Complemento oggetto interno: differenze tra le versioni
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In [[linguistica]], un '''complemento oggetto interno''' è un [[Oggetto (linguistica)|oggetto]] diretto che condivide la stessa [[Radice (linguistica)|radice]] o lo stesso [[significato]] del verbo a cui è legato<ref>{{Cita web |url = http://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2016/02/04/verbi-transitivi-e-verbi-intransitivi/ |titolo = Verbi transitivi e verbi intransitivi | Zanichelli Aula di lingue |editore = Zanichelli |data = 4 febbraio 2016 |accesso = 5 maggio 2017 |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = no}}</ref>. È retto sempre da un
Il complemento oggetto interno esiste in molte lingue, anche completamente indipendenti l'una dall'altra<ref name="linguistlist">{{Cita web |url = https://www.linguistlist.org/issues/9/9-1757.html |titolo = LINGUIST List 9.1757: Cognate Objects |autore = Piroska Csuri |data = 10 dicembre 1998 |lingua = en |accesso = 5 maggio 2017 |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = no}}</ref>. È infatti presente in [[Lingua italiana|italiano]], in [[Lingua araba|arabo]], [[Lingua chewa|
Di norma, i verbi detti "[[Transitività (linguistica)|intransitivi]]" non hanno altro [[Argomento (linguistica)|argomento]] oltre al [[Soggetto (linguistica)|soggetto]]. Alcuni verbi intransitivi possono però avere dei complementi oggetti, detti "interni". Così, ad esempio:
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