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*l'altare di San Caterina che era stato costruito dalla famiglia Poggi
*l'altare posto alla destra dell'altare maggiore che era quello che conservava l'eucarestia.
La presenza di due diversi altari dedicati a Maria è dovuta alla grande diffusione del culto mariano a Lerici. Il culto dilagò nel paesino quando nel 1480, come
<br>Nel 1632 questo primo edificio venne demolito per lasciare il posto all'attuale chiesa sempre dedicata a San Francesco. Le ragioni per la quale la chiesa venne demolita non sono del tutto chiare anche perché, dalle fonti a disposizione <ref name="libro"/>, appariva ancora in buone condizioni; forse in seguito all'aumento della popolazione di Lerici si sentiva il bisogno di un edificio più grande per la celebrazione del culto.
<br> Subito dopo la demolizione della vecchia chiesa iniziarono i lavori per la costruzione della nuova, durarono quattro anni. Il 26 luglio 1636 si poterono aprire le porte dell'edificio ai fedeli, anche se i lavori non erano ancora terminati. La chiesa venne poi consacrata il 25 settembre dal Vescovo [[Giovanni Battista Spinola]].
<br> Venne ritagliato anche un grande spazio per il coro della chiesa <ref name="libro"/>. Inizialmente era di forma quadrangolare ma in seguito venne costruito in forma semicircolare con il suo conseguente ingrandimento, reso possibile grazie all’acquisto di una parte del terreno della Confraternita di San Bernardino. Oggi il coro è installato in una doppia fila a semicerchio di grandi stalli in noce scolpita e lavorata in modo pregiato. Venne successivamente posta nella grande nicchia sopra il centro del coro una grande statua di San Francesco in marmo bianco, scolpita a [[Carrara]] e portata a Lerici nel 1797. ▼
<br> Nel corso del tempo la chiesa venne abbellita da varie statue e dipinti. Nel 1810 fu portato nella chiesa il quadro della madonna di Maralunga; nel 1841 venne installato l’organo costruito da Agati di Pistoia; nel 1932 venne decorato e affrescato il soffitto dal pittore Agretti e nel 1962 venne rifatta la facciata esterna in marmo. L'interno conserva tra gli arredi sacri un [[piviale]], dono della famiglia locale Botti<ref name="TurismoSP"/>, e diverse pale d'altare di scuola pittorica genovese<ref name="TurismoSP"/>.▼
== Descrizione ==
L'aspetto attuale della chiesa è in pieno stile barocco con la facciata in tipica pietra rosa ligure.
▲<br>
*una ''Madonna col Bambino e i santi Bernardino e Francesco'' di [[Domenico Piola]]
*la tavola ritraente le sante ''Lucia, Caterina e Cecilia col donatore'' del XVI secolo
*le statue della ''Verità'' e del ''Tempo'' del XVII secolo
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*la tela di ''San Giovanni Battista'' di [[Domenico Bocciardo]]
*l''Assunta, san Gerolamo, re e profeti'' di [[Jan Miel]] del 1657
*la ''Vergine e santi francescani'' di [[Giovanni Domenico Cappellino]]
*una statua di ''San Francesco d'Assisi'' in marmo bianco di Carrara del 1792.
Nella sacrestia il grande [[trittico]] in marmo di Domenico Gar
===Madonna di Maralunga===
Tra le molte opere <ref name="opere">{{cita libro|Mara|Borzone|Vedere Lerici:le opere d'arte| |comune di Lerici| |}}</ref> presenti spicca ''La Madonna di Maralunga''. Si tratta di un dipinto che in un primo tempo apparteneva al santuario di Maralunga poiché la storia racconta che il santuario sorgesse dove il quadro fu trasportato dalle onde dopo una burrasca nel 1480. Successivamente la tela venne trasferita nella sua attuale sede una prima volta nel 1799 e poi in maniera definitiva nel 1810. Nel 1854 la tavola venne incorniciata con una stupenda incorniciatura marmorea e posta nella cappella della chiesa dedicata alla Vergine. Nella parte inferiore del dipinto, nascosta dalla cornice, è presente un'iscrizione che dovrebbe attestarne il ritrovamento, tuttavia non tutte le parole sono leggibili. Questo fatto insieme alla leggenda aumentano il mistero legato al ritrovamento di questo dipinto. Inoltre, anche la comprensione del dipinto appare abbastanza complicata: si tratta di due immagini della Madonna con il Bambino, separate da una colonna che divide le due raffigurazioni. Si pensa che entrambe le immagini siano da ricondurre a qualche forma di culto locale; nell'immagine sulla sinistra il bambino ha in mano un foglio sul quale è scritto "MADRE MIA IO SON CONTENTO PURCHÈ LO PECCATOR SI PENTA" e la stessa frase si trova anche nella Madonna Bianca conservata nella Chiesa di San Pietro a [[Portovenere]]. Anche l'altra immagine potrebbe essere legata ad un culto locale in quanto una raffigurazione simile si trova nella vicina parrocchia di [[San Terenzo]].
<br>La Madonna di Maralunga è la patrona di Lerici e i Lericini hanno una grandissima devozione nei sui confronti.
<br>Un'altra opera <ref name="opere"/> di rilevante importanza è ''il Crocifisso'' quattrocentesco di autore ignoto che si trova a sinistra dell'altare maggiore
▲<br>
<br> La chiesa è stata abbellita anche con la costruzione di un organo a canne <ref name="opere"/> con 52 tasti e una pedaliera
<br> Sopra l'organo si trova un quadro proveniente dalla chiesa di Maralunga che raffigura due commercianti che seguono un dipinto che rappresenta la Madonna portato in volo da due angeli
<br> Altra opera presente nella chiesa <ref name="opere"/> è
<br>
<br> Un altro dipinto che spicca tra le pareti della chiesa <ref name="opere"/> è quello di [[Giovanni Domenico Cappellino]] ''L'immacolata Concezione con i santi Bonaventura, Francesco e Chiara'', di cui purtoppo non si è a conoscenza della data di composizione. La Madonna è posta al centro del dipinto con le mani sul petto, alla sua sinistra Dio, seduto su una nuvola sostenuta da angeli, la benedice, mentre alla sua destra un angelo mostra uno specchio, simbolo di verità, e un altro un giglio, simbolo di purezza. In basso sono rappresentati
<br> Oltre ai numerosi dipinti sono presenti <ref name="opere"/> anche alcune statue come i marmi ''dei Santi Elisabetta e Zaccaria'', ''la statua dell'Assunta'', ''la statua di San Francesco'' o ''L'Addolorata'' di cui non si conoscono gli autori.
<br> Di relativa importanza è anche ''il gruppo ligneo della Madonna e San Bernardino''. È una scultura in legno del XVII secolo che raffigura la Madonna che sale in cielo seduta su una nube circondata da angeli
<br> La chiesa possiede anche arredi antichi di grande valore come la ''fonte battesimale'' in marmo di carrara del 1448, proveniente dall'oratorio di San Bernardino <ref name="opere"/>,
== Note ==
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{{portale|architettura|cattolicesimo|Provincia della Spezia}}
{{Categorie bozza|
[[Categoria:Chiese di Lerici|Francesco]]
[[Categoria:Chiese dedicate a san Francesco d'Assisi|Lerici]]
[[Categoria:Santuari cattolici della provincia della Spezia|Madonna di Maralunga]]
}}
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