|Attività2 = antropologa
|Nazionalità = britannica
|Epoca=1900
|Immagine = Margaret Murray 1928b.jpg
|Didascalia = Margaret Murray nel 1928
}}
Riconosciuta la sua indubbia competenza come egittologa<ref>https://mediterraneoantico.it/articoli/egitto-vicino-oriente/egittologia-antico-egitto/una-strega-agli-albori-dellarcheologia-egizia-margaret-murray-1863-1963/?fbclid=IwAR3HqmhCOHZmXGipoYOtUOrMqdx6o5SghaBLyMttRwEpQQnyjgyqvNLtFcU</ref>, Margaret Murray divenne peròtuttavia famosa in Gran Bretagnacelebre come antropologa, soprattuttodopo aaver causaelaborato della suaun'originale ipotesi sul culto stregonesco europeo.in Il fuocoEuropa. deiLa suoisua studiricerca [[antropologia|antropologiciantropologica]] si concentròincentrò infatti sul [[folklore]] europeo, che la portò alla presuntafacendole riscoperta diindividuare una [[religione pagana]] precristiana, ritenuta dache leiritenne capace di sopravvivere sottotraccia per millenni,secoli dopo l'avvento del Cristianesimo[[cristianesimo]] come religione di Stato (IV secolo); una religione minoritaria e nascosta, che venne perciòinevitabilmente perseguitata nei secoli seguentisuccessivi come [[stregoneria]] da parte delladel religionenuovo ufficialepotere religioso, soprattuttocon particolare violenza repressiva durante il periodo dellacompreso cosiddettatra la fine del Medioevo e l'inizio del secolo XVIII quale acme della [[caccia alle streghe]].
QuesteLa teorieMurray vennerorese pubblicatenota dallala Murraysua attraversoteoria uncon primodue studio accademico,studi: ''Witch Cult in Western Europe'' del [[1921]], di indole accademica e poipubblicato soprattuttoin [[Italia]] come <nowiki>''le streghe nell'Europa occidentale''</nowiki> dalla [[Garzanti]]; indi, nel [[1933]], dalcol libropiù ampio ''[[Il dio delle streghe]]'', concepito proprio in favorechiave di un pubblico più vastodivulgativa e che difatti divennediventò un ''[[best seller]]''. QuestaLa tesi della Murray ebbetrovò unvasto enormericonoscimento successoper oltre trent'anni in Gran Bretagna per oltre trenta anni, doveove il ''[[milieu]]'' culturale del paesenazionale era già da tempo già pronto ad accogliere tutto ciò che riguardavariguardasse il paganesimo, il ritorno alla natura esecondo le venuste tradizioni folkloriche.
La tesi della Murray sulla stregoneria venne peròdi in buona partepoi smentita a partire daglinegli anni '60, in seguito a piùmediante rigorosi studi antropologici. Nonostante questoTuttavia, lal'impatto della tesi ebbeera comunque unstato enorme impatto, sia a livello accademico che sociale, tanto cheda vennevenir presaassunta tra i "miti di fondazione" della [[Wicca]] e in generalegenere di tutto il movimento delcontemporaneo [[neopaganesimo]] <ref> Hutton, Ronald (1999). ''Triumph of the Moon: A History of Modern Pagan Withcraft''. Oxford University Press. </ref> .
== La tesi del ''dio cornuto'' ==
La tesi della Murray era incentrata sul culto sincretico di un ''[[dio cornuto]]'', da lei ritenuto centrale per un culto delle streghe, e che era stato anticipato in precedenza già da [[Jules Michelet]] in ''La sorcière'' ("La strega", del 1862)<ref> di quest'opera si possono trovare diverse traduzioni ed edizioni italiane, tra cui: Michelet, Jules (2011). ''La strega''. BUR. </ref> ; queste idee furono espanse da Margaret Murray nel suo saggio ''The Witch-cult in Western Europe'' (''Il culto delle streghe nell'Europa Occidentale'', 1921), che avanzò l'ipotesi dell'esistenza di un culto pagano sotterraneo, unico, diffuso in tutti gli strati della società e sopravvissuto all'avvento del cristianesimo<ref name="MurrayWitch">{{Cita libro |wkautore=Margaret Murray |cognome=Murray |nome=Margaret |titolo=The Witch-cult in Western Europe |url=https://archive.org/details/x-witch-cult-in-western-europe |anno=1921}}</ref>. Da allora molti importantifondamentali aspetti della tesi esposta nel saggio sono stati completamente screditati e l'idea di una resistenza pagana clandestina, altamente organizzata, che persisteva nel periodo pre-moderno, è considerata una fantasiaerronea. Nonostante la diffusa disapprovazione in generale per questa tesi, va però sottolineato che alcune suedelle intuizioni esposte dalla Murray, sono invece considerate ora corrette da alcuni antropologi<ref>{{Cita libro |cognome=Ginzburg |nome=Carlo |wkautore=Carlo Ginzburg |titolo=Ecstasies: Deciphering the Witches' Sabbath |p=9 }}</ref><ref>"Altri storici, come Byloff e Bonomo, have been willing to build upon the useful aspects of Murray's work without adopting its untenable elements, and the independent and careful researches of contemporary scholars have lent aspects of the Murray thesis considerable new strength." — J. B. Russell (1972) ''Witchcraft in the Middle Ages''. Cornell University Press. p. 37.</ref> e la maggior parte degli storici della stregoneria concordano che lea livello locale ed in zone più o meno isolate, moltissime credenze e le pratiche originariederivate deldal paganesimo, sopravvissero nellfino all'età pre-moderna e che il conflitto tra tali credenze e il cristianesimo aiutò ad accelerare lal'avvio della caccia alle streghe in(assieme Europaad altre problematiche di tipo sociale e religioso).<ref>[[E. William Monter|Monter, E. William]] (1976) ''Witchcraft in France and Switzerland''. London: Cornell University Press. p. 112.</ref><ref>Midelfort, Erik (1972) ''Witch-hunting in South-Western Germany''. pp. 15-19; Henningsen, Gustav (1993) "'The Ladies from Outside': An Archaic Pattern of the Witches' Sabbath", in Ankarloo & Henningsen (eds.) ''Early Modern European Witchcraft: Centres and Peripheries''. Oxford University Press; Ankarloo, Bengt (2002) "Witch Trials in Northern Europe 1450–1700" in Ankarloo, B., Clark, S. & Monter, E. W., ''Witchcraft and Magic in Europe''. Continuum International Publishing Group. p. 60; [[Keith Thomas (storico)|Thomas, Keith]] (1971) ''Religion and the Decline of Magic''. Weidenfeld and Nicholson; Wilby, Emma (2005). ''Cunning Folk and Familiar Spirits: Shamanistic Visionary Traditions in Early Modern British Witchcraft and Magic''. Brighton: Sussex Academic Press. pp. 14-16; [[Éva Pócs|Pócs, Éva]] (1999) ''Between the Living and the Dead: A Perspective on Witches and Seers in the Early Modern Age''. Central European University Press.; J. B. Russell (1995) ''A History of Witchcraft, Sorcerers, Heretics, and Pagans''. Thames and Hudson.</ref> Per paradosso fu proprio l'opera dell'[[inquisizione]] cristiana a raccogliere ed appiattire dentro un unico e fantomatico "culto diabolico stregonesco" tutte le variegate sopravvivenze di origine pagana, che andava perseguitando ed estirpando <ref> Portone, Paolo (2008). ''La strega e il crocifisso''. Castel Negrino Gruppo Editoriale. </ref> .
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