Emilio Draghelli: differenze tra le versioni
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|Nome = Emilio Draghelli
|Immagine=Emilio Draghelli MD.png
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|Religione =
|Nazione_servita ={{ITA 1861-1946}}
|Forza_armata =[[Regia Marina]]<br/>[[Regia Aeronautica]]
|Corpo =
|Specialità = [[Bombardieri|bombardamento]]
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|Campagne =
|Battaglie =
|Comandante_di =[[59º Gruppo|59º Gruppo Bombardamento Terrestre]]<br/>[[45º Stormo|45º Stormo Trasporti]]
|Decorazioni =[[#Onorificenzevedi qui]]
|Studi_militari =
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = ?
|Epoca = 1900
|Attività = generale
|Attività2 = aviatore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , prese parte
Durante la [[Seconda guerra mondiale]] comandò dapprima il [[59º Gruppo|59º Gruppo Bombardamento Terrestre]] e poi il [[45º Stormo|45º Stormo Trasporti]] }}
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Nacque ad [[Ancona]] il 20 luglio [[1900]],<ref name=T8p63>{{Cita|Trotta 1978|p. 63}}.</ref> e si arruolò nella [[Regia Marina]], venendo nominato [[Sottotenente|sottotenente macchinista]] nel febbraio [[1921]].<ref name=M6p246>{{Cita|Mancini 1936|p. 246}}.</ref> Si imbarcò per due anni a bordo di [[sommergibili]], e per un altro anno sulle [[Torpediniera|torpediniere]].<ref name=L1p34/> Transitato in forza nella [[Regia Aeronautica]] nel [[1924]], divenne [[pilota militare]] nel settembre dello stesso anno. Prese parte alla Crociera del Mediterraneo Orientale<ref name=L1p34/> e a quella del Mediterraneo Occidentale<ref name=L1p34/> (giugno [[1929]]) volando a bordo degli idrovolanti [[Savoia-Marchetti S.55|Savoia-Marchetti S.55A]].<ref name=M6p246/>
Nel corso del [[1930]] fu promosso al grado di [[capitano]].<ref name=L1p34/> Tra il 17 dicembre dello stesso anno ed il 15 gennaio [[1931]] partecipò alla [[Crociera aerea transatlantica Italia-Brasile]],<ref name=M6p246/> guidata dal generale [[Italo Balbo]].<ref name=L1p34/> Egli pilotava uno dei Savoia-Marchetti S.55TA (matricola I-DRAG) utilizzati nell'impresa, appartenente alla "Squadriglia Bianca". Oltre a lui l'equipaggio era composto anche dal tenente [[Leonello Leone]], dal 1º Aviere Carlo Giorgielli, e dal [[sergente maggiore]] Bruno Bianchi.<ref name=MVSAM>Per questa ed altre informazioni, cfr. pannelli espositivi al [[Museo storico dell'Aeronautica Militare di Vigna di Valle]].</ref> Per questa impresa gli fu assegnata la [[Medaglia al valore aeronautico|Medaglia d'oro al valor aeronautico]],<ref>Regio Decreto del 22 gennaio 1931, R.U. 1931, suppl. 1, p. 2.</ref> e venne fatto [[Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro|Commendatore dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro]].<ref name=M6p246/><ref name="Regno d 1932">''Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia'' n. 243 del 19 ottobre 1932.</ref
Tra la fine del [[1932]] e l'inizio del [[1933]] effettuò un viaggio in [[Groenlandia]] per la costituzione della base aerea di Julianehab di cui, poi, inviò dettagliata relazione al colonnello [[Stefano Cagna]].<ref group=N>Tale relazione si trova conservata presso l'Archivio del generale Stefano Cagna.</ref>
All'atto dell'entrata in [[seconda guerra mondiale|guerra]] del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], il 10 giugno del [[1940]], il Tenente Colonnello Draghelli comandava il [[59º Gruppo|59º Gruppo Bombardamento Terrestre]]<ref group=N>Formato dalla 232ª e 233ª Squadriglia, per una dotazione totale di 11 bombardieri [[Savoia-Marchetti S.M.79|Savoia-Marchetti S.79 Sparviero]].</ref> basato sull'[[Aeroporto di Milano-Bresso|aeroporto di Bresso]],<ref name=U7p138>{{Cita|Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Aeronautica 1977|p. 138}}.</ref> appartenente al [[41º Stormo|41º Stormo B.T.]]<ref name=U7p138/><ref group=N>Al comando del colonnello pilota [[Enrico Pezzi]].</ref> Il 30 giugno il 59º Gruppo venne rischierato sull'[[Aeroporto di Gela-Ponte Olivo|aeroporto di Gela]], in zona di operazioni.<ref name=U7p138/> Alla testa del suo reparto partecipò a numerose azioni di guerra contro la [[Royal Navy]] (la [[marina militare]] britannica) in appoggio alla [[Regia Marina]] italiana. Prese parte alla [[battaglia di Punta Stilo]],<ref name=U7p138/> e a numerose missioni di bombardamento contro i porti e gli aeroporti dell'[[isola]] di [[Malta]]. A partire dal 12 dicembre il suo reparto venne schierato in [[Africa settentrionale italiana]], operando in seno alla [[5ª Squadra aerea]]<ref name=U7p138/> fino al 27 febbraio 1941 quando fu rimpatriato a seguito delle forti perdite subite durante le operazioni contro le forze inglesi.<ref name=U7p138/>
Dal 20 marzo [[1941]] al 2 settembre [[1942]], con il grado di [[colonnello]], fu comandante della [[Aeroporto di Cameri|base aerea di Cameri]], in [[provincia di Novara]] sede del [[7º Stormo]].<ref>{{Cita web|url= http://www.circolodel53.it/htm/Storia/Comandanti_%20Aereoporto_html.htm|titolo=I Comandanti di Cameri|accesso=15 settembre 2010|sito=
== Onorificenze ==
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*[[Regia Aeronautica]]
{{Portale|aviazione|biografie
[[Categoria:Piloti della Regia Aeronautica]]
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[[Categoria:Medaglie d'argento al valor militare]]
[[Categoria:Aviatori italiani della seconda guerra mondiale]]
[[Categoria:Medaglie d'oro al valore aeronautico]]
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