Memoria collettiva: differenze tra le versioni

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Al contrario, il passato che non soggiace a questo processo di dissoluzione e di indebolimento ancora "pende sul presente come una mannaia": Nolte ascrive questa caratteristica agli eventi degli [[anni Trenta]] che hanno prodotto la [[Seconda guerra mondiale]], ma questo limite della memoria collettiva in altri casi è stato applicato anche ad altri aspetti dell'[[Olocausto]]<ref>M. Blaive - C. Gerbel - T. Lindenberger (Eds.), ''Clashes in European Memory: The Case of Communist Repression and the Holocaust'', Innsbruck, Wien, Bozen, StudienVerlag, 2011.</ref>.
 
===Memoria identitaria e nazionale===
Con significato positivo la memoria collettiva è posta invece a fondamento delle [[identità nazionale|identità nazionali]] oltre che [[religione|religiose]]. Secondo il professor Carlo Socco, «la memoria collettiva accompagna il flusso del vissuto con la sua continua interpretazione narrativa, che poi non è altro che quell'incessante reinterpretazione del suo senso. Se il flusso del vissuto non fosse accompagnato dal continuo lavorio della memoria, individuale e collettiva, [...] non sapremmo più chi siamo e cosa ci stiamo a fare. Il teatro della quotidianità è inscindibile dalla narrazione della nostra esistenza e il senso, che esso autonomamente esprime, finisce per essere parte di ciò che accettiamo di essere e di ciò che aspiriamo ad essere».<ref>Carlo Socco, ''Paesaggio, memoria collettiva e identità culturale'', pag. 9, atti del convegno «Paesaggi italiani, per il governo delle trasformazioni», Castelfranco Veneto, Fondazione Benetton, 1999.</ref>

Tra gli esempi in campo religioso, si rileva come numerosi passi della [[Bibbia]] tendesseromirassero a teutelaretutelare e rinforzare il senso della memoria collettiva degli [[israeliti]].<ref>{{cita web|url=https://www.aggiornamentisociali.it/articoli/memoria-collettiva/|titolo=Memoria collettiva|autore=Stefano Bittasi|rivista="Aggiornamenti sociali"|data=settembre 2011|pp=633-636}}</ref>
Anche presso gli [[antichi Greci]] vigeva una sorta di [[istituzionalizzazione]] della memoria, che veniva affidata alla figura del [[Mnemone (magistrato)|Mnemone]].<ref>{{cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/memoria_%28Enciclopedia-delle-scienze-sociali%29/|titolo=Memoria}}</ref> Nella tradizione [[indù|indiana]] ed [[esoterica]] si fa invece riferimento ai [[cronaca dell'akasha|registri dell'akasha]] come ad una sorta di contenitore universale di tutte le memorie individuali e collettive.<ref>Varda Hasselmann, Frank Schmolke, [https://books.google.it/books?id=UwQM-GpfM9QC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q=memoria%20collettiva%20akasha&f=false ''I mondi dell'anima'', pag. 133], Roma, Mediterranee, 2001.</ref>
 
== Note ==
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== Voci correlate ==
{{colonne}}
*[[Cronaca dell'akasha]]
*[[Culto degli antenati]]
*[[Identità nazionale]]
*[[Identità (scienze sociali)|Identità sociale]]
*[[Immaginario collettivo]]
*[[Inconscio collettivo]]
{{colonne spezza}}
*[[Memoria]]
*''[[Mnemone (magistrato)|Mnemon]]'', nell'[[antica Grecia]], figura a cui era affidata una sorta di [[istituzionalizzazione]] della memoria
* [[Museo Archivio della Memoria]]
*[[Retrocognizione]]
* [[Spirito del popolo]]
{{colonne fine}}
{{Controllo di autorità}}
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