Pomilio PC: differenze tra le versioni

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{{Infobox aeromobile
|Aeromobile=aereo_militare
|Nome = Pomilio PC
|Immagine =
|Didascalia =
<!-- Descrizione -->
|Tipo = [[aereo da ricognizione]]
|Equipaggio = 2
|Progettista = [[Ottorino Pomilio]]<br />[[Corradino D'Ascanio]]
|Costruttore = {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Fabbrica Aeroplani Ing. O. Pomilio|Pomilio]]
|Data_ordine =
|Data_accettazione =
|Data_primo_volo = [[1917]]
|Data_entrata_in_servizio = 1917
|Data_ritiro_dal_servizio =
|Utilizzatore_principale = {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Corpo Aeronautico Militare|Corpo Aeronautico]]
|Altri_utilizzatori =
|Esemplari =
|Costo_unitario =
|Sviluppato_dal =
|Altre_varianti =
<!-- Dimensioni e pesi -->
|Tavole_prospettiche =
|Lunghezza =
|Apertura_alare =
|Larghezza =
|Diametro_fusoliera =
|Freccia_alare =
|Altezza =
|Superficie_alare =
|Carico_alare =
|Efficienza =
|Allungamento_alare =
|Peso_a_vuoto =
|Peso_carico =
|Peso_max_al_decollo =
|Passeggeri =
|Capacità =
|Capacità_combustibile =
<!-- Propulsione -->
|Motore = un [[Fiat A.12]]
|Potenza = 200 [[Cavallo vapore|CV]] (147 [[chilowatt|kW]])
|Spinta =
<!-- Prestazioni -->
|Velocità_max =
|VNE =
|Velocità_crociera =
|Velocità_salita =
|Decollo =
|Atterraggio =
|Autonomia =
|Raggio_azione =
|Tangenza =
<!-- Armamento -->
|Mitragliatrici =
|Cannoni =
|Bombe =
|Missili =
|Piloni =
<!--Impieghi sperimentali
e di ricerca -->
|Impieghi_sperimentali =
<!-- Record e primati -->
|Record =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref =
}}
Il '''Pomilio PC''' era un monomotore [[biplano]] [[aereo da ricognizione|da ricognizione]] armato prodotto dall'azienda [[italia]]na [[Fabbrica Aeroplani Ing. O. Pomilio]] ed utilizzato principalmente dal [[Corpo Aeronautico Militare]] del [[Regio Esercito]] durante la [[Primaprima guerra mondiale]].
 
A causa della sua instabilità in volo venne presto sostituito da una successiva versione, la [[Pomilio PD|PD]], caratterizzata dall'adozione di una pinna ventrale sotto la fusoliera.
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=== Impiego operativo ===
[[ImmagineFile:Posta aerea 25 cent maggio 1917.jpg|thumb|Il [[francobollo]] di [[posta aerea]] con cui venne affrancata la corrispondenza in occasione del volo del Pomilio PC.]]
Oltre al suo impiego nel ruolo per cui era stato progettato, il PC venne utilizzato anche come [[aereo postale]] inaugurando la prima rotta [[Roma]]-[[Torino]] il 22 maggio 1917. Benché ci fossero già stati esperimenti di posta aerea, fu in quell'occasione che venne realizzato il primo vero [[francobollo]] di [[posta aerea]], un Espresso da 25 centesimi recante la [[sovrastampa]] '''"ESPERIMENTO POSTA AEREA, MAGGIO 1917, TORINO-ROMA{{·}}ROMA-TORINO"'''.<ref name="dedalonews">{{Cita web|url=http://www.dedalonews.it/it/index.php/05/2008/e-italiano-il-primo-francobollo-di-posta-aerea-del-mondo/|titolo=E' italiano il primo francobollo di posta aerea del mondo|accesso=22 ott 2009|editore=http://www.dedalonews.it/it/|opera=Aeronotizie Società Cooperativa Giornalistica|data=24 mag 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090207091917/http://www.dedalonews.it/it/index.php/05/2008/e-italiano-il-primo-francobollo-di-posta-aerea-del-mondo/|dataarchivio=7 febbraio 2009}}</ref>
 
Pilotato da [[Mario de Bernardi]], già pilota collaudatore dell'azienda, il Pomilio PC atterrò dopo un volo di quattro ore e tre minuti<ref>{{Cita web|url=http://www.collectorclub.it/ixProduct.jsp?ixPageId=706&ixMenuId=142|titolo=Il primo di posta aerea del mondo|accesso=22 ott 2009|editore=http://www.collectorclub.it/index.jsp?ixPageId=1&ixMenuId=105|opera=Collector Club Bolaffi|data=|urlmorto=sì}}</ref>, un tempo in realtà superiore a quello in quel momento ottenibile con i tradizionali sistemi di trasporto terrestre, ma la difficoltà di mantenere una rotta stabile tra le due città influì negativamente nella velocità del nuovo servizio.<ref name="dedalonews"/>
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Il Pomilio PC presentava una configurazione classica per l'epoca; monomotore biplano biposto a carrello fisso.
 
La [[fusoliera]], realizzata in tecnica mista, era caratterizzata da due [[Abitacolo (aeronautica)|abitacoli]] in tandem, l'anteriore riservato al [[aviatore|pilota]] ed il posteriore all'osservatore/mitragliere, e dalla presenza dei [[radiatoreRaffreddamento a liquido|radiatori]] dell'impianto di raffreddamento del motore posti sui suoi lati. Posteriormente terminava in un [[impennaggio]] classico mono[[deriva (aeronautica)|deriva]] caratterizzato dai tre elementi, il verticale e i due [[piano orizzontale (aeronautica)|piani orizzontali]], a forma triangolare.
 
La [[ala (aeronautica)|configurazione alare]] era [[biplano|biplana]], con l'inferiore montata bassa e la superiore alta a parasole, la seconda collegata alla fusoliera tramite un semplice castello tubolare e all'ala inferiore grazie ad una doppia coppia di montanti per lato integrati da tiranti in filo d'acciaio. Inoltre l'ala superiore presentava una svasatura semicircolare per agevolare l'accesso al posto di pilotaggio.