Concordia civium murus urbium: differenze tra le versioni

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La'''''Concordia civium murus urbium''''' è una [[locuzione latina]] che significa: "la concordia degli abitanti è la [migliore] cinta muraria delle città".
 
Si tratta di una locuzione latina, vecchia di secoli, ma che conserva ancora tutta la sua innegabile attualità, non solo se la riferiamo all’amministrazione delle singole città, ma anche a quella dell’intera nazione. Sempre al riguardo e nelloNello stesso periodo della sua presumibile datazione, lo storico [[Tito Livio]] così scriveva: “nil''nil concordi collegio firmius ad rempublicam tuendam”tuendam'' (''[[Ab Urbe condita libri|Storie]]'', 10,22), per significare che “niente"niente è più sicuro per la salvezza di uno Stato di un collegio di governanti concordi". Analoga sentenza, sia pure espressa diversamente, la ritroviamo sempre in Livio: “duas''duas ex una civitate discordia facit”facit'' (“la"la discordia divide la città in due”due" (Storie, 11,24). Anche Sallustio (Giugurt.,10,6) usa un’espressione quasi simile per dire la stessa cosa: “concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur” (“nella concordia le piccole cose crescono, con la discordia anche le più grandi rovinano”.
La concordia degli abitanti è la [migliore] cinta muraria delle città.
 
Si tratta di una locuzione latina, vecchia di secoli, ma che conserva ancora tutta la sua innegabile attualità, non solo se la riferiamo all’amministrazione delle singole città, ma anche a quella dell’intera nazione. Sempre al riguardo e nello stesso periodo della sua presumibile datazione, lo storico Tito Livio così scriveva: “nil concordi collegio firmius ad rempublicam tuendam” (Storie, 10,22), per significare che “niente è più sicuro per la salvezza di uno Stato di un collegio di governanti concordi". Analoga sentenza, sia pure espressa diversamente, la ritroviamo sempre in Livio: “duas ex una civitate discordia facit” (“la discordia divide la città in due” (Storie, 11,24). Anche Sallustio (Giugurt.,10,6) usa un’espressione quasi simile per dire la stessa cosa: “concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur” (“nella concordia le piccole cose crescono, con la discordia anche le più grandi rovinano”.
[[Sallustio]] nel ''[[Bellum Iugurthinum]]'' (10,6) usa un'espressione simile per esporre lo stesso concetto: ''[[concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur]]'' ("nella concordia le piccole cose crescono, con la discordia anche le più grandi rovinano").
 
== Voci correlate ==
* [[Concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur]]
 
{{Portale|lingua latina}}
 
[[Categoria:Frasi latine]]