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<div style="text-align:center; background:#000080;border: 1px solid grey;">'''[[Utente:Alex10/Sandbox2|<span style="font-size:95%;color:#FFFFFF">Sandbox 2</span>]] - [[Utente:Alex10/Sandbox3|<span style="font-size:95%;color:#FFFFFF">Sandbox 3</span>]] - [[Utente:Alex10/Sandbox4|<span style="font-size:95%;color:#FFFFFF">Sandbox 4</span>]]'''</div> 
A fine [[anni 2010|anni dieci]] per la stazione si decise la soppressione insieme all'ultimo tratto di ferrovia<ref name=Ansa>{{cita news|url=https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2020/01/31/storica-ferrovia-palau-marina-e-salva_72283222-38d7-4aea-a9b7-f15a4b62bd44.html|titolo=Storica ferrovia Palau Marina è salva|pubblicazione=[[ANSA]]|data=31 gennaio 2020|accesso=9 ottobre 2022}}</ref><ref>{{cita web|url=http://trasparenza.palau.it/AttiVisualizzatore/download/delibera/181014?fId=181511|titolo=Delibera del Commissario Straordinario 57 del 04/04/2018|data=4 aprile 2018|accesso=9 ottobre 2022}}</ref> nell'ottica della riqualificazione del porto gallurese<ref>{{cita news|url=https://www.lanuovasardegna.it/olbia/cronaca/2020/02/22/news/trenino-verde-palau-sfregia-la-sua-storia-1.38506102|titolo=Trenino Verde - Palau sfregia la sua storia|autore=Marco Bittau|data=22 febbraio 2020|pubblicazione=[[La Nuova Sardegna]]|accesso=9 ottobre 2020}}</ref>. A tale operazione si oppose la [[Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio]] del [[Ministero per i beni e le attività culturali]]<ref name=Ansa /> in quanto la Sassari-Tempio-Palau è ferrovia turistica protetta dalla legge 128 del 9 agosto 2017. L'avvio dei lavori nel 2020<ref>{{cita news|url=https://www.lanuovasardegna.it/olbia/cronaca/2020/02/19/news/no-del-ministero-il-cantiere-parte-lo-stesso-1.38492227|titolo=No del Ministero, il cantiere parte lo stesso|pubblicazione=La Nuova Sardegna|data=19 febbraio 2020|accesso=9 ottobre 2022}}</ref>, sebbene bloccati dopo breve tempo, impedisce da allora l'utilizzo dell'impianto. 
== Caratteristiche == 
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!colspan=6|Stazioni e fermate<ref name="Ogliarialt" /> 
|- 
{{Percorso_fer1| 
{{Percorso_fer1|BHF|0+000|[[Stazione di Mandas|Mandas]]||491 [[Livello del mare|m s.l.m.]]}} 
{{Percorso_fer3|| 
{{Percorso_fer1|BHF|19+432|[[Stazione di Orroli|Orroli]]||520 m s.l.m.}} 
{{Percorso_fer1|eHST|23|[[Stazione di Strintaxolu|Strintaxolu]]||}} 
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{{Percorso_fer1|TUNNEL2|||Galleria}} 
{{Percorso_fer1|BHF|34+915|[[Stazione di Villanova Tulo|Villanova Tulo]]||347 m s.l.m.}} 
{{Percorso_fer3|| 
{{Percorso_fer3||WBRÜCKE|exWBRÜCKE|||Ponte sul lago basso del Flumendosa|}} 
{{Percorso_fer3|| 
{{Percorso_fer1|TUNNEL2|||Galleria }} 
{{Percorso_fer1|BST|||Cantoniera 73 - Palarana}} 
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{{Percorso_fer1|BHF|71+571|[[Stazione di Seui|Seui]]||813 m s.l.m.}} 
{{Percorso_fer1|TUNNEL2|||2 gallerie}} 
{{ 
{{ 
{{ 
{{ 
{{ 
{{Percorso_fer3|exCONTgq| 
{{Percorso_fer1|TUNNEL2|||2 gallerie}} 
{{ 
{{ 
{{Percorso_fer3||KRZl-KRZ+lu| 
{{Percorso_fer1|BHF|125+112|[[Stazione di Lanusei|Lanusei]]||555 m s.l.m.}} 
{{Percorso_fer1|eHST|126|[[Stazione di Corosa|Corosa]]||}} 
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|} 
[[File:Stazione Mandas.jpg|thumb|left|Lo scalo di Mandas, capolinea meridionale della ferrovia, la quale si dirama dalla Cagliari-Isili alcuni km a nord di questa stazione]] 
La linea ha origine dalla [[stazione di Mandas]], uno degli scali principali posti sul tracciato della [[ferrovia Cagliari-Isili]], dotata anche di impianti di rimessaggio rotabili nonché capolinea per i convogli delle linee del Trenino Verde della sede ferroviaria cagliaritana dell'ARST<ref name="tvcat">{{cita|Il Trenino Verde della Sardegna|pp. 14-16}}</ref>. Tuttavia l'inizio vero e proprio della ferrovia è ubicato a poco più di un chilometro a nord della stazione<ref name="Ogliarialt" /> lungo la [[strada statale 128 Centrale Sarda|SS 128]]: in quest'area è infatti posto il bivio in cui la linea per Arbatax si lascia ad ovest quella per [[Isili]]<ref name="tvcat" />, proseguendo poi in direzione di [[Orroli]] con un tracciato dalla ascesa modesta<ref name="Ogliarialt" /> ma comunque tortuoso<ref name="altaradesc">{{cita|Altara|pp. 197-206}}</ref>. Dalla [[stazione di Orroli|locale stazione]], distante quasi venti chilometri dal capolinea di Mandas<ref name="Ogliarialt" />, si raggiunge [[stazione di Nurri|quella di Nurri]] (preceduta dalla dismessa [[stazione di Strintaxolu|fermata di Strintaxolu]]), laddove la ferrovia inizia una discesa<ref name="Ogliarialt" /> lungo il vallone di Garullo<ref name="altaradesc" /> caratterizzata dalla presenza di varie opere d'arte (tra cui un viadotto a cinque luci sul rio Stupara<ref name="altaradesc" />), terminando nella isolata [[stazione di Villanova Tulo]], posta ad alcuni chilometri di distanza dall'[[Villanova Tulo|omonimo abitato]] nei pressi del lago basso del Flumendosa.  
Da Villanova Tulo la ferrovia riprende a salire di quota<ref name="Ogliarialt" /> costeggiando il lago, in corrispondenza del quale è posta l'unica variante realizzata al percorso della ferrovia: i treni dal 1960<ref name="altaradesc" /> transitano su un ponte promiscuo stradale/ferroviario in cemento<ref name="altaradesc" /> realizzato negli stessi anni in cui fu creato l'invaso artificale; precedentemente il percorso ferroviario valicava la gola poco più a nord con un viadotto a sei luci in muratura con travata metallica<ref name="altaradesc" />, poi sommerso dal lago dopo la dismissione. Il tracciato raggiunge in quest'area la casa cantoniera numero 73 detta "Palarana"<ref name="tvcat" />, posta tra due gallerie e in passato luogo di lavoro a cui venivano destinati i cantonieri indisciplinati<ref name="tvcat" />, per poi risalire verso nord e raggiungere la [[stazione di Betilli|fermata di Betilli]], nell'omonima foresta, e la [[stazione di Esterzili]]. 
La ferrovia prosegue verso nord-est nella [[Barbagia di Seulo]] lungo l'altipiano di Pranu Murdegu giungendo a [[Sadali]] e da qui, dopo aver lambito l'area della ex miniera di [[antracite]] di San Sebastiano<ref name="tvcat" /> (per cui era operativa una piattaforma di carico sui treni) si superano gli 800 {{m s.l.m.}}<ref name="Ogliarialt" /> arrivando nella [[stazione di Seui]], uno degli scali principali della linea<ref name="tvcat" /> ed abituale punto di incrocio dei treni<ref name="altaradesc" />. Il tracciato prosegue verso est scendendo di quota<ref name="Ogliarialt" />: si è nelle vicinanze del [[Gennargentu]] e aumenta la presenza di ponti, gallerie (tra cui quella di Arcuerì, la maggiore della linea con i suoi 511 m di lunghezza<ref name="tvcat" />) e curve. Gli impianti successivi sono tutti in posizione isolata ai piedi della montagna, si tratta nell'ordine delle fermate di [[stazione di Anulù|Anulù]] e di quelle di San Girolamo e Niala, queste ultime attivate dopo la destinazione a linea turistica della ferrovia nei pressi del viadotto sul rio San Girolamo, una delle opere d'arte più rilevanti di tutta la Mandas-Arbatax<ref name="tvcat" /><ref name="altaradesc" /> con i suoi quattro archi a tutto sesto<ref name="altaradesc" /> sorreggenti una travata metallica di cinquanta metri di lunghezza<ref name="altaradesc" /><ref name="tvcat" />. La discesa (con punte del 29‰ di dislivello<ref name="Ogliarialt" />) lungo la valle di San Sebastiano<ref name="altaradesc" /> termina nella [[stazione di Ussassai]], uno dei non pochi impianti della linea posto a notevole distanza dal relativo centro abitato; da qui con un'ascesa altrettanto ripida<ref name="Ogliarialt" /> viene raggiunta Gairo la cui [[stazione di Gairo|stazione]], situata nella frazione di Gairo Taquisara, sino al [[1956]] fu capolinea della dismessa diramazione per Jerzu<ref name="tvcat" /><ref name="altaradesc" />.  
[[File:Lanusei (Statione).jpg|thumb|left|Interno della stazione di Lanusei]]▼ 
Nella porzione di tracciato verso lo scalo di [[stazione di Villagrande|Villagrande]] viene raggiunta la quota più alta della ferrovia (870 {{m s.l.m.}}<ref name="altaradesc" />), che dalla successiva [[stazione di Arzana]] inizia una costante discesa lunga oltre 45 km<ref name="Ogliarialt" /> verso il mare dell'[[Ogliastra]]. Dopo l'impianto arzanese viene affrontata la galleria elicoidale di Pitzu 'e Cuccu<ref name="tvcat" />, una delle due di questo tipo presenti in Sardegna, e si raggiunge [[Lanusei]], uno dei centri più importanti dell'area. Oltre alla [[stazione di Lanusei|locale stazione]] (dotata di rimessa rotabili) era in passato attiva nel comune una [[stazione di Corosa|fermata nel quartiere di Corosa]], dopo la quale i binari lasciano il centro ogliastrino giungendo nella vicina [[Elini]] e da qui, sempre in tortuosa discesa, verso la [[stazione di Sella Elecci]], a poco più di 200 metri di quota<ref name="Ogliarialt" />. 
▲[[File:Lanusei (Statione).jpg|thumb|Interno della stazione di Lanusei]] 
[[File:Sardinien arbatax hafen.jpg|thumb|left|La stazione di Arbatax, posta nel locale porto]] 
Da questo impianto viene raggiunta la città di [[Tortolì]], il comune più popoloso raggiunto dalla ferrovia<ref name="tvcat" /> che prima raggiunge l'abitato principale con la sua [[stazione di Tortolì|stazione]] ed in seguito la frazione marittima di [[Arbatax]], dotata in passato di una [[stazione di Cartiera|fermata in coincidenza della locale ex cartiera]] che precedeva il [[stazione di Arbatax|capolinea]], realizzato nel porto commerciale in luogo della [[stazione di Arbatax (1893)|originaria stazione terminale]] posta ai piedi della torre di San Miguel. 
== Traffico == 
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