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{{Bio
{{Citazione|Forse non è l’anno che voglio ricomporre. La ricomposizione riguarda me stessa. Non è il tempo a dover essere tenuto assieme, sono io, io e il dolore frantumato che provo aumenta sempre di più. Il dolore per la violenza, la vergogna per la violenza, il dolore per la vergogna|Elisabeth Åsbrink, 1947}}{{Bio
|Nome = Elisabeth KatherineLiliana
|Cognome = ÅsbrinkSaporetti
|PostCognomeVirgola = nota come '''Elisabeth Åsbrink'''
|Sesso = F
|LuogoNascita = GöteborgGorizia
|GiornoMeseNascita = 29 aprile
|AnnoNascita = 19651903
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 8 maggio
|AnnoMorte = 1955
|Attività = scrittrice
|Attività2 = giornalista
|Epoca = 1900
|Attività = scrittricepartigiana
|Epoca2 = 2000
|Attività2 = giornalistaantifascista
|Nazionalità = svedeseitaliana
|Immagine = Elisabeth Åsbrink 01.JPG
|Didascalia = Elisabeth Åsbrink
}}
== Biografia ==
 
Liliana nasce il 27 luglio 1924 a [[Gorizia]] dove è di stanza il padre ufficiale Vincenzo Saporetti, futuro Generale di Cavalleria. Dopo la separazione dei genitori cresce con la madre Livia e i nonni materni, Giuseppina Viola e Ubaldo Serena, industriale, sindaco di [[Castelfranco Veneto]]. '''(aggiungere dal - al)'''
Nel 2011 ha vinto il premio svedese August con il suo primo libro ''Och i Wienerwald står träden kvar'', e nel 2014 il prestigioso Ryszard Kapuściński per il miglior reportage letterario.
 
Nel 2018 è stato tradotto in italiano per i tipi di Iperborea il libro ''1947''.<ref>{{Cita web|url=https://iperborea.com/titolo/487/|titolo=1947}}</ref>
 
== Biografia ==
Ha lavorato per diversi anni come reporter per la Sveriges Television (SVT) e come ''giornalista'' investigativa in ''Uppdrag Granskning'' .  Ha lasciato SVT nell'autunno 2015.
 
Frequenta il liceo presso l’Istituto Sacro Cuore delle [[Suore Orsoline]] di [[Padova]] e a [[Messina]] '''(Messina in Sicilia? se sì, come mai finisce là?)''', completando poi gli studi alla Facoltà di Lingue dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Il suo primo libro, ''Smärtpunkten - Lars Norén, pjäsen Sju tre och morden i Malexander'', pubblicato nel 2009, è stato nominato per il Augustpriset dello stesso anno.<ref>{{cite web|url=http://www.expressen.se/kultur/bocker/elisabeth-asbrink--smartpunkten/|title=Elisabeth Åsbrink / Smärtpunkten|work=Expressen|accessdate=30 May 2015}}</ref>
 
Nel 1944 la casa in cui Liliana vive a Castelfranco, Villa Caprera, viene occupata dallo [[Stato maggiore generale tedesco|stato maggiore tedesco.]] Grazie alla sua conoscenza della lingua tedesca, la ragazza intercetta le conversazioni dei militari e la notte raggiunge in bicicletta il comando partigiano a cui riferisce i piani delle operazioni militari di cui è venuta a conoscenza, riuscendo a prevenire arresti e uccisioni.
Nel 2010 ha ricevuto la borsa di studio Jarl Alfredius perchè "è riuscita a rappresentare con grande curiosità e sensibilità le questioni sociali contemporaneei".<ref>{{cite web|url=http://sverigesradio.se/sida/gruppsida.aspx?programid=2938&grupp=21081&artikel=3394365|title=Olle Hägg och Elisabeth Åsbrink de första Jarl Alfredius-stipendiaterna|author=Sveriges Radio|publisher=|accessdate=30 May 2015}}</ref>
 
Il 5 agosto 1944 avverte il parroco di [[Campigo]] di Castelfranco, don Carlo Davanzo, che tedeschi e fascisti stanno per raggiungere la sua canonica, dove sono nascosti sette militari inglesi. Questi riescono a fuggire, mentre il parroco viene arrestato. Ai primi di settembre 1944 informa i comandanti partigiani [[Gino Sartor]] e [[Primo Visentin]] “Masaccio” del piano di [[Operazione Piave|rastrellamento del Grappa]], e il 15 ottobre consegna al Comando partigiano fogli di interesse militare che era riuscita a copiare dal comando tedesco di [[Castello di Godego|Godego]], come documenta nel suo diario-giornale di brigata Enzo Rizzo.
Nell'agosto 2011 ha pubblicato il libro ''Och i Wienerwald står träden kvar'' basato su 524 lettere scritte dai genitori dell'ottone austriaco Otto Ullmann (1925-2005), che fu salvato nel 1939 dalla persecuzione tedesca degli ebrei con un trasporto di bambini da Vienna. <ref name="dn.se">{{cite web|url=http://www.dn.se/dnbok/bokrecensioner/elisabeth-asbrink-och-i-wienerwald-star-traden-kvar/|title=Elisabeth Åsbrink: "Och i Wienerwald står träden kvar"|work=DN.SE|accessdate=30 May 2015|deadurl=yes|archiveurl=https://web.archive.org/web/20150924051608/http://www.dn.se/dnbok/bokrecensioner/elisabeth-asbrink-och-i-wienerwald-star-traden-kvar/|archivedate=24 September 2015|df=}}</ref> I genitori furono vittime dell'Olocausto nel 1944, le lettere hanno ricevuto Åsbrink, che è di origine ebraica, da una figlia di Ullmann dopo la sua scomparsa. Nel 2013 il libro è stato insignito dell' Augustpriset, del "Dansk-svensk kulturfonds kulturpris" nel 2013 e del Premio polacco Ryszard-Kapuściński per il miglior rapporto letterario del 2014. Nella ricerca del libro, Åsbrink aveva scoperto ulteriori dettagli sul passato nazista di Ingvar Kamprad , con il quale Ullmann era diventato amico in Svezia.
 
Ai primi di novembre sventa l’arresto del comandante Gino Sartor e di altri partigiani avvertendoli in tempo dell’arrivo in massa dei fascisti a [[Resana]], sede del Comando.
Il libro ha ricevuto molta attenzione in quanto ha rivelato nuove informazioni sul passato nazista del fondatore di IKEA, Ingvar Kamprad, con il quale Ullman era divenuto amico in Svezie. Nel 1943 la polizia aveva creato un dossier su di lui sotto la voce "nazista".  Il libro ha anche rivelato che in un'intervista realizata da Åsbrink con Kamprad nel 2010, egli aveva affermato di essere stato fedele al leader fascista svedese Per Engdahl . <ref>{{cite web|url=http://www.svd.se/sargade-barn-som-vuxna|title=Sargade barn som vuxna|author=Kristina Hermansson|work=SvD.se|accessdate=30 May 2015}}</ref>
 
Grazie alle informazioni raccolte da Liliana dai discorsi del Maggiore Meyer del Comando ferroviario tedesco distaccato a Villa Caprera, i partigiani organizzano un servizio rapido di deragliamento dei treni sulla linea di Castelfranco, punto obbligato di passaggio di tutto il traffico dal fronte dell'Appennino verso l'[[Austria]], la [[Jugoslavia]] e il [[Brennero]].
Il libro è stato tradotto in tedesco, olandese, polacco, danese, norvegese, slovacco ed estone.
 
Per sua iniziativa presso il Comando SS di Treviso venne liberato l’avvocato [[Domenico Sartor]], arrestato nel febbraio del 1945.
Nel 2012 Elisabeth ha debuttato come drammaturga con lo spettacolo "RÄLS", basato su protocolli autentici di una riunione convocata da Hermann Göring nel 1938, e interviste a bambini rifugiati della Germania nazista . Ha scritto successivamente le commedie ''Pojken och Det Sjungande Trädet'' e ''Dr Alzheimer'' . Il 13 luglio 2010 Åsbrink è stata ospite del programma radiofonico Sommar i P1 sulla radio pubblica svedese, Sveriges Radio . <ref>{{cite web|url=http://sverigesradio.se/sida/avsnitt/104757?programid=2071|title=Elisabeth Åsbrink|author=Sveriges Radio|publisher=|accessdate=30 May 2015}}</ref>
 
Il 28 e il 29 aprile 1945 partecipa a Villa Bolasco, in qualità di interprete, alle trattative della resa dei tedeschi, a fianco di Gino Sartor, comandante della Brigata Cesare Battisti, e della staffetta [[Tina Anselmi]].
Nel 2016 ha pubblicato il titolo non fiction ''1947'' , nominato in quello stesso anno per l'Augustpriset. Questa biografia di un anno è stata pubblicata in molte altre lingue, tra cui l'inglese
 
Il 4 maggio appare in prima fila, a fianco di Tina Anselmi, tra i comandanti partigiani e il comandante delle forze alleate, nel grande raduno della Liberazione in Piazza Giorgione a Castelfranco.
Nel 2017 ha ricevuto il premio Letterstedska Författar della Royal Swedish Academy of Sciences ''per 1947'' .
 
Alla Liberazione risulta inserita nel ruolo di partigiana, con la funzione di informatrice, fin dal giugno 1944, nella [[Brigata Cesare Battisti]], Gruppo Romeo Pasqualetto.
Nel 2017-2018 è stata presidente del PEN svedese .
 
Dopo la Liberazione è incaricata di coadiuvare, con la funzione di interprete, il maggiore dell’esercito inglese Walter Jones nell'assegnazione di contributi da parte della Corona alle famiglie che hanno aiutato i soldati inglesi prigionieri. Liliana e Walter si sposano a Gorizia sede del distaccamento del marito, per poi stabilirsi in Cile dove i Jones possiedono ingenti proprietà.
Åsbrink vive e lavora a Stoccolma e Copenaghen .
 
Muore l’8 maggio 1955.
== Opere ==
 
== Bibliografia ==
* 2009. ''Smärtpunkten: Lars Norén, pjäsen Sju tre och morden i Malexander.'' Stockholm: Natur & Kultur
* 2010. ''Bläck: tatueringar, hud, minnen. Tillsammans med fotograf Björn Abelin''. Stockholm: Natur & Kultur
* 2011. ''Och i Wienerwald står träden kvar''. Stockholm: Natur & Kultur
* 2015. ''Anna Odell.'' Stockholm: Orosdi-Back 2015, i serien Svenska illustratörer och konstnärer.
* 2016. ''1947.'' Stockholm: Natur & Kultur
* 2018. ''Orden som formade Sverige''. Stockholm: Natur & Kultur
 
* {{Cita libro|curatore=Bellina, Luisa e Maria Teresa Sega|titolo=Tra la città di Dio e la città dell'uomo: donne cattoliche nella Resistenza veneta|anno=2004|editore=Iveser|città=Venezia|ISBN=88-88880-07-0}}
== Premi ==
* {{Cita libro|autore=Caberlin, Rita|titolo=La primavera delle ragazze : storie di Resistenza al femminile a Catelfranco Veneto|anno=2017|editore=Andersen|città=Novara}}
* {{Cita libro|autore=Corletto, Gianfranco|titolo=Masaccio e la Resistenza tra il Brenta e il Piave / Gianfranco Corletto|anno=1965|editore=Neri Pozza|città=Vicenza}}
* {{Cita libro|autore=Giacobino, Teresa|titolo=Sta bona, Tecla!|anno=1968|editore=Giacobino|città=Susegana}}
* {{Cita libro|autore=Gramola, Benito|titolo=Sandro e i patrioti della Castellana : una resistenza veneta di pianura|anno=2008|editore=ANPI|città=Castelfranco Veneto}}
* {{Cita libro|curatore=Ramazzina, Giuliano|titolo=La resistenza castellana negli scritti di Enzo Rizzo|anno=1995|editore=Istituto per la storia della resistenza e della societa contemporanea nella Marca Trevigiana|città=[Treviso]}}
 
Testimonianza della figlia Vivien Saporetti Jones, console onoraria del Cile, raccolta da L.Bellina a Torino il 26.6.2015
* 2010. Borsa di studio Jarl Alfredius
* 2011. Augustpriset per ''E a Wienerwald rimangono gli alberi''
* 2013. Premio Cultura danese-svedese per ''E a Wienerwald rimangono gli alberi''
* 2014. Ryszard Kapuscinski Prize per ''E a Wienerwald rimangono gli alberi''
* 2017. Autore di letteratura per il libro ''1947''
* 2017. Torgny Segerstedts Freedom Pen
* 2017. Lifeguard
 
[[:Categoria:Donne nella Resistenza italiana]]
== Note ==
<references />