Funicolare di Regoledo: differenze tra le versioni

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{{Infobox funivia
{{Funivia
|nome = Funicolare di Regoledo
|immagine = Funicolare di Regoledo.jpg
|didascalia = La stazione superiore
|sigla stato = ITA
|località = [[Regoledo (Perledo)|Regoledo]], frazione di [[Perledo]]
|tipo = [[funicolare]]
|apertura = 1890
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|gestore = Grand Hotel Regoledo
|stazione a valle = [[Stazione di Regoledo|Fermata ferroviaria di Regoledo]]
|stazione a monte = [[Terme di Regoledo|Grand Hotel di Regoledo]]
|tempo di percorrenza = 8
|lunghezza = 440
|dislivello =
|pendenza massima = 57,4
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|note = A contrappeso d'acqua
|chiusura = 1960
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|velocità = 0,92
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|n stazioni = 2
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}}
La '''funicolare di Regoledo''' era un impianto che da [[Regoledo (Perledo)|Regoledo]] (frazione di [[Perledo]]) portava alla propria frazione montana, posta a circa 300 metri sopra il [[lago di LeccoComo]], a servizio di un'importante stazione idroterapica estiva nota come [[Terme di Regoledo|Grand Hotel Regoledo]].
 
Realizzata a cura della società di gestione di tale stabilimento che intendeva usufruire di un comodo collegamento integrato rispetto a una fermata lungo la [[ferrovia della Valtellina]], la funicolare rimase in attività fra il [[1903]] e il [[1960]].
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[[File:Locandina Grand Hotel Regoledo.JPG|thumb|left|upright=0.7|Locandina del Grand Hotel]]
 
La storia dell'impianto è strettamente legata a quella dello stabilimento per il quale fu costruita. Attivato nel [[1858]] per iniziativa del fabbricante di carta Sergio magiaMaglia e rilevato nel [[1890]] dagli imprenditori milanesi mariniMarini e Legnani<ref name="Maglia05">E. Maglia, ''La funicolare di Regoledo'', op. cit., p. 5.</ref>, il Grand Hotel Regoledo divenne ben presto rinomato per le [[Idroterapia|cure idroterapiche]] che vi venivano prestate, trattamento alla moda nell'alta società milanese della cosiddetta ''fin de siècle''.
 
Ciò attirò fra l'altro numerose personalità quali [[Cesare Cantù]], [[Antonio Stoppani]], [[Massimo d'Azeglio]], [[Amilcare Ponchielli]], [[Arturo Toscanini]], [[Agostino Gemelli]] e, nel 1858, [[Ippolito Nievo]]<ref name="VC">''[http://www.valsassinacultura.it/scheda.php?idcontent=397&id=8 Lo stabilimento idroterapico] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20171107015504/http://www.valsassinacultura.it/scheda.php?idcontent=397&id=8 |data=7 novembre 2017 }}'', in ''Valvassina cultura'', URL consultato nell'agosto 2015.</ref>, contribuendo ad aumentare la sua fama nel corso degli anni.
 
{{citazione|Quando mi ricordo di Regoledo, mi pare che soltanto in Paradiso potrei trovare un luogo capace di farmelo dimenticare...<ref name="Como" />|Ippolito Nievo}}
 
Per favorire il raggiungimento della casa di cura, fin dal [[1852]] si pensò di ricorrere alla costruzione di una funicolare che collegasse la stessa direttamente con l'imbarcadero dei piroscafi che navigavano sul lago, adottando una tecnologia allora sperimentale che avrebbe raggiunto la propria maturità solo qualche decennio più tardi, grazie anche alla realizzazione anche delle prime [[funicolari italiane]]. Oltre ai servizi di anvigazionenavigazione, già attivi, in fase di progettazioenprogettazione si tenne conto anche della collocazione di un'apposita fermata lungo la ferrovia Milano-Lecco, il cui tratto Lecco-Colico fu inaugurato il 26 giugno [[1892]]<ref name="Maglia05" />.
 
Dopo un primo progetto, poi scartato, redatto da Alfredo Colli, che prevedeva l'adozione del sistema a contrappeso d'acqua, nelcon Decreto ministeriale n. 26777/1862 del 29 maggio [[1890]] fu autorizzata la costruzione "in via di esperimento"<ref name="Maglia34">E. Maglia, ''La funicolare di Regoledo'', op. cit., p. 34.</ref> di un impianto con argano elettrico<ref name="Maglia13">E. Maglia, ''La funicolare di Regoledo'', op. cit., p. 13.</ref> la cui progettazione fu condotta a a cura della Fonderia di Berna e della società [[Usines de Roll]]<ref name="Como" />; qualche anno più tardi si poterono avviare i lavori di costruzione, i quali imposero la realizzazione di un importante manufatto in pietra ad archi per mantenere la pendenza ai valori stabiliti. L'inaugurazione avvenne il giorno 1 settembre [[1890]]<ref name="Maglia14">E. Maglia, ''La funicolare di Regoledo'', op. cit., p. 14.</ref>.
 
Una profonda ricostruzione dell'impianto, che mirava fra l'altro ad eliminare alcuni inconvenienti tecnici che si erano nel frattempo manifestati e che vide il cambiamento del sistema di trazione i quali avevano portato al fermo dello stesso, fu autorizzata nel novembre [[1901]]<ref name="Maglia15">E. Maglia, ''La funicolare di Regoledo'', op. cit., p. 15.</ref> e attuata nel [[1903]] a cura delle società Von Roll e Fritz Marti<ref name="Maglia14" />; la nuova inaugurazione si tenne il giorno 6 settembre dello stesso anno<ref name="VC" />, con avvio del servizio aperto al pubblico il successivo 4 novembre<ref name="Maglia16">E. Maglia, ''La funicolare di Regoledo'', op. cit., p. 16.</ref>.
 
Da allora il grande stabilimento fu raggiungibile attraverso un mezzo che consentiva ai visitatori di godere l'ampia vista del bacino della Tremezzina, contribuendo ad arricchire il materiale divulgativo con immagini degli scorci che si potevano godere dalla funicolare la quale divenne essa stessa oggetto, come d'uso all'epoca, di cartoline illustrate, le quali sovente rappresentavano, oltre ai paesaggi locali, anche l'originale conformazione del nodo di interscambio posto a valle della funicolare, che integrava la fermata ferroviaria, la carrabile poi [[Strada statale 36 del Lago di Como e dello Spluga|strada statale 36]] e il pontile di attracco dei battelli<ref name="Maglia09">E. Maglia, ''La funicolare di Regoledo'', op. cit., p. 9.</ref>.
[[File:Cartolina funicolare di Regoledo.jpg|thumb|Cartolina d'epoca della funicolare]]
Le tristi vicende legate alla [[prima guerra mondiale]] portarono nel [[1916]] a una sospensione del servizio della funicolare e la sua riapertura nel [[1917]] in conseguenza dell'utilizzo dell'albergo quale sezione distaccata dell'ospedale di Milano<ref name="Maglia18">E. Maglia, ''La funicolare di Regoledo'', op. cit., p. 18.</ref>. Dopo un breve periodo di ripresa del traffico turistico avvenuta durante gli [[Anni 1930|anni trenta]] un cambio d'uso analogo a quello precedente si ebbe durante il [[Seconda guerra mondiale|secondo conflitto]] al termine del quale il complesso raggiunto dalla funicolare mutò la sua natura diventando una colonia estiva<ref name="Maglia19">E. Maglia, ''La funicolare di Regoledo'', op. cit., p. 19.</ref>.
 
La cessazione del servizio è datata 1 giugno [[1960]], quando ormai la fama del Grand Hotel, ormai diventato centro di riabilitazione dell'istituto Santa Corona di Milano, era scemata<ref name="Maglia20">E. Maglia, ''La funicolare di Regoledo'', op. cit., p. 20.</ref>. Dopo la sua chiusura lo stesso fu in seguito utilizzato poi come ospedale militare e infine quale succursale dell'[[Fondazione istituto sacra famiglia|Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone]].
=== Percorso ===
{| class="wikitable" style="float:left; margin: 1em; font-size:90%"
|-
!colspan=9|Stazioni e fermate
|-
{{Percorso_fer3|CONTgq|eHSTq|CONTfq|||''[[Stazione di Regoledo|Regoledo]]'' † 2014<ref name = "Circolare 49/2014">Rete Ferroviaria Italiana, ''Circolare territoriale MI 49/2014''.</ref> / [[Ferrovia della Valtellina|Linea Lecco-Sondrio]]|214 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer1|uexKBHFa|0+000|[[Stazione di Regoledo|Regoledo]]||214 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer1|uexSPLa}}
{{Percorso_fer1|uexSPLe}}
{{Percorso_fer1|uexKBHFe|0+440|[[Terme di Regoledo|Grand Hotel di Regoledo]]||409 m s.l.m.}}
|}
 
== Caratteristiche ==
[[File:CartolinaFermata funicolareferroviaria di Regoledo.jpg|thumb|CartolinaLa d'epocastazione inferiore della funicolare. Il piccolo fabbricato viaggiatori era la [[Stazione di Regoledo|fermata FS]] oggi demolito.]]
 
Lunga 440 m, la funicolare di Regoledo presentava una pendenza massima che nella prima parte del percorso raggiungeva il ragguardevole valore del 65 per mille, per poi attestarsi su valori compresi fra il 34 e il 53 per mille sul resto del percorso<ref name="Maglia13" />. Il viaggio veniva compiuto in circa 8 minuti<ref name="Como">[[Francesco Ogliari]], ''Como nella scienza e nei trasporti'', TIBB, Edizione speciale fuori commercio, Milano, novembre 1987, p. 64.</ref>.
 
Il sistamasistema di trazione, inizialmente elettrico, fu trasformato con quello a contrappeso d'acqua inizialmente ipotizzato in occasione della trasformazione dell'impianto avvenuta nel 1903. In tale occasione la pendenza massima fu abbassata dal 65 al 57,4 per mille e le vetture furono completamente rinnovate<ref name="Maglia14" /> e dotate di un serbatoio d'acqua della capacità di 3.600 litri<ref name="Maglia17">E. Maglia, ''La funicolare di Regoledo'', op. cit., p. 17.</ref>.
 
Peculiare risultava il sistema di esercizio adottato, che imponeva l'arresto delle due vetture in corrispondenza del punto di incrocio posto a metà percorso; i passeggeri venivano quindi trasbordati dall'una all'altra e l'acqua travasata da quella superiore a quella inferiore. A questo punto era la cabina inferiore che, diventata più pesante, trascinava verso l’altol'alto l'altra completando il viaggio<ref name="VC" />.
 
La stazione superiore era posta nelle immediate adiacenze del Grand Hotel, mentre quella inferiore era ospitato in un caratteristico edificio, rimasto in opera, posto in corrispondenza della [[stazione di Regoledo|fermata ferroviaria di Regoledo]], in comune di [[Perledo]], a sua volta dotata di un modesto fabbricato di attesa adiacente a quello della funicolare. Il marciapiede comune ad entrambi gli impianti era raggiungibile per mezzo di un apposito sottopasso ferroviario caratterizzato da un vistoso portale, ancora visibile, che si apriva sullasu quella che in seguito divenne strada provinciale 72 lungolago, posto di fronte all'imbarcadero nel frattempo scomparso.
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* Eugenio Maglia, ''La funicolare di Regoledo'', Centro ricreativo per anziani "Bergami", Perledo, 2015.
* Giovanni Cornolò e [[Francesco Ogliari]], ''La funicolare di Regoledo (1890 - 1960)'', in ''Si viaggia... anche all'insù. Le funicolari d'Italia. Volume primo (1880-1900)'', Arcipelago edizioni, Milano, 2004, pp.&nbsp;222–233. ISBN 88-7695-261-6.
 
==Voci correlate==
* [[Funicolari italiane]]
* [[Perledo]]
* [[Regoledo (Perledo)|Regoledo]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=https://www.openstreetmap.org/relation/8395662|titolo=Percorso della funicolare di Regoledo}}
 
{{Portale|Lombardia|trasporti}}
 
[[Categoria:Funicolari in Italia|Regoledo]]
[[Categoria:Perledo]]
[[Categoria:Funicolari in ItaliaLombardia|Regoledo]]