Palazzo Borromeo d'Adda: differenze tra le versioni

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|didascalia = La lunga facciata su via Manzoni del palazzo
|paese = ITA
|indirizzo = [[via Manzoni]], 39 - /41<br/>[[Sestiere di Porta Nuova]]
|città = Milano
|cittàlink = <!-- valorizzare tale campo se la città è disambigua -->
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|demolito =
|distrutto =
|ricostruito = [[XIX secolo]]
|uso =
*|stile = [[Neoclassicismo a Milano|Neoclassico]]
|architetto = [[Girolamo Arganini]] (rifacimento)
|ingegnere =
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|proprietario =
}}
'''Palazzo Borromeo D'Adda''', è un [[Ville e palazzi di Milano#XVIII secolo|palazzo settecentesco]] settecentesco di [[Milano]]. Storicamente appartenuto al [[Porta Nuova (Milano)|Sestieresestiere di Porta Nuova]], si trova in ''[[via Manzoni]]'' n. 39 - /41<ref name=LN170>{{cita|Lanza|pg. 170}}.</ref>.
 
==Storia e architetturadescrizione==
[[File:20170521 Palazzo Borromeo d'Adda, cortile.jpg|thumb|left|Cortile di palazzo Borromeo D'Adda]]
Il palazzo già esistente nel [[XVIII secolo]] fu ricostruito in forme [[Neoclassicismo a Milano|neoclassiche]] a partire dal [[1820]] su commissione del marchese Febo d'Adda, noto mecenate dei tempi, il quale affidò il progetto a [[GerolamoGirolamo Arganini]]. L'architetto scelse un aspetto tardo-neoclassico per la facciata e la impostò su tre portali, di cui quello maggiore centrale è decorato da doppie colonne in stile [[Ordine jonicoionico|jonicoionico]] in [[granito]] rosa, che reggono il balcone del piano nobile<ref name=LN170/>.
 
Le venticinque finestre del piano nobile sono decorate con [[Timpano_(architettura)|timpani]] alternativamente a forma triangolare e curvilinea; il palazzo si conclude in verticale con un [[cornicione]] con mensole, sovrastato da un [[attico (architettura)|attico]] al cui centro vi è lo [[stemma]] di famiglia. L'interno del palazzo presenta due cortili, di cui uno sistemato a [[giardino]]; infine degno di nota è lo scalone monumentale scandito da [[volta a botte]] e [[lesene]] [[Ordine ionico|ioniche]] [[architrave|architravate]]<ref>{{cita|Pisaroni|pg. 48}}.</ref>.
 
Il palazzo viene accuratamente descritto nelle sue cronache da [[Stendhal]], che ne rimase affascinato ed ebbe il primo "colpo di fulmine" con l'architettura:"Entrai in una corte magnifica. Scesi da cavallo molto meravigliato e ammirando tutto. Salì per una scalinata superba [...]. Ero affascinato, era la prima volta che l'architettura mi faceva questo effetto"<ref>{{cita|Lanza|pg. 168}}.</ref>.
 
==Note==
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*{{cita libro|autore=Attilia Lanza|coautori=Marilea Somarè|titolo=Milano e i suoi palazzi: porta Vercellina, Comasina e Nuova|anno=1993|editore=Libreria Meravigli editrice|città=Vimercate|cid=Lanza}}
*{{cita libro|autore=Micaela Pisaroni|titolo=Il neoclassicismo|anno=1999|editore= NodoLibri|città=Milano|cid=Pisaroni}}
 
==Voci correlate==
*[[Ville e palazzi di Milano]]
*[[Neoclassicismo a Milano]]
 
==Voci correlate==
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==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Palazzo Borromeo d'Adda (Milan)}}
 
{{Ville e palazzi di Milano del XVIII secolo}}
{{Storia dell'arte di Milano}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|architettura|Milano}}
 
[[Categoria:Palazzi di Milano|Borromeo d'Adda]]
[[Categoria:Architetture neoclassiche di Milano|Borromeo d'adda]]
[[Categoria:Via Manzoni]]