Ezio Lavoretti: differenze tra le versioni

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{{E|Professionista cinetelevisivo di enciclopedicità impalpabile. Come produttore sembra avere realizzato un solo film. Come operatore-direttore della fotografia forse ha fatto di più, ma sembra impossibile trovare una filmografia online. Non è presente nemmeno su Imdb. Qualche biografia di Anna Magnani accredita un certo Ezio Lavoretti come amante dell'attrice durante gli anni '50<ref>{{cita libro|url=https://www.google.it/books/edition/Anna_Magnani/QyExCwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=%22ezio+lavoretti%22&pg=PT66|titolo=Anna Magnani - Un urlo senza fine|cognome=Moscati|nome=Italo|wkautore=Italo Moscati|anno=2015|ISBN=9788867084210|editore=[[Lindau]]}}</ref> (anche il blog di La Porta, presente fra le fonti, riferisce la cosa in modo vaghissimo), qualificandolo però come elettricista, e sembrerebbe un caso di omonimia. In ogni caso, dalle risicatissime fonti non si deduce alcuna enciclopedicità.|produttori cinematografici|novembre 2022}}
<noinclude>{{cancellazione|arg=cinema}}</noinclude>
{{Bio
|Nome = Ezio
|Cognome = Lavoretti
|Sesso = M
|LuogoNascita = Roma
|GiornoMeseNascita = 16 dicembre
|AnnoNascita = 1913
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 16 luglio
|AnnoMorte = 1975
|Attività = produttore cinematografico
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Ezio Lavoretti.jpg
|Didascalia = Ezio Lavoretti nel 1934
}}
 
== Biografia ==
Figlio di Giuseppe Lavoretti e Anna Renzoni, ha tre fratellastri nati dal primo matrimonio della madre Anna: Gino, Pierino e Leonilde Capponi. Frequenta la scuola obbligatoria e si imbarca giovanissimo sulle baleniere del Mare del Nord. Torna in Italia e lavora per un po' nella macelleria del fratellastro Pierino, ma è affascinato dal cinema e inizia a lavorare a [[Cinecittà]] come controfigura e come comparsa. Si avvicina al mondo della scenografia e della produzione come assistente e come segretario.
 
Partecipa nel 1940 al film ''[[L'assedio dell'Alcazar]]''. Il 21 aprile 1941, dopo qualche anno di conoscenza, sposa a [[Reggio Emilia]] Silvia Caroli, che sarà la sua compagna per tutta la vita. Viene poi inviato a combattere in [[Russia]] nel genio militare della divisione Torino. {{cn|La guerra e la campagna di Russia gli procurano gravi danni al fisico}}. Rientrato in Italia, il 30 novembre 1943 nasce Giovanni, il primo figlio.
'''Ezio Lavoretti''' nasce a Roma il 16 dicembre 1913.
Figlio di Giuseppe Lavoretti e Anna Renzoni è figlio unico ma ha 3 fratellastri nati dal primo matrimonio della madre Anna, Gino, Pierino e Iolanda Capponi.
Ezio Lavoretti è un bambino buono, preciso e serio, come anche da ragazzo, frequenta la scuola obbligatoria con merito e diventa adolescente con una grande voglia e desiderio di muoversi, di vivere a pieno la vita.
 
Dopo la guerra inizia a collaborare con l'[[Istituto Luce]]. Nel 1947 è segretario di produzione al film ''[[Il corriere di ferro]]'', di Francesco Zavatta e partecipa al film ''[[Cielo sulla palude]]'' del 1949. Nel 1950 produce il film ''[[Il richiamo nella tempesta]]'' per la Eros Film, distribuito da Herald Pictures<ref>{{cita web|url=https://www.cinematografo.it/film/il-richiamo-nella-tempesta-gv9lo7vq|titolo=Il richiamo nella tempesta|sito=Cinematografo}}</ref>.
Si imbarca giovanissimo sulle baleniere del Mare del Nord dove vive esperienze incredibili per quei tempi.
 
Poi produce{{cn|Produce e gira un cortometraggio mai distribuitoconsegnato alla distribuzione e quindi rimasto inedito, ''Storia di un antico tribunale'', un documentario sulla [[Sacra Rota]] Romana, una ricerca accurata e personale di un elemento storico della società cattolica.}}
Torna in Italia e lavora per un po' nella macelleria del fratellastro Pierino con cui ha un forte legame affettivo ma è affascinato dal cinema e inizia a lavorare a [[Cinecittà]] come controfigura e come comparsa.
 
adNel 1954 nasce il secondo figlio, Paolo, ed Ezio cerca una sistemazione più stabile,. lasciaLascia le attività cinematografiche ed accetta nel 1955 un impiego presso la INCOM l'Industria Cortometraggi Milano, importante(INCOM), società cinematografica di archiviazione, produzione e distribuzione di informazioni e notizie cinematografiche.
Ha un grande senso dello spettacolo e si avvicina al mondo della scenografia e della produzione come assistente e come segretario.
 
Lavora presso il repertorio e la moviola, collaborando con l'Istituto Luce e la [[Rai]]; fra i suoi lavori, il documentario della [[Settimana Incom]] del 1955 dal titolo ''Primo maggio''<ref>{{Cita web|url=http://patrimonio.aamod.it/aamod-web/film/detail/IL8900001982/22/primo-maggio.html|titolo=Primo maggio|sito=[[Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico]]}}</ref> e il documentario sempre della Settimana Incom del 1953 intitolato ''Percorso netto''<ref>{{youtube|PIYydLQHz8w|Percorso netto}}</ref>. Nel 1958, per la Telespes, firma come direttore della fotografia (insieme ad Arturo Climati e Mario Dolci) il cortometraggio ''Nasce una nave'', dedicato al varo della nave [[Leonardo da Vinci (transatlantico)|Leonardo Da Vinci]] nel porto di Genova.<ref>{{youtube|s_nmxKKkcgw|Nasce una nave}}</ref>
Partecipa nel 1940 al film l'''Assedio dell'Alcazar''<ref>http://en.wikipedia.org/wiki/L'assedio_dell'Alcazar</ref> conosciuto in Spagna
con il titolo ''Sin novedad en el Alcázar''<ref>http://www.imdb.com/title/tt0032225/</ref>, il film è girato in Spagna per una parte a Toledo e per buona parte negli studi di Cinecittà.
 
{{CN|Nel 1966 viene colpito da una grave malattia e viene licenziato. Riesce ad ottenere una pensione minima, poiché tutto il lavoro svolto in passato scopre essere stato sempre senza contributi}}.
Persona molto seria e grande lavoratore viene conosciuto dal mondo del cinema e inizia grandi amicizie importanti con [[Anna Magnani]], [[Vittorio De Sica]], [[Roberto Rossellini]] e attori stranieri come [[Tyrone Power]].
 
{{chiarire|Negli ultimi anni della sua vita effettua alcuni lavori per la televisione come operatore in documentari per la [[Rai]]|Pare che le fonti a corredo di questo paragrafo si riferiscano a un omonimo}}<ref>{{cita web|url=https://gabrielelaporta.wordpress.com/2008/12/10/la-grande-madre-dove-si-va-alla-ricerca-della-citta-di-troia-e-si-narra-di-un-sogno-misterioso/|titolo=La Grande Madre — Dove si va alla ricerca della città di Troia e si narra di un sogno misterioso|cognome=La Porta|nome=Gabriele|wkautore=Gabriele La Porta|sito=Notturna - Viaggio in anima - Il blog ufficiale di Gabriele La Porta|data=10 dicembre 2008}}</ref><ref>{{cita web|url=https://gabrielelaporta.wordpress.com/2008/12/17/chartres-e-una-colombina-veneziana/|titolo=La Grande Madre — Dove si parte per Chartres grazie a una Colombina veneziana|cognome=La Porta|nome=Gabriele|wkautore=Gabriele La Porta|sito=Notturna - Viaggio in anima - Il blog ufficiale di Gabriele La Porta|data=17 dicembre 2008}}</ref>.
Nel 1941 dopo qualche anno di conoscenza, sposa a Reggio Emilia quasi di nascosto in tempo di guerra il 21 aprile 1941, Silvia Caroli che sarà la sua compagna di vita fino al giorno della morte avvenuta a Roma il 16 luglio 1975.
 
Si spegne a Roma il 16 luglio 1975.
Ma il matrimonio è solo un momento perchè la guerra lo invia come combattente in Russia
nel genio militare della divisione Torino, in Russia si distingue con una Croce di Ferro al valor militare, risultà disperso ma in realtà viene salvato da una donna russa, Maruska che lo nasconde
e lo protegge fino al possibile ritorno in Italia che avviene nel 1942.
 
== Filmografia parziale ==
La guerra e la campagna di Russia lo hanno distrutto fisicamente con gravi danni al fisico, torna in Italia, a Roma dove lo aspetta la moglie e dove il 30 novembre 1943 nasce il primo figlio Giovanni Lavoretti.
* ''[[Il richiamo nella tempesta]]'', regia di [[Oreste Palella]] (1950)
 
== Note ==
La guerra finisce e Ezio Lavoretti ritrova la forza per riprendere il suo lavoro nel cinema in varie forme; inizia a collaborare con l'[[Istituto Luce]], partecipa al film [[Cielo sulla palude]] del 1949, produce nel 1952 il film ''Il Richiamo nella tempesta''<ref>http://film.virgilio.it/film/88829/il-richiamo-nella-tempesta.html</ref> <ref>http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?sch=6993</ref> per la Eros Film scritto da Oreste Palella e distribuito da Herald Pictures.
<references />
 
== Bibliografia ==
Poi produce e gira un cortometraggio mai distribuito, ''Storia di un antico tribunale'', un documentario sulla [[Sacra Rota]] Romana, una ricerca accurata e personale di un elemento storico della società cattolica.
* {{cita libro|curatore=Roberto Chiti|titolo=Dizionario del cinema italiano|volume=2|editore=Gremese|anno=1991}}
 
{{Portale|biografie|cinema|televisione}}
Nel 1954 nasce il secondo figlio, Paolo Lavoretti, e la famiglia che cresce induce Ezio Lavoretti
ad una sistemazione più stabile, lascia le attività cinematografiche ed accetta nel 1955 un impiego presso la INCOM Industria Cortometraggi Milano, importante società cinematografica di archiviazione, produzione e distribuzione di informazioni e notizie cinematografiche.
 
Lavora presso il repertorio e la moviola con importanti collaborazioni con l'Istituto Luce e la [[RAI]]; fra i tanti lavori è da ricordare il documentario della Settimana Incom del 1955 dal titolo Primo Maggio<ref>http://www.archivioluce.com/archivio/jsp/schede/schedaCine.jsp?db=cinematograficoDOCUMENTARI&section=/&physDoc=3044&theTerm=lavoretti&qrId=3se052b501fd7337&findCine=true</ref> e il documentario sempre della Settimana Incom del 1953 intitolato Percorso netto<ref>http://www.archivioluce.com/archivio/jsp/schede/schedaCine.jsp?db=cinematograficoDOCUMENTARI&section=/&physDoc=3092&theTerm=lavoretti&qrId=3se052b501fd7337&findCine=true</ref>.
 
Nel 1966 viene colpito da una grave malattia che lo condiziona nel lavoro dal quale viene licenziato per motivi oggi inaccettabili come la malattia. Malattia forse procurata proprio dal suo continuo contatto con la pellicola.
 
Riesce ad ottenere una pensione minima poichè tutto il lavoro svolto in passato scopre essere stato sempre senza contributi e vive gli ultimi anni della sua vita in maniera dignitosa fra ricordi e memorie delle sue tante conoscenze cinematografiche, effettuando alcuni lavori per la televisione come operatore in documentari per la [[Rai]]<ref>http://gabrielelaporta.com/2008/12/17/chartres-e-una-colombina-veneziana/</ref><ref>http://gabrielelaporta.com/2008/12/10/la-grande-madre-dove-si-va-alla-ricerca-della-citta-di-troia-e-si-narra-di-un-sogno-misterioso/</ref>.
 
Si spegne a Roma il 16 luglio 1975
 
== Note ==
 
<references />