Alec Issigonis: differenze tra le versioni

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|Cognome = Issigonis
|PostCognomeVirgola = più noto come '''Alec Issigonis'''
|PreData =
|Sesso = M
|LuogoNascita = Smirne
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|GiornoMeseMorte = 2 ottobre
|AnnoMorte = 1988
|Attività = ingegnere
|Epoca = 1900
|Attività = ingegnere
|Attività2 =
|AttivitàAltre =
|Nazionalità = britannico
|PostNazionalità = di origine [[Grecia|greca]] conosciuto come il "padre" della [[BMC Mini|Mini]]
|Immagine = Thinktank Birmingham - Issigonis A.jpg
|Didascalia = Issigonis a Longbridge tra la prima Mini (a sinistra) e la nuova Morris Mini Minor Deluxe (a destra) nel 1965
|Didascalia =
}}
== Biografia ==
[[File:Morris Mini-Minor 1959.jpg|thumb|La [[BMC Mini|Mini]], la più nota tra le auto progettate da Alec Issigonis]]
Alec Issigonis nacque a Smirne, allora parte dell'[[Impero ottomano]]. Il nonno paterno, Demosthenis Issigonis, era originario dell'isola [[Grecia|greca]] di [[Paro (Grecia)|Paro]] ed aveva acquisito la cittadinanza britannica lavorando alla costruzione di [[Ferrovia|ferrovie]] in [[impero ottomano|Turchia]] per conto di società britanniche. Il padre Constantine, dopo aver studiato in [[Inghilterra]], aveva fatto ritorno a Smirne impiantando un'[[Cantiere navale|impresa di costruzioni navali]]. La madre, Hulda Prokopp, era invece di origine [[Germania|tedesca]].[[File:Morris Mini-Minor 1959 (621 AOK).jpg|thumb|La [[BMC Mini|Mini]], la più nota tra le auto progettate da Alec Issigonis|sinistra]]In seguito alla [[Catastrofe dell'Asia Minore|sconfitta greca]] nella [[Guerra greco-turca (1919-1922)|guerra con la Turchia]], nel settembre [[1922]] i greci vennero espulsi dalla [[Turchia]] e la famiglia Issigonis riparò a [[Colonia di Malta|Malta]], abbandonando a Smirne le loro proprietà. Nel [[1923]], alla morte del padre, Alec si trasferì con la madre a [[Londra]] e seguì corsi di [[ingegneria]] al [[Università del Surrey|Politecnico di Battersea]]. Non arrivò a laurearsi, ma conseguì il diploma in [[ingegneria navale]].
 
LaInizia la sua attività lavorativa iniziò nel [[1928]], partecipando alla progettazione di una [[trasmissione (meccanica)|trasmissione]] semi automatica per una piccola azienda meccanica, passando poi alla [[Humber (autoazienda)|Humber]] di [[Coventry]] e, nel [[1936]], alle dipendenza della [[casa automobilistica]] [[Morris Garages|MG]]. È per conto di quest'azienda che Issigonis iniziòeseguì i suoi primi progetti importanti, come quello di un'auto da competizione [[sovralimentazione|sovralimentata]] e quello di una [[autovettura]] di piccola cilindrata, i cui primi studi risalgono al [[1944]].
Alec Issigonis nacque a Smirne allora parte dell'[[Impero Ottomano]]. Il nonno paterno, Demosthenis Issigonis, era originario dell'isola di [[Paro (Grecia)|Paro]] ed aveva acquistato la cittadinanza britannica lavorando alla costruzioni di [[Ferrovia|ferrovie]] in Turchia per conto di società britanniche. Anche il padre Constantine era cittadino britannico ed aveva studiato in [[Inghilterra]], la madre, Hulda Prokopp era invece di origine [[Germania|tedesca]].
 
In seguito alla sconfitta greca nella [[Guerra greco-turca (1919-1922)|guerra con la Turchia]] nel settembre [[1922]] i greci vennero espulsi dalla Turchia e la famiglia Issigonis riparò a [[Malta]]; nel [[1923]], alla morte del padre Alec si trasferì con la madre a [[Londra]] e seguì corsi di [[ingegneria]] al [[Università del Surrey|Politecnico di Battersea]].
[[File:Austin Maxi ca 1979 Battlesbridge.JPG|thumb|L’[[Austin Maxi]] era l'ultima vettura progettata da Issigonis commercializzati da British Leyland.]]
La sua attività lavorativa iniziò nel [[1928]], partecipando alla progettazione di una [[trasmissione (meccanica)|trasmissione]] semi automatica per una piccola azienda meccanica, passando poi alla [[Humber (auto)|Humber]] di [[Coventry]] e, nel [[1936]], alle dipendenza della [[casa automobilistica]] [[Morris Garages|MG]]. È per conto di quest'azienda che Issigonis iniziò i suoi primi progetti importanti, come quello di un'auto da competizione [[sovralimentazione|sovralimentata]] e quello di una [[autovettura]] di piccola cilindrata, i cui primi studi risalgono al [[1944]].
 
Il risultato dei suoi studi ebbe luce nel [[1948]] con la presentazione ufficiale della "Minor" ma i problemi societari della Morris, in quegli anni fusasi con la [[Austin Motor Company]] crearono i presupposti per un passaggio di Issigonis ad un'altra azienda, la [[Alvis]], dove rimase sino al [[1955]] progettando una [[berlina sportiva]] [[motore a V|V8]] che non sarà però mai prodotta in serie.
 
In seguito alla [[Crisi di Suez|crisi petrolifera]] del [[Canale di Suez]] del [[1956]] gli vennefu richiestochiesto di riprendere mano ai progetti di un'utilitaria dai consumi ridotti e da questa esigenza aziendale nacque nel [[1959]] la [[BMC Mini|Mini]], a [[trazione anteriore]] e motore trasversale, il modello che creerà la fama universale del progettista.[[File:Austin Maxi ca 1979 Battlesbridge.JPG|thumb|L’[[Austin Maxi]] era l'ultima vettura progettata da Issigonis commercializzati da British Leyland.]]Tra gli altri progetti curati da Issigonis vi furono anche la [[Austin 1100]] con le particolari [[sospensione (meccanica)|sospensioni]] interconnesse del tipo [[Hydrolastic]] utilizzate anche nei modelli seguenti, la [[Austin 1800]] e la [[Austin Maxi]].
 
Tra gli altri progetti curati da Issigonis vi furono anche la [[Austin 1100]] con le particolari [[sospensione (meccanica)|sospensioni]] interconnesse del tipo [[Hydrolastic]] utilizzate anche nei modelli seguenti, la [[Austin 1800]] e la [[Austin Maxi]].
 
Nel periodo della sua maggior notorietà ottenne vari riconoscimenti in patria: nel [[1967]] divenne membro della [[Royal Society]] e nel [[1969]] venne nominato Commendatore dell'[[Ordine dell'Impero Britannico]].
 
La sua intensa attività ebbe un brusco fermo nel [[1971]] quando gli venne diagnosticatodiagnosticata la [[malattia di Parkinson]], cosa che non gli impedì peraltro di restare nell'ambiente come consulente aziendale fino al [[1987]]. Morì il 2 ottobre [[1988]] per una polmonite.
 
Per il suo lavoro nel campo delle [[automobili]] è stato inserito nella [[Automotive Hall of Fame]] nel [[2003]].
 
== Curiosità ==
* Nonostante la vita trascorsa a progettare autovetture, Issigonis era un grande appassionato di [[Treno|treni]]. Negli anni da pensionato costruì, pezzo per pezzo, un [[Modellismo ferroviario|modellino di treno]] e i [[Binario ferroviario|binari]] su cui farlo correre; questi ultimi in una quantità talmente sovrabbondante che dovette chiedere il permesso ai vicini di casa per poterli posizionare. Così, ogni giorno, il convoglio in miniatura di Issigonis usciva dal garage e vi ritornava dopo aver percorso anche i giardini delle villette adiacenti, per la gioia dei bimbi che vi abitavano.<ref>Alec Issigonis, ''Io, Issigonis'', [[L'Automobile speciale]], n.1 del 1966, pag.134</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
*{{en}}cita [web|url=http://www.designmuseum.org/design/index.php?id=98 |titolo=Biografia]|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060517080906/http://www.designmuseum.org/design/index.php?id=98|dataarchivio=17 maggio 2006}}
 
{{Designer automobilistici}}
{{Medaglia Leverhulme}}
{{Controllo di autorità|VIAF=57483429|LCCN=}}
{{Portale|biografie|ingegneria|trasporti}}
 
[[Categoria:Ingegneri del mondosettore dei trasporti]]
[[Categoria:Automotive Hall of Fame]]
[[Categoria:Membri della Royal Society]]