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Nel 1929 la presidenza del [[Consorzio]] è affidata per la prima volta a un dirigente estraneo al territorio, il ragioniere bolognese Arnaldo Galliani, il quale è legato a Giovanni Fabbrici di [[Novellara]], influente personalità nel regime. La gestione di Galliani coincide con una maggiore diversificazione della attività: [[Bonifica dei suoli|bonifica]], movimento terra e grandi lavori edili.
Il territorio della provincia comincia ad essere inadeguato rispetto alle capacità produttive del Consorzio e delle cooperative associate. La scarsità di lavoro porta al ribasso dei prezzi alimentando una pericolosa concorrenza interna tra il Consorzio e le cooperative ad esso afferenti.
Si innesca una contrazione che impedisce di rispettare la paga sindacale minima ed è necessario lasciare il campo alle cooperative associate sul territorio provinciale; il [[Consorzio]] deve ricavare fuori dalla provincia gli utili necessari al mantenimento della propria tecnostruttura e, al tempo stesso, ridurre le tariffe dei servizi alle cooperative associate. Grazie anche al rilievo nazionale del nuovo presidente, il Consorzio si aggiudica diversi lavori: all'[[idroscalo]] di Pontesella di Pola, alla caserma per gli avieri dell'aeroporto di [[Parma]], alla caserma di Cadimare nel [[golfo
L'incremento di scala degli interventi porta a cospicui acquisti di attrezzature che si rivelano preziosi nella grande crisi del 1929: il Consorzio è in grado di svolgere qualunque lavoro richiesto. La modernizzazione tecnologica e la ricerca di una maggiore efficienza gestionale sono parte di una strategia politica che vuole radicare il Consorzio sul territorio e non disperdere le competenze professionali.
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L'8 maggio 1945 il prefetto del [[CLN]], Vittorio Pellizzi, designa i commissari straordinari del Consorzio: il rag. Pietro Negroni, comunista, presidente; il geom. Alberto Pasini, democristiano, vicepresidente, Ivano Curti socialista, l'ing. Dante Montanari, socialista, direttore. La Commissione<ref>La Commissione, ai fini dell'epurazione, decide di attenersi esclusivamente a fatti concreti, licenziando solo nove persone tra cui il direttore Giuseppe Lombardini, il vicedirettore, ing. Igino Gazza e il segretario amministrativo, rag. Mario Canalini. La formula adottata tra le parti è, per la verità, quella delle dimissioni volontarie. Si tiene infatti a salvaguardare, anche in un passaggio di fase così drammatico, quello stile ovattato e nutrito di valori tecnici per cui il Consorzio si è distinto nel tempo. Sul tema dell'epurazione, Osvaldo Salvarani ricorda: “Alcuni erano fascisti, ma di questi non ricordo bene; altri rimasero, perché non erano stati degli attivisti. Perché poi bisogna dire una cosa: io sono figlio di un socialista, che era stato assunto perché aveva quattro figli. E teneva nel cassetto del comò, nel segreto del comò, la foto di Prampolini. Però se tu non ti iscrivevi ai Gruppi universitari fascisti, come ho fatto io, non potevi fare l'università!”. Cfr. Antonio Canovi, Cento anni CCPL, cit., p. 193.</ref> provvisoria procede all'epurazione dei dipendenti compromessi con il [[fascismo]] e alla verifica del bilancio.
Il 15 luglio 1945 l'assemblea elegge gli organi del Consorzio, presidente è Ivano Curti<ref>“Curti da giovane era comunista. Poi dopo successe il fascismo, e difatti era venuto a Milano, poi da Milano è ritornato a Reggio. A Reggio si era iscritto agli Avanguardisti, poi dopo ha abbandonato, ed è andato a Ligonchio, che allora si costruiva la centrale di Ligonchio. Curti va a fare l'assistente a Ligonchio. E guarda, se tu hai la possibilità di vedere storicamente le agitazioni fatte a Ligonchio, alla Centrale, grazie all'atteggiamento di Curti, nonostante che era... Poi dopo Curti viene trasferito in Sicilia, da quella società là, e dalla Sicilia lo mandano in Romania o Bulgaria. Io lo trovo, agh digh: ‘In do vèt?'. Al dis: ‘Adès e vagh in Bulgaria...' (gli dico: ‘Dove vai?' Dice: ‘Adesso vado in Bulgaria...') – ‘Guarda, se tu hai la possibilità di chiamarmi, io vengo’. E difatti io ero deciso di emigrare, andare a fare anche il minatore in Belgio. Poi dopo rimasi, trovai da lavorare, ecc. […] Allora Curti va in Bulgaria. Poi dopo è ritornato, c'è una situazione... E va a finire in Francia. In Francia si trova con Simonini. Lì nascono delle liti tremende. (…) E
I tre partiti antifascisti designano nell'organo dei probiviri il [[socialista]] Arturo Bellelli, il [[democristiano]] [[Giuseppe Dossetti]] (uno dei padri della [[Costituzione italiana]]) e il [[comunista]] Cesare Campioli, [[sindaco]] della città. Competenze tecniche e valori politici, entrambi espressi al più alto livello, costituiscono un patrimonio di “buona reputazione” cui il Consorzio affida la salvaguardia della propria autonomia funzionale. Direttore è confermato l'ing. Dante Montanari, sostituito nel 1946 dal direttore amministrativo Dino Iori.
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Il 22 maggio 1975 viene deliberata l'unificazione dei Consorzi di Reggio, Parma e Piacenza al fine di rispondere adeguatamente alle esigenze di espansione dei mercati. Il Consorzio ha la direzione a Reggio e sedi decentrate a Parma e Piacenza. L'unificazione avviene per incorporazione del Consorzio parmense in quello Reggiano ma già da un paio d'anni le due organizzazioni operavano congiuntamente.
A partire dal 1976 il CCPL realizza a Reggio Emilia il Centro direzionale su un terreno di proprietà del Consorzio e della Cooperativa muratori di Cadelbosco; la sede del Consorzio si trasferisce così in via Gandhi, nel Centro Direzionale S. Pellegrino<ref>“Negli anni sessanta, ritenemmo che fosse giusto rielaborare il Piano Regolatore Generale precedente che era stato redatto dall'amministrazione con la collaborazione dell'architetto Albini, ma secondo il nostro giudizio aveva alcuni limiti o, meglio, eccessi che dovevano essere corretti. Per esempio, la capacità di edificabilità era del tutto sproporzionata a una previsione ragionevole di sviluppo della città,con la conseguenza che le iniziative per utilizzare il terreno edificabile erano molto ampie, per cui in fondo il disegno di sviluppo della città non sarebbe più dipeso dall'amministrazione comunale e dai suoi indirizzi ma dalle scelte dell'imprenditoria privata che aveva una tale ampiezza di possibilità di scegliere che la rendeva determinante per stabilire in quale relazione la città avrebbe dovuto svilupparsi. Per cui una delle caratteristiche del piano fu quella di ridurre drasticamente, da una capacità di edificabilità corrispondente a circa 350-400
In questo periodo il Consorzio svolge una funzione di supporto all'attuazione della politica urbanistica del Comune collaborando alla modernizzazione del sistema viario cittadino anche attraverso la realizzazione del cavalcavia della via Emilia all'Ospizio che assicura una migliore viabilità lungo l'asse nord-sud della città.
Negli anni Ottanta il CCPL si configura come uno dei principali costruttori italiani.
Il Consorzio viene coinvolto nell'opera di ricostruzione in [[Irpinia]] a seguito del grave [[Terremoto dell'Irpinia del 1980|terremoto]]; nello stesso periodo CCPL avvia importanti attività a Genova e a Milano dove vengono costruite le Torri di Pratocentenaro, lavorando inoltre alla linea 3 della [[Metropolitana]] Milanese. Nel 1985 CCPL viene coinvolto dall'IRI nella realizzazione dell'impianto russo di Volgograd per la costruzione di tubi.
Mentre questi interventi accentuano la dimensione pluriregionale del Consorzio, viene acquisita [[TeleReggio (Emilia-Romagna)|TeleReggio]], la principale emittente televisiva locale. Lo sviluppo dell'attività edilizia si manifesta in anni contrassegnati da una profonda crisi edile (1983-1986) che mette in difficoltà molte cooperative associate al Consorzio. In questa situazione il rapporto tra organismi di primo e di secondo grado diventa più difficile, soprattutto le grandi cooperative non avvertono più la necessità di avere il Consorzio come riferimento.
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=== Fresh Food Packaging ===
L'area Fresh Food Packaging produce e commercializza contenitori per alimenti freschi e gastronomia in tutta Europa. [http://www.coopbox.com/pls/portal/docs/page/coopbox/cx_content/cx_intro/index.htm Coopbox Group] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110129025228/http://www.coopbox.com/pls/portal/docs/page/coopbox/cx_content/cx_intro/index.htm |date=29 gennaio 2011 }} società capofila dell'area della quale fanno parte anche Poliemme, Coopbox Eastern (Slovacchia), Promatec (Francia), Coopbox Hispania e Dynaplast (Spagna). Dal 2011 fa parte di quest'area di attività un'altra azienda francese: ONO Packaging, azienda che conta complessivamente 159 dipendenti e che ha sedi anche in Portogallo e Marocco.
=== Materiali da costruzione ===
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*[[Società cooperativa]]
*[[Enercoop]]
==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
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