Comunità scrivente: differenze tra le versioni

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{{F|argomento=antropologia|data=febbraio 2008|commento=neanche un libro come riferimento (e ce ne sono)}}
Nell'ambito delle pratiche di scrittura le '''comunità scriventi''' sono progetti di [[scrittura]] collettiva da parte di [[gruppo sociale|gruppi]] (formali o informali) volti a costruire interpretazioni e chiavi di lettura complesse riguardo a un particolare dominio conoscitivo, non da una prospettiva esterna/oggettiva ma con uno sguardo "interno" agli eventi<ref>Si veda Carlo Milani, Scritture Conviviali. Tecnologie per partecipare. http://www.ippolita.net/sites/default/files/Scritture_conviviali-Carlo_Milani-2008.pdf</ref>.
 
In genere le pratiche di scrittura collettiva sono volte a fornire un'immagine di sé in quanto [[comunità]] e della propria azione nel contesto-mondo. Nelle [[Società (sociologia)|società]] dell'informazione del [[XXI secolo]], la ricerca e la costruzione di [[identità (scienze sociali)|identità]] diventa sempre più una necessità intrinseca alle relazioni fra gli [[individuo|individui]]. Una comunità scrivente cerca di coagulare, attorno a un tema specifico, l'interesse per la stratificazione di significati e l'auto-rappresentazione attraverso la scrittura. Si tratta quindi di una meta-riflessione che si richiama nella pratica all'[[antropologia]], applicandolo tale sguardo critico non all'Altro ma a Sé e al proprio mondo.
 
Uno dei testi disponibili costruiti con tale metodologia è il testo di [[Ippolita (gruppo)|Ippolita]] ''Open non è free. Comunità digitali tra etica hacker e mercato globale'', libro in cui la comunità scrivente che si raccoglie dietro il nome collettivo di Ippolita articola il proprio punto di vista sul mondo del [[free software]] e dell'[[open source]] e sulla pratiche di condivisione delle comunità digitali essendo essa stessa parte di questi mondi.
Un esperimento concreto si trova sul server Ippolita.net [http://ippolita.net] che ospita progetti di scrittura collettiva, "un crocevia per condividere strumenti e competenze tra i linguaggi del digitale e i linguaggi della scrittura".
 
{{portale|antropologia|sociologia}}
Uno dei testi disponibili costruiti con tale metodologia è il testo di Ippolita ''Open non è free. Comunità digitali tra etica hacker e mercato globale'', libro in cui la comunità scrivente che si raccoglie dietro il nome collettivo di Ippolita articola il proprio punto di vista sul mondo del [[free software]] e dell'[[open source]] e sulla pratiche di condivisione delle comunità digitali essendo essa stessa parte di questi mondi.
 
[[Categoria:Etnoantropologia]]
==Voci correlate==
*[[Wikiscuola]]
==Note==
 
 
[[Categoria:Concetti delle scienze etnoantropologiche]]
[[Categoria:Educazione]]
[[Categoria:Sociologia della cultura]]