Complemento oggetto interno: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
rimuovo parti di cui è stata giustamente messa in discussione la rilevanza |
Nessun oggetto della modifica Etichette: Ripristino manuale Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
||
(14 versioni intermedie di 15 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
In [[linguistica]], un '''complemento oggetto interno''' è un [[Oggetto (linguistica)|oggetto]] diretto che condivide la stessa [[Radice (linguistica)|radice]] o lo stesso [[significato]] del verbo a cui è legato<ref>{{Cita web |url = http://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2016/02/04/verbi-transitivi-e-verbi-intransitivi/ |titolo = Verbi transitivi e verbi intransitivi | Zanichelli Aula di lingue |editore = Zanichelli |data = 4 febbraio 2016 |accesso = 5 maggio 2017 |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = no}}</ref>. È retto sempre da un [[verbo]] [[Transitività (linguistica)|intransitivo]]. Tale nozione rappresenta dunque una specificazione su basi [[Semantica|semantiche]] della nozione di [[complemento oggetto]]<ref>[[Gian Luigi Beccaria]] (a cura di), ''Dizionario di linguistica'', ed. Einaudi, Torino, 2004, ISBN 978-88-06-16942-8, p. 546.</ref>.
Il complemento oggetto interno esiste in molte lingue, anche completamente indipendenti l'una dall'altra<ref name="linguistlist">{{Cita web |url =
Di norma, i verbi detti "[[Transitività (linguistica)|intransitivi]]" non hanno altro [[Argomento (linguistica)|argomento]] oltre al [[Soggetto (linguistica)|soggetto]]. Alcuni verbi intransitivi possono però avere dei complementi oggetti, detti "interni". Così, ad esempio:
|