno].2019|minuto=01|secondo=55}}</ref> Tra due promontori scoscesi, punteggiati da castelli e da altri segni della presenza umana, si apre la veduta di un fiume, con alberi, cespugli e in lontananza campi coltivati. Il disegno poteva essere uno schizzo preparatorio per un paesaggio in un'opera più complessa, o un esercizio del giovane artista a quel tempo allievo di [[Andrea del Verrocchio]]; è anche possibile però che fosse eseguito solo per piacere personale, stando anche alla passione di Leonardo citata dal [[Vasari]] verso "il disegnare et il fare di rilievo, come cose che gl'andavano a fantasia più d'alcun'altra"<ref>[[Giorgio Vasari]], ''[[Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori]]'', ''Vita di Lionardo da Vinci pittore e scultore fiorentino'', edizione [[giunti]]na del [[1568]].</ref>.
 
L'autografia leonardesca appare anche confermata dallo stile dell'opera, somigliante ad altri suoi paesaggi, e alla notevole capacità di rendere l'effetto del connettivo atmosferico, che lega il vicino e il lontano come se potesse circolarvi realmente "l'aria". L'artista usò un tratto leggero per evocare il vento tra gli alberi e uno più spesso per le rocce e le cadute d'acqua, mentre per il castello a strapiombo usò contorni netti<ref>Fossi, cit., pag. 288.</ref>.
 
L'opera venne probabilmente tratta dal vero e comunque contiene vari spunti reali che a Leonardo dovevano essere ben presenti per la sua infanzia trascorsa in campagna, nella casa del nonno a [[Vinci]].
L'opera venne probabilmente tratta dal vero e comunque contiene vari spunti reali che a Leonardo dovevano essere ben presenti per la sua infanzia trascorsa in campagna, nella casa del nonno a [[Vinci]]. Secondo una recente interpretazione <ref name=":0">Sgarbi, Marmore in Paesaggio Leonardo http://www.ansa.it/toscana/notizie/2016/12/12/sgarbi-marmore-in-paesaggio-leonardo_210bdfbe-d8d6-4314-9a0c-3eb271aa0f24.html</ref> il paesaggio riprodotto sarebbe quello della [[Cascata delle Marmore]]. Una presa di posizione importante, infatti, è stata quella di Francesco Scoppola, Direttore generale belle arti e paesaggio, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (Mibact), che, all'indomani della pubblicazione del primo articolo ([http://www.umbriaon.it/leonardo-da-vinci-dipinse-la-cascata-delle-marmore-di-terni/ il 25 novembre 2016, a firma di Marco Torricelli, sul quotidiano online umbriaOn]) relativo alla scoperta di Luca Tomìo, storico dell'arte al quale si deve l'interpretazione, [http://www.osservatoreromano.va/it/news/e-lumbria-non-la-toscana intervenne su L'Osservatore Romano con un articolo intitolato "È l’Umbria, non la Toscana"], di fatto confermando le tesi illustrate.
 
Contestualmente, ampia eco della scoperta di Tomìo si ebbe, tra gli altri, su Il Messaggero ([https://www.ilmessaggero.it/umbria/quel_disegno_di_leonardo_da_vinci_raffigura_papigno_e_la_cascata_l_incredibile_scoperta_di_un_studioso-2104613.html «Quel disegno di Leonardo da Vinci raffigura Papigno e la Cascata» L'incredibile scoperta di uno studioso milanese]) e La Nazione ([https://www.lanazione.it/umbria/cronaca/leonardo-disegno-marmore-1.2710721 Leonardo e il disegno misterioso: «E’ fatto in Umbria, non in Toscana»]).
 
Lo stesso Scoppola, [http://www.umbriaon.it/leonardo-francescano-scoppola-confermo/ intervistato a maggio 2017 da umbriaOn], ha ribadito: «Mi sembra inevitabile riconoscere che Leonardo da Vinci abbia visitato questi luoghi» e che «i paesaggi dell’Umbria, di Narni, di Amelia, della Cascata delle Marmore, sono paesaggi che si possono definire ‘leonardeschi’», mentre Luca Tomìo ha chiarito che «i dati oggettivi di confronto sono inoppugnabili»
 
== Il convegno 'dedicato' ==
Il 16 maggio 2018, il '[http://www.salonerestaurofirenze.com/restauro/2018/verso-lanno-di-leonardo-carte-e-terre-i-paesaggi-disegnati/ Salone dell'Arte e del Restauro']] di Firenze, ha voluto rendere omaggio alla personalità unica di Leonardo, artista, inventore e indagatore della natura – l’uomo universale per eccellenza – con un incontro pubblico tra esperti. Si è scelto di mettere a fuoco argomenti d’attualità, collegati all’inesauribile pratica leonardesca del “disegno”, inteso come progetto mentale e strumento fisico.
 
Lo storico dell'arte Luca Tomìo ha proposto, per la prima volta a Firenze, una diversa identificazione per il paesaggio raffigurato nel celeberrimo disegno. Una buona occasione per alimentare un dibattito tra visioni e interpretazioni diverse, che porterà comunque avanti la conoscenza di Leonardo da Vinci nel suo aspetto di scienziato-artista, noto agli specialisti così come al grande pubblico, e tuttavia meritevole di costanti aggiornamenti e di documentati approfondimenti.
 
==Note==
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==Bibliografia==
* Leonardo a Vinci, alle origini del genio. Catalogo della Mostra Leonardo 500 1519-2019, Giunti, Firenze 2020.
* Milena Magnano, ''Leonardo'', collana ''I Geni dell'arte'', Mondadori Arte, Milano 2007. ISBN 978-88-370-6432-7
*Gloria Fossi, ''Uffizi'', Giunti, Firenze 2004. ISBN 88-09-03675-1
*Alessandro Vezzosi, Toscana di Leonardo, Becocci, Firenze 1984.
*(a cura di) Romano Nanni, Elena Testaferrata, Vinci di Leonardo, Pacini Editore, Pisa 2004. ISBN 978-88-7781-559-0
*Carlo Pedretti, Leonardo: il disegno, Giunti Editore, Firenze 1992
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==Altri progetti==
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